Attualità
Provincia: Minerva si è insediato
Il nuovo Presidente: “Sono un ragazzo di questa terra che ha scelto la politica come arma di emancipazione di una generazione”

Si è svolto a Palazzo dei Celestini, il primo Consiglio per il neo eletto presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva.
Davanti ai consiglieri, tutti presenti, Minerva ha prestato giuramento e si è rivolto poi a chi sedeva sugli scranni.
“E’ con onore e commozione che prendo la parola per la prima volta da presidente in questo Consiglio”, ha esordito. “Un ruolo che mi riempie di responsabilità nei confronti del Consiglio, di tutti i sindaci e gli amministratori che sono stati la platea votante in queste elezioni, dei cittadini di questo straordinario territorio, che non solo ci ha dato i natali, ma ci permette di vivere in una delle parti più belle del Paese Italia”.
“Proverò in questo mandato ad essere me stesso, un ragazzo di questa terra che ha scelto la politica come arma di emancipazione di una generazione, che ha scelto la politica come modo per cambiare le ingiustizie che nel tempo la mia generazione e questo territorio in particolare ha subito. Sarebbe stato più facile per me provare ad affermarmi fuori da questo territorio. Ma ho scelto di restare”.
“La politica mi ha dato una grande soddisfazione, quella di poter rappresentare la mia generazione e raccontare al mondo esempi positivi di buona politica, quelli che ho incontrato negli anni della mia formazione e del mio impegno. Non dimenticando mai di essere un ragazzo della periferia di questo territorio, nato da una famiglia normale che non ha mai avuto in famiglia nessuno che fa politica, né la forza di un conto in banca del padre o della madre per affermare se stesso”.
“Da voi, che avete deciso di fare gli amministratori locali, i consiglieri provinciali in un momento in cui la Provincia ha subito drastiche riduzioni rispetto alle competenze precedentemente assegnate, ho molto da imparare. Io sono un giovane amministratore, ho la voglia di crescere e imparare da voi, dai vostri consigli e insegnamenti. E’ questo che vi chiedo, da presidente della Provincia: al di là delle fazioni politiche, delle maggioranze e delle opposizioni, verso il nostro Salento siamo chiamati a un ruolo di responsabilità e a un lavoro certosino che soltanto insieme possiamo portare a termine. Le mie orecchie sono pronte ad ascoltare i consigli di voi più esperti e più anziani politicamente. Io ci metterò l’ingenuità dei ragazzi, ma anche il coraggio e la passione degli uomini di questo territorio, quelli capaci con pochi mezzi di cambiare il destino della propria terra”.
Minerva ha poi proseguito, evidenziando esempi positivi e l’impegno per la Provincia, ricordando “Il Grande Salento lanciato dal Lorenzo Ria, l’ottimo lavoro continuato da Giovanni Pellegrino, il grande impegno che per nove anni Antonio Gabellone ha portato avanti con onestà intellettuale e capacità di ascolto. Per questo mi sento di ringraziarlo, per tutto quello che ha fatto e per quello che ha lasciato, per aver lottato insieme a voi in un momento difficile per le Province, per aver onorato questa fascia portandola in giro per il territorio con la consapevolezza e la fierezza di rappresentare un ente importante”.
“Abbiamo il dovere di rilanciare il ruolo dell’Ente e non soltanto rispetto alle competenze assegnate dalla legge, che pure non sono di poco conto perche hanno a che fare con la vita delle persone; perché dalla bellezza e dalla sicurezza delle scuole passa il senso di civiltà di una comunità, perché dalla capacità di raggiungere in poco tempo un luogo o un’altra sponda del mare passa la capacità di sviluppo e di attrazione di un territorio”.
“Dobbiamo provare a costruire una Provincia in cui la parola partecipazione non sia solo uno slogan, abbiamo il dovere di coinvolgere tutti i sindaci, tutti gli amministratori, così come abbiamo fatto il giorno in cui è avvenuta la votazione per il presidente. Dobbiamo coinvolgerli ogni giorno, dividendo il nostro territorio per aree geografiche, capendo le esigenze, ascoltando i sindaci e gli amministratori dei singoli territori. Bisogna coinvolgerli con una progettualità diversa, che veda, ad esempio, il marketing e la comunicazione di questo territorio lanciata da qui nei prossimi 10 anni. Abbiamo bisogno di un patto di ferro con le Province di Brindisi e Taranto rispetto ad un percorso comune che non ci può vedere divisi da campanilismi, ma uniti in una battaglia collettiva per l’emancipazione di questo straordinario territorio. Ed ancora, attenzione alla progettazione europea, attraverso cui passano i fondi strutturali che negli ultimi anni sono riusciti a cambiare urbanisticamente le nostre realtà, provando a migliorare qualitativamente la vita dei nostri concittadini”.
“Bisogna motivare i dipendenti, gli uomini e le donne che sono stati anni in questi palazzi e intendono dare il proprio contributo, che si sentono Provincia di Lecce. Devono sentire dentro di loro l’orgoglio di rappresentare questo Ente straordinario, devono sentirsi, ognuno di loro, presidente, consigliere e dirigente al tempo stesso, partecipi di un grande progetto di rilancio di questo Ente. Dobbiamo formare e riformare le nostre professionalità, ed essere in grado di offrire ai Comuni il supporto anche in questo senso”.
“Dobbiamo essere coloro i quali fanno sentire la Provincia vicina ad ogni singolo cittadino, studente, abitante di questo territorio, ad ogni singolo turista che scende nel Salento e non può trovare la spazzatura sulle provinciali, o leggere che è crollato il solaio di una scuola”.
“Lo dobbiamo fare perché amiamo questo territorio, perché siamo chiamati a rilanciare il ruolo della politica intesa con la P maiuscola e siamo chiamati a farlo tutti assieme. Se lo facciamo da soli saremo egoisti e non risolveremo alcun problema, se lo faremo assieme faremo politica e risolleveremo questo territorio e la Provincia di Lecce che abbiamo l’onore di rappresentare”, ha concluso.
A margine del Consiglio, il presidente Minerva, con l’occasione dell’avvicinarsi della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha poi invitato tutti i consiglieri ad aderire alla campagna “Non è normale che sia normale”, lanciata due giorni fa sul web e promossa dalla Camera dei deputati, chiedendo di segnare simbolicamente lo zigomo con un filo di rossetto rosso. In seguito ha donato una rosa ai quattro consiglieri provinciali donna.
Appuntamenti
Miss Mamma 2025, le salentine con la fascia
A Carmiano si sono svolte le selezioni per “Miss Mamma Italiana 2025”, concorso nazionale di bellezza e simpatia che sostiene “Arianne”, Onlus per la lotta all’Endometriosi

Proseguono in tutta Italia le selezioni per Miss Mamma Italiana edizione 2025, concorso nazionale di bellezza e simpatia giunto quest’anno alla sua trentaduesima edizione, curato dalla Te.Ma Spettacoli di Paolo Teti (ideatore e Patron del concorso) e riservato a tutte le mamme di età compresa tra i 25 ed i 45 anni, con fascia “Gold” per le mamme dai 46 ai 55 anni e fascia “Evergreen” per le mamme con più di 56 anni.
Miss Mamma Italiana sostiene Arianne, associazione Onlus per la lotta all’Endometriosi, una malattia cronica, progressiva ed invalidante, ancora poco conosciuta, che in Italia colpisce quasi 4 milioni di donne fin dall’adolescenza e che, per questo motivo, deve essere ben conosciuta per permettere un’attivazione spontanea in caso di sintomi sospetti.
Al cine teatro “Fratelli Lumiere” di Carmiano, si è svolta una selezione valevole per l’elezione di Miss Mamma Italiana 2025.
Le mamme partecipanti, oltre a sfilare in passerella con abiti eleganti, hanno sostenuto una prova di abilità (come cantare, ballare, illustrare ricette gastronomiche, cimentarsi in esercizi ginnici ed in prove creative ed artistiche), che rappresentasse la loro personalità.
La giuria ha proclamato vincitrice della selezione Eva Agrimi, 30 anni, estetista, di Carmiano, mamma di Rachele ed Ester, di 7 e 3 anni; la fascia Miss Mamma Italiana Gold (riservata alle mamme dai 46 ai 55 anni), è andata ad Alessandra Semeraro, 47 anni, coreografa, di Arnesano, mamma di Nicholas e Michael, di 16 e 14 anni; mentre la fascia Miss Mamma Italiana Evergreen (riservata alle mamme con più di 56 anni) è andata a Rosa Stringano, 56 anni, casalinga, di Modugno (BA), mamma di Nancy e Sharon, di 39 e 21 anni.
LE ALTRE MAMME PREMIATE
Miss Mamma Dolcezza, Lisa Pierri, 44 anni, avvocato, di Copertino, mamma di Marco di 10 anni;
Miss Mamma Eleganza, Mery Martina, 42 anni, cassiera, di Galatina, mamma di Anastasio e Ginevra;
Miss Mamma in Gambe, Angela Antonaci, 34 anni, imprenditrice, di Botrugno, mamma di Giada e Gioia, di 14 e 10 anni;
Miss Mamma Solare, Maria De Jesus, 40 anni, imprenditrice, di Otranto, mamma di Fabrizio e Salvatore, di 24 e 13 anni;
Miss Mamma Sorriso, Klaudia Zaneta, 34 anni, casalinga, di Monteroni, mamma di Diletta, Jonela, Silvia, Viviana ed Enga, di 13, 10, 8, 6 e 3 anni;
Miss Mamma Sprint, Serena Rizzelli, 45 anni, assistente sociale, di Tricase, mamma di Angelica di 15 anni e dei gemelli Jacopo e Francesco, di 11 anni;
Miss Mamma Simpatia, Verena Tarantino, 30 anni, casalinga, di Copertino, mamma di Kevin, Nicolò e Giulio, di 12, 10 ed 1 anno;
Miss Mamma Gold Fashion, Anna Panico, 52 anni, avvocato, di Monteroni, mamma di Gabriele, Alessandro e Nicolò, di 14, 13 e 10 anni;
Miss Mamma Gold Radiosa, Loredana Zaccaro, 55 anni, imprenditrice, di Valenzano (BA), mamma di Angelo ed Asia Pia, di 30 e 21 anni;
Miss Mamma Gold Sportiva, Anna Giusy Perrone, 46 anni, casalinga, di Lequile, mamma di Melany, Jacopo e Matteo, di 16, 12 e 7 anni;
Miss Mamma Gold Simpatia, Simona Manca, 55 anni, casalinga, di Arnesano, mamma di Tania e Nicholas, di 31 e 30 anni;
Miss Mamma Evergreen Glamour, Maria Chimienti, 62 anni, casalinga, di Manduria (TA), mamma di Andrea e Simone, di 33 e 29 anni.
L’evento è stato presentato da Lucia Dipaola, referente del concorso, per la Puglia.
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Da sinistra, Rosa Stringano (vincitrice di selezione categoria “Evergreen”); Eva Agrimi (vincitrice di selezione categoria “Miss Mamma Italiana”); Lucia Dipaola presentatrice dell’evento ed Alessandra Semeraro (vincitrice di selezione categoria “Gold”). Nella foto in alto le 12 mamme della provincia di Lecce premiate
Attualità
Incendio d’auto a Ruffano nella notte
In fiamme una Audi in via Rattazzi, necessario l’intervento di vigili del fuoco, carabinieri e carro attrezzi

Incendio d’auto nella notte a Ruffano, attorno all’1:30 circa.
Sul posto è intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Tricase in via Rattazzi.
A prendere fuoco è stata un’autovettura marca Audi, per la cui rimozione si è reso necessario un carro attrezzi.
L’intervento del 115 è valso allo spegnimento dell’incendio e alla messa in sicurezza dell’area circostante, evitando il propagarsi delle fiamme e danni ad altri veicoli o abitazioni vicine.
Sul posto erano presenti i Carabinieri della Stazione di Casarano per gli accertamenti di competenza.
Le cause sono in corso di accertamento.
Attualità
Ospedale di Galatina tra criticità, degrado e cantieri fermi
“Solita” ispezione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro: «Laboratorio analisi nel degrado, situazione critica al Pronto soccorso e cantieri fermi. Ma c’è anche un fiore all’occhiello, il Centro trasfusionale»

«Siamo tornati nell’ospedale di Galatina, che avevamo ispezionato a giugno 2023. Ad aprile 2024 erano state esaminate in Commissione Sanità tutte le carenze emerse, e incassammo l’impegno del direttore generale Asl Rossi e dell’ex assessore Palese e risolverle in tempi brevi. A distanza di un anno, il bilancio è appena sufficiente perché molto resta ancora da fare».
Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani, reduce dall’ennesimo blitz in una struttura sanitaria pubblica salentina.
CRITICITÀ AL PRONTO SOCCORSO
Le criticità maggiori al Pronto soccorso: «Locali angusti e inadeguati, il solito unico bagno promiscuo, solo una postazione di pronto intervento grave fra le tende, pazienti parcheggiati in barella anche la notte, spazi sacrificati e difficoltà operative».
Nel frattempo, la nuova sistemazione resta «un miraggio visto che il cantiere, così come quello della Terapia intensiva e sub intensiva, rimane bloccato».
LABORATORIO DI ANALISI PATOLOGICA CLINICA
Situazione molto critica al Laboratorio di analisi patologica clinica: «Abbiamo trovato alcuni locali fatiscenti e umidi, spogliatoi non a norma e l’antibagno utilizzato come spogliatoio. C’è una zona chiusa e degradata che otto anni fa è stata praticamente distrutta da un incendio e non è mai stata ripristinata. Abbiamo riscontrato la presenza di reagenti chimici abbandonati, frigoriferi non a norma per conservare prodotti chimici e farmaceutici, impianti elettrici con cavi precari e acque reflue a rischio biologico non adeguatamente trattate. Lo smaltimento dei reagenti prende una via rapida, diretta, probabilmente fuori protocollo. Si usano tubi volanti collegati a taniche di plastica di fortuna, a rischio rotture o perdite».
PERSONALE
Sul fronte del personale, «per risolvere il deficit che evidenziammo, finalmente ci sono stati rinforzi in quest’ultimo anno. Dopo decenni sono stati nominati i capisala, come in tutta la Asl Lecce».
APPARECCHIATURE OBSOLETE
Capitolo apparecchiature obsolete: «In Cardiologia sono stati sostituiti il carrello dell’emergenza, gli elettrocardiografi e l’ecografo guasti. Nelle sale operatorie, così come avevamo sollecitato, è stata sostituita tutta la ferristica che trovammo logora e antiquata. Mentre resta da rifare la pavimentazione, sostituendo il linoleum alle vecchie piastrelle».
A causa della mancanza di anestesisti, «vera piaga dell’intera azienda sanitaria, l’Unità di Terapia intensiva cardiologica non è operativa benché ci sia un reparto nuovo e attrezzato, che rimane chiuso».
Ferma anche la Rianimazione e «resta chiuso e inutilizzato il quarto piano che ospitava la Chirurgia».
Per quanto riguarda l’Oncologia, «l’ambulatorio funziona solo un giorno a settimana. Quello di Urologia è invece chiuso, come avevamo paventato, dopo il pensionamento dell’unico medico e dell’infermiere che erano in servizio. Funziona, invece, il servizio Dialisi, dove avevamo segnalato la necessità di sostituire l’elettrocardiografo e la carenza di infermieri specializzati.
Come avevamo richiesto, la Farmacia è stata dotata di nuovi computer, stampanti, sedie, poltrone e armadi.
La Riabilitazione non ha ancora una palestra, ma sono arrivati gli standing che avevamo richiesto per sollevare e trasportare in piedi i pazienti. Per il rifacimento degli spazi di Endoscopia digestiva, che non erano a norma, è stato approvato un progetto da 49mila euro».
Infine, la Nefrologia «continua a risentire della mancanza di personale, e in tutto l’ospedale si attende la dotazione di barelle e letti bariatrici per i pazienti obesi, che sono stati ordinati come avevamo sollecitato».
IL FIORE ALL’OCCHIELLO
L’ospedale di Galatina vanta anche «un fiore all’occhiello»: il Centro trasfusionale, «che opera a pieno ritmo e con un’ottima organizzazione».
Le donazioni di sangue intero si effettuano dalle 8,30 alle 10,30 dal lunedì al sabato, con l’accesso di sei donatori ogni mezzora previa prenotazione (al numero 0836 529223).
Chi non prenota va in coda o entra se qualcuno non si è presentato e il turno di sei non è completo.
Il Centro opera in stretta collaborazione con le associazioni di donatori di sangue, per contribuire a soddisfare le necessità trasfusionali dell’Asl di Lecce e sensibilizzare i cittadini alla cultura della donazione del sangue.
La struttura, collocata al piano terra e accessibile anche alle persone con disabilità, è dotata delle più moderne attrezzature mediche che permettono di lavorare in tranquillità e sicurezza.
Si può donare sangue intero, plasma e piastrine, dopo accurati accertamenti clinici ed ematochimici eseguiti nel laboratorio del Centro, che meriterebbe la classificazione di unità semplice a valenza dipartimentale.
«Usciamo da questa ispezione con un quadro di luci e ombre», tira le somme Pagliaro, «mai con il dito puntato ma con la mano tesa per portare in Regione le esigenze di questo ospedale e di tutto il territorio di Lecce e provincia».
Infine, il fondatore di Regione Salento annuncia: «Torneremo in tutte le strutture sanitarie già ispezionate per verificare se gli impegni assunti nelle relative audizioni in Commissione Sanità abbiano avuto seguito, e intanto proseguiremo con le visite al Dea e al Fazzi, reparto per reparto, sempre con l’obiettivo di contribuire a garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini».
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