Connect with us

Attualità

PD: Capone si dimette da segretario

Salvatore Capone rimette la delega di segretario provinciale nelle mani del partito. L’annuncio durante l’assemblea provinciale in cui il neo eletto deputato ha condiviso con i compagni e i dirigenti un’analisi puntuale sul voto e sul suo operato in questi cinque anni.

Pubblicato

il

“Con lo stesso onore con cui ho accettato di ricoprire il ruolo di segretario provinciale assegnatomi 5 anni fa, rimetto a questa assemblea il mio incarico nella convinzione che con responsabilità il Partito saprà assicurarsi una guida salda e all’altezza delle istanze dei tempi”. Lo ha dichiarato il neo eletto deputato Salvatore Capone durante il suo intervento nell’assemblea provinciale del PD. Un intervento conciso in cui Capone, dopo una compiuta analisi del voto a livello nazionale e locale, nonché della sua attività da segretario negli ultimi cinque anni, ha appunto rimesso la sua delega nelle mani del partito non dimenticando di ringraziare militanti e componenti della segretaria provinciale che prima e durante la campagna elettorale hanno lavorato incessantemente e con entusiasmo.


“Non compio questo gesto, sia chiaro, perché sento bruciare questa sconfitta politica a livello personale. Miope chi lo pensa. Compio questo gesto  – ha proseguito Capone – con lo spirito di servizio che ha segnato tutto il mio operato politico. La regola dello Statuto che impone l’incompatibilità tra i ruoli di segretario e quello di parlamentare non è una semplice e sterile imposizione. Piuttosto è un’ opportunità, un’occasione, uno stimolo affinché ciascuno di noi sia messo nelle condizioni di dare il massimo nella posizione che è stato chiamato a ricoprire. Nel momento in cui sono stato chiamato ad assumere un nuovo ruolo per rappresentare i cittadini in Parlamento, lascio quindi il mio incarico perché il mio posto possa essere occupato da altri. Da chi ha voglia di rimboccarsi le maniche per davvero per puntare alto”.


“Questa nuova fase del PD, a livello locale come nazionale, deve passare attraverso le energie e i contributi che uomini e donne hanno la voglia di liberare per riaprire il confronto con l’opinione pubblica. Uomini e donne  – ha sottolineato Capone – conosciuti e riconoscibili nei territori per impegno, rettitudine, spirito di servizio verso le istituzioni e i cittadini che contaminino di democrazia le nostre comunità, che restituiscano forza ai valori della sinistra dimostrando di essere all’altezza del cambiamento epocale che sta vivendo il nostro paese”.

“Ci attende un lungo percorso. Lungo, ma entusiasmante, perché adesso è il momento  di rimettere in circolo le energie. Di valorizzare le capacità di ognuno di noi per metterle a disposizione del nostro territorio cominciando una riflessione profonda alla luce del sole che non può esaurirsi in questa assemblea, ma che deve alimentarsi quotidianamente tra noi e nei nostri circoli, incessante e produttiva ben oltre le scadenze politiche ed elettorali. Adesso, che il mio ruolo di segretario è nelle mani del PD regionale, attraverso l’assemblea provinciale bisognerà quindi discutere una proposta di transizione con punti strategici e una guida collegiale che guardi ai prossimi appuntamenti con determinazione e e certezze. Un cambio di passo che coinvolge tutti. Dobbiamo guidare il partito verso il congresso che si svolgerà tra giugno e ottobre non facendo la conta delle tessere, ma valorizzando le qualità delle persone senza soluzioni veloci e pasticciate o vecchie liturgie”.


“Io da parte mia  – ha concluso Capone – continuerò come sempre ad assicurare il mio contributo, a metterci la faccia così come ho fatto in questi anni. A lavorare per il nostro territorio, sfruttando gli strumenti che oggi ci mette a disposizione la mia attuale posizione di parlamentare e domani quella di militante augurandomi, con tutto il cuore, che il nostro PD riguadagni il valore che merita e che, oltre che per i suoi risultati alle urne, sappia farsi notare per quanto semina e poi raccoglie per la crescita dei territori che rappresenta”.


Attualità

Imparare a salvare vite: corso per uso defibrillatore

A Nardò BLSD Retraining,” basic life support and defibrillatore”, con consegna di certificato IRC necessario per l’utilizzo del macchinario

Pubblicato

il

Sabato 17 Maggio alle ore 9 in Via Boito n. 22 Nardò presso la sede operativa dell’ASC Comitato Provinciale Lecce, si svolgerà il corso BLSD Retraining, ” basic life support and defibrillatore “.

Alla fine del corso i partecipanti riceveranno il certificato IRC necessario per l’utilizzo del defibrillatore.

Con Asc, puoi salvare una vita.
Per info e prenotazioni ASC Comitato Provinciale Lecce tel. 3476501102 mail. lecce@ascsport.it

Continua a Leggere

Appuntamenti

Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni 

A scuola con la consigliera di parità della Provincia di Lecce, Antonella Pappadà, per imparare a riconoscere e affrontare le discriminazioni nel mondo del lavoro. Venerdì 11 aprile appuntamento al Liceo scientifico Da Vinci, a Maglie

Pubblicato

il

Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni sono i temi al centro del nuovo ciclo di incontri formativi organizzati nell’ambito del progetto “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione”, ideato e realizzato dalla consigliera di parità della Provincia di Lecce.

Ad affrontarli, tra i banchi di scuola, è la stessa consigliera Antonella Pappadà che, proprio in virtù del suo ruolo di sentinella del territorio, ha scelto di confrontarsi direttamente con le studentesse e gli studenti delle quattro scuole superiori coinvolte, in via sperimentale, nel percorso progettuale: Meucci di Casarano, Olivetti di Lecce, Giannelli di Parabita e Da Vinci di Maglie.

«Credo che la migliore forma di prevenzione venga dalla conoscenza. Ecco perché», spiega Antonella Pappadà, consigliera di parità provinciale, «ho ritenuto necessario affrontare questi temi con le ragazze e i ragazzi che saranno le lavoratrici e i lavoratori di domani. È fondamentale sapere che possono esserci problematiche, come le discriminazioni sul posto lavoro, e quali sono i riferimenti e gli strumenti per affrontarle e rimuoverle. Proprio la consigliera di Parità della Provincia ha, tra gli altri, questo compito e può assistere chi ne è vittima».

Il terzo ciclo di incontri formativi previsto dal progetto è partito il 14 marzo al Meucci di Casarano ed è proseguito il 28 marzo all’Olivetti di Lecce e il 3 aprile al Giannelli di Parabita, dove, insieme alla consigliera Pappadà, è intervenuta come testimonial anche Stefania Monosi, presidente del Consiglio notarile di Lecce.

L’ultimo appuntamento è in programma venerdì 11 aprile, nel Liceo scientifico Da Vinci, a Maglie.

Il Progetto “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione è un percorso triennale di formazione e sensibilizzazione sul tema della parità di genere nel lavoro, strutturato in tre moduli, uno per ciascun anno scolastico, inseriti tra le attività dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) delle quattro scuole superiori coinvolte.

Tra gli obiettivi generali: imparare a riconoscere stereotipi e pregiudizi, diffondere l’educazione e la formazione alla parità di genere nel lavoro, favorire la conoscenza e la possibilità sia per le donne che per gli uomini di accedere ad un lavoro dignitoso e, ancora, promuovere una cultura di parità di genere per sradicare le iniquità anche nei confronti delle persone con disabilità.

Il primo modulo intitolato “Oltre gli stereotipi”, rivolto alle classi del terzo anno, è stato avviato a dicembre con il ciclo di incontri “Stereotipi e pregiudizi: che cosa sono e quali sono quelli più diffusi”,affrontato dalle esperte di politiche di genere Michela Di Ciommo ed Elisa Rizzello.

Il secondo ciclo “La scienza ha un genere? è stato sviluppato da studiose e affermate professioniste, tra cui, Cristina Mangia, ricercatrice dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, Elisabetta De Marco, docente universitaria e ricercatrice nel settore scientifico disciplinare di Pedagogia sperimentale, Maria Antonietta Aiello, pro rettrice di UniSalento e docente ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Serena Arima, docente di Statistica presso UniSalento, Fabiana De Santis, manager e ingegnera gestionale specializzata in sviluppo aziendale e gestione dell’innovazione, Carola Esposito Corcione, professore associato in Sistemi, metodi e tecnologia dell’ingegneria chimica e di processo presso UniSalento e socia fondatrice della sturtup Womat.

Il percorso progettuale si concluderà con l’ultimo ciclo di incontri sul tema Il rispetto e la violenza di genere: quale percezione nelle/negli adolescenti”.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Attualità

Da giugno niente più treni diretti da Roma alla Puglia!

Tornare in Salento in treno questa estate rischia di diventare un vero incubo per lavoratori, studenti fuori sede e turisti. L’on. Andrea Caroppo vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, scrive all’Amministratore Delegato di Trenitalia, «per conoscere le ragioni di questa inspiegabile programmazione e, soprattutto, per chiedere l’immediato ripristino dei treni diretti verso la Puglia»

Pubblicato

il

Non c’è niente da fare, vogliono relegarci in un angolo!

Non bastassero l’isolamento fisiologico, che è una questione geografica, e quello strutturale, frutto di anni di scarsa attenzione al sud e poche lucidità e lungimiranza da parte dei nostri politici e rappresentanti istituzionali, arriva anche la notizia che, da metà giugno, il Salento (come del resto tutta la Puglia) non sarà più raggiungibile dalla Capitale con treni diretti.

L’on. Andrea Caroppo vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera

A lanciare l’allarme il deputato salentino e vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, Andrea Caroppo: «Raggiungere la Puglia in treno questa estate rischia di diventare un vero incubo per lavoratori, studenti fuori sede e turisti».

Il perché è presto detto: «Dal 10 giugno non è previsto, al momento, nessun treno diretto tra Roma e la Puglia e le uniche offerte disponibili prevedono più cambi e alcune sfiorano addirittura le 12 ore. In pratica, si impiegherà meno tempo per arrivare a Roma da New York o Pechino che da Roma a Lecce».

Per l’on. Caroppo «è una situazione inaccettabile, destinata a creare forti disagi ai pugliesi che vogliono raggiungere la Capitale o rientrare in Puglia e che rischia di mettere in ginocchio la stagione turistica pugliese, scoraggiando i visitatori, soprattutto stranieri, a programmare un viaggio nella nostra regione».

Per questo motivo il vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera ha inviato una richiesta formale di chiarimento all’Amministratore Delegato di Trenitalia, Ing. Gianpiero Strisciuglio, «per conoscere le ragioni di questa inspiegabile programmazione e, soprattutto, per chiedere l’immediato ripristino dei treni diretti che collegano la Puglia a Roma».

 

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti