Connect with us

Attualità

Sannicola: “La nostra Salute, un’altra cosa”

Il convegno sabato 12 novembre, dalle 19,30, presso il Centro Culturale di via Oberdan a Sannicola, organizzato dall’Associazione A.S.N. – Angeli per la Salute Naturale

Pubblicato

il

Il convegno sabato 12 novembre, dalle 19,30, presso il Centro Culturale di via Oberdan a Sannicola, organizzato dall’Associazione A.S.N. – Angeli per la Salute Naturale, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Sannicola. Si parla tanto di prevenzione, come aspetto importante della vita, ma spesso non si fa abbastanza, cosa facciamo veramente per la nostra salute? Ce ne preoccupiamo solo quando insorge un disturbo e ricorriamo ad un’unica strada, ignorando l’esistenza di un percorso alternativo, che realmente esiste ma, del quale si conosce ben poco. La vita ci insegna che le cose non sono a senso unico, c’è sempre un’alternativa, è necessario però informarsi per conoscerla. Oggi la parola “lotta” è di uso quotidiano, lottiamo per tutto: contro i virus, contro le malattie, contro i vicini o i parenti, contro il governo… siamo ormai pezzi, separati, divisi fuori e dentro a lottare, a fare le guerre: dalle più piccole, genitorifigli, alle più grandi tra nazioni, viviamo in continua lotta. La lotta più grande, senza accorgercene, la facciamo con noi stessi: tra dentro e fuori (corpo-anima), tra alto e basso (mente e cuore), tra ciò che dobbiamo e ciò che vogliamo. Ma contro chi lottiamo? Forse contro noi stessi… e se la direzione fosse un’altra: smettere di lottare e lasciarsi fluire dalla vita, iniziando a guardarsi non più solo fuori, ma direzionarci all’interno di sé stessi e, iniziare a vedere altri orizzonti, per migliorare la qualità della vita. E proprio da questa ottica che l’Associazione “A.S.N. – Angeli per la Salute Naturale”, presente sul territorio salentino, porta avanti la continua informazione riguardo all’altro modo di fare prevenzione e di prendersi cura della propria salute. A.S.N. è un’Associazione culturale, sociale e salutistica senza scopo di lucro, che si occupa di prevenzione e di salute attraverso la medicina integrata, guidata dal principio di coscienza morale ed etico e nel rispetto del padre della medicina, Ippocrate il quale affermava, già nel 370 a.C. che, “non si può curare una parte senza curare il tutto”. Il termine “salute” non è il contrario del termine “malattia”, ma indica uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale”, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questo stato di benessere viene messo sempre più a dura prova da una serie di fattori: dal cibo geneticamente modificato all’ambiente inquinato, dalle cattive condizioni di vita, alla debolezza del sistema immunitario fino allo stress. Tutto ciò ha portato ad un aumento di disturbi e patologie: ansia, cefalee, mal di schiena, insonnia, malattie croniche e degenerative, anche in giovane età. La “malattia”, quindi, altro non è che un’alterazione della condizione normale dell’uomo, che ne modifica il naturale equilibrio. Attraverso la malattia il nostro organismo indica che vi sono delle tensioni profonde che provano ad esprimersi; si tratta di un messaggio della nostra coscienza, del nostro essere interiore, concetto, questo della coscienza, abbandonato dalla cultura imperante e che necessita di un improrogabile risveglio al fine di indirizzare l’umanità su binari più consoni alla propria dimensione. La Medicina Naturale (Naturopatia) affonda le radici nella millenaria esperienza dell’uomo che ha trovato i rimedi del malessere nella natura, attraverso pratiche non invasive, mira a ripristinare l’equilibrio psichico, fisico ed emozionale di un individuo, rivolgendosi all’ascolto interiore di ciascuno per rintracciarne le cause. Da tempo l’associazione A.S.N, in accordo con l’Assessore alla Sanità della Regione Puglia, ha reso operativo gratuitamente, in tutte le scuole di ogni ordine e grado, incontri formativi per i docenti e informativi per i genitori, per divulgare la corretta informazione sull’esistenza di una alternativa col fine di migliorare la qualità della vita ed il futuro della salute. L’A.S.N. tra i vari progetti del sociale propone numerosi corsi anche monotematici aperti a tutti come: “La salute un’altra cosa:corpo, mente, emozioni dal disagio al benessere”; “Uomo-donna: dalla conoscenza all’armonia”; “Donne e cellulite”; “Cido e salute naturale”; “Attraverso i loro occhi: il mondo dei grandi attraverso gli occhi dei piccoli”; ecc.. per insegnare alla prevenzione, alla salute e all’ascolto di sé. L’impegno viene portato avanti dai vari professionisti e dal presidente dell’A.S.N.: Maruska Ciricugno,  Morfo-psicologa, Naturopata,  Riflessologa plantare, esperta in Medicine Naturale e Medicina Psicosomatica, perfezionata in discipline Bio-naturali, diploma di Educatrice Alimentare e Chinesiologa posturale. Grazie alla sensibilità dei vari Comuni, tra cui quello di Sannicola, dove ha sede A.S.N., ecco il convegno “La nostra Salute, un’altra cosa” per divulgare i principi di A.S.N. col fine di sensibilizzare sulla prevenzione e su uno stile di vita più vicino alla natura.

Attualità

Acque depurate per i campi di Carpignano e Martano

“Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate”: i lavori, appena affidati per un importo di circa un milione e 800mila euro, dovranno concludersi in duecento giornate lavorative, quindi entro sette mesi

Pubblicato

il

«Con soddisfazione, stiamo per risolvere definitivamente la vicenda della “Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate” nei nostri territori»: lo annunciano con una nota congiunta i sindaci di Carpignano Salentino e Martano.

Un progetto innovativo e ambientalmente strategico, approvato nel 2002 e completato nel 2006, ma mai attivato a causa di problemi legati al depuratore consortile. Inizialmente, mancava una soluzione per lo smaltimento finale delle acque trattate, poiché le trincee drenanti non erano state realizzate.

Successivamente, anni di abbandono e vandalismi avevano reso inutilizzabili la vasca di accumulo e la rete irrigua.

Per superare queste criticità e valorizzare gli investimenti già effettuati, soprattutto in un contesto in cui l’acqua è diventata indispensabile per il reimpianto degli ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa, le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano hanno richiesto ripetutamente l’intervento della Regione Puglia.

«Grazie all’impegno di tutta l’amministrazione regionale e, in particolare, del Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, del consigliere regionale Cristian Casili e dell’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia», fanno sapere i sindaci Mario Bruno Caputo di Carpignano Salentino e Fabio Tarantino di Martano, «si raggiungerà l’obiettivo di ripristinare e rendere pienamente funzionanti gli impianti danneggiati, garantendo una gestione efficace delle risorse idriche e il loro riutilizzo in agricoltura».

I lavori, appena affidati, per un importo di circa € 1milione e 800mila dovranno concludersi in sette mesi (200 giornate lavorative).

«Questo risultato rappresenta un passo fondamentale per il nostro territorio», aggiungono i due primi cittadini, «ringraziamo la Regione Puglia, il consiglio regionale, la giunta e tutti i funzionari coinvolti per aver compreso l’importanza ambientale ed economica di questo intervento, nonché tutte le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano storicamente coinvolte nella realizzazione del depuratore consortile e della rete irrigua». Recuperare e riutilizzare le acque depurate, ricche di nutrienti come l’azoto, significherà evitare sprechi idrici oggi dispersi nel terreno e fornire un sostegno concreto al settore agricolo, in particolare all’olivicoltura, gravemente colpita dalla crisi causata dalla Xylella.

«Questo progetto», si legge ancora in una nota congiunta dei sindaci di Carpignano e Martano, «è frutto di un lavoro corale e della determinazione di tutti gli attori coinvolti, a partire dalla Cooperativa San Giorgio, che ha fortemente sollecitato l’attivazione di questa infrastruttura per sostenere il reimpianto degli ulivi e il rilancio del comparto olivicolo. Si tratta di un intervento di grande rilevanza per il territorio, che fornisce una risposta tangibile alle problematiche legate alla penuria idrica e agli effetti dei cambiamenti climatici, in quanto il recupero e il riutilizzo delle acque depurate non solo mitigano l’impatto ambientale, ma offrono una risposta strutturale alle emergenze idriche, garantendo un supporto fondamentale al settore agricolo e alla rinascita dell’olivicoltura locale.

L’IMPIANTO

Attraverso tale intervento si consoliderà, dunque, un modello di gestione sostenibile delle risorse idriche, capace di affrontare le sfide del presente e preparare il territorio alle necessità future.

Dal punto di vista tecnico, la rete irrigua interesserà un’area di circa 1500 ettari, suddivisa in sette settori, che verranno serviti in modo rotativo grazie a un sistema automatizzato gestito da valvole elettroniche.

Le acque reflue urbane, dopo essere state trattate nel depuratore consortile e sottoposte a disinfezione mediante raggi UV, saranno convogliate in un serbatoio di accumulo con una capacità di 7mila metri cubi, garantendo una distribuzione costante dell’acqua per un periodo di circa quattro giorni.

L’impianto sarà in grado di erogare una portata di 28 litri al secondo (equivalente a 100 metri cubi all’ora), destinata all’irrigazione mirata, una tecnica che compensa le perdite idriche dovute all’evaporazione e alla traspirazione vegetale.

I lavori, tra l’altro, includono: l’ampliamento della camera di comando per facilitare l’utilizzo delle valvole; il ripristino delle connessioni tra le vasche e l’automazione del sistema di accumulo delle acque depurate; il rifacimento dello scarico delle acque in eccesso; la manutenzione straordinaria dei locali tecnici; la revisione completa del gruppo elettrogeno; l’installazione di un sistema antintrusione per garantire la sicurezza degli impianti; e l’adeguamento dei punti di collegamento agli utenti. Con questo progetto, i Comuni di Carpignano Salentino e Martano confermano il loro impegno per uno sviluppo sostenibile e per il sostegno alle attività agricole, pilastro economico e culturale del territorio.

MARTEDÌ 29 LA PRESENTAZIONE UFFICIALE

I lavori saranno ufficialmente presentati presso la Sala Conferenza della Cooperativa San Giorgio in Carpignano (S.P. 48) martedì 29 aprile alle ore 19, alla presenza della presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, accompagnata dall’assessore Donato Pentassuglia, dal responsabile delle Risorse Idriche Andrea Zotti, dalla direttrice di Aqp Francesca Portincasa, dal direttore generale di Arif Francesco Ferraro e dai sindaci dei due comuni interessati.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Attualità

A Taviano, Pellegrino contro Stefanelli: i 32 nomi delle due liste

Pubblicato

il

A Taviano sarà sfida a due il prossimo 25 e 26 maggio in occasione delle amministrative che decideranno chi prenderà il posto dell’ex Giuseppe Tanisi, la cui esperienza si è conclusa prematuramente ad inizio 2025.

Radici e Futuro Taviano” candida a sindaco Francesco Pellegrino, già vicesindaco in occasione del primo mandato da primo cittadino di Tanisi (lo sostengono gli ex gruppi consiliari di Per la Città, Taviano Futura e Taviano Libera).

Candidati con lui al consiglio:

Sabrina Burlizzi,

Vito D’Argento,

Omar Del Rosario,

Gianni Fonseca,

Emanuela Garofalo,

Erika Leone,

Antonino Manni,

Daniela Meneleo,

Alessandra Mercutello,

Giorgia Montunato,

Silvia Palamà,

Stefano Piccinno,

Carlo Deodato Portaccio,

Paola Ria,

Germano Santacroce,

Marco Stefano.

È stata vicesindaca dell’ultimo mandato di Giuseppe Tanisi invece la candidata sindaca della lista “Taviano Guarda Avanti”, Serena Stefanelli.

Con lei:

Giuseppe Tanisi,

Antonella Previtero,

Paola Cornacchia,

Francesco Lezzi,

Salvatore Rainò,

Alessio Inguscio,

Massimo Mosticchio,

Chiara Minerva,

Lucy D’Ingiullo,

Martina Mauramati,

Mariassunta Garzia,

Simona Armida,

Marco Carluccio,

Elisa Ferocino,

Silvio Spiri,

Lucia Chetta.

Continua a Leggere

Attualità

Tossico e invasivo: nell’Adriatico spunta il pesce palla argenteo

È pericoloso: ecco come comportarsi. Punto 1: non imitare i giapponesi, che praticano una sorta di ‘roulette russa’ alimentare

Pubblicato

il

Il pesce palla argenteo invade l’Adriatico: allarme per la salute e l’ecosistema

Il pesce palla argenteo (Lagocephalus sceleratus), una specie marina altamente tossica e invasiva, è stato recentemente avvistato nel Mar Adriatico, segnando la sua presenza più settentrionale mai registrata nel Mediterraneo.

La cattura di un esemplare lungo oltre mezzo metro nella baia di Medulin, in Istria, ha destato preoccupazione tra pescatori e biologi marini.

Caratteristiche e pericolosità

Originario delle acque tropicali dell’Oceano Indiano e del Mar Rosso, il pesce palla argenteo è entrato nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, un fenomeno noto come migrazione lessepsiana. Questa specie è nota per la presenza di tetrodotossina, una neurotossina estremamente potente contenuta in organi come fegato, gonadi, pelle e intestino. Anche una piccola quantità può causare gravi intossicazioni e, in alcuni casi, la morte. La tossina resiste alle alte temperature, rendendo il consumo del pesce pericoloso anche dopo la cottura. 

Oltre alla sua tossicità, il pesce palla argenteo possiede una bocca dotata di denti robusti, capaci di esercitare una forza impressionante. È anche una specie piuttosto territoriale, pronta a difendere i suoi spazi dagli invasori. In altre zone del Mediterraneo sono stati segnalati episodi di morsi ai bagnanti, con conseguenze mediche rilevanti. 

Impatto sull’ecosistema

La presenza del pesce palla argenteo rappresenta una minaccia significativa per l’ecosistema marino. Si nutre di una vasta gamma di organismi, tra cui molluschi e crostacei, alterando l’equilibrio della catena alimentare. Inoltre, è noto per danneggiare le reti da pesca, aggravando le difficoltà della pesca artigianale. 

Raccomandazioni per pescatori e bagnanti

Non consumare: evitare assolutamente di mangiare il pesce palla argenteo, anche se cotto. Manipolazione: in caso di cattura accidentale, maneggiare con estrema cautela e utilizzare guanti protettivi. Segnalazione: riportare immediatamente l’avvistamento alle autorità marittime o agli enti di ricerca locali.

Informazione: diffondere la conoscenza di questa specie tra comunità di pescatori e bagnanti per prevenire incidenti.

La diffusione del pesce palla argenteo nel Mar Adriatico è un segnale d’allarme che richiede attenzione e collaborazione tra cittadini, pescatori e istituzioni per proteggere la salute pubblica e preservare l’equilibrio degli ecosistemi marini.

La ‘roulette russa’ alimentare giapponese

In Giappone ci preparano il fugu, una delicatezza da brivido. Una “roulette russa alimentare” che va preparata da chef che hanno studiato 1 anno solo per servire questo piatto.  Il segreto è lasciare quel tanto di veleno sufficiente a dare un po’ di euforia, ma niente piu’.

Se mangi questo pesce palla, mangi la tetrodotossina, un veleno micidiale, derivato dai batteri che vivono nelle alghe che lui mangia. A quel punto non hai scampo.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti