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Attualità

Tricase, Sindaco al capolinea?

Siamo vittime di un sistema elettorale pasticciato, dove fra liste collegate e apparentamenti, è possibile fare in campagna elettorale qualsiasi accordo di potere al di là dei programmi e delle capacità. Si prendono, esempio Tricase, ben cento candidati, diversi fra loro per storie personali e politiche e li si unisce in nome di una vittoria che puntualmente si rivela inutile in quanto vuota di qualsiasi contenuto.

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Al di là di come, quando e se il sindaco Musarò risolverà la crisi politico-amministrativa di Tricase, è necessario fare delle considerazioni di fondo e di sostanza. Infatti la stessa crisi colpisce Galatina e Nardò e puntualmente tutte le amministrazioni del Sud Italia gestite con il sistema del doppio turno. Primo punto: siamo vittime di un sistema elettorale pasticciato, dove fra liste collegate e apparentamenti, è possibile fare in campagna elettorale qualsiasi accordo di potere al di là dei programmi e delle capacità. Si prendono, esempio Tricase, ben cento candidati, diversi fra loro per storie personali e politiche e li si unisce in nome di una vittoria che puntualmente si rivela inutile in quanto vuota di qualsiasi contenuto. Spesso chi li unisce è un politico di lungo corso e di lungo pelo che pur di mettere una casella sulla propria personale cartina geografica non guarda alla qualità ma pensa solo alla quantità.


Questi illustri personaggi alla lunga guardano tutto il mondo come un serbatoio di voti, dove le idee sono tutte su un altro pianeta. Secondo punto: la nostra popolazione, ormai ridotta da tempo immemorabile a pascolo non coltivato, segue la corrente senza mai alzare la testa. La massa di genti del sud, tranne rarissime eccezioni, non è mai stata opinione pubblica: negli anni cinquanta condizionata dalla Chiesa, negli anni sessanta colpita dai singoli favoritismi personali, negli settanta e ottanta convinti dell’abusivismo globale, dagli anni novanta fino ad oggi annebbiati e guidati dalle televisioni in formato berlusconiano. Tutti questi ragionamenti sono probabilmente presenti in ogni elettore di media intelligenza e cultura, eppure nella sua stragrande maggioranza sceglie la soluzione che sa già essere fallimentare. Come potrebbe un qualsiasi poverocristo di Sindaco accontentare tutte le componenti espresse ed occulte che sottostanno alla sua elezione? Terza considerazione: il Sindaco in questi casi tende a presentarsi come vittima del sistema, mentre in realtà è l’attore-strumento principe di questo modo di intendere la politica. Andando nello specifico di Tricase, l’attuale sindaco, prima di accettare la candidatura pretese dal centro destra che non vi fossero altre candidature: pretendeva la certezza della vittoria.


Non andò per il sottile e accettò tutto, compreso l’accordo che la giunta sarebbe stata composta dai più suffragati e non dai più competenti per ruolo. Il Sindaco adesso rivendica autonomia dai partiti, ma gli sfugge che lui non aveva una sua proposta politica sulla quale gli altri si sono ritrovati ma era solo l’elemento di sintesi dei tanti partiti e correnti dei singoli partiti. Quarto punto (domande a noi stessi): come si esce da questo schifo? Come si può governare una cittadina di media grandezza dell’estremo Sud Italia? Basta essere commercialista di qualche centinaio di micro aziende o il medico condotto con più assistiti per vincere sempre? L’informazione televisiva con la sua forza propagandistica sarà sempre più forte a qualsiasi richiamo al buon senso e al buon governo? Si potranno valorizzare le tante intelligenze che pure le nostre contrade riescono ad esprimere in tanti campi professionali? Non sarebbe il caso di conoscere l’idea di città che ha un ipotetico sindaco prima di candidarlo e come la si può interpretare se uno non ha mai partecipato ad un dibattito, ad un’associazione, non ha mai scritto un articolo, non ha mai detto no alle tante malefatte di questo sud?  Considerazioni finali: con queste premesse il sindaco di Tricase, Antonio Musarò, potrà forse trovare una soluzione rattoppata ma non riuscirà a governare e sarà costretto quanto prima a dimettersi. Ben prima di aver fatto qualcosa di duraturo e importante per questa città. Per governare bene bisogna avere idee chiare e un po’ di coraggio, scegliersi in anticipo una squadra coesa e professionale, avere e fare progetti, anche ambiziosi, riscaldare il cuore dei tanti cittadini assenti dalle cose che riguardano loro stessi. E infine farsi votare per ciò che si è, per ciò che si è fatto, per ciò che si pensa, non per quante liste si sono collegate.


Alfredo De Giuseppe


La risposta del Sindaco


Nessuna novità, è solo il caldo ferragostano che mette in giro voci di nuove Giunte, nuovi volti, voci nuove, tanti nomi…”, questa è la replica del Sindaco Antonio Musarò di Tricase, che, con la solita cortesia, ci risponde al telefono, “il rimpasto si farà, sicuro, l’ho detto e ripetuto”. In percentuale come cambierà la Giunta? “Non è questione di numeri, quanto di politica. L’ho sempre dichiarato, non è una questione di persone, ma di operato: chi non ha fatto bene, va a casa”. E la ridda di nomi che girano in questi giorni? “Qualcuno che vuole fare politica sulle pagine dei giornali, come il fantacalcio, fantasticando su nomi, volti, voci e quant’altro”. C’è qualcosa di vero? “Di vero c’è solo che a giorni qualcosa cambierà, mi ripeto: è una questione politica, aspetto solo di avere un incontro a quattr’occhi con i vertici per un chiarimento e poi deciderò anche in base alle indicazioni, se ce ne saranno”. Qualcuno parla di Sindaco al capolinea, rischiate, forse, di fare la fine di Galatina? “No. Ad oggi i numeri ci sono tutti, anche se in politica non si può essere mai sicuri”. Il Ministro Fitto potrà cambiare eventuali scelte già fatte per la Giunta? “Vedremo. Certo che i suggerimenti di un Ministro sono sempre importanti. Non mi faccia dire altro, sarebbe meglio se non si scrivessero tante frottole, tante chiacchiere che provocano solo perdite di tempo e non lasciano il tempo per lavorare…”.


liz@ilgallo.it


Appuntamenti

Miss Mamma 2025, le salentine con la fascia

A Carmiano si sono svolte le selezioni per “Miss Mamma Italiana 2025”, concorso nazionale di bellezza e simpatia che sostiene “Arianne”, Onlus per la lotta all’Endometriosi

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Proseguono in tutta Italia le selezioni per Miss Mamma Italiana edizione 2025, concorso nazionale di bellezza e simpatia giunto quest’anno alla sua trentaduesima edizione, curato dalla Te.Ma Spettacoli di Paolo Teti (ideatore e Patron del concorso) e riservato a tutte le mamme di età compresa tra i 25 ed i 45 anni, con fascia “Gold” per le mamme dai 46 ai 55 anni e fascia “Evergreen” per le mamme con più di 56 anni.

Miss Mamma Italiana sostiene Arianne, associazione Onlus per la lotta all’Endometriosi, una malattia cronica, progressiva ed invalidante, ancora poco conosciuta, che in Italia colpisce quasi 4 milioni di donne fin dall’adolescenza e che, per questo motivo, deve essere ben conosciuta per permettere un’attivazione spontanea in caso di sintomi sospetti.

Al cine teatro “Fratelli Lumiere” di Carmiano, si è svolta una selezione valevole per l’elezione di Miss Mamma Italiana 2025.

Le mamme partecipanti, oltre a sfilare in passerella con abiti eleganti, hanno sostenuto una prova di abilità (come cantare, ballare, illustrare ricette gastronomiche, cimentarsi in esercizi ginnici ed in prove creative ed artistiche), che rappresentasse la loro personalità.

La giuria ha proclamato vincitrice della selezione Eva Agrimi, 30 anni, estetista, di Carmiano, mamma di Rachele ed Ester, di 7 e 3 anni; la fascia Miss Mamma Italiana Gold (riservata alle mamme dai 46 ai 55 anni), è andata ad Alessandra Semeraro, 47 anni, coreografa, di Arnesano, mamma di Nicholas e Michael, di 16 e 14 anni; mentre la fascia Miss Mamma Italiana Evergreen (riservata alle mamme con più di 56 anni) è andata a Rosa Stringano, 56 anni, casalinga, di Modugno (BA), mamma di Nancy e Sharon, di 39 e 21 anni.

LE ALTRE MAMME PREMIATE

Miss Mamma Dolcezza, Lisa Pierri, 44 anni, avvocato, di Copertino, mamma di Marco di 10 anni;

Miss Mamma Eleganza, Mery Martina, 42 anni, cassiera, di Galatina, mamma di Anastasio e Ginevra;

Miss Mamma in Gambe, Angela Antonaci, 34 anni, imprenditrice, di Botrugno, mamma di Giada e Gioia, di 14 e 10 anni;

Miss Mamma Solare, Maria De Jesus, 40 anni, imprenditrice, di Otranto, mamma di Fabrizio e Salvatore, di 24 e 13 anni;

Miss Mamma Sorriso, Klaudia Zaneta, 34 anni, casalinga, di Monteroni, mamma di Diletta, Jonela, Silvia, Viviana ed Enga, di 13, 10, 8, 6 e 3 anni;

Miss Mamma Sprint, Serena Rizzelli, 45 anni, assistente sociale, di Tricase, mamma di Angelica di 15 anni e dei gemelli Jacopo e Francesco, di 11 anni;

Miss Mamma Simpatia, Verena Tarantino, 30 anni, casalinga, di Copertino, mamma di Kevin, Nicolò e Giulio, di 12, 10 ed 1 anno;

Miss Mamma Gold Fashion, Anna Panico, 52 anni, avvocato, di Monteroni, mamma di Gabriele, Alessandro e Nicolò, di 14, 13 e 10 anni;

Miss Mamma Gold Radiosa, Loredana Zaccaro, 55 anni, imprenditrice, di Valenzano (BA), mamma di Angelo ed Asia Pia, di 30 e 21 anni;

Miss Mamma Gold Sportiva, Anna Giusy Perrone, 46 anni, casalinga, di Lequile, mamma di Melany, Jacopo e Matteo, di 16, 12 e 7 anni;

Miss Mamma Gold Simpatia, Simona Manca, 55 anni, casalinga, di Arnesano, mamma di Tania e Nicholas, di 31 e 30 anni;

Miss Mamma Evergreen Glamour, Maria Chimienti, 62 anni, casalinga, di Manduria (TA), mamma di Andrea e Simone, di 33 e 29 anni.

L’evento è stato presentato da Lucia Dipaola, referente del concorso, per la Puglia.

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Da sinistra, Rosa Stringano (vincitrice di selezione categoria “Evergreen”); Eva Agrimi (vincitrice di selezione categoria “Miss Mamma Italiana”); Lucia Dipaola presentatrice dell’evento ed Alessandra Semeraro (vincitrice di selezione categoria “Gold”). Nella foto in alto le 12 mamme della provincia di Lecce premiate

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Incendio d’auto a Ruffano nella notte

In fiamme una Audi in via Rattazzi, necessario l’intervento di vigili del fuoco, carabinieri e carro attrezzi

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Incendio d’auto nella notte a Ruffano, attorno all’1:30 circa.

Sul posto è intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Tricase in via Rattazzi.

A prendere fuoco è stata un’autovettura marca Audi, per la cui rimozione si è reso necessario un carro attrezzi.

L’intervento del 115 è valso allo spegnimento dell’incendio e alla messa in sicurezza dell’area circostante, evitando il propagarsi delle fiamme e danni ad altri veicoli o abitazioni vicine.

Sul posto erano presenti i Carabinieri della Stazione di Casarano per gli accertamenti di competenza.
Le cause sono in corso di accertamento.

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Attualità

Ospedale di Galatina tra criticità, degrado e cantieri fermi

“Solita” ispezione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro: «Laboratorio analisi nel degrado, situazione critica al Pronto soccorso e cantieri fermi. Ma c’è anche un fiore all’occhiello, il Centro trasfusionale»

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«Siamo tornati nell’ospedale di Galatina, che avevamo ispezionato a giugno 2023. Ad aprile 2024 erano state esaminate in Commissione Sanità tutte le carenze emerse, e incassammo l’impegno del direttore generale Asl Rossi e dell’ex assessore Palese e risolverle in tempi brevi. A distanza di un anno, il bilancio è appena sufficiente perché molto resta ancora da fare».

Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani, reduce dall’ennesimo blitz in una struttura sanitaria pubblica salentina.

CRITICITÀ AL PRONTO SOCCORSO

Le criticità maggiori al Pronto soccorso: «Locali angusti e inadeguati, il solito unico bagno promiscuo, solo una postazione di pronto intervento grave fra le tende, pazienti parcheggiati in barella anche la notte, spazi sacrificati e difficoltà operative».

Nel frattempo, la nuova sistemazione resta «un miraggio visto che il cantiere, così come quello della Terapia intensiva e sub intensiva, rimane bloccato».

LABORATORIO DI ANALISI PATOLOGICA CLINICA

Situazione molto critica al Laboratorio di analisi patologica clinica: «Abbiamo trovato alcuni locali fatiscenti e umidi, spogliatoi non a norma e l’antibagno utilizzato come spogliatoio. C’è una zona chiusa e degradata che otto anni fa è stata praticamente distrutta da un incendio e non è mai stata ripristinata. Abbiamo riscontrato la presenza di reagenti chimici abbandonati, frigoriferi non a norma per conservare prodotti chimici e farmaceutici, impianti elettrici con cavi precari e acque reflue a rischio biologico non adeguatamente trattate. Lo smaltimento dei reagenti prende una via rapida, diretta, probabilmente fuori protocollo. Si usano tubi volanti collegati a taniche di plastica di fortuna, a rischio rotture o perdite».

PERSONALE

Sul fronte del personale, «per risolvere il deficit che evidenziammo, finalmente ci sono stati rinforzi in quest’ultimo anno. Dopo decenni sono stati nominati i capisala, come in tutta la Asl Lecce».

APPARECCHIATURE OBSOLETE

Capitolo apparecchiature obsolete: «In Cardiologia sono stati sostituiti il carrello dell’emergenza, gli elettrocardiografi e l’ecografo guasti. Nelle sale operatorie, così come avevamo sollecitato, è stata sostituita tutta la ferristica che trovammo logora e antiquata. Mentre resta da rifare la pavimentazione, sostituendo il linoleum alle vecchie piastrelle».

A causa della mancanza di anestesisti, «vera piaga dell’intera azienda sanitaria, l’Unità di Terapia intensiva cardiologica non è operativa benché ci sia un reparto nuovo e attrezzato, che rimane chiuso».

Ferma anche la Rianimazione e «resta chiuso e inutilizzato il quarto piano che ospitava la Chirurgia».

Per quanto riguarda l’Oncologia, «l’ambulatorio funziona solo un giorno a settimana. Quello di Urologia è invece chiuso, come avevamo paventato, dopo il pensionamento dell’unico medico e dell’infermiere che erano in servizio. Funziona, invece, il servizio Dialisi, dove avevamo segnalato la necessità di sostituire l’elettrocardiografo e la carenza di infermieri specializzati.

Come avevamo richiesto, la Farmacia è stata dotata di nuovi computer, stampanti, sedie, poltrone e armadi.

La Riabilitazione non ha ancora una palestra, ma sono arrivati gli standing che avevamo richiesto per sollevare e trasportare in piedi i pazienti. Per il rifacimento degli spazi di Endoscopia digestiva, che non erano a norma, è stato approvato un progetto da 49mila euro».

Infine, la Nefrologia «continua a risentire della mancanza di personale, e in tutto l’ospedale si attende la dotazione di barelle e letti bariatrici per i pazienti obesi, che sono stati ordinati come avevamo sollecitato».

IL FIORE ALL’OCCHIELLO

L’ospedale di Galatina vanta anche «un fiore all’occhiello»: il Centro trasfusionale, «che opera a pieno ritmo e con un’ottima organizzazione».

Le donazioni di sangue intero si effettuano dalle 8,30 alle 10,30 dal lunedì al sabato, con l’accesso di sei donatori ogni mezzora previa prenotazione (al numero 0836 529223).

Chi non prenota va in coda o entra se qualcuno non si è presentato e il turno di sei non è completo.

Il Centro opera in stretta collaborazione con le associazioni di donatori di sangue, per contribuire a soddisfare le necessità trasfusionali dell’Asl di Lecce e sensibilizzare i cittadini alla cultura della donazione del sangue.

La struttura, collocata al piano terra e accessibile anche alle persone con disabilità, è dotata delle più moderne attrezzature mediche che permettono di lavorare in tranquillità e sicurezza.

Si può donare sangue intero, plasma e piastrine, dopo accurati accertamenti clinici ed ematochimici eseguiti nel laboratorio del Centro, che meriterebbe la classificazione di unità semplice a valenza dipartimentale.
«Usciamo da questa ispezione con un quadro di luci e ombre», tira le somme Pagliaro, «mai con il dito puntato ma con la mano tesa per portare in Regione le esigenze di questo ospedale e di tutto il territorio di Lecce e provincia».

Infine, il fondatore di Regione Salento annuncia: «Torneremo in tutte le strutture sanitarie già ispezionate per verificare se gli impegni assunti nelle relative audizioni in Commissione Sanità abbiano avuto seguito, e intanto proseguiremo con le visite al Dea e al Fazzi, reparto per reparto, sempre con l’obiettivo di contribuire a garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini».

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