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Attualità

Sbarramento sì, sbarramento no: cosa è successo col dato di Senso Civico

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Sembrava fatta, invece la corsa della lista Senso Civico, in cui compare il nome di Ernesto Abaterusso, non supera la soglia di sbarramento del 4%.





Sin da stamattina il dato in circolazione era il 4,17%. Un traguardo che avrebbe permesso ad Abaterusso di sedere nuovamente nel consiglio regionale.





Mentre si materializzava la certezza di avercela fatta, è arrivata la doccia fredda del dato del Ministero, con i conti che non tornavano. Nel primo pomeriggio l’intervento dell’assessore uscente Pisicchio che definiva la situazione “un mistero” ed aggiungeva: “Dai nostri calcoli ci spetterebbero 2-3 seggi, invece ce ne ritroviamo zero. Cercheremo di capire cosa è accaduto, non è ammissibile stravolgere una legge elettorale. Tra l’altro, alla maggioranza vengono attributi 27 seggi anziché 29 come prevede la norma nel caso la coalizione vincente superi la soglia del 40%”.





Poi la spiegazione: la base di calcolo del Ministero non è data dal totale dei voti di lista ma dal totale dei voti validi, compresi quelli espressi esclusivamente in favore del candidato presidente.





Sulla pagina Facebook Senso Civico il commento a quanto accaduto:





Comunicato su Elezioni Regionali Puglia.




SensoCivico – Un nuovo Ulivo per la #Puglia: “Furto di rappresentanza. Si ripristini esatto calcolo elettorale”





“In Puglia si sta operando un furto gravissimo di rappresentanza ai danni della democrazia, stracciando le regole dettate da una legge elettorale che stabilisce chiaramente una cosa: chi supera con il voto degli elettori il 4 % ha diritto a concorrere alla rappresentanza regionale”.





È la denuncia di Ernesto Abaterusso, Mino Borraccino e Alfonso Pisicchio, tra i fondatori di “Senso Civico – Un nuovo Ulivo per la Puglia”, una delle quattro liste a sostegno di Emiliano ad aver superato la soglia di sbarramento. E unica a non vedersi attribuire alcun seggio.





“C’è da rimanere francamente basiti: come va considerato lo sbarramento contemplato dalla legge, come un suggerimento, una lieve raccomandazione o un’idea platonica? Un’avvertenza integrata dal sottotitolo “è più prudente fare il 5%”? Non dovrebbe essere la certezza di una regola all’interno di uno Stato di Diritto? – sottolineano -. La cosa curiosa è che lo stesso sito ufficiale che comunica l’esclusione dal riparto dei seggi della lista, certifica che la stessa ha superato il 4,16% dei consensi, e aggiunge un’ulteriore distorsione legata all’attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione del presidente vincente. La legge regionale del 2015 dice che se il candidato presidente raccoglie oltre il 40% dei voti si vedrà attribuire 29 seggi. Ebbene “Eligendo”, invece, ne fa sparire un paio: sarebbero, infatti, solo 27 i consiglieri della maggioranza”.





“Crediamo – concludono – di essere di fronte ad un errore materiale di calcolo e pensiamo di avere il diritto ad una rapida e precisa correzione, ai sensi della legge vigente”.


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Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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