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Attualità

Salento, cosa resterà dopo l’estate?

Gli afflussi turistici in loco costituiscono una iniezione di liquidità di breve periodo e stagionale e creano una forte dipendenza dai mercati esteri o nazionali: l’analisi

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di Giuseppe Cerfeda


Per anni ci siamo riempiti la bocca di turismo e di quella vocazione che troppo spesso si riduce nell’illusione di fatturare in pochi giorni quanto serve per tutto l’anno con l’unico risultato di spennare turisti e locali che, per tutta risposta, rimettono in tasca i portafogli.


Lo abbiamo fatto per anni salvo accorgerci ora, e vivaddio!, che il turismo non genera crescita. O meglio, non la genera il modello pugliese e salentino.


Giunge a questa conclusione un interessante lavoro di ricerca e di approfondimento condotto da studiosi, docenti universitari ed esperti in materia.


Il turismo non genera crescita: o meglio, non la genera il modello pugliese e salentino. Giunge a questa conclusione un interessante lavoro di ricerca e di approfondimento condotto da studiosi, docenti universitari ed esperti in materia.


Sei gli autori, Giorgio Colacchio, Guglielmo Forges Davanzati, Gianmarco Igino Scardino, Luigino Sergio, Domenico Suppa e Davide Stasi, che ne hanno dimostrato, con prove inconfutabili e dati alla mano, i limiti dello sviluppo turistico in un paper pubblicato su «Economia e Politica», rivista on line di critica della politica economica, fondata e diretta dal 2008 da Riccardo Realfonzo.


Nell’articolo dal titolo «I limiti dello sviluppo turistico nel Mezzogiorno: il caso della Provincia di Lecce» è stato trattato il cambiamento strutturale dell’economia salentina negli ultimi decenni e le criticità del settore turistico.

Con riferimento a quest’ultimo aspetto, si è messo in evidenza che il turismo non generi crescita e che è semmai lo sviluppo locale a essere un prius rispetto all’aumento degli afflussi.


Il settore è anche caratterizzato da stagionalità e retribuzioni molto basse.


Il passaggio dalla produzione di tabacco alla monocultura dell’olio al turismo conferma, tuttavia, per quest’area la scarsa propensione all’accumulazione di capitale e il suo essere zona periferica nell’ambito dello sviluppo capitalistico globale.


Secondo gli ultimi dati elaborati dall’Osservatorio Economico Aforisma, si rileva una significativa crescita del numero di imprese nel settore.


Le attività di alloggio e di ristorazione sono quelle la cui numerosità è maggiormente aumentata in provincia di Lecce: da 4.143 (al 31 dicembre 2009) a 5.838 (al 31 maggio 2023), ovvero 1.695 in più, pari ad un incremento del 41 per cento.

Lo studio si propone di dar conto del cambiamento strutturale determinatosi a seguito dell’aumento dei flussi turistici, dimostrare come il turismo si associ a bassa crescita economica, prevalentemente per le sole occupazioni di bassa qualifica.


L’esposizione è organizzata dando conto delle trasformazioni dell’economia dal 2008 a oggi.

Ci si sofferma poi sulle tradizioni locali come strumento di attrazione turistica e si fornisce un’analisi della relazione fra turismo e sviluppo locale e, in ultimo, le considerazioni conclusive.

Gli autori dello studio elencano poi le criticità del turismo.


In presenza di un marcato processo di deindustrializzazione, la specializzazione nel settore turistico può provocare una diminuzione della domanda di skilled labor (manodopera specializzata).


Nel confronto fra la dinamica del valore aggiunto per unità di lavoro fra settori produttivi emerge che la produttività del lavoro nel turismo salentino è sostanzialmente stagnante e che è notevolmente più bassa di quella del settore manifatturiero.


La crescita dell’incidenza di flussi turistici non registrati, nella forma di case e appartamenti non censiti dagli enti di controllo, con il connesso aumento dell’occupazione irregolare, delle attività sommerse e del lavoro nero, ha sicuramente contribuito ad impedire lo sviluppo di un’offerta di servizi a più alto valore aggiunto, contribuendo quindi ad abbassare ulteriormente la produttività del lavoro nel settore turistico.


È stato statisticamente rilevato che gli afflussi turistici in loco costituiscono un afflusso di liquidità di breve periodo e stagionale e creano una forte dipendenza dai mercati esteri o nazionali.


Inoltre, espongono Lecce e provincia a una forte concorrenza con altri paesi periferici, con particolare riguardo (negli anni più recenti) a Grecia e Albania: si tratta prevalentemente di un turismo povero. E tutto questo nonostante, come rilevato nella nostra recente inchiesta, ad una famiglia di 4 persone, una settimana nel Salento costi almeno tremilaeuro!


Argomenti che dovrebbero diventare quotidiano oggetto di riflessione soprattutto di chi governa a livello locale ed ha sempre argomentato le proprie campagne elettorali, ripetendo fino alla nausea, “turismo, turismo e turismo…”.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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