Attualità
Protocollo di Legalità sugli appalti pubblici
Tavola rotonda su “La rete dei responsabili della legalità negli appalti pubblici”

Il Vicecapo Vicario della Polizia, Nicola Izzo e il Capo dell’Ufficio Legislativo, Prefetto Bruno Frattasi insieme al Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, alla Tavola rotonda “La rete dei responsabili della legalità negli appalti pubblici”.
Martedì 9 ottobre, anniversario della nascita dell’Istituto prefettizio, nelle splendide sale del Castello Carlo V di Lecce in occasione della sottoscrizione del Protocollo di legalità in materia di appalti pubblici predisposto da questa Prefettura, che coinvolge quasi 120 stazioni appaltanti della provincia, si è svolta la Tavola Rotonda sul Tema “La prevenzione delle infiltrazioni mafiose nell’economia. I Protocolli di Legalità, una opportunità per le stazioni appaltanti e le imprese”, organizzata in collaborazione con il Comune di Lecce, l’Università degli Studi di Bari e la Fondazione Bruno Visentini.
I lavori sono stati condotti dal Prefetto della provincia di Lecce, Dott.ssa Giuliana Perrotta, che dopo un breve accenno al ruolo del prefetto nell’ambito del sistema della prevenzione antimafia ha introdotto i singoli interventi incardinati in un organico ripensamento dell’intera materia degli strumenti pattizi come tutela del sistema economico dell’ingerenza della criminalità organizzata.
Luca Perfetti, Ordinario di Diritto Amministrativo dell’Università degli Studi di Bari, ha esplicitato alla platea costituita da tutti i rappresentanti delle stazioni appaltanti della provincia, delle istituzioni e delle imprese, il binomio efficienza e protocolli di legalità, rappresentando che gli accordi pattizi non costituiscono un nocumento nei tempi degli appalti ma anzi supportano l’attività della stazione appaltante.
Il Prefetto, Giuliana Perrotta, nell’introdurre l’intervento del Prefetto Nicola Izzo Vice Capo Vicario della Polizia ha annunciato che la Prefettura ha ottenuto il finanziamento di un progetto tramite il PON Sicurezza, organico rispetto alla tematica della prevenzione dell’infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici.
Il Prefetto Izzo al riguardo ha evidenziato che tale strumento favorirà il flusso di informazioni tra le stazioni appaltanti ed i soggetti coinvolti nei controlli e nelle verifiche antimafia assicurando maggiore tempestività ed efficienza nella veicolazione delle informazioni ed in particolare quelle relative alla fase di esecuzione dei lavori e a quella di aggiudicazione degli appalti.
Lo step successivo è stato la disamina a cura di Emanuele Fisicaro, Docente di Diritto Penale Commerciale dell’Università degli Studi di Bari e del Prof. Marco Falagario Docente di Economia ed Organizzazione Aziendale del Politecnico di Bari, delle misure connesse al decreto legislativo n. 231/2001 e il collegamento dei modelli organizzativi ai protocolli di legalità quale strumento di efficienza degli stessi con particolare riferimento ai reati connessi alla criminalità organizzata.
Ed ancora il Prefetto di Lecce ha traghettato la platea verso una riflessione sulla compatibilità con la normativa europea dei nuovi strumenti normativi antimafia, quale la white list e il rating delle imprese, con l’intervento di Ugo Patroni Griffi, Docente Ordinario di Diritto Commerciale dell’Università degli Studi di Bari.
Ma il convegno non si è indirizzato solo alle stazioni appaltanti pubbliche ma anche alle imprese a cui è stato dedicato l’intervento del Presidente di Confindustria Lecce, Piernicola Leone De Castris, e la testimonianza di un imprenditore lombardo sull’utilità di un protocollo già attuato in Sicilia.
Il Prefetto, Giuliana Perrotta, nel cedere la parola per le conclusioni al Prefetto Bruno Frattasi ha evidenziato “la necessità della previsione nell’ambito nell’ufficio del RUP di una specifica figura, il Responsabile unico della legalità, e di una valutazione sugli oneri che si ripercuotono sulle Prefetture e su tutto il Comparto Sicurezza per effetto degli adempimenti antimafia non derivanti da obblighi di legge ma da strumenti pattizi”.
Il Prefetto Frattasi nel ricordare che “l’attenzione ai costi della Sicurezza ha trovato conferma nell’attività del Comitato per la vigilanza sulle grandi opere ed in alcuni disposti di legge”, ha concordato sulla “validità dei nuovi strumenti pattizi antimafia, sottolineando altresì la valenza della formazione degli addetti al settore degli appalti pubblici e privati”.
Al termine dei lavori si è proceduto alla sottoscrizione del protocollo di legalità. Vista l’elevata qualificazione dei relatori e la rilevanza dell’argomento trattato, la Scuola Superiore del Ministero dell’Interno ha considerato la giornata di studio utile ai fini dell’adempimento dell’obbligo formativo per i dirigenti della Carriera Prefettizia, intervenuti numerosi anche dalle altre Prefetture della Puglia.
Attualità
Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.
A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.
Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.
Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.
Alessano
Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio.
Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.
Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa.
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.
Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.
Attualità
Verso il referendum: a Muro nasce il Comitato Cittadino
Per promuovere la partecipazione consapevole e informata della cittadinanza all’appuntamento del prossimo 8-9 giugno

Si è costituito a Muro Leccese il Comitato Cittadino promotore dei cinque sì al referendum dell’8 e 9 giugno 2025, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione consapevole e informata della cittadinanza al prossimo appuntamento referendario.
Il comitato è espressione di un’ampia convergenza democratica e civile: ne fanno parte ARCI Liberi Cantieri, la Camera del Lavoro della CGIL, Patrizia Miggiano, Antonio Carluccio, Marco Chiri, consiglieri comunali, ed è aperto a tutti coloro che vorranno unirsi.
“Una composizione pluralista che testimonia l’importanza di un confronto aperto e costruttivo sui temi referendari”, si legge nella nota che ne dà notizia.
Promuove il SÌ ai quesiti sul lavoro portati avanti innanzitutto dalla CGIL Fabrizio Patera – rappresentante della Camera del Lavoro di Muro Leccese – che dice “serviranno a restituire dignità, stabilità e sicurezza al lavoro in Italia; un’opportunità concreta per correggere le distorsioni introdotte dal Job Act”.
Christian Bevilacqua – Presidente del locale circolo Arci Liberi Cantieri – a nome del direttivo si schiera dalla parte “dei diritti di chi cresce, studia e vive nel nostro Paese e ha il diritto di sentirsi pienamente parte della comunità attraverso il referendum per diminuire i tempi di concessione della cittadinanza” e invita “tuttə a recarsi e votare a favore dei referendum e in particolare per quello sulla cittadinanza”.
Il comitato promuoverà incontri pubblici, iniziative nelle piazze, momenti di approfondimento e distribuzione di materiali informativi sui quesiti referendari perché tutte e tutti riconoscano l’importanza della partecipazione.
Tutte le forze associative, i partiti, le cittadine ed i cittadini che vogliano aderire al Comitato referendario possono scrivere a referendum25.lecce@gmail.com
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