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Attualità

Sogno, utopia ed erotismo: la nuova pizzica oltre i cliché

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Dopo l’uscita nei negozi e in digitale del nuovo album dei Tamburellisti di Torrepaduli “La via dell’armonia: pizzica d’autore”, oggi venerdì 22 gennaio esce sul canale Youtube di ARTEN il videoclip “La vita è un sogno”,primo singolo estratto dal nuovo lavoro discografico degli artisti pugliesi (clicca qui per il video).





La nuova linea comunicativa e d’immagine dei Tamburellisti di Torrepaduli mira a distaccarsi nettamente dall’immaginario tipico associato all’universo della pizzica, troppo spesso ricco di cliché: questa “evoluzione”, riscontrabile già nella copertina dell’album realizzata da Domenico Giovane, è evidenziata nel videoclip ideato e diretto da Southern Sofa Film Factory – Produzioni Audiovisive (Lavinia Del Croce e Marco Cardellicchio), girato nei boschi di Palagiano, in provincia di Taranto. “Le atmosfere e il tema della canzone ci hanno dato una mano” – spiegano i registi – “Abbiamo cercato di trovare un equilibrio tra alcuni elementi che volevamo inserire, come la visione Dantesca del sogno, le atmosfere dei film di Mario Bava e, sicuramente, il significato psicologico del sogno, della lotta fra pensieri, desideri e sentimenti”.





Come l’album, anche il videoclip rappresenta il viaggio dell’uomo nel proprio abisso, alla ricerca di un fine o di una fine, un’anima persa tra sogno e vita reale che si chiede dove sia la via dell’Armonia, se esista davvero. L’uomo si ritrova a fare i conti con sé stesso, con spirito critico realizza un bilancio della sua vita e di quella dei suoi simili. “Quante lotte nel nostro subconscio sono state frutto di una crescita?” – sottolinea Giole Nuzzo, uno dei due giovanissimi componenti dei Tamburellisti di Torrepaduli- “È una lotta tra anime opposte: un’anima incastrata in un corpo che riesce a liberarsi in sogno e prova a farsi strada attraverso un ritmo armonico. Gli opposti diventano complementari, due elementi inscindibili, senza un vincitore né un vinto”.





Il disco, pubblicato lo scorso 11 dicembre e composto da nove brani inediti che raccontano una pizzica onirica, utopica, erotica, ospita due eccellenti collaborazioni dei Tamburellisti di Torrepaduli con artisti pugliesi: Nandu Popu (Sud Sound System) nel brano “La via dell’armonia”, che dà il nome all’album, ed AR10 (Andrea Rizzo) in “Extraterrestri a Creta”.





Queste le tracce: La vita è un sognoBalla Afrodite, Mani di ragnoCantico nuovo, Extraterrestri a Creta (ft. AR10), La via dell’armonia (ft. Nandu Popu), Il ritmo dell’armoniaSpunta la lunaPizzica erotica.




Dal 1990…





Tamburellisti di Torrepaduli sono Pierpaolo De Giorgi (chitarra e voce), Donato Nuzzo (tamburello e fisarmonica), Rocco Luca (tamburello), Gioele Nuzzo (percussioni e didgeridoo) e Michele Wilde (violino); a partire dal 1990 hanno rivalutato per primi la pizzica che da secoli la tradizione popolare del Salento utilizza come terapia. Hanno inciso numerosi album che hanno segnato una svolta nella musica popolare pugliese e italiana, tra i quali lo storico “Fantastica pizzica” 1991, “Pizzica e trance” 1995, “Pizzica e rinascita”, “Il tempo della taranta: pizzica d’autore” 2003, “Pizzica grica” 2006, “Taranta taranta” 2009, “La via della taranta” 2013 e “La grande pizzica” 2017. Sono ospiti de La notte della Taranta dalla prima edizione del 1998, nell’arco della carriera hanno suonato in tutto il mondo: Grecia, Albania, Germania, Montenegro, Austria, Svizzera, Ungheria, Canada, Polonia, Australia e nella Cina di Taiwan. Sulle loro musiche ballano compagnie di ballerini greci e persino i Pellerossa del Dakota. Nel 2019 si esibiscono nel celebre Cortile della Pigna dei Giardini del Vaticano.





“La via dell’armonia: pizzica d’autore” gode del sostegno di Puglia Sounds, Programmazione Puglia Sounds Record 2020/2021. Regione Puglia FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro, pubblicato da XO Publishing e co-prodotto dagli artisti insieme ad ARTEN.










Attualità

Meteo: la prossima settimana cambia tutto

L’alta pressione che domina mezza Europa inizia a indebolirsi. Nella prossima settimana cambia tutto con l’arrivo di perturbazioni dal Nord Europa dirette verso il Mediterraneo e che apriranno una fase più dinamica con temperature in calo

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«Continua a dominare su gran parte d’Europa un vasto campo di alte pressioni, che tuttavia mostra i primi segnali di indebolimento proprio sul Mediterraneo in questo weekend, preludio a un generale cambiamento a partire da martedì quando torneranno le perturbazioni». A dirlo è il meteorologo di3bmeteo.com, Francesco Nucera.

Tra il weekend e l’avvio della nuova settimana, la bassa pressione tenderà a essere rinvigorita da un impulso di aria instabile proveniente dalla Francia, con delle precipitazioni sulle Isole Maggiori e su parte del Sud, mentre altrove le condizioni meteo saranno più stabili, ma non del tutto soleggiate.

Un cambiamento più deciso è atteso nel corso della nuova settimana, quando si prevede lo smantellamento del super anticiclone e l’arrivo di masse d’aria instabili e più fredde dal Nord Europa, che porteranno precipitazioni e calo delle temperature anche nel Salento.

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Nonna Rosa spegne 100 candeline

Emozione e festa alla Residenza per anziani “Don Tonino Bello 3” di Miggiano per la centenaria tricasina Rosa Coluccia

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Una festa tra sorrisi, abbracci e commozione ha segnato ieri il 100° compleanno di Rosa Coluccia (nata il 7 novembre 1924), di Tricase, ospite della Residenza per anziani “Don Tonino Bello 3” di Miggiano.

In un’atmosfera calorosa, con palloncini, torta e decorazioni a festeggiare questo traguardo straordinario, Rosa ha vissuto il suo giorno speciale circondata dall’affetto dei familiari, degli altri ospiti e del personale della struttura.

«Abbiamo la fortuna di condividere la quotidianità con persone come lei, che ci insegnano il valore di ogni momento e l’importanza degli affetti», ha sottolineato il dott. Marcello Falco, responsabile sanitario della residenza, «Rosa è la seconda centenaria che festeggiamo qui alla “Don Tonino Bello 3”, e celebrare insieme a lei questo traguardo ci riempie di gioia. È una conferma dell’impegno della struttura nell’offrire non solo assistenza, ma anche un ambiente in cui ogni ospite possa sentirsi accolto e apprezzato».

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Dipendenza da smartphone, cosa fare

Una serie di professionisti in prima linea coi club Rotary Tricase – Capo di Leuca, Nardò e Galatina, Maglie e Terre d’Otranto per supportare la protezione della salute dei più giovani

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Riunire le competenze per sensibilizzare su un tema delicato e di grande attualità.

Il Rotary Club Tricase – Capo di Leuca, con i Club Nardò Galatina, Maglie e Terre d’Otranto, insieme per informare, famiglie e neogenitori, sulla dipendenza da smartphone, e fornire strumenti utili per proteggere la salute dei propri figli.

Un progetto realizzato in collaborazione con ASL Lecce e SIMPE, e che ha visto la partecipazione di diversi professionisti: Luigia Morciano (pediatra e genetista – responsabile Malattie Rare), Maria Rosaria Filograna (presidente SIMPE Puglia e pediatra Asl Lecce), Maria Rita De Donno (insegnante di scuola primaria), Domenico Fabio Cuzzola (direttore ff UOC SerD Asl Lecce), Salvatore Della Bona (direttore Dipartimento Dipendenze Patologiche Asl Lecce) ed Angelo Massagli (neuropsichiatra infantile).

Si parte da un interrogativo: quello schermo dello smartphone che dovrebbe connetterci maggiormente al mondo esterno, talvolta, ci distacca da esso, cosa succede allora quando questa connessione diventa una dipendenza? Quando il bisogno di scrollare, swipeare e digitare diventa più forte del desiderio di godere del presente?

CONSAPEVOLEZZA

Si parte dall’educare alla consapevolezza e all’autodisciplina per spezzare il circolo vizioso che ci induce a controllare compulsivamente il nostro dispositivo, ma anche per acquisire le competenze per riconoscere nei nostri ragazzi i primi segni di dipendenza: nervosismo per mancato controllo delle notifiche, necessità di tenere lo smartphone sempre vicino, trascorrere molte ore al giorno davanti allo schermo.

Al tempo stesso la dipendenza da smartphone può nascondere disturbi d’ansia o depressione.

L’educazione digitale è l’obiettivo del progetto che si rivolge attraverso gli adulti ai bambini, i quali devono ancora strutturare la propria individualità e la propria personalità, per cui possono andare incontro a fenomeni sempre più frequenti: dispercezione di sé, isolamento sociale, cambiamenti comportamentali (ansia – irritabilità – aggressività – propensione a mentire), disinteresse per lo studio, dipendenza dal gioco online.

PLASTICITÀ CEREBRALE

L’infanzia e l’adolescenza sono momenti particolarmente delicati, perché sono periodi di crescita del cervello, epoche in cui esso è molto modificabile per via della cosiddetta plasticità cerebrale.

L’esposizione in questa fase di crescita a fattori traumatici e tossici può quindi alterarne lo sviluppo cognitivo.

Uno studio pilota ha evidenziato che: il 26% dei genitori permette ai figli di utilizzare i device in autonomia tra 0 e 2 anni, il 62% per la fascia 3-5 anni, 1’82% nella fascia 6-10 anni, il 95% tra gli 11-15 anni.

Una recente puntualizzazione del Bambino Gesù di Roma sottolinea che la sovraesposizione alla tecnologia al di sotto dei 12 anni può causare gravi conseguenze per lo sviluppo del bambino.

I rischi diminuiscono significativamente al di sopra dei 12 anni.

SOCIAL E RISCHI

Attenzione però, questo non significa che giunti a quell’età non si debbano temere pericoli e si possa smettere di riporre attenzione nell’utilizzo dei dispositivi.

Gli strumenti elettronici sono anche un mezzo per accedere ai social, il che comporta per il bambino e l’adolescente dei pericoli che vanno dal cyberbullismo all’emulazione di comportamenti pericolosi per la vita.

Vi sono inoltre dei siti accessibili, senza controllo, a bambini e adolescenti che incitano ai cosiddetti challenge.

Si tratta di sfide pericolose, lanciate e rese virali dal sito, in cui la persona che vi aderisce è chiamata ad agire in modo estremo, mettendo anche a repentaglio la propria vita il tutto registrato da un video, non tanto per sfidare i propri limiti, quanto per ottenere like, consensi e followers.

Tornando invece ai disturbi, che possono interessare trasversalmente per età e provenire dall’eccessivo utilizzo dello smart phone, vi sono anche: disturbi visivi; cefalea e disturbi muscolo-scheletrici; disturbi dermatologici; sedentarietà; aumento della pressione sanguigna e del ritmo cardiaco alla separazione dallo smartphone; potenziali danni alla corteccia cerebrale; rischi (al momento ancora in fase di studio) di correlazione con tumori a cervello, orecchi e ghiandole salivari; danni alla fertilità.

COME COMPORTARSI

L’uso di questi dispositivi va regolato in base all’età e accompagnato da adulti di riferimento, per le scelte dei contenuti e il tempo di esposizione agli schermi.

Vigilanza attiva e attenta da parte dei genitori sull’utilizzo che i figli fanno dei social, mediante un dialogo costruttivo che li metta al corrente dei rischi, facendo un uso improprio di questi mezzi e senza il rispetto della privacy.

Si possono mettere in atto strumenti come Parental control, account privato, gestione contenuti, controllo orario.

Soprattutto offrire loro valide alternative per trascorrere del tempo in maniera costrutti

va ed in contatto con la realtà: gioco interattivo, sport, frequentazioni di persona e non virtuali, musica ecc. Fondamentale è non privare i nostri ragazzi delle interazioni dirette, a partire da quelle con i genitori per arrivare a quelle coi coetanei.

Importantissimo, ancora, è invitarli a parlare se c’è un problema, con i genitori, gli insegnanti, i pediatri, gli amici o, se occorre, rivolgersi alle forze dell’ordine.

IL BUON ESEMPIO PAGA SEMPRE

Come affermava lo scrittore James Baldwin, “i bambini non sono mai stati molto bravi nell’ascoltare gli adulti, ma non hanno mai mancato di imitarli”.

L’opuscolo del Rotary

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