Attualità
Sviluppo sostenibile e Cambiamenti climatici all’Università
Nuovo corso di laurea dell’Università del Salento. Gli sbocchi occupazionali: ecologi, ambientalisti, consulenti, manager, sociologi esperti nella attuazione delle politiche di adeguamento agli obiettivi dell’Agenda 2030, nella redazione dei piani di sostenibilità ambientale, aziendale, di processo o sociale, nella formazione sui temi dello sviluppo sostenibile e della educazione alla sostenibilità
È stato presentato questa mattina, a Palazzo Granafei Nervegna a Brindisi, il nuovo corso di laurea in “Sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici” dell’Università del Salento, alla presenza del Rettore Fabio Pollice, del Sindaco di Brindisi e Presidente della Provincia di Brindisi Riccardo Rossi, del Delegato alla Sostenibilità UniSalento Alberto Basset, del professor Piero Lionello del consiglio didattico di Scienze ambientali UniSalento, del Presidente della Fondazione CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici Antonio Navarra e del Direttore generale di ARPA Puglia Vito Bruno.
Promosso dai Dipartimenti di “Scienze e tecnologie biologiche e ambientali”, “Scienze dell’economia” e “Storia, società e studi sull’uomo”, il nuovo corso di laurea in “Sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici” dell’Università del Salento – della classe L-32 – sarà attivato nel prossimo anno accademico 2021/2022 e avrà sede nella Cittadella della Ricerca di Mesagne (Brindisi).
Ad accesso libero al primo anno di corso, prevede il superamento di una verifica della preparazione iniziale (non selettiva); vi possono accedere coloro che sono in possesso di un diploma quinquennale di scuola media superiore o di altro titolo conseguito all’estero riconosciuto equipollente.
Come spiegato dal Rettore Fabio Pollice, la visione degli Obiettivi 2030 per lo sviluppo sostenibile integra tutte le componenti delle società contemporanee nel contesto di un sistema ecologico di supporto alla vita, alla crescita e al benessere, in cambiamento per la questione climatica e per le pressioni antropiche. La transizione ecologica non può prescindere da questo contesto e dalla necessità di rafforzamento di una cultura della sostenibilità che integri le conoscenze disciplinari. Da qui l’esigenza di formazione di figure professionali in grado di leggere le diverse problematiche connesse alla sostenibilità dello sviluppo, tenendo conto dell’intero insieme dei fattori che le determinano con un approccio culturale transdisciplinare.
L’Università del Salento attiverà questo nuovo corso di laurea proprio per rispondere a questa esigenza, coniugando le conoscenze e competenze ecologico-ambientali ed economico-sociali, necessarie ad affrontare i temi dello sviluppo sostenibile, alle conoscenze e competenze geo-fisiche e bio-ecologiche necessarie a comprendere i cambiamenti climatici e i loro effetti sugli ecosistemi. Il nuovo corso di laurea si propone, quindi, di dare agli studenti gli strumenti di base per definire gli scenari per uno sviluppo sostenibile in un pianeta che cambia.
Il percorso formativo è per questo caratterizzato da un approccio olistico, trasversale e inter- e trans-disciplinare mirato alla promozione di una nuova cultura della sostenibilità e alla formazione di nuove figure professionali, richieste sia dalle istituzioni e amministrazioni pubbliche sia dal mercato del lavoro nel privato per rispondere alle esigenze della transizione ecologica e del Green Deal dell’Unione Europea, con la possibilità di acquisire competitività a livello nazionale e internazionale. Recenti stime in studi di settore indicano come nel prossimo quinquennio professionalità su sostenibilità e trasformazione digitale costituiranno circa il 30% del fabbisogno occupazionale di imprese e pubblica amministrazione in Italia; queste stime sono in accordo con la rilevanza della transizione ecologica nell’ambito del Next Generation Plan Italiano e del Green Deal dell’Unione Europea.
Il corso è organizzato con un biennio comune, che comprende contributi formativi delle diverse aree culturali di apprendimento integrati con i temi dello sviluppo sostenibile nel contesto di cambiamento climatico, mentre nel terzo anno il corso si articola nei curricula “Risposte ecosistemiche ai cambiamenti climatici”, “Management dello sviluppo sostenibile” e “Scienze sociali e dell’uomo per la sostenibilità”.
Gli sbocchi occupazionali sono legati principalmente al terzo anno specialistico nei differenti curricula: ecologi, ambientalisti, consulenti, manager, sociologi esperti nella attuazione delle politiche di adeguamento agli obiettivi dell’Agenda 2030, nella redazione dei piani di sostenibilità ambientale, aziendale, di processo o sociale, nella formazione sui temi dello sviluppo sostenibile e della educazione alla sostenibilità.
Attualità
Santa Caterina, strada intitolata al Giudice Sodo
L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada della marina di Nardò al compianto “Pretore d’assalto”
L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada di Nardò, precisamente nella marina di Santa Caterina, al compianto giudice Angelo Sodo.
L’iniziativa è stata proposta da Carlo de Bartolomeis, diciassettenne, studente del Liceo Scientifico Banzi di Lecce e nipote del giudice Angelo Sodo.
Il giudice Sodo è ricordato per quanto si spese in favore della comunità neretina e non solo, tutelando beni paesaggistici dalle speculazioni edilizie.
Pretore di Nardò per 42 anni, Consigliere di Cassazione, Presidente della Commissione Tributaria di II grado della Puglia, sez. di Lecce e docente universitario presso l’Università di Bari.
Per i tempi furono innovative le sue sentenze, come il sequestro dei volatili al di sopra del Parco Naturale di Porto Selvaggio affinché i bracconieri, se colti in flagranza di reato con la selvaggina, sarebbero stati punibili o arrestati per Legge.
Tante le altre sue sentenze conosciute, adottate negli anni a cavallo tra il 70 e il 90.
Inoltre, fu il “Pretore d’assalto” a preoccuparsi e a far porre il limite di velocità sulla strada che collega Nardò alle marine, teatro di numerosi incidenti mortali.
L’idea iniziale era, come di prassi, porre il limite di 50 km/h lungo il tratto di strada (attuale via Benedetto Leuzzi e Str. Santa Caterina) e, così, assieme al sindaco di Nardò di quegli anni, si recarono ad acquistare i paletti con sopra il limite di velocità.
Per sfortuna da un lato, ma per fortuna dal lato che riguarda la sicurezza stradale, il giudice Sodo ed il sindaco, non trovando divieti di oltrepasso di 50 km/h, furono costretti a porre il limite di 30 km/h.
La perseveranza da cui era accompagnato Sodo, costrinse ad applicare quei limiti, che tutt’oggi sono presenti lungo la strada.
Tante sono le sentenze emanate dal dott. Sodo, ad esempio il sequestro del tratto di mare ove era affondata una nave romana con all’interno varie anfore e suppellettili dell’epoca.
Il tutto al fine di consentire il recupero di questi oggetti, il successivo restauro ed infine l’esposizione al pubblico presso il museo provinciale.
Inoltre, una celebrazione della strada intestata al compianto dott. Sodo, la già via Monte Alto di Santa Caterina, sarà programmata prossimamente in accordo con l’amministrazione comunale di Nardò.
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Attualità
Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…
In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.
Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.
Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.
Attualità
“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.
“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:
Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.
Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.
Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.
La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.
Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.
Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.
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