Attualità
Tricase, ecco la via del Parco
Zona Lama: la strada alle spalle del parco comunale sarà realizzata in quattro tratti, suddivisi tra chi sosterrà la spesa. Il sindaco De Donno: «I lavori saranno avviati a scaglioni»

Sembra passata una vita da quando via Pirandello, a Tricase, era poco più che uno stradone affacciato su una lunga striscia di terra che si popolava solo a Natale, con l’arrivo del luna park.
Oggi, a distanza in verità di non così tanti anni, questa è una delle zone nevralgiche del paese, sempre più al centro della vita cittadina, con il parco comunale, nuove abitazioni che sorgono (e che sorgeranno) e numerose attività commerciali.
E il 2024 sarà l’anno che darà il là ad un ulteriore cambiamento per la cosiddetta Zona Lama: presto partiranno i lavori di realizzazione della nuova strada che, passando accanto al parco ed alle spalle del supermercato Eurospin, collegherà via Vittorio Emanuele II a Corso Apulia, con un tracciato grossomodo parallelo a quello di via Pirandello.
È la via di cui si è tanto dibattuto in passato, perché la sua realizzazione è collegata anche alle varie autorizzazioni edilizie concesse sull’area, oggetto negli anni anche di una compravendita tra Comune e privati che si è spinta sino all’altra sponda di via Pirandello: l’attuale parco, ad esempio, in passato non era proprietà dell’ente locale.
La realizzanda strada è tornata in auge nel 2020, in corrispondenza del “caso Eurospin” (il nuovo supermercato eretto accanto al parco tra non poche polemiche).
Se ne è discusso perché si paventava il rischio che il Comune facesse venir meno gli obblighi in capo al costruttore del discount che, nel realizzare il suo edificio, avrebbe dovuto sostenere le spese del tratto di strada che passa alle sue spalle.
Ebbene oggi, con una Zona Lama in costante evoluzione ed al centro di una crescente e gettonata espansione edilizia, la nuova via prende forma, almeno su carta. L’opera contribuirà anche ad ammortizzare il problema traffico, che in orario di punta sfoga soprattutto sull’intersezione con via Vittorio Emanuele II (incrocio conosciuto anche per una non rassicurante quota di sinistri registrati).
E non sarà solo trait d’union tra Corso Apulia e via Vittorio Emanuele, ma incontrerà anche via Cesare Abba, nel suo naturale sfogo alle spalle della scuola qui presente.
La strada sarà (idealmente) divisa in quattro lotti, tanti quanti saranno i finanziamenti (vari e misti) che contribuiranno a stenderla. Ci illumina in merito il sindaco di Tricase.
«LAVORI DIVISO QUATTRO»
«Una convenzione regola i lavori che saranno presto avviati tratto per tratto, a scaglioni, per la realizzazione di un’opera dal valore complessivo prossimo al milione di euro», spiega il sindaco Antonio De Donno.
«Partendo da via Vittorio Emanuele II, il primo pezzo sarà a carico di Eurospin», aggiunge il primo cittadino, «qui verrà effettuato anche un adeguamento dell’intersezione in prossimità della farmacia, con una piccola rotatoria che aiuterà a migliorare il defluire del traffico. Il secondo tratto, procedendo verso Corso Apulia, sarà a carico del Comune.
La spesa è ancora da finanziare (probabilmente sarà prevista una voce nel prossimo bilancio), ma i tempi in questo caso sono dettati anche da altre procedure (relative ai terreni interessati) che dovranno prima essere portate a termine. Poi gli ultimi due tratti. Il primo legato ad una lottizzazione privata (NdA, qui è in atto una compravendita che potrebbe portare ad una nuova area residenziale). L’ultimo, quello più vicino alle scuole, sarà a carico del Comune per il 50% (già finanziato) e per il restante 50% della Madi Immobiliare, che ha realizzato il complesso abitativo già esistente sul posto».
«CORRETTEZZA E RICONOSCENZA»
Madi Immobiliare s.r.l. ci racconta di contribuire «con entusiasmo ad un’opera di naturale ed iniziale competenza del Comune, ma per la quale, per un celere compimento, abbiamo proposto e convenuto con l’amministrazione di farci carico di parte del costo di urbanizzazione. Questo per correttezza e serietà nei confronti dei nostri clienti che hanno acquistato le nuove edificazioni del complesso ON PARK costituite da villette indipendenti, uffici e locali commerciali. Ma anche», aggiungono da Madi Immobiliare, «per un atto di riconoscenza verso tutta la cittadinanza di Tricase, che benevolmente ha accolto la nostra società nel settore delle vendite di nuovi immobili. Ci fa piacere, soprattutto, che sia riqualificata questa animata zona del paese, particolarmente frequentata da bambini, ragazzi e giovani per la presenza del parco e della scuola».
INTITOLATA A…
Nell’attesa dei lavori, resta una suggestione del sindaco. Alla nostra domanda sulla delibera della precedente amministrazione Chiuri, che aveva deciso di intitolare via Pirandello alle Tabacchine di Tricase, De Donno risponde: «Per ora quell’idea è sospesa, perché la variazione creerebbe non poco disagio ai residenti ed alle attività.
Chissà che non possa essere un valido spunto per l’intitolazione della nuova strada».
Lorenzo Zito
Attualità
Le scarpe con cui il Papa è stato sepolto vengono da Miggiano
Francesco ha voluto che fossero quelle che indossava tutti i giorni: al suo funerale, gli occhi del mondo su quel prodotto dell’artigianalità salentina

Miggiano e tutto il Salento entrano nella storia di Papa Francesco, in uno dei momenti più solenni e commoventi della Chiesa cattolica.
Oggi, in occasione dei funerali del Santo Padre, il mondo intero ha posato lo sguardo su un dettaglio carico di significato: le scarpe con cui Papa Francesco ha scelto di essere sepolto.
Il Pontefice infatti ha espresso il desidero di portare con sé nell’aldilà le sue umili scarpe di tutti i giorni. Ecco infatti che nelle foto che hanno fatto il giro del mondo si scorge quel paio di scarpe nere, consumate dall’utilizzo.

Un dettaglio che per il Salento ha un valore enorme, perché quelle scarpe sono nate a Miggiano.
Ne dà notizia il Comune in una nota in cui spiega che sono state realizzate nell’aprile 2024 dal Laboratorio Ortopedico Bello srl. Opera dei fratelli Vittorio e Giuseppe Bello (che negli anni hanno sempre recapitato di persona al Santo Padre il loro prodotto), le calzature ortopediche sono testimonianza di dedizione e di mani esperte che, nel silenzio dei laboratori, hanno creato qualcosa di infinitamente prezioso.
Il Comune di Miggiano ha espresso con orgoglio questo sentimento in una nota ufficiale:
“Papa Francesco porta con sé un pezzo di Miggiano e così ci sentiamo a lui ancor più vicini. La Comunità di Miggiano è onorata di aver offerto al Pontefice il pregio del proprio artigianato locale.”
Non si tratta solo di un onore per Miggiano, ma di un vero tributo all’intero Salento, terra di saperi antichi, di mani sapienti, di tradizione artigiana che riesce ancora a parlare al mondo con la lingua della qualità e della cura.
In un’epoca di globalizzazione e produzione industriale di massa, il fatto che il Papa abbia scelto — per il momento più intimo e sacro della sua esistenza terrena — delle scarpe fatte a mano in un piccolo comune salentino, ha un significato immenso. È la consacrazione di un modo di lavorare autentico, umano, profondamente radicato nella nostra identità.
Oggi le immagini del Santo Padre, vestito con la semplicità che l’ha sempre contraddistinto, e calzato con quelle scarpe di Miggiano, hanno fatto il giro del mondo.
Alessano
Fine settimana Plastic Free. L’Onda Blu anche in Salento
Dando concretezza agli insegnamenti di Papa Francesco, gli appuntamenti in Salento: sabato 26 aprile ad Alessano, Surano, Vernole; domenica 27 aprile a Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano

“Buttare via la plastica in mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”.
L’insegnamento di Papa Francesco sarà messo in pratica questo fine settimana dai volontari di Plastic Free Onlus, l’associazione impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento legato all’abuso di plastica.
I 222 appuntamenti di pulizia e sensibilizzazione ambientale in programma in tutta Italia sabato 26 e domenica 27 aprile saranno preceduti da un minuto di silenzio, in rispetto del lutto nazionale per la morte del Pontefice.
L’onda blu degli oltre 10mila volontari Plastic Free celebrerà così la 55esima edizione dell’Earth Day, la Giornata della Terra indetta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare la popolazione mondiale sulle condizioni in cui versa il nostro Pianeta e su cosa poter fare per salvaguardarlo. L’obiettivo è ripulire l’ambiente, rimuovendo 100mila chili di plastica e rifiuti, e invitare tutti ad una maggiore consapevolezza dell’impatto dei propri comportamenti quotidiani.
Anche la Puglia sarà protagonista con ben 27 appuntamenti coordinati dal referente regionale Luigi Schifano: sabato 26 aprile a Castellana Grotte, Mola di Bari, Putignano(BA), Francavilla Fontana (BR), Alessano, Surano, Vernole (LE), Crispiano (TA) e domenica 27 aprile ad Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Molfetta, Polignano a Mare, Rutigliano, Santeramo in Colle (BA), Brindisi, Ceglie Messapica, Fasano (BR), Rodi Garganico(FG), Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano (LE), Castellaneta (TA).
“Agire concretamente mettendoci passione, energia e amore per la terra. Con questo spirito – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – grazie al coordinamento dei nostri 1.200 referenti territoriali, entreremo in azione nei parchi delle città, lungo gli argini di fiumi e laghi, sulle spiagge delle località costiere e nei piccoli borghi italiani. Lo faremo coinvolgendo chiunque abbia a cuore il destino del Pianeta: per partecipare sarà sufficiente iscriversi gratuitamente www.plasticfreeonlus.it”.
Le attività si svolgeranno con il supporto di Treedom, BCorp italiana e sustainability partner dell’iniziativa. La collaborazione permetterà anche di piantare alberi a sostegno delle attività ambientali di Plastic Free Onlus, che ad oggi ha coinvolto oltre 260mila volontari, raccolto 4,4 milioni di chili di rifiuti, e realizzato più di 7.800 appuntamenti di pulizia ambientale. Solo in Piemonte, da inizio anno, si sono svolti 92 appuntamenti coinvolgendo circa 1.250 persone e rimuovendo oltre 13.000 chili di plastica e rifiuti. Sensibilizzati, inoltre, 2.700 studenti e 800 cittadini.
Per scoprire tutti gli appuntamenti e partecipare: www.plasticfreeonlus.it.
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Attualità
Scivolone a Maglie: il 25 aprile diventa Festa della Repubblica
Clamorosa svista sui manifesti del Comune e non è la prima: un anno fa la foto dell’attore Gifuni al posto di quella di Aldo Moro. E c’è anche chi dice “errore voluto per cancellare vero significato della Liberazione”

Maglie, i manifesti comunali confondono il 25 aprile con la Festa della Repubblica: polemiche e sconcerto
A Maglie il 25 aprile arriva… con una svista. In questi giorni, i cittadini hanno notato affissi nei punti principali della città dei manifesti del Comune che annunciano le celebrazioni per la “Festa della Repubblica”, dimenticando però che la data in questione è quella del 2 giugno.
Il 25 aprile, infatti, è storicamente e istituzionalmente riconosciuto come la Festa della Liberazione, giornata simbolo della fine del nazifascismo in Italia.
Una svista? Forse. Ma in città c’è chi si chiede se si tratti di un errore davvero casuale o se ci sia, invece, una scelta più sottile dietro, considerando l’orientamento politico di centrodestra dell’attuale amministrazione comunale.
Non sarebbe la prima volta che a Maglie si inciampa sulla memoria storica. I più attenti ricorderanno il clamoroso scivolone di un anno fa, quando furono realizzati manifesti commemorativi per Aldo Moro… con la foto di un attore che lo interpretava (Gifuni), anziché del vero statista magliese.
Il gruppo di opposizione “Maje Noscia” ha commentato così l’accaduto con un post sui social:
“CHE CONFUSIONE!!!
A Maglie si anticipano le celebrazioni: sembra infatti che la Festa della Repubblica sia arrivata con un mese e mezzo d’anticipo, confusa con il 25 aprile che pare quasi scivolare via, confuso con un’altra ricorrenza.
Un refuso? Forse, ma l’ennesimo…
Anche gli errori più piccoli, quando toccano la memoria storica, ci ricordano quanto sia fondamentale conoscere — e riconoscere — la Storia.
Perché senza studio, attenzione e consapevolezza, si rischia di confondere le date… e, più grave ancora, il senso.
Il 25 aprile celebriamo la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Ricordarlo con esattezza è un dovere. Civico, culturale e democratico.”
La speranza è che, al di là delle appartenenze politiche, si possa riportare al centro l’importanza del rispetto per la memoria collettiva e per le ricorrenze che hanno segnato la storia democratica del nostro Paese.
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