Attualità
UniSalento consegna 221 diplomi di dottorato
Cerimonia domani presso il Centro congressi del Complesso Ecotekne
L’Università del Salento si prepara ad accogliere la cerimonia di consegna dei diplomi di dottorato ai 221 “dottori di ricerca” che hanno conseguito il titolo negli anni solari 2014 e 2015.
Domani, giovedì 7 luglio, alle ore 10,30 presso il Centro congressi del Complesso Ecotekne (via per Monteroni, Lecce), si ritroveranno i 221 dottori in: “Scienze del patrimonio culturale” (coordinatore professor Massimiliano Rossi), “Ingegneria dei materiali e delle strutture e nanotecnologie” (coordinatore professor Alfonso Maffezzoli), “Ingegneria dei sistemi complessi” (coordinatore professor Giulio Avanzini), “Matematica e informatica” (in convenzione con l’Università della Basilicata, coordinatore professor Carlo Sempi), “Fisica e nanoscienze” (coordinatrice professoressa Rosaria Rinaldi), “Human and social sciences” (coordinatore professor Sergio Salvatore), “Filosofia: forme e storia dei saperi filosofici” (in convenzione con Université Paris Sorbonne e Universität zu Köln, coordinatore professor Loris Sturlese), “Lingue, letterature e culture moderne e classiche” (in convenzione con l’Università di Vienna, coordinatrice professoressa Maria Grazia Guido), “Scienze e tecnologie biologiche e ambientali” (coordinatore professor Santo Marsigliante), “Diritto dei beni privati, pubblici e comuni. Tradizione e innovazione nei modelli di appartenenza e fruizione” (coordinatore professor Giancarlo Vallone), “Economia, management e metodi quantitativi” (coordinatrice professoressa Gisella Facchinetti).
La cerimonia sarà aperta in musica con un intervento del “Coretto” del Coro Polifonico UniSalento; dopo i saluti del Rettore Vincenzo Zara e del Direttore della Scuola di Dottorato Antonio Leaci, è in programma una lectio magistralis del professor Massimo Inguscio, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, su “La luce e la misura del tempo”.
“Il dottorato di ricerca è il terzo e più elevato livello di formazione universitaria. Durante un corso di dottorato, che dura almeno tre anni, occorre dare prova di attitudine all’attività di ricerca“, ricorda il professor Antonio Leaci, Direttore della Scuola di Dottorato dell’Ateneo salentino, “e per il conseguimento del titolo di “Dottore di Ricerca” (Ph.D.) occorre presentare una tesi finale con risultati originali e innovativi. Abitualmente si pensa al dottorato come primo passo verso una carriera accademica, ma le competenze maturate sono utilissime per esercitare attività di alta qualificazione presso soggetti pubblici e privati, e anche nell’esercizio delle libere professioni“.
Dall’Anno Accademico 2013/2014 l’attivazione dei corsi avviene esclusivamente previo accreditamento concesso dal MIUR, su conforme parere dell’Agenzia Nazionale di Valutazione dell’Università e della Ricerca (ANVUR), sulla base di criteri e parametri che garantiscono la validità, in ambito nazionale e internazionale, della produzione scientifica dei componenti dei Collegi dei Docenti e la disponibilità di adeguate risorse e attrezzature per sostenere l’attività di ricerca dei dottorandi.
Per l’Anno Accademico 2016/2017, l’Università del Salento ha riproposto al Ministero l’accreditamento di 11 corsi di dottorato, di cui due internazionali. Per tutti è stato ottenuto parere pienamente favorevole. I posti messi a bando sono 79, di cui 40 con borse di studio coperte con fondi interni e 22 finanziate da Enti pubblici o privati di ricerca o da progetti di ricerca su fondi comunitari. Per presentare la domanda di partecipazione c’è tempo fino al 20 luglio: il bando è su https://www.unisalento.it/web/guest/concorsi/-/bandi/view/63714747.
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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