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Attualità

Vini e vinili a Casarano

“Vini e Vinili” è il titolo della serata che l’Associazione culturale “Libertà è Partecipazione” ha organizzato per venerdì 29 luglio in Piazzetta Nazario Sauro

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“Vini e Vinili” è il titolo della serata che l’Associazione culturale “Libertà è Partecipazione” ha organizzato per venerdì 29 luglio in Piazzetta Nazario Sauro a Casarano ed il leit motiv è in fondo racchiuso proprio nel suo titolo. Decine, infatti, saranno le qualità di vini che potranno essere degustate grazie alla collaborazione di importanti cantine del territorio come “Dei Agre”, la casaranese “Vinolì”, “Cantine del Matino” e “Libera Terra” dell’Associazione Libera di Don Ciotti, che, come si sa, produce il suo vino nei terreni confiscati alle mafie. “Questa serata però non vuole essere l’imitazione di altre fortunate iniziative che incentrano tutto ed esclusivamente sulla degustazione”, spiega Maria Teresa Bellante, portavoce dell’Associazione, “ma sarà molto variegata e testimonierà l’abilità di questo gruppo di ragazzi nel ravvivare le serate casaranesi grazie ad un pizzico d’iniziativa”. La serata vedrà la collaborazione del prof. Aldo D’Antico de “il Museo del Vino” di Parabita, che di questa antica bevanda illustrerà storia, tradizioni e cultura contadina. Ma a rendere davvero particolare quest’appuntamento sarà il “Mercatino salentino del vinile”, una delle migliori occasioni per vendere, acquistare o permutare i nostalgici dischi di vinile. Responsabile e curatore sarà Antonio Pappadà, proprietario di una collezione di oltre 20mila vinili. E lo stesso Pappadà metterà a disposizione la propria esperienza per eventuali valutazioni che i visitatori vorranno sottoporgli. Ovviamente l’angolo musicale non potrà che essere assicurato dai brani vintage contenuti negli stessi nostalgici dischi neri.

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Poule scudetto: rossoazzurri distratti, passa il Siracusa

Padroni di casa già con la testa alla Serie C, si complica il cammino del Casarano. Intanto la Società è al lavoro per l’omologazione del “Capozzza” alla Lega Pro

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CASARANO-SIRACUSA 1-3
Reti: pt 27′ Ferrara (C), 40′ Di Paolo (S); st 37′ Convitto (S), 48′ Russotto rig. (S)

Quattro reti a Gravina, una con l’Ischia e tre dal Siracusa, fanno otto gol subiti nei tre incontri affrontati dal Casarano, dopo la matematica certezza della promozione in serie C con relativi festeggiamenti. Ci può stare.

Ma ieri in un Capozza, intristito da una costante e sottile pioggerella a rendere scivoloso il manto erboso, gli uomini di mister Di Bari, probabilmente per scarsa concentrazione, hanno sbagliato l’incredibile sottoporta e il Siracusa ne ha profittato, ribaltando l’iniziale vantaggio rossoazzurro ad opera dell’instancabile Ferrara.

Era la prima partita del triangolare della poule scudetto di serie D fra Casarano, Siracusa e Guidonia.

Ora, in base al regolamento, le Serpi già mercoledì dovranno affrontare fuori casa il Guidonia, mentre il Siracusa attenderà domenica i laziali in casa.

Insomma, partenza più ad handicap non poteva accadere, per poter sperare nel superamento
del turno eliminatorio.

Al di là di quello che avverrà in settimana, resterà indelebile la stupenda cavalcata verso la vittoria nel girone e il ritorno dopo ventisette anni nella serie C.

Mentre fervono al Capozza i lavori necessari per l’omologazione entro giugno da parte della Lega, potrebbe già da mercoledì essere dato il “rompete le righe” e che inizi l’impegno della Società per ben figurare nella tanto attesa nuova categoria.

Giuseppe Lagna

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I tifosi aretusei festeggiano la vittoria. Nella foto in alto, la gioia di Vincenzo Ferrara per il gol

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Attualità

La “Bike economy” a Lecce e provincia: una filiera diffusa

Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio)…

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A Lecce e provincia la “Bike economy” è una filiera diffusa che va dalla fabbricazione di biciclette tradizionali oppure elettriche a pedalata assistita fino alla vendita, dalla riparazione e manutenzione fino al noleggio o al leasing.

Nel Salento sono attive 90 imprese che danno lavoro a 103 addetti.

Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio) o amministrativo/gestionale (ad esempio ufficio, magazzino, deposito), ubicato in luogo diverso da quello della sede legale.

È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.

«L’integrazione di dati – spiega Davide Stasi – assieme alla formazione e alla cultura delle due ruote stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo e utilizziamo la bicicletta: permettono di progettare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale nelle città, ma soprattutto di promuovere valori etici e sociali nella ciclo della logistica e nei sistemi di delivery. Non si tratta solo del tragitto casa-lavoro dei dipendenti o degli spostamenti per attività di tipo aziendale, ma anche del trasporto, della distribuzione e della vendita di merci.

Tanti aspetti che, messi tutti insieme, sono in grado di operare una piccola rivoluzione green a beneficio di tutti. Al mondo delle due ruote – aggiunge Stasi – guardano con crescente interesse non solo gli addetti ai lavori del settore, quali i produttori di biciclette, componentistica e accessoristica o i commercianti al dettaglio o i noleggiatori ma anche gli appassionati di cicloturismo; i produttori di macchine industriali/tecnologie (ad esempio robot) o strumenti (ad esempio stampi) per la produzione di biciclette o per la produzione di componentistica; e poi ancora, i produttori di servizi e tecnologie intangibili (ad esempio le soluzioni software) al servizio della filiera della bicicletta, le associazioni, gli investitori e i business angels. Fino alla pandemia e nel periodo immediatamente successivo – ricorda Stasi – il mercato è cresciuto grazie alle e-bike. Subito dopo il Covid, in particolare e per oltre un anno, la filiera della “Bike economy” ha registrato un incremento maggiore delle più rosee aspettative. Dopodiché, l’assestamento del mercato e i tempi lunghi di consegna hanno rallentato questa sorprendente crescita. Il mercato oggi continua a soffrire per le piccole dimensioni delle aziende e per una politica ancora poco lungimirante che non incentiva l’utilizzo delle biciclette attraverso, ad esempio, una forte defiscalizzazione».

“Bike economy” a Lecce e provincia Imprese attive Localizzazioni Addetti
Fabbricazione di biciclette (Ateco 30.92) 1 1 1
Fabbricazione di biciclette, escluse parti e accessori (Ateco 30.92.1) – fabbricazione di  biciclette senza motore, con motore elettrico a propulsione o elettriche a pedalata assistita 3 3 1
Attività di intermediari del commercio all’ingrosso di biciclette (Ateco 46.18.22) 38 39 38
Commercio all’ingrosso di biciclette e altre attrezzature e articoli sportivi (Ateco 46.49.4) 10 15 13
Noleggio e leasing operativo di biciclette (Ateco 77.21.01) – incluse  biciclette con pedalata elettrica assistita  15 30 23
Riparazione e manutenzione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (95.29.2) 23 24 27
totale 90 112 103
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Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

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Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.

A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.

Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.

Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.

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