Attualità
Specchia: l’Estetica incontra il benessere
Becosclub Estetica 2000. “Nasce il Punto di fusione tra centro estetico e Day Spa”

La frase di Rene’ Monory: “Il mondo non è in crisi, è in trasformazione”, è eccezionale, spazza via in un attimo i pessimismi di chi afferma: “Non funziona più niente, non c’è nulla da fare”.
“E’ tutto meravigliosamente fantastico, se dopo oltre 25 anni di presenza nel settore si può evolvere, creare nuovi modelli di stile di vita, esplorare un nuovo modo di essere in benessere”. Si riassume in questa massima la piacevole conversazione con Anna Tecla De Rinaldis, responsabile di Estetica 2000 a Specchia. A due passi dalla storica villa comunale di Specchia, dove è posto il suo centro, si sperimenta un nuovo concetto di benessere che, poggiando su basi teoriche ben consolidate, sperimenta mix di offerta e di prodotti innovativi. “Non ci può essere un trattamento snellente senza una corretta cura alimentare e l’esercizio fisico”, prosegue Tecla, “conoscendo già la prossima offerta Becos, – Hula-Fit dove oltre all’approccio dei trattamenti Becos con l’utilizzo di diverse tecnologie si consiglia alimentazione sana e …. un giocoso esercizio fisico ritornato in voga con l’uso dell’Hula-hop. Con l’ultima ristrutturazione”, prosegue Tecla, “abbiamo diviso il settore Becos con le sue metodiche abbracciate ormai da molti anni con stanze dedicate ai trattamenti tecnologici con apparecchiature di ultima generazione, il 3 System luce selettiva, luce Multipla, Dermoplastico – Drain, Tonic, Lipocell. Mentre la stanza prestigio del centro estetico è occupata da Nausicaa la vasca multifunzionale per idrotrattamenti che utilizza l’acqua nelle sue forme diverse: in vapore, in micro gocce da nebulizzare, liquida insieme all’erogazione di nuvole d’aria calda, alle proprietà dei colori e alle virtù delle essenze per offrire al cliente trattamenti avvolgenti e multisensoriali”.
Qui il metodo Fisiosphere è la nuova filosofia del benessere, un progetto che pone al centro dell’individuo e i suoi desideri, il punto di fusione tra Centro Estetico e Day Spa, la risposta adeguata, innovativa e coerente ai bisogni odierni. Un bisogno che mette al centro dell’attenzione il corpo riscoprendo l’importanza dei riti legati alla sua cura per poter vivere una vera e propria esperienza rituale e sensoriale. “Il benessere è il desiderio di tutti, noi ti aiutiamo a realizzarlo!”. Questa è la filosofia di Estetica 2000 un luogo dove prendersi cura di se in modo globale, in cui la lenta scansione del tempo si fonde con luci soffuse, aromi delicati, musiche rilassanti. Qui si possono scoprire i rituali Fisiosphere per il viso e per il copro, fra percorsi olistici, trattamenti di ispirazione talassoterapeutica e termale, tecniche di massaggio esclusive, soluzioni all’insegna della naturalità con pietre laviche, spugne di Loofah, conchiglie naturali, fagottini caldi che accarezzano la pelle insieme a olii vegetali pregiati, fragranze raffinate, essenze e cosmetici preziosi. Coccole e gesti sapienti, massaggi armoniosi per rituali di bellezza e benessere profondo che appagano i sensi e le emozioni. Oggi Estetica 2000 vuole essere un oasi di pace, lontana dalla fretta e dallo stress, con zone dedicate alla Bellezza e al Benessere!
Ogni lunedì, solitamente giorno di chiusura per Estetica 2000, dalle 9 alle 12, il Centro si trasforma in un’area di consulenza per la bellezza ed il benessere, dove si possono provare personalmente e in forma gratuita i trattamenti, sviluppare programmi personalizzati, e studiare la soluzione migliore per ogni singola esigenza.
Becosclub Estetica 2000, è in via Ugo Bassi a Specchia. Tel. 0833/535405
Attualità
A Taviano, Pellegrino contro Stefanelli: i 32 nomi delle due liste

A Taviano sarà sfida a due il prossimo 25 e 26 maggio in occasione delle amministrative che decideranno chi prenderà il posto dell’ex Giuseppe Tanisi, la cui esperienza si è conclusa prematuramente ad inizio 2025.
“Radici e Futuro Taviano” candida a sindaco Francesco Pellegrino, già vicesindaco in occasione del primo mandato da primo cittadino di Tanisi (lo sostengono gli ex gruppi consiliari di Per la Città, Taviano Futura e Taviano Libera).
Candidati con lui al consiglio:
Sabrina Burlizzi,
Vito D’Argento,
Omar Del Rosario,
Gianni Fonseca,
Emanuela Garofalo,
Erika Leone,
Antonino Manni,
Daniela Meneleo,
Alessandra Mercutello,
Giorgia Montunato,
Silvia Palamà,
Stefano Piccinno,
Carlo Deodato Portaccio,
Paola Ria,
Germano Santacroce,
Marco Stefano.
È stata vicesindaca dell’ultimo mandato di Giuseppe Tanisi invece la candidata sindaca della lista “Taviano Guarda Avanti”, Serena Stefanelli.
Con lei:
Giuseppe Tanisi,
Antonella Previtero,
Paola Cornacchia,
Francesco Lezzi,
Salvatore Rainò,
Alessio Inguscio,
Massimo Mosticchio,
Chiara Minerva,
Lucy D’Ingiullo,
Martina Mauramati,
Mariassunta Garzia,
Simona Armida,
Marco Carluccio,
Elisa Ferocino,
Silvio Spiri,
Lucia Chetta.
Attualità
Tossico e invasivo: nell’Adriatico spunta il pesce palla argenteo
È pericoloso: ecco come comportarsi. Punto 1: non imitare i giapponesi, che praticano una sorta di ‘roulette russa’ alimentare

Il pesce palla argenteo invade l’Adriatico: allarme per la salute e l’ecosistema
Il pesce palla argenteo (Lagocephalus sceleratus), una specie marina altamente tossica e invasiva, è stato recentemente avvistato nel Mar Adriatico, segnando la sua presenza più settentrionale mai registrata nel Mediterraneo.
La cattura di un esemplare lungo oltre mezzo metro nella baia di Medulin, in Istria, ha destato preoccupazione tra pescatori e biologi marini.
Caratteristiche e pericolosità
Originario delle acque tropicali dell’Oceano Indiano e del Mar Rosso, il pesce palla argenteo è entrato nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, un fenomeno noto come migrazione lessepsiana. Questa specie è nota per la presenza di tetrodotossina, una neurotossina estremamente potente contenuta in organi come fegato, gonadi, pelle e intestino. Anche una piccola quantità può causare gravi intossicazioni e, in alcuni casi, la morte. La tossina resiste alle alte temperature, rendendo il consumo del pesce pericoloso anche dopo la cottura.
Oltre alla sua tossicità, il pesce palla argenteo possiede una bocca dotata di denti robusti, capaci di esercitare una forza impressionante. È anche una specie piuttosto territoriale, pronta a difendere i suoi spazi dagli invasori. In altre zone del Mediterraneo sono stati segnalati episodi di morsi ai bagnanti, con conseguenze mediche rilevanti.
Impatto sull’ecosistema
La presenza del pesce palla argenteo rappresenta una minaccia significativa per l’ecosistema marino. Si nutre di una vasta gamma di organismi, tra cui molluschi e crostacei, alterando l’equilibrio della catena alimentare. Inoltre, è noto per danneggiare le reti da pesca, aggravando le difficoltà della pesca artigianale.
Raccomandazioni per pescatori e bagnanti
Non consumare: evitare assolutamente di mangiare il pesce palla argenteo, anche se cotto. Manipolazione: in caso di cattura accidentale, maneggiare con estrema cautela e utilizzare guanti protettivi. Segnalazione: riportare immediatamente l’avvistamento alle autorità marittime o agli enti di ricerca locali.
Informazione: diffondere la conoscenza di questa specie tra comunità di pescatori e bagnanti per prevenire incidenti.
La diffusione del pesce palla argenteo nel Mar Adriatico è un segnale d’allarme che richiede attenzione e collaborazione tra cittadini, pescatori e istituzioni per proteggere la salute pubblica e preservare l’equilibrio degli ecosistemi marini.
La ‘roulette russa’ alimentare giapponese
In Giappone ci preparano il fugu, una delicatezza da brivido. Una “roulette russa alimentare” che va preparata da chef che hanno studiato 1 anno solo per servire questo piatto. Il segreto è lasciare quel tanto di veleno sufficiente a dare un po’ di euforia, ma niente piu’.
Se mangi questo pesce palla, mangi la tetrodotossina, un veleno micidiale, derivato dai batteri che vivono nelle alghe che lui mangia. A quel punto non hai scampo.
Attualità
Le scarpe con cui il Papa è stato sepolto vengono da Miggiano
Francesco ha voluto che fossero quelle che indossava tutti i giorni: al suo funerale, gli occhi del mondo su quel prodotto dell’artigianalità salentina

Miggiano e tutto il Salento entrano nella storia di Papa Francesco, in uno dei momenti più solenni e commoventi della Chiesa cattolica.
Oggi, in occasione dei funerali del Santo Padre, il mondo intero ha posato lo sguardo su un dettaglio carico di significato: le scarpe con cui Papa Francesco ha scelto di essere sepolto.
Il Pontefice infatti ha espresso il desidero di portare con sé nell’aldilà le sue umili scarpe di tutti i giorni. Ecco infatti che nelle foto che hanno fatto il giro del mondo si scorge quel paio di scarpe nere, consumate dall’utilizzo.

Un dettaglio che per il Salento ha un valore enorme, perché quelle scarpe sono nate a Miggiano.
Ne dà notizia il Comune in una nota in cui spiega che sono state realizzate nell’aprile 2024 dal Laboratorio Ortopedico Bello srl. Opera dei fratelli Vittorio e Giuseppe Bello (che negli anni hanno sempre recapitato di persona al Santo Padre il loro prodotto), le calzature ortopediche sono testimonianza di dedizione e di mani esperte che, nel silenzio dei laboratori, hanno creato qualcosa di infinitamente prezioso.
Il Comune di Miggiano ha espresso con orgoglio questo sentimento in una nota ufficiale:
“Papa Francesco porta con sé un pezzo di Miggiano e così ci sentiamo a lui ancor più vicini. La Comunità di Miggiano è onorata di aver offerto al Pontefice il pregio del proprio artigianato locale.”
Non si tratta solo di un onore per Miggiano, ma di un vero tributo all’intero Salento, terra di saperi antichi, di mani sapienti, di tradizione artigiana che riesce ancora a parlare al mondo con la lingua della qualità e della cura.
In un’epoca di globalizzazione e produzione industriale di massa, il fatto che il Papa abbia scelto — per il momento più intimo e sacro della sua esistenza terrena — delle scarpe fatte a mano in un piccolo comune salentino, ha un significato immenso. È la consacrazione di un modo di lavorare autentico, umano, profondamente radicato nella nostra identità.
Oggi le immagini del Santo Padre, vestito con la semplicità che l’ha sempre contraddistinto, e calzato con quelle scarpe di Miggiano, hanno fatto il giro del mondo.
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