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Attualità

Statale 275: il Consiglio di Stato dà ragione alla Regione

Accettato il ricorso presentato dalla Regione Puglia sulla Maglie-Leuca: il raddoppio si farà solo fino a Gagliano, escludendo dunque gli ultimi 6 chilometri, quelli

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Accettato il ricorso presentato dalla Regione Puglia sulla Maglie-Leuca: il raddoppio si farà solo fino a Gagliano, escludendo dunque gli ultimi 6 chilometri, quelli che prevedono la realizzazione del viadotto, e che hanno scatenato la polemica ed i contrasti fra la Regione Puglia (che ritiene dannosi per l’ambiente e per il paesaggio quegli ultimi 6 chilometri e propone la realizzazione di una strada-parco) e la Provincia di Lecce. Da ricordare che in precedenza il Tar aveva invece dato parere favorevole alla Provincia.


La Capone: “Vince il Salento che rispetta l’ambiente”


Soddisfazione da parte della vice presidente della Regione Puglia, Loredana Capone: “Vince il Salento che rispetta l’ambiente, realizzando le infrastrutture. Vince il Salento che vuole spendere bene i suoi soldi. Vince la Regione che tutela il meraviglioso paesaggio salentino investendo sulle attività produttive e sul turismo. Il raddoppio della strada statale 275 andava realizzato fino all’intersezione con la provinciale 210, come tutti i Comuni e la Provincia di Lecce avevano convenuto nel 2007 con un accordo poi ingiustamente violato dal Cipe attraverso l’approvazione di un’opera che devasta il promontorio di Leuca. Ora finalmente è assodato che non c’è ragione di attendere”.

La replica di Gabellone


La risposta del presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, alle dichiarazioni della Capone: “Ancora una volta la Regione Puglia, da Vendola passando per la Capone, mistifica quella che è la realtà delle cose. Il 10 novembre, infatti, è stata pubblicata la sentenza del TAR che stigmatizza, tra l’altro, la circostanza che la Regione sia stata assente alla Conferenza dei Servizi avente per oggetto il raddoppio dell’arteria. Il Consiglio di Stato, invece, con l’odierna decisione, consente alle procedure di gara di andare avanti, ed è questo l’obiettivo che la Provincia sin dal primo momento ha perseguito, tentando in ogni modo di evitare il rischio della perdita dei finanziamenti. Il Consiglio di Stato, infatti, nelle more della definizione del giudizio attua (testualmente) “una misura cautelare limitata alla sona impossibilità di stipula del contratto di affidamento”. Questo consente ad ANAS di portare avanti la procedura di gara. È quanto la Provincia ha sempre perseguito, per evitare che ancora una volta si dimostri l’incapacità del Sud ed in questo caso del Salento di utilizzare in maniera tempestiva e certa risorse utili ad accrescere le infrastrutture essenziali per lo sviluppo ed il progresso del territorio, consentendo al contempo di ridurre la scia di sangue che da decenni attraversa la “275”. Ne è possibile pensare ad un’esecuzione frazionata dell’intervento, perché evidentemente l’appalto è un appalto unitario. È evidente, invece, come ancora una volta la Provincia sia stata costretta a scendere sul campo giudiziario per contribuire in maniera decisiva a conciliare da una parte quelle che sono le esigenze di salvaguardia della vita e della tutela della pubblica incolumità e dall’altra l’attenzione verso l’ecosistema ed il rispetto dell’ambiente. Non si comprendono, come ultima annotazione politica, i toni trionfalistici utilizzati da talune dichiarazioni che di fatto non trovano riscontro nella realtà, anzi è utile ricordare in questa sede come taluni interlocutori istituzionali (la Regione., appunto) più volte sollecitati al dialogo ed alla concertazione abbiano risposto a queste ripetute offerte della Provincia con il silenzio ed i ricorsi giudiziari. Un comportamento, un atteggiamento destinato nella sostanza a provocare ulteriori e inesorabili ritardi nei tempi di realizzazione dell’opera. Con tutti i rischi e le conseguenze negative che ciò comporta”.


Attualità

Tricase, Elezioni 2026: Claudio Pispero per il centrodestra?

Il diretto interessato non ha ancora sciolto le riserve ma è lui il prescelto. Antonio Forte, coordinatore di FdI: «Capacità, esperienza politica e affidabilità. È il profilo giusto che in questi mesi le varie componenti del centrodestra di Tricase stavano cercando»

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Alla tornata elettorale in cui i tricasini saranno chiamati a scegliere sindaco e consiglio comunale manca ancora più di un anno, ma il quadro comincia a delinearsi.

Come anticipato da queste colonne, di sicuro si ricandiderà il sindaco uscente Antonio De Donno che lo ha annunciato più volte pubblicamente; il centrosinistra (Partito democratico, AVS, Tricase che fare? e Cantiere Civico) prova a fare fronte comune ed ha annunciato che ricorrerà alle Primarie nel caso non ci fosse unanimità intorno al nome prescelto come candidato sindaco; Vincenzo Errico, dovrebbe essere a capo della lista del movimento Tricase Insieme.

Della tornata elettorale dovrebbe tornare a far parte anche il centrodestra (assente nel 2020), che avrebbe individuato in Claudio Pispero il suo candidato sindaco.

Una mezza conferma arriva anche da Antonio Forte coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia secondo cui l’ipotesi, «all’interno delle forze politiche del centrodestra di Tricase sta raccogliendo sempre più consensi. È una possibilità che sta prendendo sempre più corpo».

Secondo il coordinatore di FdI, «Claudio Pispero rappresenta il profilo giusto che in questi mesi le varie componenti del centrodestra di Tricase stavano cercando: capacità, esperienza politica, affidabilità, appartenenza indiscutibile nell’area di centro destra e capacità di portare al di fuori dei confini di Tricase gli interessi della Città con i giusti referenti sia a livello provinciale, sia regionale che nazionale».

Va detto, però, che l’avvocato tricasino «pur ringraziando gli amici dei partiti del centrodestra che hanno dimostrato la loro fiducia», ha però smentito di aver accettato una qualsiasi candidatura, confermando, però, che il centrodestra, con in testa il partito di Fratelli d’Italia della Presidente Giorgia Meloni, gli ha chiesto di «prendere in seria considerazione l’investitura a sindaco per l’intero centrodestra di Tricase».

A quanto pare Claudio Pispero ci starebbe riflettendo e, come annuncia Antonio Forte, «la decisione non è stata ancora presa».

Staremo a vedere se alla fine scioglierà le riserve o il candidato sarà un altro.

Quel che è certo è che il centrodestra questa volta non resterà estraneo alla competizione elettorale.

Giuseppe Cerfeda

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Attualità

Tap, accordo da 6 milioni per Melendugno

Il Comune mette la parola fine al contenzioso. il sindaco Maurizio Cisternino: «Svolta storica per il nostro Comune che sembrava destinato ad ospitare gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione»

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Il Comune di Melendugno mette la parola fine al contenzioso con la TAP e porta a casa, a titolo di compensazione, 6milioni e 50mila che dovranno essere utilizzati per scopi ambientali e sociali.

La Giunta comunale ha approvato la delibera con cui autorizza il sindaco Maurizio Cisternino, a sottoscrivere l’accordo (che è parte integrante della delibera) con il quale rinuncia alla costituzione di parte civile nel processo penale a carico di Tap, la cui udienza è fissata per il 12 maggio, e accetta di non partecipare ai negoziati per ottenere nuove compensazioni per l’ulteriore ampliamento del gasdotto Tap fino a 20 miliardi di metri cubi annui, in corso di autorizzazione. Resta salvo, però, il diritto del Comune di beneficiare di eventuali misure compensative che la Regione Puglia dovesse comunque destinare al territorio comunale, in caso di ampliamento dell’impianto.

«È una pagina storica per il nostro Comune, che sembrava ormai destinato a dover “ospitare” gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione», commenta il sindaco Maurizio Cisternino, «ogni tavolo di negoziazione era ormai saltato a causa di una presa di posizione molto forte che aveva impedito il dialogo tra la multinazionale e le istituzioni, cosa che è sempre doverosa, soprattutto nei momenti di maggiore tensione, nell’interesse di tutta la collettività.  Lo scopo dell’accordo è di costruire un dialogo costruttivo che vada a vantaggio della crescita del nostro territorio, normalizzare i rapporti con Tap e conseguire risultati per il bene e lo sviluppo di Melendugno e di tutto il suo territorio».

La delibera parte da queste premesse: «La Trans Adriatic Pipeline AG, società che ha realizzato e gestisce l’opera, ha manifestato disponibilità a definire in via transattiva ogni questione pendente mediante corresponsione di un contributo economico a favore del Comune pari a complessivi € 6milioni e 5° mila euro, per finalità̀ ambientali e sociali, a fronte della rinuncia del Comune alla costituzione di parte civile nel procedimento penale in corso e della rinuncia alla partecipazione a eventuali negoziati relativi alle misure di riequilibrio ambientale con riferimento all’ampliamento attualmente in corso di autorizzazione».

L’accordo ha superato l’esame del segretario comunale Maria Elena Megha e dell’avvocato Francesco Calabro, che difende il Domune in sede penale.

«Lo schema di accordo originariamente proposto è stato oggetto di istruttoria tecnico-amministrativa e di parere favorevole a firma congiunta del Segretario comunale e dell’avv. Francesco Calabro, legale incaricato della difesa dell’Ente nel procedimento penale di cui sopra, agli atti della presente deliberazione», si legge in delibera, «la definizione transattiva appare coerente con l’interesse pubblico perseguito dall’Ente, finalizzato a normalizzare i rapporti con il soggetto proponente e a conseguire risorse da destinare a interventi ambientali e sociali nel territorio comunale»

«L’accordo», si specifica, «non comporta rinuncia generalizzata ai benefici compensativi, rimanendo impregiudicato il diritto del Comune a beneficiare di eventuali future misure di riequilibrio ambientale che la Regione Puglia dovesse destinare al territorio comunale».

Lunedì 12 maggio il sindaco Maurizio Cisternino si presenterà presso il Tribunale di Lecce per formalizzare davanti ai giudici, la rinuncia alla costituzione di parte civile.

Tap, nel giro di 15 giorni verserà la prima tranche di 3milioni e 50mila euro. In luglio verrà versata la seconda tranche.

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Il sindaco di Melendugno Maurizio Cisternino

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Attualità

Papa Leone XIV

Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

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Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.

Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.

La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).

I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.

Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.

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