Attualità
Tricase, via Pirandello, parco, scuole di Via Apulia: «Sinfonia d’autunno»
In vista dell’inizio dell’anno scolastico, una nota del Cantiere civico su «via Pirandello, via Apulia, via V. Emanuele e via Aldo Moro, crocevia di un traffico veicolare ad alta densità causato dalla presenza di 3 istituti scolastici e di esercizi commerciali di media e grande dimensione»

Il nuovo anno scolastico sta per cominciare, con le naturali speranze e i buoni auspici che noi auguriamo a tutti, per l’importanza che la scuola riveste nella vita sociale e individuale.
Una nota del Cantiere civico, rappresentato in consiglio comunale (all’opposizione) da Carmine Zocco, Gianluca Errico e Giacomo Elia, mette pepe all’inizio dell’anno a Tricase accendendo l’ennesima polemica sul piano politico.
Il Cantiere ritiene con una nota «un esempio lampante di colpevole inerzia e mancanza di attenzione, la nuova dimensione che ha assunto la zona tra via Pirandello, via Apulia, via V. Emanuele e via Aldo Moro, crocevia di un traffico veicolare ad alta densità causato dalla presenza di 3 istituti scolastici e di esercizi commerciali di media e grande dimensione».
Per comprendere meglio la genesi di questa situazione, la nota ripercorre dal suo punto di vista alcune tappe delle scelte amministrative: «Era il 5 luglio di un anno fa, quando la 2^ Commissione consiliare (Assetto del territorio e Lavori Pubblici) redasse una bozza di convenzione tra la ditta costruttrice del nuovo supermercato e il comune. Nel documento era prevista la realizzazione a spese della Percom (la ditta che ha realizzato il nuovo supermercato) di una strada, da cedere poi al Comune, larga 12 metri che da via V. Emanuele si inoltra fino alla parte posteriore del parco cittadino, in parallelo con Via Pirandello fino a sboccare in via Apulia. Se ne parlava da diversi mesi, da quando la ditta costruttrice iniziò la pratica edilizia indicandone la destinazione. Il 5 agosto, la proposta arriva in Consiglio Comunale, ma la maggioranza non ha i numeri per approvarla e si rinvia. Sul tema non viene più riconvocato il Consiglio e dopo qualche giorno la società costruttrice ritira la proposta iniziale e chiede solo il permesso di costruire il fabbricato, che è stato poi realizzato. Il supermercato (l’Eurospin, foto in alto) che è stato attivato, alla cui apertura il Comune era obbligato a rilasciare l’autorizzazione, ha cominciato da poco a operare nelle stesse condizioni di viabilità preesistenti».
Per i consiglieri di opposizione, «gli effetti sull’aumento della densità di traffico, sulla congestione della viabilità e la crescita dello smog da scarico sono sotto gli occhi di tutti. La nostra richiesta di permettere la costruzione della strada, più volte affermata sugli organi di informazione e nelle commissioni, è stata ignorata. Così come è stata respinta una nostra proposta in consglio che sollecitava la giunta a intervenire sulla viabilità, prima dell’apertura del supermercato, e a far rispettare l’obbligo di piantumazione di alberi di alto fusto nel Parco, lungo i muri perimetrali di confine con le costruzioni a est e ovest».
Poi l’affondo: «È passato un anno, tra ritardi, rinvii e ostruzionismi vari, da parte della Giunta e di alcuni consiglieri. Si è perso tempo! Dapprima con la speranza malcelata che l’ostruzionismo mettesse in fuga gli investitori o qualche altro evento (per esempio un ricorso giudiziario) bloccasse il tutto! Si è perso tanto tempo nel chiedersi se l’opera fosse legittima. Si è perso tempo illudendo la cittadinanza che nel Consiglio Comunale si dovesse discutere sul permesso ad aprire un supermercato, invece si discuteva sulla realizzazione della strada a spese della ditta costruttrice del supermercato e la successiva cessione al Comune. Si è perso tempo, tra video, parole in libertà e cambi di posizione, senza neanche l’imbarazzo di indicare motivazioni diverse da quelle dell’interesse individuale, da parte di protagonisti politici e imprenditoriali. Chi dapprima urlava contro l’illegittimità dell’opera, è oggi, infatti, alla guida della stessa. Chi, come il Sindaco, rilasciava interviste accusando i consiglieri di minoranza per i sui atti mancati (vedi intervista su “il Gallo”) ha continuato nella sua colpevole inerzia. Si è perso tempo e ora a pagare sono i cittadini e i residenti di via Pirandello e delle strade limitrofe!».
«Ora, a distanza di più di un anno, possiamo affermare che la nostra posizione, era giusta: permettere la realizzazione della strada, intervenire sulla viabilità di raccordo (tra via Pirandello, via V. Emanuele, via Tahon de Revel, via Cattaneo) con una rotatoria e arricchire il Parco con nuove piantumazioni avrebbe alleggerito lo stress in tutta la zona e risolvere il caos tristemente visibile in via Pirandello! Questa vicenda è l’emblema di una visione politica e amministrativa incapace di leggere il domani e di sintonizzarsi sui bisogni dei cittadini. Una politica miope che ha preferito rinunciare alla propria responsabilità di decidere per l’interesse pubblico. Circa due mesi fa, prima dell’apertura del supermercato, abbiamo ripresentato la nostra mozione che indicava alla giunta la necessità urgente di intervenire sulla viabilità del comparto di via Pirandello. L’invito, questa volta, è stato approvato all’unanimità da tutti i Consiglieri. Attendiamo», si legge infine sulla nota del Cantiere civico, «che a breve si diano risposte adeguate, non a noi ma ai cittadini, sperando che nel futuro non si confondi l’interesse generale con quello particolare e si abbia la forza di prendere decisioni per il bene pubblico».
Giuseppe Cerfeda
Clicca qui per leggere la replica del sindaco Antonio De Donno
Attualità
Tossico e invasivo: nell’Adriatico spunta il pesce palla argenteo
È pericoloso: ecco come comportarsi. Punto 1: non imitare i giapponesi, che praticano una sorta di ‘roulette russa’ alimentare

Il pesce palla argenteo invade l’Adriatico: allarme per la salute e l’ecosistema
Il pesce palla argenteo (Lagocephalus sceleratus), una specie marina altamente tossica e invasiva, è stato recentemente avvistato nel Mar Adriatico, segnando la sua presenza più settentrionale mai registrata nel Mediterraneo.
La cattura di un esemplare lungo oltre mezzo metro nella baia di Medulin, in Istria, ha destato preoccupazione tra pescatori e biologi marini.
Caratteristiche e pericolosità
Originario delle acque tropicali dell’Oceano Indiano e del Mar Rosso, il pesce palla argenteo è entrato nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, un fenomeno noto come migrazione lessepsiana. Questa specie è nota per la presenza di tetrodotossina, una neurotossina estremamente potente contenuta in organi come fegato, gonadi, pelle e intestino. Anche una piccola quantità può causare gravi intossicazioni e, in alcuni casi, la morte. La tossina resiste alle alte temperature, rendendo il consumo del pesce pericoloso anche dopo la cottura.
Oltre alla sua tossicità, il pesce palla argenteo possiede una bocca dotata di denti robusti, capaci di esercitare una forza impressionante. È anche una specie piuttosto territoriale, pronta a difendere i suoi spazi dagli invasori. In altre zone del Mediterraneo sono stati segnalati episodi di morsi ai bagnanti, con conseguenze mediche rilevanti.
Impatto sull’ecosistema
La presenza del pesce palla argenteo rappresenta una minaccia significativa per l’ecosistema marino. Si nutre di una vasta gamma di organismi, tra cui molluschi e crostacei, alterando l’equilibrio della catena alimentare. Inoltre, è noto per danneggiare le reti da pesca, aggravando le difficoltà della pesca artigianale.
Raccomandazioni per pescatori e bagnanti
Non consumare: evitare assolutamente di mangiare il pesce palla argenteo, anche se cotto. Manipolazione: in caso di cattura accidentale, maneggiare con estrema cautela e utilizzare guanti protettivi. Segnalazione: riportare immediatamente l’avvistamento alle autorità marittime o agli enti di ricerca locali.
Informazione: diffondere la conoscenza di questa specie tra comunità di pescatori e bagnanti per prevenire incidenti.
La diffusione del pesce palla argenteo nel Mar Adriatico è un segnale d’allarme che richiede attenzione e collaborazione tra cittadini, pescatori e istituzioni per proteggere la salute pubblica e preservare l’equilibrio degli ecosistemi marini.
La ‘roulette russa’ alimentare giapponese
In Giappone ci preparano il fugu, una delicatezza da brivido. Una “roulette russa alimentare” che va preparata da chef che hanno studiato 1 anno solo per servire questo piatto. Il segreto è lasciare quel tanto di veleno sufficiente a dare un po’ di euforia, ma niente piu’.
Se mangi questo pesce palla, mangi la tetrodotossina, un veleno micidiale, derivato dai batteri che vivono nelle alghe che lui mangia. A quel punto non hai scampo.
Attualità
Le scarpe con cui il Papa è stato sepolto vengono da Miggiano
Francesco ha voluto che fossero quelle che indossava tutti i giorni: al suo funerale, gli occhi del mondo su quel prodotto dell’artigianalità salentina

Miggiano e tutto il Salento entrano nella storia di Papa Francesco, in uno dei momenti più solenni e commoventi della Chiesa cattolica.
Oggi, in occasione dei funerali del Santo Padre, il mondo intero ha posato lo sguardo su un dettaglio carico di significato: le scarpe con cui Papa Francesco ha scelto di essere sepolto.
Il Pontefice infatti ha espresso il desidero di portare con sé nell’aldilà le sue umili scarpe di tutti i giorni. Ecco infatti che nelle foto che hanno fatto il giro del mondo si scorge quel paio di scarpe nere, consumate dall’utilizzo.

Un dettaglio che per il Salento ha un valore enorme, perché quelle scarpe sono nate a Miggiano.
Ne dà notizia il Comune in una nota in cui spiega che sono state realizzate nell’aprile 2024 dal Laboratorio Ortopedico Bello srl. Opera dei fratelli Vittorio e Giuseppe Bello (che negli anni hanno sempre recapitato di persona al Santo Padre il loro prodotto), le calzature ortopediche sono testimonianza di dedizione e di mani esperte che, nel silenzio dei laboratori, hanno creato qualcosa di infinitamente prezioso.
Il Comune di Miggiano ha espresso con orgoglio questo sentimento in una nota ufficiale:
“Papa Francesco porta con sé un pezzo di Miggiano e così ci sentiamo a lui ancor più vicini. La Comunità di Miggiano è onorata di aver offerto al Pontefice il pregio del proprio artigianato locale.”
Non si tratta solo di un onore per Miggiano, ma di un vero tributo all’intero Salento, terra di saperi antichi, di mani sapienti, di tradizione artigiana che riesce ancora a parlare al mondo con la lingua della qualità e della cura.
In un’epoca di globalizzazione e produzione industriale di massa, il fatto che il Papa abbia scelto — per il momento più intimo e sacro della sua esistenza terrena — delle scarpe fatte a mano in un piccolo comune salentino, ha un significato immenso. È la consacrazione di un modo di lavorare autentico, umano, profondamente radicato nella nostra identità.
Oggi le immagini del Santo Padre, vestito con la semplicità che l’ha sempre contraddistinto, e calzato con quelle scarpe di Miggiano, hanno fatto il giro del mondo.
Alessano
Fine settimana Plastic Free. L’Onda Blu anche in Salento
Dando concretezza agli insegnamenti di Papa Francesco, gli appuntamenti in Salento: sabato 26 aprile ad Alessano, Surano, Vernole; domenica 27 aprile a Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano

“Buttare via la plastica in mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”.
L’insegnamento di Papa Francesco sarà messo in pratica questo fine settimana dai volontari di Plastic Free Onlus, l’associazione impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento legato all’abuso di plastica.
I 222 appuntamenti di pulizia e sensibilizzazione ambientale in programma in tutta Italia sabato 26 e domenica 27 aprile saranno preceduti da un minuto di silenzio, in rispetto del lutto nazionale per la morte del Pontefice.
L’onda blu degli oltre 10mila volontari Plastic Free celebrerà così la 55esima edizione dell’Earth Day, la Giornata della Terra indetta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare la popolazione mondiale sulle condizioni in cui versa il nostro Pianeta e su cosa poter fare per salvaguardarlo. L’obiettivo è ripulire l’ambiente, rimuovendo 100mila chili di plastica e rifiuti, e invitare tutti ad una maggiore consapevolezza dell’impatto dei propri comportamenti quotidiani.
Anche la Puglia sarà protagonista con ben 27 appuntamenti coordinati dal referente regionale Luigi Schifano: sabato 26 aprile a Castellana Grotte, Mola di Bari, Putignano(BA), Francavilla Fontana (BR), Alessano, Surano, Vernole (LE), Crispiano (TA) e domenica 27 aprile ad Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Molfetta, Polignano a Mare, Rutigliano, Santeramo in Colle (BA), Brindisi, Ceglie Messapica, Fasano (BR), Rodi Garganico(FG), Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano (LE), Castellaneta (TA).
“Agire concretamente mettendoci passione, energia e amore per la terra. Con questo spirito – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – grazie al coordinamento dei nostri 1.200 referenti territoriali, entreremo in azione nei parchi delle città, lungo gli argini di fiumi e laghi, sulle spiagge delle località costiere e nei piccoli borghi italiani. Lo faremo coinvolgendo chiunque abbia a cuore il destino del Pianeta: per partecipare sarà sufficiente iscriversi gratuitamente www.plasticfreeonlus.it”.
Le attività si svolgeranno con il supporto di Treedom, BCorp italiana e sustainability partner dell’iniziativa. La collaborazione permetterà anche di piantare alberi a sostegno delle attività ambientali di Plastic Free Onlus, che ad oggi ha coinvolto oltre 260mila volontari, raccolto 4,4 milioni di chili di rifiuti, e realizzato più di 7.800 appuntamenti di pulizia ambientale. Solo in Piemonte, da inizio anno, si sono svolti 92 appuntamenti coinvolgendo circa 1.250 persone e rimuovendo oltre 13.000 chili di plastica e rifiuti. Sensibilizzati, inoltre, 2.700 studenti e 800 cittadini.
Per scoprire tutti gli appuntamenti e partecipare: www.plasticfreeonlus.it.
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