Approfondimenti
Turismo: reti di imprese che riescano a fare sistema per restare competitivi
Intervista in esclusiva a Luca Zamparini, professore associato di Unisalento esperto di Economia dei Servizi in particolare trasporti e turismo e di Unione Europea: «Sistema Salento o improvvisazione? Situazione intermedia. Ci sono le potenzialità per fare sistema ma tali potenzialità devono essere colte e sviluppate in un’ottica di medio-lungo periodo…»
Ospite dell’edizione 2021 della Notte dei Sensi a Tricase Porto, Luca Zamparini è professore associato di Economia politica e responsabile dei corsi di Economia Politica presso il corso di laurea in Giurisprudenza e di Economia del Turismo presso il corso di laurea in Manager del Turismo, nonché membro del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento.
I suoi principali interessi di ricerca sono l’Economia dei Servizi (in particolare trasporti e turismo) e l’Unione Europea.
È stato editor di vari volumi e special issues ed è autore di svariati articoli e capitoli di libro sui suoi temi di ricerca. Ha partecipato a molteplici convegni nazionali ed internazionali come speaker, responsabile di sessione e discussant. È anche responsabile del Cluster 5 su Leisure, Recreation and Tourism del NECTAR (Rete attiva della Comunicazione europea e attività di ricerca sui trasporti), una rete di ricerca scientifica creata nel 1992 che annovera più di 200 membri in Europa e si occupa di temi legati ai trasporti ed alle comunicazioni.
Ha partecipato al team di coordinamento del progetto europeo EU-STELLA sul Trasporto sostenibile in Europa e collegamenti e relazioni con l’America.
LA SFIDA DA VINCERE PER IL PROSSIMO DECENNIO
Il Salento è oggi tra le mete preferite dai turisti, non solo italiani. Secondo lei tutto il comparto e l’indotto hanno la struttura per reggere tale peso? Oppure rischiamo di giocarci la credibilità e diventare un fenomeno provvisorio? Lei sostiene che i fenomeni turistici sono destinati ad essere ciclici. Cosa ci resterà quando questo ciclo sarà terminato? Come dovremmo attrezzarci come Salento per non rimanere con un pugno di mosche in mano?
«La teoria economica che si occupa di turismo ha ormai da tempo evidenziato che tutte le destinazioni sono caratterizzate da un ciclo di vita che inizia con l’esplorazione e l’avviamento, prosegue con lo sviluppo e la maturità e termina quindi con la stagnazione e la decadenza. Tenendo presente il Salento, risulta importante fare due considerazioni. La prima riguarda il fatto che tale destinazione è sicuramente arrivata alla sua fase della maturità.
Tralasciando gli ultimi due anni, influenzati dal Covid-19 e dalla relativa difficoltà di compiere vacanze all’estero, il Salento dovrebbe attrezzarsi per evitare di vivere le ultime due fasi, che non sono un destino ineluttabile. Le destinazioni possono evitare di arrivare in tali situazioni compiendo quello che la teoria chiama rejuvenation (ringiovanimento) o restyling, che può essere organizzativo quando si introduce un prodotto nuovo o reale quando si cerca di offrire il medesimo tipo di turismo, migliorandone la qualità. Il Salento ha tutte le potenzialità sia per offrire prodotti nuovi (si pensi ad esempio al turismo culturale o enogastronomico) sia per migliorare la qualità dell’offerta turistica. A mio modo di vedere, questo rappresenterà la sfida principale del prossimo decennio».
Tra i concetti sui quali lei insiste, la necessità di fare sistema tra gli attori in campo per aumentare la competitività ed avere un ritorno che giovi a tutti. Particolarmente interessante il concetto di relazione e collaborazione diagonale e orizzontale…
«Le reti di imprese che riescano a fare sistema tra di loro rappresentano sicuramente un punto chiave per lo sviluppo di una migliore e più competitiva offerta turistica. Ciò deriva dal fatto che l’esperienza turistica è costituita, da un punto di vista economico, dal consumo di una serie di beni e servizi complementari tra di loro, che concorrono a soddisfare le esigenze dei turisti ed a motivarli a tornare in una determinata destinazione. Già nel 2009, lo Stato italiano ha promulgato una legge (5/2009) per agevolare la creazione di reti imprese con lo scopo di migliorarne la competitività ed il potenziale innovativo. A tutt’oggi, questa opportunità sembra essere stata sfruttata poco nell’ambito del turismo. Al di là di legge nazionali o locali, lo sviluppo di reti di impresa dipende dalla capacità dei singoli imprenditori di capire il potenziale economico e di mercato che tali iniziative possono sviluppare. Sulla base delle considerazioni espresse in precedenza, mi sembra che la tipologia di reti che ha maggiore possibilità di sviluppo nel comparto turistico è quella diagonale; ossia quella in cui si mettono insieme imprese che offrono beni e servizi complementari tra di loro. Minore appeal sembra avere nel turismo la forma classica delle reti orizzontali, costituite da una serie di imprese che offrono tutte il medesimo bene o servizio, data la percezione che molti imprenditori hanno rispetto ai rischi di perdita di controllo del mercato e di possibilità che le altre imprese della rete si approprino delle peculiarità competitive di cui ogni singola impresa dispone. Inoltre, va tenuto presente che bisogna sapere creare un sistema chiaro ed allettante di incentivi (economici e non solo) che motivino i singoli imprenditori a fare sistema tra di loro ed a costituire delle reti formali o informali. In mancanza di tali incentivi, difficilmente le reti nascono e facilmente falliscono».
Dal suo punto di vista esiste oggi un “Sistema Salento” o è tutto lasciato all’improvvisazione e alla casualità?
«La risposta a questa domanda non può che essere un’opinione personale. Ritengo che ci siano degli spunti positivi (ad esempio la creazione del brand “Salento d’amare” o la fornitura di un servizio quale Salento in Bus che tenta di raccordare efficacemente Lecce con le varie marine salentine nel periodo estivo). La mancanza di una prospettiva globale ad un qualcosa che si avvicini ad un sistema Salento si può però riscontrare qualora si consideri la scarsa efficacia, a tutt’oggi, di destagionalizzare la domanda turistica. Tema fondamentale per il Salento anche per l’impatto che avrebbe in termini di occupazione stabile. Riuscire ad ottenere una sensibile destagionalizzazione richiederebbe uno sforzo congiunto ed una collaborazione efficiente tra settore pubblico ed operatori privati. D’altra parte, dire che tutto è lasciato all’improvvisazione ed alla casualità mi sembra un po’ eccessivo. Diciamo che ci si trova in una situazione intermedia. Ci sono tutte le potenzialità per potere fare sistema ma tali potenzialità devono essere colte e sviluppate in un’ottica di medio-lungo periodo e grazie alla creazione di rapporti di fiducia e di collaborazione stabile tra operatori del turismo».
TRASPORTI: «NON CONFIDIAMO TROPPO NEL PNRR»
Tema di grande attualità il PNRR (Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Nel settore dei trasporti, soprattutto un incentivo all’estensione dell’Alta Velocità su tutto il territorio. A quanto è dato sapere, però il Salento rischia di essere di nuovo escluso perché nella programmazione del Piano l’Av si fermerebbe a Bari…
«Questa domanda mi stimola a fare due considerazioni. La prima è che la resilienza è un concetto ormai abusato sia dagli studiosi sia dagli operatori politici ed amministrativi. Essa implica la capacità di un corpo (nel nostro caso di un sistema economico, sia esso l’Italia o il Salento) di subire uno shock, di assorbirlo e di ritornare alla sua configurazione originaria.
Sono fermamente convinto che l’Italia in generale ed il Salento in particolare non abbiano bisogno di ritornare alla situazione caratteristica del periodo pre-Covid ma di evolvere e migliorare. Fatta questa premessa, l’analisi dei fondi messi a disposizione dal PNRR per la mobilità non fanno presumere che aree periferiche quali il Salento verranno ad esserne molto avvantaggiate. La grande maggioranza dei fondi verrà destinata al potenziamento dell’Alta Velocità che difficilmente, come giustamente citato nella domanda, arriverà fino al Salento. D’altra parte, io ritengo che il Salento, e molte altre aree di Italia, abbiano la necessità di cercare di pianificare le loro traiettorie di sviluppo contando soprattutto sulle potenzialità, professionalità e forze interne piuttosto che attendere gli aiuti esterni. Solo in questo modo si possono porre le basi di un forte e duraturo sviluppo locale».
In tanti invocano una metropolitana di superficie al posto della vetusta linea della Sud Est che colleghi in maniera “pulita” e funzionale tutti gli angoli del Salento. Secondo lei è fattibile?
«La metropolitana di superficie rappresenta sicuramente un passaggio importante per una migliore offerta di trasporto pubblico locale in Salento ma è anche solo un primo passo. Nel settore dei trasporti, più che nel turismo ed in qualsiasi altro settore, è essenziale che si sviluppi un sistema coeso, flessibile e soprattutto multimodale. Vanno raccordate varie modalità di trasporto (soprattutto ferroviario e su strada) in modo da potere realmente creare un sistema infrastrutturale ed un’offerta integrata che permettano a residenti e turisti di muoversi agilmente sul territorio. Penso, ad esempio, alla necessità di arrivare ad un’integrazione tariffaria ed alla necessità di raccordare gli orari delle varie offerte di servizi di trasporto per minimizzare il tempo degli spostamenti e soprattutto quelle fasi (l’attesa) che maggiormente incidono sulla percezione di utilità e di efficienza del servizio da parte degli utenti. Ciò può essere raggiunto solo coordinando le varie imprese di trasporto (altro esempio di una rete efficace) in modo da fornire un’offerta integrata, efficace e ad un costo ragionevole per gli utenti».
Giuseppe Cerfeda
Approfondimenti
Tricase, commercio e futuro, fra dubbi e speranze
Paola Baglivo, di Ottica Moderna e Gino Bortone della gioielleria Bortone, delineano il futuro della città…
“Gli sconti che offrono online sono improponibili per noi che dobbiamo necessariamente tener conto delle spese da sostenere”“Per le festività natalizie, in verità, non nutro molte speranze…”
“Vivibilità e caoticità delle città contribuiscono a cambiare abitudini e stile di vita. Di conseguenza cambia anche il modo di fare acquisti”
Queste interviste le potete trovare su il Gallo cartaceo, distribuito questo fine settimana, in 80 Comuni del Salento;
Approfondimenti
Il punto dei vista dei commercianti di Casarano e Ruffano
Luigi Cacciatore, di Cacciatore Calzature, Paolo Cavallo, Vodafone Multiservizi, Alessandro Venneri, Libreria Dante Alighieri: questo Natale sarà così…
Luigi Cacciatore, Cacciatore Calzature, Ruffano
«Amazon, Zalando & Co. hanno distrutto il commercio alterando valore degli articoli e periodi dei saldi»
Luigi Cacciatore, dell’omonimo negozio di calzature, non nasconde le sue perplessità: «Difficile fare previsioni sul periodo natalizio di quest’anno a Ruffano. Tutto è molto confuso e incerto anche a causa della mancanza del sindaco, dopo le note vicende».
Sull’attività associativa rivela che vi è un’associazione commercianti locale che, a suo avviso, «si è resa pubblica sporadicamente senza grandi coinvolgimenti. E, comunque», ammette, «io non ne faccio parte».
Riguardo alla vendita online, e alle grosse piattaforme «Amazon, Zalando & Co. hanno distrutto il commercio alterando completamente il valore degli articoli, i periodi di vendita e le regolari percentuali di guadagno.
“Questo colpisce tutti indistintamente dal tipo di prodotto o articolo che si tratta”
E questo colpisce tutti indistintamente dal tipo di prodotto o articolo che si tratta.
Si aggiungano tutte le diverse iniziative che vanno sempre a ledere sulle percentuali di guadagno dei negozi di prossimità, dal “Black Friday” ai saldi sempre più anticipati rispetto ai tempi giusti per mettere in saldo le rimanenze. Basti vedere le promozioni estive che iniziano a luglio, in piena stagione!
Tali situazioni mettono in ginocchio tutti noi commercianti che tiracchiamo quel carretto che finanzia, a suon di onerose tasse, lo Stato. Così, giorno dopo giorno, sempre più saracinesche restano chiuse».
Sull’anno che sta per concludersi, «il mio personale bilancio tutto sommato non è male, anche se non rende merito a sforzi e investimenti. Comunque, nutro grandi speranze per il periodo natalizio che lo scorso anno fu comunque positivo».
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Paolo Cavallo, Vodafone Multiservizi, Casarano
«Il cliente vuole toccare con mano, vedere il prodotto e ascoltare i professionisti del settore»
Paolo Cavallo del punto vendita Vodafone (a Casarano e Tricase) riferisce: «Anche se non ne faccio parte, sono a conoscenza che in paese opera un’associazione che sta promuovendo l’iniziativa Compra a Casarano».
“La vendita online nel nostro settore esiste. Chi compra su internet, però, deve essere cosciente dei molti rischi che corre”
Sulla concorrenza dell’e–commerce esprime il suo punto di vista con riferimento al settore della telefonia: «La vendita online nel nostro settore esiste. Chi compra su internet, però, deve essere cosciente dei molti rischi che corre. Tante sono, infatti le truffe. Resi e garanzia per chi compra online restano il problema principale».
Infatti, ammette che, «nel complesso, nell’ultimo anno, noi abbiamo registrato buoni numeri e constatato che il cliente vuole toccare con mano, vedere il prodotto e ascoltare i professionisti del settore. Sicuramente, poi, farà i confronti con i prezzi online ma sempre assumendosi la responsabilità della sua scelta finale».
Sulle festività di fine anno Paolo Cavallo si dice fiducioso: «Presentiamo offerte anche più convenienti rispetto all’e-commerce. Quindi ci aspettiamo buoni risultati»
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Alessandro Venneri, Libreria Dante Alighieri, Casarano
«Solo la stabilizzazione della viabilità in centro da parte del Comune potrà restituirci un po’ di serenità»
Alessandro Venneri, titolare della Liberia Dante Alighieri, premette che «l’associazione del commercianti in realtà si è un po’ dissolta in questi ultimi due anni, dopo che è stata siglata una sorta di convenzione per un “travaso” nella Confcommercio e molti si sono rifiutati».
Anche se non c’è un’associazione ufficiale, però, «da un paio di anni alcuni di noi, imprenditori e piccoli imprenditori, fanno gruppo e operano sul territorio di Casarano, per promuovere iniziative e contribuire a rendere attrattiva la città. A tal proposito», anticipa Venneri, «per quanto riguarda il prossimo Natale, si stanno delineando in questi giorni alcune manifestazioni che coinvolgeranno il centro del paese e, molto probabilmente, la villetta di via Lupo, piazzetta Petracca: iniziative, come mercatini e musica live, programmate tutte, subito dopo la festa dell’Immacolata, nei fine settimana di dicembre».
Sulla concorrenza agguerrita dell’e-commerce ammette: «La sofferenza dovuta a cali di vendite c’è indubbiamente stata. Il commercio on-line indubbiamente ha preso piede. A questo si aggiunga che noi casaranesi abbiamo pagato anche il fatto che negli ultimi anni la viabilità del centro sia stata coinvolta dal rifacimento di piazze e strade e, ancora oggi, come dicevo prima, ci sono lavori in corso che rendono precari traffico e parcheggi.
Tutto questo, ovviamente, crea un certo scombussolamento in chi vuole venire a trovarci.
Tornando al commercio elettronico, difficile quantificare il danno per la mia attività e quelle degli altri commercianti del posto. Detto che, comunque l’e-commerce è un ulteriore impedimento per i negozi di prossimità, bisogna reagire con i propri mezzi. Se un nemico non puoi sconfiggerlo devi farlo tuo alleato.
“Non possiamo certo metterci a combattere i colossi nazionali e internazionali però, quindi abbiamo iniziato”
Non possiamo certo metterci a combattere i colossi nazionali e internazionali però, quindi abbiamo iniziato a utilizzare piattaforme per la vendita on-line per far quadrare i conti. Allo stesso tempo, abbiamo implementato l’utilizzo dei canali social e tutto ciò che il mercato digitale propone».
Anche per questo il bilancio dell’anno che sta per finire per la Dante Alighieri è «tutto sommato soddisfacente, nonostante il settore dei libri nazionali denunci un deciso calo di vendite perché quei libri si trovano anche online.
Il settore dei libri locali o salentini invece, è in crescita. Così come quello dell’editoria scolastica. Quest’ultimo, un settore nel quale siamo particolarmente specializzati dopo cinquant’anni di attività sempre svolta con la massima professionalità».
Più che alle festività di fine anno, Venneri guarda un po’ più in là: «Sono certo che la stabilizzazione della viabilità in centro da parte del Comune possa restituirci un po’ di serenità, anche se non potrà mai restituire alla città tutte quelle attività che nel frattempo sono state costrette a chiudere».
Queste interviste le potete trovare su il Gallo cartaceo, distribuito questo fine settimana, in 80 Comuni del Salento;
seguono, fra poco su queste colonne, le interviste ai commercianti di, Tricase…
Approfondimenti
Maglie e le opinioni dei commercianti, questo Natale…
Marco Candido, di Candido Store, e Luigi Muci, di Muci Abbigliamento, tra consigli, suggerimenti e…
Marco Candido, Candido Store – Maglie
«Contro le vendite online, dovremo essere bravi a rendere lo shopping esperienza piacevole e gratificante»
Marco Candido (Candido Store) ci porta a conoscenza che «sono stati programmati degli eventi per tutti i fine settimana, fino a Natale, con spettacoli di artisti di strada.
Insieme agli addobbi sempre più ricchi e ricercati, contribuiranno a creare a Maglie quel clima natalizio di serenità e spensieratezza di cui tutti abbiamo bisogno».
In paese però non c’è una vera e propria associazione dei commercianti: «Purtroppo no, ad eccezione di un’associazione di strada che ovviamente coinvolge solo una parte di noi. Più volte si è provato a crearne una, ma senza risultato».
Sulla concorrenza che corre sul web ammette: «L’e-commerce ha portato la totalità dell’offerta di ogni servizio e prodotto nelle nostre case o, meglio, nelle nostre mani, sui nostri smartphone, spesso a prezzi più vantaggiosi. È ovviamente una concorrenza che si fa sentire, alla quale i negozi di prossimità posso rispondere, con successo, offrendo i servizi che l’e-commerce ancora non può dare.
Innanzitutto, una selezione di prodotti mirata e innovativa, che risponda e anticipi le esigenze della propria clientela e che la supporti quindi nelle scelte d’acquisto; una qualità del servizio in fase di acquisto, intesa come consulenza ed in generale come esperienza piacevole e gratificante, che difficilmente un ordine online può dare.
“I nostri acquisti sono spesso emozionali, rispondendo più ad una necessità di gratificazione personale…”
Oggi i nostri acquisti, soprattutto nel nostro settore, sono spesso emozionali, rispondendo più ad una necessità di gratificazione personale che ad una specifica esigenza, e noi dobbiamo essere bravi a rendere questa esperienza piacevole e gratificante.
Altro punto di forza dei negozi di prossimità deve essere la credibilità, in termini di garanzia totale di soddisfazione dell’acquisto effettuato; il cliente deve poter contare sul fatto che noi ci siamo e ci saremo sempre per risolvere i problemi che dovesse riscontrare».
Candido definisce l’anno che sta per finire come «altalenante, con mesi fortemente negativi e altri molto positivi.
Nel complesso siamo in linea con lo scorso anno e questo, nel nostro settore, non è male. Viviamo globalmente un momento di forti turbolenze ed incertezze che non aiutano il mercato, ma siamo convinti che serietà, coerenza e essere propositivi alla lunga paghino. Quindi, si: siamo fiduciosi per le festività».
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Luigi Muci, Muci Abbigliamento – Maglie
«Siamo fortunati perché il nostro centro storico è una sorta di Centro Commerciale a cielo aperto»
Luigi Muci, di Muci Abbigliamento Uomo, ammette: «A Maglie non abbiamo un’associazione commercianti, quindi le iniziative ogni anno nascono un po’ “a spot” e sono create da tante piccole associazioni.
Poi, la Proloco, insieme all’amministrazione, le mette insieme per creare un cartellone natalizio. Quest’anno i commercianti di via San Giuseppe, che è una stradina pedonale molto carina che costeggia il municipio, hanno organizzato degli eventi. Via collegata anche con piazza Caduti di via Fani, luogo di ritrovo per la vita notturna magliese, che da un paio d’anni è stata resa pedonale. In questa zona del centro storico si terranno degli spettacoli che richiameranno un bel po’ di gente».
Sulle vendite di fine anno aggiunge: «C’è molta attesa per il periodo natalizio, che ha un’incidenza del 20-30% sul fatturato annuo. Ovviamente, ciò dipende anche dalla tipologia del negozio».
Sulla concorrenza dell’e-commerce: «Negli ultimi periodi le vendite sono calate per vari motivi e non soltanto, per l’avvento dell’online spesso preferita da chi acquista per la convenienza economica ,visti gli sconti che effettuano e anche perché più facile e veloce.
Il piccolo negozio di vicinato può contrastarla con la fidelizzazione del cliente, con la qualità e, soprattutto, garantendo accoglienza, offrendo il surplus della consulenza e guadagnando la fiducia dei clienti. Almeno nei piccoli centri i rapporti personali resistono e sono importanti».
“Dobbiamo fare i conti con la desertificazione dei piccoli centri. Fenomeno che non coinvolge solo il nostro settore…”
Il centro storico magliese è un centro commerciale a cielo aperto: «Dobbiamo fare i conti con la desertificazione dei piccoli centri. Fenomeno che non coinvolge solo il nostro settore, la desertificazione commerciale comporta tutta una serie di problematiche anche sociali.
Tutto sommato noi, a Maglie, siamo fortunati perché la nostra città offre una serie di negozi tutti raccolti in centro. Chi viene a Maglie può scegliere tra un’ampia gamma di negozi (uomo, donna, calzature, oggettistica, ecc.), vicini uno all’altro. Questo è un punto a nostro favore che ci aiuta a mantenere ancora un appeal importante anche per la posizione della Città che è centrale rispetto all’intero Salento».
Ricollegandosi alla rivalità con il variegato mondo di internet, Muci sottolinea: «È importante cercare di far capire al consumatore che anche se risparmia qualche euro, quando acquista on-line arreca un danno al proprio paese, al commercio, all’economia del proprio territorio. Senza dimenticare che, acquistando on-line, si rinuncia a fare una passeggiata in centro: l’acquisto è anche un importante momento sociale, che consente di comunicare, di confrontarsi con i negozianti, di scambiare due chiacchiere».
Queste interviste le potete trovare su il Gallo cartaceo, distribuito questo fine settimana, in 80 Comuni del Salento;
seguono, fra poco su queste colonne, le interviste ai commercianti di Casarano, Tricase e Ruffano…
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