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Attualità

Telefonino a scuola: cosa devono fare gli insegnanti?

Lo si può portare in classe? Chi viene scoperto, si vede ritirato il dispositivo (solo la sim viene restituita) fino alla fine dell’anno. Serve una nuova norma del Ministero…

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Smartphone e cellulari ultraconnessi sono ormai alla portata di tutti, anche dei giovanissimi e dei bambini, tanto da costituire l’ennesimo problema di una scuola, quale quella italiana, già piena di questioni di difficile soluzione.


telefoniniE così accade quotidianamente che nel bel mentre di una lezione, in un momento che nei ricordi della vecchia e austera scuola di un tempo era quasi sacrale, uno squillo, l’ultima hit del momento come suoneria, o la vibrazione vanno a interrompere i tentativi di raggiungere un po’ di concentrazione di un’intera classe.


Per non parlare delle foto scattate nei bagni, le chat avviate a ripetizione con le app di messaggistica istantanea tipo “Whatsapp” e quei post sui social network, tra tutti Facebook che alimentano il bullismo, fenomeno mai sopito e forse amplificato da queste nuove possibilità nelle mani del bullo di turno.


Insomma, per la scuola ed il personale docente è un vero e proprio disastro.


Come reagiscono gli istituti scolastici di fronte al dilagare degli smartphone tra i ragazzi? “Al momento”, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, “ci troviamo di fronte ad una jungla regolamentare cui forse dovrebbe porre rimedio il Ministero dell’Istruzione con un provvedimento su scala nazionale che possa fornire riferimenti certi ai dirigenti scolastici che si trovano in seria difficoltà nello gestire e nel trovare una soluzione a questo dilagante fenomeno. Perché la direttiva del 15 marzo 2007, ormai troppo risalente e non adeguata all’evoluzione informatica degli ultimi anni ha sì impegnato tutte le istituzioni scolastiche a regolamentare l’uso a scuola, con esplicito divieto durante le lezioni, ma ha anche creato una difformità di trattamenti per quelli scolari che violano le norme e non poteva prevedere l’ampia diffusione e disponibilità delle connessioni ad internet e delle applicazioni utilizzabili”.

Molte scuole, infatti, hanno introdotto dei veri e propri divieti, dove nelle più intransigenti il telefonino non si può portare (salvo rarissime eccezioni) e le “sanzioni” previste sono pesanti. Chi viene scoperto, si vede ritirato il dispositivo (solo la sim viene restituita) fino alla fine dell’anno scolastico. Altrove questo avviene solo nei confronti dei recidivi. In altre, niente cellulare e chi sgarra deve mandare i genitori a prenderlo dopo ben 2 settimane.


Quasi ovunque la regola è chiara: spento e in cartella. E chi viene pizzicato dovrà chiedere ai genitori di andare a riprenderlo. Alcune scuole sono state costrette a un cambio in corsa: i ragazzi costringevano spesso i genitori a correre subito a scuola per recuperare l’iPhone. Così è stata introdotta una sorta di settimana di “quarantena”.


C’è poi chi è più tollerante e la prima volta in cui si viene pizzicati basta un richiamo, oppure si riconsegna il telefono alla fine delle lezioni senza l’intercessione dei genitori. Tale ultima prassi è certamente alimentata dal timore che il sequestro non sia legale. In mancanza di normative specifiche ed adeguate ai tempi i dubbi, e non sono pochi, rimangono.


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Lingue e civiltà classiche: bronzo nazionale per uno studente di Casarano

Terzo posto alle finali nazionali per Davide Bruno della 4B del Montalcini

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Dopo aver brillantemente superato la fase d’istituto e quella regionale della XIII Edizione dei Campionati di Lingue e Civiltà Classiche, Davide Bruno, studente della IV^ B del Liceo Classico di Casarano, ha raggiunto il podio alle Finali nazionali, che si sono tenute l’8 maggio 2025 a Vigevano, presso il Liceo Cairoli, classificandosi al terzo posto per la sezione B (Lingua Greca) della prestigiosa gara. Un’iniziativa del MIM volta a valorizzare le competenze degli studenti nello studio del latino, del greco antico e delle culture classiche e contemporaneamente una competizione che celebra la cultura classica.

Le prove includono traduzioni, analisi e interpretazioni di testi letterari, filosofici e storici, offrendo un’esperienza formativa e stimolante che unisce tradizione e innovazione. Il risultato ottenuto da Davide riempie di orgoglio tutta la comunità scolastica del Montalcini e sottolinea l’impegno e la passione autentica dello studente.

La premiazione si è svolta il 9 maggio presso l’auditorium San Dionigi di Vigevano, in presenza e con diretta streaming sul canale YouTube Progetti Mim a partire dalle 9.45, a cui hanno partecipato gli studenti che hanno svolto la prova da remoto.

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Tempo incerto. Anche questa settimana

Alta pressione ancora latitante, e altri sette giorni tra rovesci e temporali, localmente anche forti. La presenza di una circolazione depressionaria, tra Francia e Spagna, e poi di un nuovo vortice in transito sulle nostre regioni centro-meridionali, sarà alla base di un tempo instabile o di maltempo anche intenso, specie al centro Sud

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Temporali diffusi caratterizzeranno le prossime giornate.

Come informa 3bmeteo.com, già oggi al centronord, già da domani si replicherà con altrettanto numerosi rovesci e temporali, specie diurni, su zone interne del centro sud, nord ovest e medio alto Triveneto.

Da mercoledì, infine, una nuova fase di maltempo colpirà soprattutto il Meridione.

Giovedì e venerdì in particolare (per quanto ci riguarda rovesci e temporali interesseranno gran parte del centro sud, compreso medio-basso Adriatico.

Situazione che andrà seguita nel corso dei prossimi giorni, vista l’incertezza della traiettoria del vortice. Continua intanto il ballo  delle temperature: dopo il caldo anomalo di qualche settimana fa, saranno  sotto le medie del periodo, in particolare al Sud durante la fase di maltempo.

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Attualità

Poule scudetto: rossoazzurri distratti, passa il Siracusa

Padroni di casa già con la testa alla Serie C, si complica il cammino del Casarano. Intanto la Società è al lavoro per l’omologazione del “Capozzza” alla Lega Pro

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CASARANO-SIRACUSA 1-3
Reti: pt 27′ Ferrara (C), 40′ Di Paolo (S); st 37′ Convitto (S), 48′ Russotto rig. (S)

Quattro reti a Gravina, una con l’Ischia e tre dal Siracusa, fanno otto gol subiti nei tre incontri affrontati dal Casarano, dopo la matematica certezza della promozione in serie C con relativi festeggiamenti. Ci può stare.

Ma ieri in un Capozza, intristito da una costante e sottile pioggerella a rendere scivoloso il manto erboso, gli uomini di mister Di Bari, probabilmente per scarsa concentrazione, hanno sbagliato l’incredibile sottoporta e il Siracusa ne ha profittato, ribaltando l’iniziale vantaggio rossoazzurro ad opera dell’instancabile Ferrara.

Era la prima partita del triangolare della poule scudetto di serie D fra Casarano, Siracusa e Guidonia.

Ora, in base al regolamento, le Serpi già mercoledì dovranno affrontare fuori casa il Guidonia, mentre il Siracusa attenderà domenica i laziali in casa.

Insomma, partenza più ad handicap non poteva accadere, per poter sperare nel superamento
del turno eliminatorio.

Al di là di quello che avverrà in settimana, resterà indelebile la stupenda cavalcata verso la vittoria nel girone e il ritorno dopo ventisette anni nella serie C.

Mentre fervono al Capozza i lavori necessari per l’omologazione entro giugno da parte della Lega, potrebbe già da mercoledì essere dato il “rompete le righe” e che inizi l’impegno della Società per ben figurare nella tanto attesa nuova categoria.

Giuseppe Lagna

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I tifosi aretusei festeggiano la vittoria. Nella foto in alto, la gioia di Vincenzo Ferrara per il gol

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