Attualità
Studiare ed essere pagati: in Danimarca si può
La mia esperienza danese: “Posso beneficiare di un sussidio da parte dello Stato, circa 800 euro lordi che viene dato agli studenti che lavorano un minimo di 10 ore settimanali”
Mi chiamo Georgiana, ho 23 anni e attualmente vivo and Horsens, Danimarca, una piccola città dove frequento il primo anno di Marketing Management.
Quando ero ancora al liceo scoprii che in Scozia e Danimarca le università erano gratuite e decisi che avrei proseguito i miei studi in uno di questi due paesi. Tra l’altro i corsi sono disponibili in lingua inglese.
Dopo molte indecisioni e ricerche la scelta ricadde sulla Danimarca. La destinazione c’era, la voglia di andare pure, ma mancava il coraggio e fu così che dopo essermi diplomata mi iscrissi all’Università degli Studi di Milano. Dopo aver studiato per un anno Mediazione linguistica e culturale decisi di smettere perché mi ero resa conto che non ero felice e non era ciò che volevo fare.
Successivamente la mia determinazione mi ha convinta a partire. Fu così che passai un mese con una famiglia danese, ma dovetti tornare poiché feci l’errore di partire senza aver scelto né l’università né il corso di laurea da seguire. Una volta tornata mi demoralizzai e mi misi alla ricerca di un lavoro per poter mettere dei soldi da parte, nel caso in cui mi fossi iscritta e fossi stata presa. È stato molto difficile, ma riuscii a trovare il mio primo lavoro all’EXPO, dove ho collaborato con il padiglione spagnolo. Grazie a quest’esperienza riuscii nell’intento crescendo anche personalmente, demolendo le mie insicurezze a poco a poco.
Dopo EXPO iniziai la ricerca di un altro impiego, dato che le iscrizioni alle università danesi si aprono a febbraio di ogni anno. Sono stata sfortunata nella mia ricerca e decisi di seguire un corso finanziato dall’Unione europea, riguardante turismo, marketing, economia e organizzazioni eventi.
Fu durante questo periodo che capii finalmente ciò che avrei veramente voluto fare: marketing. Con le idee chiare in mente a febbraio 2016 misi a dura prova il mio coraggio e mi iscrissi finalmente alla facoltà di Marketing Management del Via University College. A fine luglio scoprii di essere stata accettata. Questa notizia non solo mi rese felice, ma fece crescere la fiducia in me stessa e nelle mie capacità.
Arrivata in Danimarca dovetti affrontare varie difficoltà, tra cui la più importante: trovare alloggio, ma grazie a gruppi di studenti che ho trovato su Facebook riuscii a sistemarmi in un appartamento a 5 minuti dall’università. Per quanto riguarda l’università sono molto soddisfatta e contenta di aver fatto questa scelta e sin dai primi giorni ho avuto modo di notare alcune caratteristiche che distinguono le università danesi da quelle italiane.
Alcune caratteristiche della mia università: le classi hanno un numero massimo di 50 studenti; ogni studente ha una sua pagina web personale dove ha accesso a tutte le informazioni riguardanti i suoi studi, a partire dalle lezioni che vengono caricate anche in anticipo, regolamenti ecc.; l’orario viene organizzato dalle università per l’intero semestre; si predilige lo studio in gruppo e questo metodo viene adottato anche durante gli esami; le teorie imparate vengono applicate su casi reali in modo tale che lo studente apprenda ad utilizzarle in modo pratico ed efficace per risolvere problemi reali; l’approccio con i professori è molto informale e si pone moltissima attenzione sul punto di vista e sulle idee dello studente; le università sono aperte 24 ore su 24 e si può accedere tramite una tessera personale, la maggior parte hanno un anche un asilo nido.
L’unica cosa che mancava era il lavoro che avrebbe potuto garantirmi una maggiore stabilità economica. Grazie al Career Centre della mia università riuscii a trovare in breve tempo un impiego part-time.
Attualmente lavoro per Trendhim come Country Marketing Manager e mi ritengo molto fortunata di fare quest’esperienza in un ambito strettamente collegato con i miei studi in quanto mi dà tante soddisfazioni e mi fa crescere anche professionalmente.
Grazie a questo lavoro posso beneficiare anche di un sussidio da parte dello Stato, circa 800 euro lordi, che viene dato agli studenti che lavorano un minimo di 10 ore settimanali.
Dopo aver passato tanti anni a sognare quest’esperienza, essere riuscita finalmente nel mio intento mi ha fatto capire che nella vita la testardaggine può giocare un ruolo importante: senza di essa ci si può smarrire tra le proprie insicurezze e paure.
Per altre info: www.georgianarusu.com
Georgiana Rusu
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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