Connect with us

Attualità

Riorganizzazione Poste: i sindacati non ci stanno

“Decisione miope che porterà a disservizi, come quella di puntare fortemente sulla privatizzazione del Gruppo”: annunciati scioperi

Pubblicato

il

Poste italiane si appresta ad avviare da oggi, 1° agosto 2016, una importante riorganizzazione nei settori corrispondenza e logistica di alcuni grossi centri della provincia di Lecce che, secondo le segreterie provinciali di Lecce delle sigle sindacali SLP CISL, SLC CGIL ed UILPOST, provocherà “eccedenze di lavoratori, tagli di zone di recapito, e pessima qualità nella erogazione del servizio“.


Un ridimensionamento che per i sindacati “non farà che aumentare i disservizi nei confronti dei cittadini e specialmente dei pensionati nei periodi calendarialidi pagamento delle pensioni“.


In una nota, le sigle sindacali manifestano anche “preoccupazione per la forte accelerata sul processo di privatizzazione, poiché il Governo ha fortemente sottovalutato la complessità del Gruppo Poste italiane ed il servizio pubblico e sociale che lo stesso svolge nel Paese. Invece“, aggiungono, “a rappresentare l’assoluta leggerezza e assenza di progetto industriale complessivo con cui si intende procedere alla vendita del nuovo pacchetto azionario vi è, in primo luogo, la totale assenza di valutazione del quadro finanziario internazionale che indurrebbe un Governo responsabile a ripensare l’intero percorso. Il Gruppo è solido, produce utili e versa cospicui dividendi annuali alle casse dello Stato. L’idea di procedere, oggi, all’ulteriore privatizzazione, limitando la valutazione alla sola perdita futura dei dividendi relativi al possesso azionario, rende oggi antieconomica l’intera operazione con motivazioni, quindi, da parte del Governo, del tutto opinabili. Procrastinare i tempi consentirebbe benefici aggiuntivi per le casse dello Stato. Il non averlo pensato certifica che l’operazione di vendita equivale, nelle intenzioni e nei fatti, a una “svendita” di un patrimonio pubblico”. 

SLC CGIL SLP CISL e UIL POST ritengono che, “se neanche di fronte a un’analisi di questa natura, che suggerirebbe quanto meno di sospendere l’operazione di collocamento azionario, il Governo non si fermerà, sarà finalmente esplicitata la miopia delle operazioni complessive di privatizzazioni previste nei prossimi mesi e la totale assenza di prospettiva di politica industriale, strategica per aziende che costituiscono asse portanti del Paese e dovrebbero essere utilizzate come volano di ripresa economica reale“.


Le segreterie di categoria annunciano pertanto “azioni di sciopero per il periodo dal 25 luglio al 24 agosto 2016, che prevedono astensioni dalle prestazioni straordinarie e di altre prestazioni aggiuntive al di fuori del normale orario di lavoro“.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

Pubblicato

il

Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

Continua a Leggere

Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

Pubblicato

il

L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

Continua a Leggere

Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

Pubblicato

il

“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti