Connect with us

Attualità

Vino: il Testo Unico è legge

Semplificazione burocratica mantenendo alti standard qualitativi per il pregiato settore che traina il made in Italy nel mondo. Soddisfazione di L’Abbate (M5S): “Una legge che testimonia la bontà del bicameralismo perfetto”

Pubblicato

il

Approvazione definitiva alla Camera dei Deputati per il cosiddetto “Testo Unico del Vino”, il disegno di legge sulla “Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e commercio del vino” suddiviso in otto Titoli e in 90 articoli. Risultato di un lavoro parlamentare condiviso tra le varie forze politiche e che, dopo l’approvazione a fine settembre a Montecitorio, è stato modificato al Senato per le parti relative alle sanzioni previste dall’articolo 74. Inoltre, sono stati inseriti: una sanzione da 30.000 a 100.000 euro per le contraffazioni o alterazioni dei contrassegni, il richiamo ai regolamenti della Commissione europea e una correzione formale che riguarda la salvaguardia dei vigneti eroici o storici.


Insomma, questa approvazione rappresenta l’apoteosi della perfezione del bicameralismo perfetto”, dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera, “In appena due mesi di lavoro, nonostante il Governo umili il lavoro parlamentare inondandolo di decreti, il Senato ha sollevato questioni formali, sviste ed errori parziali commessi erroneamente nella prima stesura della legge e Montecitorio ha approvato immediatamente comprendendone le motivazioni. Nei fatti è stato dimostrato, ancora una volta, come non è l’attuale impianto con le due camere a rallentare i lavori parlamentari bensì, come una doppia lettura, è possibile correggere imperfezioni. L’Italia, infatti”, continua L’Abbate, “non ha bisogno di nuove leggi ma di buone leggi, di normative scritte bene che devono essere facilmente applicabili e dare risultati oggettivamente positivi”.


Si tratta di un passo storico per l’Italia che, dopo aver superato con 48 milioni di ettolitri di vino la Francia in testa alle classifiche internazionali, sarà il primo Stato al mondo ad essersi dotato di una disciplina organica per il settore vitivinicolo. I vantaggi saranno incentrati soprattutto sulla burocrazia: si prevede, infatti, che con la nuova normativa verranno dimezzate le 100 giornate di lavoro sinora spese ogni anno dietro ai cavilli di legge a cui erano sinora costretti gli operatori del settore, oltre le 70 pratiche da sbrigare ed i 20 enti con cui avere a che fare prima di mettere in commercio una propria bottiglia di vino. Un grande risultato per il Made in Italy agroalimentare garantendo elevati standard di qualità contro le falsificazioni e le frodi.

“Un testo che rappresenta, quindi, un buon mix tra semplificazione e sicurezza”, conclude il deputato 5 Stelle, “risponde alle esigenze di un settore virtuoso e pregiato, che vede nella Puglia la seconda regione d’Italia nel 2016 nella produzione vitivinicola, stando alle previsioni, con 8,7 milioni di ettolitri dopo il Veneto (9,3 milioni) e prima dell’Emilia Romagna (8,1 milioni)”.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

Pubblicato

il

Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

Continua a Leggere

Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

Pubblicato

il

L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

Continua a Leggere

Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

Pubblicato

il

“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti