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Attualità

Una Ludobarella con le ali per i piccoli pazienti

Solidarietà: l’impegno dell’Aeronautica Militare di Galatina e dell’associazione “Cuore e Mani Aperte”. Il ricavato delle iniziative di beneficenza della base aerea salentina e del 5×1000 della OdV, devoluto all’U.O. di Onco-Ematologia pediatrica del Polo Oncologico “Giovanni Paolo II” di Lecce. Donata lettiga riprende forma e colori del velivolo MB339 “Special Color” progettato per festeggiare, lo scorso settembre, il 75° anniversario della scuola di volo

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Presso il Polo Oncologico “Giovanni Paolo II” di Lecce, il col. Filippo Nannelli, comandante del 61° Stormo, il ten. col. Luca Corsi, vice direttore del 10° Reparto Manutenzione Velivoli in rappresentanza del direttore col. Fabio Cerase, e don Gianni Mattia, presidente dell’associazione “Cuore e Mani Aperte OdV”, hanno donato all’Unità Operativa di “oncoematologia pediatrica” del nosocomio leccese, una “ludobarella”, un dispositivo sanitario destinato al trasporto dei piccoli pazienti.


La donazione si è svolta nel rigoroso rispetto delle misure precauzionali imposte dall’emergenza sanitaria e ha visto la partecipazione del dott. Rodolfo Rollo, direttore generale della A.S.L. di Lecce, della dott.ssa Assunta Tornesello, direttore responsabile dell’Unità Operativa, e della dott.ssa Carmen Attanasi della Direzione Medica di Presidio.


La lettiga donata riprende forma e colori del velivolo MB339 “Special Color” progettato per festeggiare, lo scorso settembre, il 75° anniversario della scuola di volo; la grafica è stata però reimpostata in chiave fumettistica per cercare di rendere meno angusto uno spazio destinato, per sua stessa natura, ad accogliere bambini che vivono situazioni di disagio.


“Ti rialzerò, ti solleverò – Su ali d’aquila ti reggerò – Sulla brezza dell’alba ti farò brillar – Come il sole, così nelle mie mani vivrai”: così recita il testo di una canto ecclesiastico citato da Don Gianni, presidente dell’associazione: «L’Aeronautica Militare ancora una volta si è resa partecipe di una carezza sul cuore ed è nata una nuova ‘ludobarella’, che sa risvegliare quel messaggio di speranza. Uomini che sanno attraversare le nuvole con le loro ali d’aquila. Uomini che sanno farsi portatori d’amore con la solidarietà e la preghiera. La cura passa dal cuore, dal suo saper amare, dal suo vivere nelle Sue mani».


L’evento rientra nel progetto, perseguito ormai da tempo dall’associazione, di umanizzazione delle cure e degli ambienti ospedalieri.


«Ancora una volta, e lo sottolineo con un pizzico di orgoglio, il nostro personale ha dimostrato grande generosità e altruismo», ha affermato nell’occasione il colonnello Nannelli, «oltre a svolgere i compiti che ci impone la nostra missione, ossia insegnare a giovani allievi a diventare bravi piloti e uomini responsabili, ci diamo da fare per organizzare varie iniziative finalizzate a raccogliere risorse da destinare ai settori del territorio istituzionalmente impegnati ad aiutare chi soffre. Nel perseguimento di questo scopo, oramai da qualche anno, si è sviluppata una forte sinergia con l’associazione ‘Cuore e Mani Aperte’, che ci incoraggia a fare sempre di più, soprattutto quando a beneficiarne sono i bambini».


Riferendosi poi alla grafica realizzata sulla ludobarella, il comandante Nannelli ha proseguito: «Un aereo colorato all’interno delle corsie ospedaliere, che richiama i velivoli che ogni giorno solcano i cieli del Salento, oltre a testimoniare il senso di vicinanza dell’Aeronautica Militare alla comunità locale, spero possa anche regalare un attimo di spensieratezza ai piccoli pazienti e ai loro familiari».


Il tenente colonnello Corsi, vicedirettore del 10° R.M.V., ha commentato l’evento sottolineando come la base salentina sia «un esempio di come la sinergia, la collaborazione e l’unione d’intenti siano un moltiplicatore di forze che consente non solo di raggiungere risultati di eccellenza nelle attività d’istituto, che per il nostro reparto consistono nel mantenere pronti ed efficienti i velivoli necessari alla scuola di volo e non solo, ma anche di confermare, ancora una volta, che l’altruismo e la generosità delle nostre donne e dei nostri uomini è capace di portare contributi tangibili a supporto di chi è meno fortunato. Ringrazio sentitamente l’associazione ‘Cuore e Mani Aperte’ che, continuando nel solco di una tradizione ormai consolidata, ci dà questa occasione di poter alleviare le pene dei più piccoli».  






Sull’aeroporto militare di Galatina operano due importanti reparti dell’Aeronautica Militare italiana, il 61° Stormo e il 10° Reparto Manutenzione Velivoli.


Il 61° Stormo, dipendente dal Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3^ Regione Aerea di Bari, è una scuola di volo, di lunghe tradizioni, che provvede alla formazione e all’addestramento su aviogetti degli allievi piloti.


Oggi è di fatto una realtà internazionale che ospita piloti e istruttori provenienti da ogni parte del globo: un’eccellenza dunque al servizio del Paese, che offre un sistema integrato di addestramento, di produzione italiana, tra i più avanzati nel panorama mondiale.


Il 10° Reparto Manutenzione Velivoli è un ente manutentivo posto alla diretta dipendenza della 2^ Divisione del Comando Logistico dell’Aeronautica Militare la cui missione consiste nella gestione tecnica e logistica dei velivoli T-339, T-346 e T-345 in dotazione all’Aeronautica Militare italiana.


Il 10° R.M.V. provvede inoltre ad assicurare l’operatività delle barriere d’arresto velivoli, a cavo e a rete, installate in tutti gli aeroporti gestiti dall’Aeronautica Militare, sia in Patria sia all’estero.


L’associazione Cuore e Mani Aperte OdV è una organizzazione no-profit sorta nel 2001 a sostegno di tutti coloro che ne hanno bisogno, poveri e malati, interni ed esterni all’ospedale Vito Fazzi di Lecce.


Pioniera, in territorio salentino, della forma di volontariato ospedaliero della animazione da corsia, meglio nota come clownterapia, negli anni ha manifestato una sempre maggiore attenzione verso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri.


In tale ambito, dapprima ha acceso i motori della Bimbulanza, l’ambulanza pediatrica che gratuitamente trasporta minori dalle nostre zone verso i maggiori centri d’eccellenza d’Italia dove possono trovare cure più adeguate alle loro patologie; quindi si è occupata delle umanizzazioni pittoriche della risonanza magnetica del Fazzi, di quella del polo oncologico leccese e della tac, allo scopo di favorire la distensione psicologica del minore durante l’esecuzione dell’esame.


Parimenti ha colorato la sala prelievi del Fazzi, il Day Service pediatrico di Endocrinologia e Diabetologia di Casarano, e l’intero reparto di Pediatria del nosocomio di Gallipoli.


Particolarmente note sono le sue ludobarelle, di cui orami sono provvisti tutti i reparti pediatrici del Salento e non solo.


Infatti, la ludobarella ha raggiunto anche l’Unità Operativa di Neurochirurgia infantile del Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma.


Attualità

Le scarpe con cui il Papa è stato sepolto vengono da Miggiano

Francesco ha voluto che fossero quelle che indossava tutti i giorni: al suo funerale, gli occhi del mondo su quel prodotto dell’artigianalità salentina

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Miggiano e tutto il Salento entrano nella storia di Papa Francesco, in uno dei momenti più solenni e commoventi della Chiesa cattolica.

Oggi, in occasione dei funerali del Santo Padre, il mondo intero ha posato lo sguardo su un dettaglio carico di significato: le scarpe con cui Papa Francesco ha scelto di essere sepolto.

Il Pontefice infatti ha espresso il desidero di portare con sé nell’aldilà le sue umili scarpe di tutti i giorni. Ecco infatti che nelle foto che hanno fatto il giro del mondo si scorge quel paio di scarpe nere, consumate dall’utilizzo.

Un dettaglio che per il Salento ha un valore enorme, perché quelle scarpe sono nate a Miggiano.

Ne dà notizia il Comune in una nota in cui spiega che sono state realizzate nell’aprile 2024 dal Laboratorio Ortopedico Bello srl. Opera dei fratelli Vittorio e Giuseppe Bello (che negli anni hanno sempre recapitato di persona al Santo Padre il loro prodotto), le calzature ortopediche sono testimonianza di dedizione e di mani esperte che, nel silenzio dei laboratori, hanno creato qualcosa di infinitamente prezioso.

Il Comune di Miggiano ha espresso con orgoglio questo sentimento in una nota ufficiale:

“Papa Francesco porta con sé un pezzo di Miggiano e così ci sentiamo a lui ancor più vicini. La Comunità di Miggiano è onorata di aver offerto al Pontefice il pregio del proprio artigianato locale.”

Non si tratta solo di un onore per Miggiano, ma di un vero tributo all’intero Salento, terra di saperi antichi, di mani sapienti, di tradizione artigiana che riesce ancora a parlare al mondo con la lingua della qualità e della cura.

In un’epoca di globalizzazione e produzione industriale di massa, il fatto che il Papa abbia scelto — per il momento più intimo e sacro della sua esistenza terrena — delle scarpe fatte a mano in un piccolo comune salentino, ha un significato immenso. È la consacrazione di un modo di lavorare autentico, umano, profondamente radicato nella nostra identità.

Oggi le immagini del Santo Padre, vestito con la semplicità che l’ha sempre contraddistinto, e calzato con quelle scarpe di Miggiano, hanno fatto il giro del mondo.

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Alessano

Fine settimana Plastic Free. L’Onda Blu anche in Salento

Dando concretezza agli insegnamenti di Papa Francesco, gli appuntamenti in Salento: sabato 26 aprile ad Alessano, Surano, Vernole; domenica 27 aprile a Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano

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Buttare via la plastica in mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”.

L’insegnamento di Papa Francesco sarà messo in pratica questo fine settimana dai volontari di Plastic Free Onlus, l’associazione impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento legato all’abuso di plastica.

I 222 appuntamenti di pulizia e sensibilizzazione ambientale in programma in tutta Italia sabato 26 e domenica 27 aprile saranno preceduti da un minuto di silenzio, in rispetto del lutto nazionale per la morte del Pontefice.

L’onda blu degli oltre 10mila volontari Plastic Free celebrerà così la 55esima edizione dell’Earth Day, la Giornata della Terra indetta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare la popolazione mondiale sulle condizioni in cui versa il nostro Pianeta e su cosa poter fare per salvaguardarlo. L’obiettivo è ripulire l’ambiente, rimuovendo 100mila chili di plastica e rifiuti, e invitare tutti ad una maggiore consapevolezza dell’impatto dei propri comportamenti quotidiani.

Anche la Puglia sarà protagonista con ben 27 appuntamenti coordinati dal referente regionale Luigi Schifano: sabato 26 aprile a Castellana Grotte, Mola di Bari, Putignano(BA), Francavilla Fontana (BR), Alessano, Surano, Vernole (LE), Crispiano (TA) e domenica 27 aprile ad Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Molfetta, Polignano a Mare, Rutigliano, Santeramo in Colle (BA), Brindisi, Ceglie Messapica, Fasano (BR), Rodi Garganico(FG), Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano (LE), Castellaneta (TA).

Agire concretamente mettendoci passione, energia e amore per la terra. Con questo spirito – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – grazie al coordinamento dei nostri 1.200 referenti territoriali, entreremo in azione nei parchi delle città, lungo gli argini di fiumi e laghi, sulle spiagge delle località costiere e nei piccoli borghi italiani. Lo faremo coinvolgendo chiunque abbia a cuore il destino del Pianeta: per partecipare sarà sufficiente iscriversi gratuitamente www.plasticfreeonlus.it”.

Le attività si svolgeranno con il supporto di Treedom, BCorp italiana e sustainability partner dell’iniziativa. La collaborazione permetterà anche di piantare alberi a sostegno delle attività ambientali di Plastic Free Onlus, che ad oggi ha coinvolto oltre 260mila volontari, raccolto 4,4 milioni di chili di rifiuti, e realizzato più di 7.800 appuntamenti di pulizia ambientale. Solo in Piemonte, da inizio anno, si sono svolti 92 appuntamenti coinvolgendo circa 1.250 persone e rimuovendo oltre 13.000 chili di plastica e rifiuti. Sensibilizzati, inoltre, 2.700 studenti e 800 cittadini.

Per scoprire tutti gli appuntamenti e partecipare: www.plasticfreeonlus.it.

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Attualità

Scivolone a Maglie: il 25 aprile diventa Festa della Repubblica

Clamorosa svista sui manifesti del Comune e non è la prima: un anno fa la foto dell’attore Gifuni al posto di quella di Aldo Moro. E c’è anche chi dice “errore voluto per cancellare vero significato della Liberazione”

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Maglie, i manifesti comunali confondono il 25 aprile con la Festa della Repubblica: polemiche e sconcerto

A Maglie il 25 aprile arriva… con una svista. In questi giorni, i cittadini hanno notato affissi nei punti principali della città dei manifesti del Comune che annunciano le celebrazioni per la “Festa della Repubblica”, dimenticando però che la data in questione è quella del 2 giugno.

Il 25 aprile, infatti, è storicamente e istituzionalmente riconosciuto come la Festa della Liberazione, giornata simbolo della fine del nazifascismo in Italia.

Una svista? Forse. Ma in città c’è chi si chiede se si tratti di un errore davvero casuale o se ci sia, invece, una scelta più sottile dietro, considerando l’orientamento politico di centrodestra dell’attuale amministrazione comunale.

Non sarebbe la prima volta che a Maglie si inciampa sulla memoria storica. I più attenti ricorderanno il clamoroso scivolone di un anno fa, quando furono realizzati manifesti commemorativi per Aldo Moro… con la foto di un attore che lo interpretava (Gifuni), anziché del vero statista magliese.

Il gruppo di opposizione “Maje Noscia” ha commentato così l’accaduto con un post sui social:

“CHE CONFUSIONE!!!

A Maglie si anticipano le celebrazioni: sembra infatti che la Festa della Repubblica sia arrivata con un mese e mezzo d’anticipo, confusa con il 25 aprile che pare quasi scivolare via, confuso con un’altra ricorrenza.

Un refuso? Forse, ma l’ennesimo…

Anche gli errori più piccoli, quando toccano la memoria storica, ci ricordano quanto sia fondamentale conoscere — e riconoscere — la Storia.

Perché senza studio, attenzione e consapevolezza, si rischia di confondere le date… e, più grave ancora, il senso.

Il 25 aprile celebriamo la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Ricordarlo con esattezza è un dovere. Civico, culturale e democratico.”

La speranza è che, al di là delle appartenenze politiche, si possa riportare al centro l’importanza del rispetto per la memoria collettiva e per le ricorrenze che hanno segnato la storia democratica del nostro Paese.

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