Connect with us

Attualità

Willo: infrastruttura di rete aziendale, asset di valore

Willo Srl. L’azienda di Scorrano implementa soluzioni di connettività internet e voce, impianti wi-fi, reti cablate, hotspot, sicurezza informatica, sistemi di videosorveglianza

Pubblicato

il

Willo nasce nel 2019 a Scorrano, dalla voglia di fare squadra di un gruppo di professionisti del settore IT che hanno a lungo collaborato occupandosi di reti telematiche da oltre 20 anni.


Oggi l’azienda implementa soluzioni di connettività internet e voce, impianti wi-fi, reti cablate, hotspot, sicurezza informatica, sistemi di videosorveglianza.


«Razionalizziamo la rete, la suddividiamo in segmenti e la monitoriamo per consentire un lavoro più agevole e interventi più efficaci in caso di necessità. Siamo in grado di seguire e supportare aziende dislocate su tutto il territorio nazionale».


In particolare nel settore turistico, la connettività wi-fi è un elemento sempre più importante per la qualità del servizio offerto agli ospiti. Infatti si tratta del fattore che sempre più spesso, se non è in grado di soddisfare in maniera adeguata le esigenze e le aspettative dell’utenza, porta a recensioni negative e prenotazioni perse.


«Un aspetto che è stato rilevato negli ultimi anni», spiega l’ing.Francesco Elia, CEO di Willo Srl, «è che gli ospiti degli alberghi pretendono una buona connessione wi-fi quando si trovano nella struttura, ed al tempo stesso chiedono di essere sempre connessi».


Che cosa vi contraddistingue dai vostri competitor?


«Il nostro principale punto di forza sta nella nostra capacità di progettare e realizzare l’infrastruttura di rete attiva e passiva del cliente, che viene successivamente gestita e monitorata dai tecnici interni della nostra società, sulla quale eroghiamo servizi di connettività, sicurezza informatica, fonia Voip e Wi-Fi.


Costruiamo una soluzione in sintonia con le specifiche esigenze del cliente, affiancandolo in un percorso che parte dalla definizione delle necessità concrete e degli obiettivi, passando per una progettazione accurata, fino alla messa in opera del progetto e al suo rodaggio sul campo. La società si è dotata degli strumenti tecnici necessari alla certifica del cablaggio sia rame che ottico, alla verifica della copertura Wi-Fi, nonché di strumenti capaci di analizzare le infrastrutture esistenti per capire come è stata realizzata  l’infrastruttura e poterla eventualmente riutilizzare».




Quali servizi offrite?


«Abbiamo sviluppato e continuiamo ad approfondire sistemi molto complessi pensati per far fronte alle esigenze di aziende private o uffici molto strutturati, senza trascurare l’importanza della connettività per luoghi pubblici e di svago quali ristoranti, centri commerciali. Willo è un Internet Service Provider che eroga servizi di connettività wireless, xdsl e Ftth; nei casi in cui si rende necessario un elevato livello di affidabilità, proponiamo e gestiamo soluzioni di backup a caldo della connettività.

Offriamo anche servizi di sicurezza della rete interna, che tra l’altro sono tra i più richiesti dalle aziende e si adattano ad esigenze molto diverse tra loro.

Si può infatti scegliere tra l’installazione di un firewall a monte della rete cliente o l’uso di un’applicazione che lavora sui contenuti e ne blocca l’accesso lavorando su classi di indirizzi IP.

Siamo in grado di garantire la gestione del servizio accesso Wi-Ffi con captive portal, che consente un’efficace gestione delle risorse di rete a disposizione e trasforma l’investimento in valore aggiunto per l’azienda.


Il sistema di autenticazione, altamente personalizzabile, permette infatti non solo di raccogliere i dati personali degli utenti che accedono alla rete per navigare ma anche per impostare campagne promozionali mirate.


Progettiamo e realizziamo sistemi di videosorveglianza distribuiti su aree molto estese, insieme all’infrastruttura radio wireless per il trasporto dei flussi video di cui curiamo la gestione e l’ottimizzazione tecnica. Sono soprattutto strutture alberghiere e pubbliche amministrazioni che ci chiedono l’installazione di questi sistemi.


Proponiamo ai nostri clienti una soluzione di fonia Voip basata su una piattaforma cloud che permette di essere in comunicazione tra colleghi e partner con estrema semplicità e versatilità, modulare ed integrabile con altri software del cliente.


Infine, inseriamo nella nostra offerta un servizio di monitoraggio e assistenza, da remoto e on-site, di tutti gli apparati dell’infrastruttura di rete in modo da verificare lo stato di salute dei sistemi, prevenire eventuali blocchi e garantire prestazioni sempre elevate».


PREMIO INDUSTRIA FELIX 2023


Il turismo per l’Italia, e per regioni come la Puglia in particolare, rappresenta uno dei fattori economici più importanti. «Bisogna lavorare sulla qualità della nostra offerta turistica – ha detto il ministro Fitto il 25 maggio scorso, rivolgendosi direttamente ai vincitori del prestigioso premio Industria Felix – su un rafforzamento delle infrastrutture sui territori».


Willo Srl ha ricevuto il Premio con la seguente motivazione: «Tra le migliori imprese dell’Industria turistica pugliese che compete nei settori comunicazione, cultura, informazione e intrattenimento per performance gestionale e affidabilità finanziaria Cerved».


Dopo il riconoscimento ricevuto a livello regionale, il prossimo 11 dicembre la società sarà premiata a Milano nella sede di Borsa Italiana, a Palazzo Mezzanotte, nell’ambito dell’edizione nazionale con la seguente motivazione: “Tra le TOP imprese con sede legale in Italia per performance gestionale e affidabilità finanziaria CERVED dei settori Comunicazione, Cultura, Informazione ed Intrattenimento”.



Attualità

Il Venerdì Santo e il Coro delle Pie Donne a Ruffano

Pubblicato

il

A Ruffano, i Riti della Settimana Santa hanno origini antichissime e rappresentano un intreccio di fede, storia e tradizione che raggiunge il suo apice nel Venerdì Santo con la Solenne Processione. I confratelli incappucciati, coronati di spine, scalzi e con i simboli della penitenza: le discipline e le pisare. Lungo le strade del paese risuonano degli antichi Inni composti per le Confraternite ruffanesi. Il più struggente e solenne è “O genti che passate”, un lamento che accompagna la processione di Gesù Morto e che scuote gli animi di chi lo ascolta.


A intonarlo insieme alla banda è il grande “
Coro delle Pie Donne”, oltre 100 voci femminili che custodiscono e tramandano una tradizione secolare. Vestite di nero, con il capo velato in segno di lutto, non solo narrano la Passione di Cristo, ma si fanno eco di un dolore universale, dando voce alle sofferenze del mondo. In origine, ogni Confraternita aveva il proprio coro, poi unificato per rendere questa esecuzione ancora più potente e corale.
Per molti anni, queste donne non hanno avuto piena consapevolezza di essere le custodi di un’antichissima tradizione orale. Cantavano perché così si era sempre fatto, senza sapere di tramandare un patrimonio culturale unico. È un’usanza antica, autentica, che ha resistito ai cambiamenti e oggi si rinnova grazie alla partecipazione sempre più sentita delle nuove generazioni. Ancora oggi, infatti, il coro è un simbolo identitario di Ruffano, unico nella sua storicità e profondamente radicato nella comunità. Qui non si tratta di una semplice esecuzione, ma di un canto dell’anima, tramandato di madre in figlia, che continua a rendere il Venerdì Santo un momento di intensa e irripetibile suggestione.
Il coro delle donne è il protagonista soprattutto dell’inizio e della conclusione della processione, quando l’Addolorata ritrova il figlio morto e quando dovrà dara l’ultimo saluto. Un momento struggente e di grande preghiera grazie al canto eseguito insieme alla banda.

 

Venerdi Santo – 18 aprile
ore 21:30 partenza dell’Addolorata dalla Chiesa di San Francesco in Piazza Libertà.
Accoglienza del CRISTO MORTO in Piazza Nazario Sauro. Esecuzione dell’Inno dalle Pie Donne e inizio della Solenne Processione.

Al rientro (mezzanotte circa), sosta in Chiesa Madre con predicazione e Benedizione Solenne. Segue il tradizionale “Saluto” tra il Cristo e la Vergine e rientro dei simulacri nelle proprie Confraternite.

Continua a Leggere

Attualità

Cimitero di Tuglie, scoppia la polemica

Il consigliere Lorenzo Longo attacca l’amministrazione sull’ampliamento. Dopo il Consiglio Comunale il Movimento 5 Stelle denuncia: «Gravissimo l’atteggiamento del Segretario». La sindaca Silvia Romano: «Riflessioni da Azzeccacarbugli. Il Segretario ha solo rimarcato la contraddittorietà delle affermazioni del consigliere»

Pubblicato

il

di Giuseppe Cerfeda

Dopo il consiglio comunale infuocato del 4 aprile scorso e il comizio in Piazza Garibaldi, il Movimento 5 Stelle e il gruppo consiliare Viviamo Tuglie denunciano «quanto accaduto nell’ultima assise», con particolare riferimento alla vicenda del cimitero comunale.

Il consigliere Lorenzo Longo

«Durante la discussione sull’ampliamento del cimitero», ha spiegato il capogruppo del M5S, Lorenzo Longo, «abbiamo segnalato che il nuovo campo di inumazione è stato realizzato a soli 20-25 metri dalle abitazioni, contrariamente ai pareri espressi dall’ASL sia nel 2013 che nel 2016, in cui si imponeva una distanza minima di 50 metri dal centro abitato. Ci siamo limitati a chiedere la verifica della legittimità delle delibere approvate, ma il Segretario comunale, invece di mantenere un atteggiamento tecnico e super partes, si è inspiegabilmente alterato, arrivando a pronunciare una frase tanto sconcertante quanto grave: “Ah, quindi state cercando di coprire qualcuno?”».

«Una frase», continua Longo, «che ci ha profondamente colpiti e che riteniamo del tutto inaccettabile. Non solo perché infondata ma soprattutto, perché detta da chi dovrebbe garantire il corretto svolgimento dei lavori consiliari in maniera neutrale e istituzionale. Siamo stati offesi e delegittimati davanti all’intero consiglio comunale e alla cittadinanza, e per questo motivo ci vediamo costretti a scrivere formalmente alle autorità preposte per segnalare quanto accaduto e chiedere verifiche approfondite su tutta la vicenda».

Nel corso del comizio pubblico in Piazza Garibaldi, il consigliere regionale del M5S, Cristian Casili ha inoltre evidenziato «gravi responsabilità dell’amministrazione comunale in merito al Piano Generale di Bonifica», sottolineando come il Comune non abbia «adottato gli atti necessari per richiedere l’esclusione delle particelle non servite dal tributo 630. Una grave mancanza che ha comportato, per molti cittadini, l’obbligo di pagare un contributo ingiusto, a differenza di quanto già ottenuto da altri Comuni della provincia di Lecce».

«Da mesi denunciamo l’inerzia del Comune su questo fronte», hanno concluso i consiglieri del gruppo ViviAmo Tuglie, «e non accettiamo che si provi ancora a scaricare la responsabilità sul Movimento 5 Stelle Regionale. La verità è che l’amministrazione, dal 2012 a oggi, non ha mai fatto nulla di concreto, e oggi i cittadini ne pagano le conseguenze».

Il Gruppo Consiliare insieme al Consigliere regionale Casili annunciano nuove iniziative nelle prossime settimane e garantiscono che non abbasseranno la guardia: «Continueremo a fare opposizione seria e costruttiva, senza sconti a nessuno. Dalla parte dei cittadini, sempre».

LA SINDACA: «COMMEDIA DEGLI EQUIVOCI»

Da noi sollecitata non tarda ad arrivare la replica della sindaca Silvia Romano.

La sindaca Silvia Romano

«Longo non perde l’abitudine di inciampare, e farsi male, sulla realtà dei fatti», attacca la prima cittadina, «ancora una volta cade nelle sue riflessioni da “Azzecagarbugli” scagliate contro l’amministrazione comunale».

La sindaca passa poi ad elencare la sua versione dei fatti: «All’inizio della seduta del consiglio comunale del 4 aprile esordisce con la pretestuosa ed infondata denuncia di una fantasiosa illegittimità della convocazione della seduta consiliare in quanto effettuata, a suo dire, oltre il limite massimo di tre mesi, invocando una norma del Tuel che nulla c’entrava con la sua accusa. Forse turbato e risentito dalla figuraccia appena rimediata, non contento, con la sua tipica teatralità da novecentesco avanspettacolo, pronuncia in sede di consiglio: la cosa più grave è che il campo di inumazione è stato realizzato dentro una fascia di rispetto cimiteriale, violando il limite dei 50 metri dal centro abitato! Poi invita il segretario comunale a verificare la legittimità degli atti».

«Il segretario fa notare che la sua affermazione conteneva una contraddizione in termini», prosegue la sindaca, «poiché i campi di inumazione stanno all’interno dell’area cimiteriale, mentre la fascia di rispetto è sempre esterna al cimitero determinando un vincolo di inedificabilità assoluta».

«Longo», prosegue non risparmiando un certo sarcasmo, «in stato confusionale, riafferma: “il campo di inumazione sta attaccato ai terreni ed alle case di privati”, facendo intendere che ci potessero essere costruzioni all’interno della fascia di rispetto di contorno al cimitero, con possibile violazione di legge.  Invita, ulteriormente, invocando il buon senso, il segretario a mettersi nei panni di chi abita lì”, virando su un piano diverso dalla legalità. A tali illazioni il segretario chiede: “Ah quindi sta cercando di coprire, forse, qualche…”. In tal modo il segretario con fermezza rimarca la contraddittorietà delle affermazioni del consigliere Longo e, soprattutto, la prevalenza dell’interesse pubblico alla realizzazione del campo di inumazione rispetto ad eventuali interessi di privati».

Secondo la sindaca Romano «il consigliere Longo trafitto da tutti si perde nelle sue infinite contraddizioni di natura politica e giuridica. In un suo post parla di una “distanza del campo di inumazione a soli 20 – 25 metri dalle abitazioni”, dichiarazione mai pronunciata durante la seduta del consiglio comunale! Altra confusione derivante da una scarsa conoscenza dell’aritmetica e della geometria».

«Delle due l’una», tira le somme, «chi dice bugie? Stiano attenti i cittadini delle acrobazie di verità del consigliere Longo e dalle sue pretese di ergersi sempre a mo’ di paladino della verità».

«A questo punto», conclude Silvia Romano, «non ci resta che invitare tutti i cittadini, qualora ce ne fosse ancora bisogno, a leggere il resoconto della registrazione riguardante l’argomento».

Continua a Leggere

Attualità

Poste finalmente pronte a ricostruire la sede centrale di Tricase

Un anno dopo la bomba, la comunicazione al sindaco De Donno: “Terminate le operazioni propedeutiche. I lavori richiederanno cento giorni”

Pubblicato

il

di Lor. Zito

Il prossimo giovedì sarà trascorso un intero anno dal furto con esplosione messo in atto presso l’ufficio postale centrale di Tricase, in piazza Cappuccini.

Da allora, quasi 365 giorni dopo, l’edificio appare ancora transennato e pericolante, ed i lavori per il suo recupero non sono partiti.

Abbiamo sollecitato Poste Italiane, richiedendo informazioni a riguardo. Informazioni che la cittadinanza, a sua volta, reclama a gran voce (anche bussando alla porta della nostra Redazione), nella spasmodica attesa di un ritorno alla normalità.

La scorsa estate su piazza Cappuccini, proprio alle spalle della sede oggetto di furto, Poste Italiane ha collocato un container mobile, quale sede temporanea utile a garantire la continuità del servizio dopo il danno patito.

Va da sé che, sino al ritorno in funzione dell’edificio originario, si tratta di una soluzione tampone, che spesso porta in dote disagi per l’utenza che vi si interfaccia.

E’ il sindaco di Tricase Antonio De Donno a restituirci informazioni sugli sviluppi in corso, alla luce di una comunicazione in queste ore giuntagli direttamente dal direttore della filiale: anche da Palazzo Gallone erano pervenute sollecitazioni sul tema.

Poste Italiane ci ha comunicato la conclusione delle procedure propedeutiche all’avvio dei lavori, scusandosi per la loro procrastinazione“, spiega il primo cittadino. “Il ritardo, ci viene spiegato, è dovuto al fatto che le attività di verifica statica dell’edificio da recuperare sono state complesse e delicate, ed hanno richiesto molto tempo“.

Non c’è ancora una data certa per la riapertura della sede“, aggiunge De Donno, “ma Poste Italiane ci ha indicato la durata prevista per l’intervento: dal giorno del loro inizio, i lavori richiederanno circa cento giorni per essere portati a termine“.

Non viene specificata una data di apertura del cantiere. Alla luce di quanto sin qui descritto, è lecito attendersela a stretto giro.

 

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti