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Attualità

Una luce verde per i migranti nella Giornata dei Diritti Umani

L’iniziativa di “Io accolgo” per la Giornata Mondiale dei Diritti Umani: una lanterna verde spunto di riflessione e gesto di solidarietà per i profughi bloccati lungo le frontiere europee

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Domani, venerdì 10 dicembre, è la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. Una celebrazione sovranazionale che si tiene annualmente e per la quale, quest’anno, i promotori di #ioaccolgo, tra cui l’Arci, hanno deciso di lanciare un messaggio simbolico. Un gesto che unisca tutti quanti nella solidarietà nei confronti delle migliaia di migranti bloccati lungo le frontiere di tutta Europa: l’accensione di una lanterna verde sulle finestre delle nostre case.





Io accolgo” è una campagna nata su iniziativa di un ampio fronte di organizzazioni della società civile, di enti e di sindacati, per dare una risposta forte e unitaria alle politiche nazionali ed europee sempre più restrittive nei confronti dei richiedenti asilo e dei migranti. Misure e direttive che continuano a violare i principi affermati dalla nostra Costituzione e dalle Convenzioni internazionali, e producono conseguenze negative sull’intera società.





Attraverso una serie di azioni, a livello nazionale e locale, la campagna “Io accolgo” mira a dare voce ai tanti cittadini che condividono i valori dell’accoglienza e della solidarietà; a promuovere reti territoriali di prossimità che mobilitino il maggior numero possibile di enti pubblici e del privato sociale per la realizzazione di interventi di accoglienza e di inclusione sociale; e ad avviare un dialogo con quei cittadini che non sposano esplicitamente le politiche anti-migranti, ma non riescono nemmeno a contrapporre una visione diversa, e che spesso si sentono disorientati o preferiscono scivolare nell’indifferenza.




La Giornata Mondiale dei Diritti Umani, che non a caso viene celebrata il 10 dicembre, data in cui nel 1948 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione Universale dei diritti umani, torna ad essere quindi spunto di riflessione e partecipazione.





“Come promotori della campagna #ioaccolgo”, scrivono da Arci Lecce Solidarietà, “invitiamo ad “accedere una luce” sui diritti dei migranti. Facciamolo tutti insieme: accendiamo alle finestre delle nostre case, dei nostri uffici, delle nostre parrocchie, una la luce verde della solidarietà che illuminerà simbolicamente i passi incerti dei tanti uomini, donne e bambini in viaggio, in fuga da guerre, violenze e violazioni dei diritti. A partire dalla Polonia, le #lanterneverdi stanno già illuminando tante città europee e comuni italiani. Condividiamo sui social una foto delle lanterne accese, per far sapere a tutti che c’è un’Italia che accoglie e rispetta, difende e mette al centro delle proprie azioni i diritti umani”.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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