Connect with us

Attualità

Tricase: si accendono le luci sul Siff

Pubblicato

il

Dopo 2 anni di assenza torna a Tricase il Salento International Film Festival (SIFF) che giunge quest’anno alla sua nona edizione. E’ un festival internazionale di Cinema, consacrato alla produzione indipendente: una formula innovativa che si caratterizza per l’alta qualità dei contenuti e un attento lavoro di ricerca sulle espressioni culturali contemporanee.

In pochissimi anni, il SIFF, è riuscito a farsi spazio nel panorama dei festival dedicati alla “decima musa”, e non solo per la sua attenzione all’opera di giovani artisti provenienti da ogni parte del mondo, ma per la capacità di esportare un Festival che nasce in Salento, ma diviene sempre più internazionale.


L’intento principale dell’organizzazione è infatti quello di offrire ad un pubblico sempre più vasto e internazionale una programmazione di cinema indipendente che merita di essere riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. È con grande passione e dedizione che il SIFF organizza ogni anno un tour mondiale, che presenta in destinazioni quali Zurigo, Londra, Hong Kong, New York (e dal 2013 anche Mosca) una selezione del suo “Best”. L’evento ha già raccolto, negli ultimi anni, l’entusiasmo di pubblico e stampa internazionale e continua a crescere anche grazie alla collaborazione con gli Istituti di Cultura Italiana nel mondo. Ma il SIFF nel mondo non è solo cinema: a viaggiare con il SIFF è infatti il Salento stesso, che trova in questi eventi una occasione importantissima di promozione territoriale attraverso manifestazioni enogastronomiche, artistiche e culturali che si associano alla programmazione cinematografica: ad Hong Kong, lo scorso Maggio, il SIFF ha onorato la grande attrice Diane Ip (vincitrice della Coppa Volpi al Festival del Cinema di Venezia 2011), consegnandole il Salento Award alla carriera, alla presenza, tra gli altri, del Console Generale d’Italia ad Hong Kong. Grandissima la presenza della stampa e dei telegiornali locali e straordinaria l’attenzione concentratasi sul Salento in questa occasione è di enorme valenza per l’immagine della nostra terra.


Per l’edizione 2012 del SIFF, ancora una volta, le proiezioni si terranno presso la Sala del Trono e l’Atrio del Palazzo dei Principi Gallone a Tricase. In programma bellissimi film provenienti da tutto il mondo da gustare assolutamente gratis, confermando la ferma volontà dell’Associazione Salento Cinema di consentire a tutti la libera fruizione di un’occasione di incontro con il cinema e la cultura. La nona edizione prenderà il via sabato 8 settembre, con la Pre-Opening Night e la proiezione del film, fuori concorso, “Maternity Blues” di Fabrizio Cattani, interpretato da Andrea Osvart. Un film sulle madri assassine. Fabrizio Cattani, presente alla proiezione, tratta un tema delicato e di cui, spesso, poco si parla, come quello della depressione post partum, esplorando la mente delle protagoniste ed evidenziando come ognuna di loro reagisca in modo diverso a quello che dovrebbe essere l’evento più lieto. Maternity Blues è già vincitore di numerosi premi, tra cui due Globi D’Oro 2012.

La serata d’apertura della “Kermesse”, domenica 9, è dedicata all’ Anteprima Mondiale “Five Hours South”, titolo italiano “Stregato da un Sogno”, del regista italo-americano Mark Bacci. Il film girato in Puglia con un cast di attori americani, racconta la storia vera dell’appuntato Francesco Ciccone, carabiniere di un piccolo paese della Calabria, che dopo essere rimasto ferito in Aspromonte durante un conflitto a fuoco, decide pur non lasciando la divisa, di lottare per realizzare anche un altro sogno: lavorare come ballerino nel mondo dello spettacolo. Lotterà con la famiglia e con la fidanzata per andare a Los Angeles dove imparerà che il successo ha anche i suoi risvolti negativi. Azione, intrigo, emozioni, passione sono gli ingredienti di questo film.

A chiudere la nona edizione del Salento International Film Festival, sabato 15, alle 20,30, in Anteprima Europea, l’opera prima della regista Giordana, Deema Amr, “A 7 Hours Difference” (“ 7 Ore di Differenza”). In questa commedia romantica, Deema Amr, prima donna a dirigere un film in Giordania, racconta di cosa accade quando l’Oriente incontra l’Occidente al crocevia dell’amore, della cultura e della famiglia. Non è facile spiegare le differenze culturali tra l’Occidente e un paese arabo apparentemente moderno come la Giordania. Tornata dagli Stati Uniti per l’imminente matrimonio della sorella, Dalia, viene sorpresa dall’amore della sua vita che arriva ad Amman per chiederle di sposarlo. Il problema è, che lei non l’ha ancora detto alla sua famiglia.


Il programma del SIFF comprende, nella categoria dei lungometraggi, 10 film in concorso e 3 fuori concorso. I film fuori concorso, oltre a Maternity Blues di Fabrizio Cattani in programma l’8 Settembre, sono: “Anche se è Amore non si Vede” ultimo successo di Ficarra & Picone, (mercoledì 12 alle 21,15), e il film di Maddalena De Panfilis, “Sleepless”, commedia noir e surreale che racconta, seguendo una coralità di personaggi, come nella vita si viene scelti o si sceglie, e di come una decisione può cambiare la vita(mercoledì 12 alle 23). I 10 film in concorso, provenienti da Stati Uniti, Jamaica, Bangladesh, Inghilterra, Francia, Indonesia, Taiwan e Giordania si contenderanno il premio per il Miglior Film, Miglior Attore e Miglior Attrice.


Lunedì 10 , alle 21, si entra nel vivo del concorso con l’Anteprima Italiana del film diretto dall’inglese Christopher Brown “Gett’a a Life”, in Italiano “Vita da ghetto”. E’ il primo film giamaicano ad essere integralmente finanziato ed interpretato da un cast locale. Ambientato a Kingston, all’interno della città, nei quartieri più difficili, dove sopravvivere è una quotidiana battaglia. Racconta la storia di Derrik, un ragazzo del ghetto che sogna di raggiungere la gloria non con la musica ma con il pugilato, nonostante le divisioni politiche che minacciano di distruggere la sua comunità. Lo stile di vita del suo ghetto lo condurrà ad un percorso che lo costringerà a sfidare la sua famiglia e tutta la sua comunità. O si cambia o si muore! Sempre lunedì 10, alle 23, dal Bangladesh, in anteprima europea: “Runaway”,opera prima di Amit Ashraf. Uomini che fuggono dal proprio passato. L’affollata città di Dhakka diventa il nascondiglio perfetto per i codardi che vogliono scomparire.


Martedì 11, alle 21, direttamente dagli Stati Uniti, un talento tutto italiano: Christian Filippella, 35 anni, nato a Benevento, proviene dal Centro sperimentale di cinematografia e primo italiano diplomato in regia a Los Angeles, all’AFI, l’American Film Institute. Christian porta al SIFF il suo primo lungometraggio: “Silver Case”, che vede tra i protagonisti due nominati all’Oscar: Eric Roberts e Seymour Cassel. In una Los Angeles degradata, uno spietato produttore hollywoodiano, conosciuto come “il Senatore”, vuole distruggere il suo diretto concorrente, e per farlo è disposto a tutto. La mancata consegna di una valigetta argentata dal contenuto misterioso sarà la molla scatenante di una serie di eventi imprevedibili.

La serata prosegue (22,45) con un’altra opera prima in anteprima italiana: “Women and Children” (“Donne & Bambini”), una commedia esistenzialista diretta dall’inglese Daniel Mitelpunkt. Alla sua seconda paternità un uomo immaturo cerca di fare ammenda degli errori del passato.

Giovedì 13, alle 21, è la volta del film diretto da Jerome Lescure: “A.L.F. Animal Liberation Front” in anteprima europea. Un gruppo di attivisti dell’Alf che lotta per liberare dei cani destinati alla vivisezione. Il regista Jérôme Lescure parlando a proposito del film ha detto: “…questa storia non ha confini infatti il luogo potrebbe essere Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Italia … l’angoscia e la sofferenza degli animali è sistematicamente celata e lo scopo principale di questo film è quello di consentire ad un pubblico più vasto possibile d’essere informato”.

Alle 23, un film indonesiano ricco di straordinarie sequenze di azione, esplosioni, inseguimenti, scontri tra gangs, che si intrecciano alla storia di un amore fraterno e di un tradimento. In anteprima europea “The Pirate Brothers “, opera prima di Asun Mawardi, racconta la storia di Sunny, orfano che perde il fratello in giovane età, e “adotta” un nuovo fratellino, Verdy, per guidarlo nella vita all’interno dell’orfanotrofio prima di essere separati.


Venerdì 14, alle 21 da Taiwan in anteprima europea: “Father’s Lullaby”, diretto da Simon Shi Hao Chang, architetto e compositore al suo debutto cinematografico. Un tremendo terremoto in Giappone scuote le vite di due medici residenti a Taipei, che devono affrontare l’assenza di contatto e notizie dai familiari e amici nel corso di un weekend.

Un’altra opera alle 22,45: “The Silent Thief” di Jennifer Clary, laureata al Vassar College, premiata regista di cortometraggi e animazioni. Jennifer ci presenta la storia agghiacciante di Brennan Marley: un adolescente emarginato che minaccia di distruggere l’unità di una famiglia, rimpiazzando in modo sistematico il loro figlio assente, Mike Henderson. Affamato di accettazione ed eccezionalmente astuto, Brennan affitta una stanza della famiglia Henderson sotto falsi pretesti. Durante il soggiorno usa la sua abilità di manipolazione per ingraziarsi ogni singolo membro della famiglia prima che Mike ritorni dal college. Mentre le tattiche di Brennan diventano sempre più perniciose, gli equilibri mentali arrivano al punto di rottura e la violenza ne fa seguito.


La giuria tecnica del Siff 2012 è composta da  Elizabeth Missland,(Presidente, per 10 anni ha collaborato nel Comitato Artistico al Montecarlo Film Festival della Commedia di Ezio Greggio. Da 25 anni è direttore artistico dei Globi d’Oro della Stampa Estera in Italia),  Marco Leonardi (attore, ha interpretato Diego Armando Maradona nel film “La mano di Dio”) ed Emanuela Piovano (regista, fondatrice del movimento Camera Woman).

Serata di chiusura con l’ex Toto

Il concerto di Jean-Michel Byron, sabato 15, chiude la 9° edizione del Siff. Jean Michel Byron detto Jean è un cantante sudafricano, ed è noto per essere stato il cantante del gruppo rock Toto, durante i primi anni novanta.

Info: SALENTO CINEMA Ass. Culturale. Tel. 0833.771821 cell 3273844320. Email: salento.cinema@thinkitalian.org. Web: www.salentofilmfestival.com


Attualità

Il Venerdì Santo e il Coro delle Pie Donne a Ruffano

Pubblicato

il

A Ruffano, i Riti della Settimana Santa hanno origini antichissime e rappresentano un intreccio di fede, storia e tradizione che raggiunge il suo apice nel Venerdì Santo con la Solenne Processione. I confratelli incappucciati, coronati di spine, scalzi e con i simboli della penitenza: le discipline e le pisare. Lungo le strade del paese risuonano degli antichi Inni composti per le Confraternite ruffanesi. Il più struggente e solenne è “O genti che passate”, un lamento che accompagna la processione di Gesù Morto e che scuote gli animi di chi lo ascolta.


A intonarlo insieme alla banda è il grande “
Coro delle Pie Donne”, oltre 100 voci femminili che custodiscono e tramandano una tradizione secolare. Vestite di nero, con il capo velato in segno di lutto, non solo narrano la Passione di Cristo, ma si fanno eco di un dolore universale, dando voce alle sofferenze del mondo. In origine, ogni Confraternita aveva il proprio coro, poi unificato per rendere questa esecuzione ancora più potente e corale.
Per molti anni, queste donne non hanno avuto piena consapevolezza di essere le custodi di un’antichissima tradizione orale. Cantavano perché così si era sempre fatto, senza sapere di tramandare un patrimonio culturale unico. È un’usanza antica, autentica, che ha resistito ai cambiamenti e oggi si rinnova grazie alla partecipazione sempre più sentita delle nuove generazioni. Ancora oggi, infatti, il coro è un simbolo identitario di Ruffano, unico nella sua storicità e profondamente radicato nella comunità. Qui non si tratta di una semplice esecuzione, ma di un canto dell’anima, tramandato di madre in figlia, che continua a rendere il Venerdì Santo un momento di intensa e irripetibile suggestione.
Il coro delle donne è il protagonista soprattutto dell’inizio e della conclusione della processione, quando l’Addolorata ritrova il figlio morto e quando dovrà dara l’ultimo saluto. Un momento struggente e di grande preghiera grazie al canto eseguito insieme alla banda.

 

Venerdi Santo – 18 aprile
ore 21:30 partenza dell’Addolorata dalla Chiesa di San Francesco in Piazza Libertà.
Accoglienza del CRISTO MORTO in Piazza Nazario Sauro. Esecuzione dell’Inno dalle Pie Donne e inizio della Solenne Processione.

Al rientro (mezzanotte circa), sosta in Chiesa Madre con predicazione e Benedizione Solenne. Segue il tradizionale “Saluto” tra il Cristo e la Vergine e rientro dei simulacri nelle proprie Confraternite.

Continua a Leggere

Attualità

Cimitero di Tuglie, scoppia la polemica

Il consigliere Lorenzo Longo attacca l’amministrazione sull’ampliamento. Dopo il Consiglio Comunale il Movimento 5 Stelle denuncia: «Gravissimo l’atteggiamento del Segretario». La sindaca Silvia Romano: «Riflessioni da Azzeccacarbugli. Il Segretario ha solo rimarcato la contraddittorietà delle affermazioni del consigliere»

Pubblicato

il

di Giuseppe Cerfeda

Dopo il consiglio comunale infuocato del 4 aprile scorso e il comizio in Piazza Garibaldi, il Movimento 5 Stelle e il gruppo consiliare Viviamo Tuglie denunciano «quanto accaduto nell’ultima assise», con particolare riferimento alla vicenda del cimitero comunale.

Il consigliere Lorenzo Longo

«Durante la discussione sull’ampliamento del cimitero», ha spiegato il capogruppo del M5S, Lorenzo Longo, «abbiamo segnalato che il nuovo campo di inumazione è stato realizzato a soli 20-25 metri dalle abitazioni, contrariamente ai pareri espressi dall’ASL sia nel 2013 che nel 2016, in cui si imponeva una distanza minima di 50 metri dal centro abitato. Ci siamo limitati a chiedere la verifica della legittimità delle delibere approvate, ma il Segretario comunale, invece di mantenere un atteggiamento tecnico e super partes, si è inspiegabilmente alterato, arrivando a pronunciare una frase tanto sconcertante quanto grave: “Ah, quindi state cercando di coprire qualcuno?”».

«Una frase», continua Longo, «che ci ha profondamente colpiti e che riteniamo del tutto inaccettabile. Non solo perché infondata ma soprattutto, perché detta da chi dovrebbe garantire il corretto svolgimento dei lavori consiliari in maniera neutrale e istituzionale. Siamo stati offesi e delegittimati davanti all’intero consiglio comunale e alla cittadinanza, e per questo motivo ci vediamo costretti a scrivere formalmente alle autorità preposte per segnalare quanto accaduto e chiedere verifiche approfondite su tutta la vicenda».

Nel corso del comizio pubblico in Piazza Garibaldi, il consigliere regionale del M5S, Cristian Casili ha inoltre evidenziato «gravi responsabilità dell’amministrazione comunale in merito al Piano Generale di Bonifica», sottolineando come il Comune non abbia «adottato gli atti necessari per richiedere l’esclusione delle particelle non servite dal tributo 630. Una grave mancanza che ha comportato, per molti cittadini, l’obbligo di pagare un contributo ingiusto, a differenza di quanto già ottenuto da altri Comuni della provincia di Lecce».

«Da mesi denunciamo l’inerzia del Comune su questo fronte», hanno concluso i consiglieri del gruppo ViviAmo Tuglie, «e non accettiamo che si provi ancora a scaricare la responsabilità sul Movimento 5 Stelle Regionale. La verità è che l’amministrazione, dal 2012 a oggi, non ha mai fatto nulla di concreto, e oggi i cittadini ne pagano le conseguenze».

Il Gruppo Consiliare insieme al Consigliere regionale Casili annunciano nuove iniziative nelle prossime settimane e garantiscono che non abbasseranno la guardia: «Continueremo a fare opposizione seria e costruttiva, senza sconti a nessuno. Dalla parte dei cittadini, sempre».

LA SINDACA: «COMMEDIA DEGLI EQUIVOCI»

Da noi sollecitata non tarda ad arrivare la replica della sindaca Silvia Romano.

La sindaca Silvia Romano

«Longo non perde l’abitudine di inciampare, e farsi male, sulla realtà dei fatti», attacca la prima cittadina, «ancora una volta cade nelle sue riflessioni da “Azzecagarbugli” scagliate contro l’amministrazione comunale».

La sindaca passa poi ad elencare la sua versione dei fatti: «All’inizio della seduta del consiglio comunale del 4 aprile esordisce con la pretestuosa ed infondata denuncia di una fantasiosa illegittimità della convocazione della seduta consiliare in quanto effettuata, a suo dire, oltre il limite massimo di tre mesi, invocando una norma del Tuel che nulla c’entrava con la sua accusa. Forse turbato e risentito dalla figuraccia appena rimediata, non contento, con la sua tipica teatralità da novecentesco avanspettacolo, pronuncia in sede di consiglio: la cosa più grave è che il campo di inumazione è stato realizzato dentro una fascia di rispetto cimiteriale, violando il limite dei 50 metri dal centro abitato! Poi invita il segretario comunale a verificare la legittimità degli atti».

«Il segretario fa notare che la sua affermazione conteneva una contraddizione in termini», prosegue la sindaca, «poiché i campi di inumazione stanno all’interno dell’area cimiteriale, mentre la fascia di rispetto è sempre esterna al cimitero determinando un vincolo di inedificabilità assoluta».

«Longo», prosegue non risparmiando un certo sarcasmo, «in stato confusionale, riafferma: “il campo di inumazione sta attaccato ai terreni ed alle case di privati”, facendo intendere che ci potessero essere costruzioni all’interno della fascia di rispetto di contorno al cimitero, con possibile violazione di legge.  Invita, ulteriormente, invocando il buon senso, il segretario a mettersi nei panni di chi abita lì”, virando su un piano diverso dalla legalità. A tali illazioni il segretario chiede: “Ah quindi sta cercando di coprire, forse, qualche…”. In tal modo il segretario con fermezza rimarca la contraddittorietà delle affermazioni del consigliere Longo e, soprattutto, la prevalenza dell’interesse pubblico alla realizzazione del campo di inumazione rispetto ad eventuali interessi di privati».

Secondo la sindaca Romano «il consigliere Longo trafitto da tutti si perde nelle sue infinite contraddizioni di natura politica e giuridica. In un suo post parla di una “distanza del campo di inumazione a soli 20 – 25 metri dalle abitazioni”, dichiarazione mai pronunciata durante la seduta del consiglio comunale! Altra confusione derivante da una scarsa conoscenza dell’aritmetica e della geometria».

«Delle due l’una», tira le somme, «chi dice bugie? Stiano attenti i cittadini delle acrobazie di verità del consigliere Longo e dalle sue pretese di ergersi sempre a mo’ di paladino della verità».

«A questo punto», conclude Silvia Romano, «non ci resta che invitare tutti i cittadini, qualora ce ne fosse ancora bisogno, a leggere il resoconto della registrazione riguardante l’argomento».

Continua a Leggere

Attualità

Poste finalmente pronte a ricostruire la sede centrale di Tricase

Un anno dopo la bomba, la comunicazione al sindaco De Donno: “Terminate le operazioni propedeutiche. I lavori richiederanno cento giorni”

Pubblicato

il

di Lor. Zito

Il prossimo giovedì sarà trascorso un intero anno dal furto con esplosione messo in atto presso l’ufficio postale centrale di Tricase, in piazza Cappuccini.

Da allora, quasi 365 giorni dopo, l’edificio appare ancora transennato e pericolante, ed i lavori per il suo recupero non sono partiti.

Abbiamo sollecitato Poste Italiane, richiedendo informazioni a riguardo. Informazioni che la cittadinanza, a sua volta, reclama a gran voce (anche bussando alla porta della nostra Redazione), nella spasmodica attesa di un ritorno alla normalità.

La scorsa estate su piazza Cappuccini, proprio alle spalle della sede oggetto di furto, Poste Italiane ha collocato un container mobile, quale sede temporanea utile a garantire la continuità del servizio dopo il danno patito.

Va da sé che, sino al ritorno in funzione dell’edificio originario, si tratta di una soluzione tampone, che spesso porta in dote disagi per l’utenza che vi si interfaccia.

E’ il sindaco di Tricase Antonio De Donno a restituirci informazioni sugli sviluppi in corso, alla luce di una comunicazione in queste ore giuntagli direttamente dal direttore della filiale: anche da Palazzo Gallone erano pervenute sollecitazioni sul tema.

Poste Italiane ci ha comunicato la conclusione delle procedure propedeutiche all’avvio dei lavori, scusandosi per la loro procrastinazione“, spiega il primo cittadino. “Il ritardo, ci viene spiegato, è dovuto al fatto che le attività di verifica statica dell’edificio da recuperare sono state complesse e delicate, ed hanno richiesto molto tempo“.

Non c’è ancora una data certa per la riapertura della sede“, aggiunge De Donno, “ma Poste Italiane ci ha indicato la durata prevista per l’intervento: dal giorno del loro inizio, i lavori richiederanno circa cento giorni per essere portati a termine“.

Non viene specificata una data di apertura del cantiere. Alla luce di quanto sin qui descritto, è lecito attendersela a stretto giro.

 

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti