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Cronaca

12 kg di droga, 3 pistole, 5mila euro cash, inguaiano un 32enne

Più di dodici chili di droga tolti dal mercato insieme a tre pistole pronte all’uso, centinaia di proiettili, una lanciarazzi e circa cinquemila euro in contanti ritenuti il provento dello spaccio. È questo il bilancio dell’ultima operazione messa a segno dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce, che hanno arrestato un pregiudicato 32enne della zona. L’uomo aveva nascosto l’ingente quantitativo di droga e le armi in due garage nella sua disponibilità.

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L’operazione risale alla tarda serata di ieri, quando i Carabinieri, servizio antidroga, hanno riconosciuto un pregiudicato già noto alle Forze dell’Ordine,  in sella al proprio motociclo.


L’uomo, un 32enne che vive in città, è stato tradito dal suo evidente stato d’ansia. Quando i militari dell’Arma gli hanno chiesto se era in possesso di sostanze illecite, è sbiancato in volto ed è apparso titubante.


Quando ha capito che non poteva fare nulla, ha sollevato il sellino della moto e ha tirato fuori una busta con dentro una ventina di hashish del peso complessivo di circa due chili e mezzo.


Inevitabilmente è scattata la perquisizione del garage del 34enne, dove, dentro una scatola di scarpe, sono stati recuperati quasi tre chili di hashish.


Tutti i panetti etichettati uno ad uno con un “logo”, un’usanza consolidata nel giro dello spaccio che serve ai pusher per attirare la clientela.


Le sorprese però non sono finite: il 32enne aveva in tasca un mazzo di chiavi che è servito per aprire un secondo garage di sua disponibilità.

In quel posto gli uomini del Nucleo Investigativo hanno rinvenuto un chilo e mezzo di cocaina in parte già suddivisa in dosi, nonché più di sei chili di marijuana, oltre a tre pistole, due semiautomatiche e un revolver, tutte clandestine con matricole cancellate o completamente mancanti.


Una pistola semiautomatica era pronta all’uso già con il colpo in canna, ed era pieno di proiettili il tamburo del revolver.


Durante la perquisizione, sono stati sequestrati anche centinaia di munizioni e una pistola lanciarazzi, insieme a tutto il materiale per pesare e confezionare la droga, non ultimo nella camera da letto sono stati sequestrati anche più di 5000 euro in contanti, ritenuti provento di precedenti vendite di droga.


L’uomo è stato arrestato e portato in carcere con l’accusa di “detenzione illecita di stupefacenti” e “possesso illegale di armi clandestine e munizionamento”.


Saranno le analisi di laboratorio a stabilire il principio attivo delle sostanze sequestrate, invece le armi e il resto del materiale sarà inviato ai Carabinieri del RIS per gli accertamenti balistici che dovranno anche chiarire se quelle pistole siano mai state utilizzate per commettere altri delitti.


Cronaca

Evaso dal carcere di Lecce, arrestato nel Barese

L’uomo era presso l’infermeria dell’istituto carcerario, quando ha eluso i controlli, scavalcando il cancello di cinta e le recinzioni e facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri lo hanno intercettato in compagnia della moglie in un casolare in aperta campagna a Grumo Appula

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I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Taranto, con il supporto tecnico del Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri, nonché con la collaborazione, in fase esecutiva, dello Squadrone Eliportato Cacciatori Carabinieri Puglia, del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari Palese e con l’ausilio di militari del Comando Provinciale di Bari, nonché del Nucleo investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria del capoluogo pugliese, hanno arrestato un 29enne, evaso dal Carcere di Lecce il 14 settembre scorso.

L’operazione è stata possibile grazie ad un’incessante attività info-investigativa, avviata all’indomani dell’evasione dal carcere di Lecce, struttura nella quale l’arrestato sarebbe dovuto restare, per l’espiazione di una pena detentiva, sino al 2028.

L’uomo, approfittando di trovarsi momentaneamente presso l’infermeria dell’istituto carcerario, ha eluso i controlli, scavalcando il cancello di cinta e le varie recinzioni presenti, facendo perdere, momentaneamente, le proprie tracce.

Il 29enne è stato rintracciato nei pressi di Grumo Appula, in provincia di Bari, in aperta campagna.

Insieme alla moglie, si sarebbe nascosto all’interno di un casolare molto isolato, allo scopo di eludere eventuali controlli.

All’operazione, durata dalle prime luci dell’alba sino alla sera, hanno preso parte oltre 50 militari dell’Arma, coordinati delle Procure della Repubblica di Lecce e Bari.

All’interno dello stabile, sono stati rinvenuti, grazie ad un’accurata perquisizione, circa 50 grammi di hashish, nonché un microcellulare, presumibilmente utilizzato per le comunicazioni necessarie a guadagnarsi la fuga.

Al termine delle procedure di rito, fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, l’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Taranto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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Appuntamenti

DDL Sicurezza, domani sit-in dei sindacati davanti la Prefettura

“No al Decreto-Sicurezza, no alla repressione”, dalle ore 16, in viale XXV Luglio. Manifestazioni in programma in tutta Italia

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Cgil e Uil di Lecce organizzano un presidio davanti alla Prefettura in viale XXV Luglio a Lecce per contrastare il DDL Sicurezza, «una norma pericolosa che minaccia i principi fondamentali della nostra democrazia».

L’iniziativa di domani (dalle 16 alle 18) fa seguito alla manifestazione nazionale con presidio davanti al Senato in programma questo pomeriggio.

Al sit-in in programma a Lecce, aperto a tutti, hanno già aderito le associazioni Arci e Sindacato studentesco.

«Riteniamo doveroso contrastare una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto di manifestare il proprio dissenso», sottolineano Tommaso Moscara, segretario generale della Cgil di Lecce e Mauro Fioretti, coordinatore territoriale della Uil, «parliamo di un ddl che introduce nuovi reati penali, prevedendo il carcere per chi occupa strade e spazi pubblici o privati, limitando così le iniziative e le mobilitazioni sindacali. Silenziare il dissenso mette a rischio la nostra capacità di difendere i posti di lavoro e di contrastare le crisi aziendali e occupazionali! Non solo. Questo ddl prevede anche misure gravissime come l’incarcerazione di donne in gravidanza o con figli entro un anno di età e introduce il reato di resistenza passiva, rendendo impossibile ogni forma di dissenso pacifico, spesso necessaria di fronte alle condizioni disumane di molte carceri. Ripropone interventi securitari e criminalizzanti nei confronti dei migranti, mentre il Governo sceglie di abolire crimini contro la pubblica amministrazione, spesso indicatori di infiltrazioni mafiose».

«Queste», concludono Moscara e Fioretti, «sono solo alcune delle ragioni per le quali portiamo avanti la mobilitazione contro un ddl pericoloso per la democrazia del Paese».

Oggi si può ancora dissentire. Domani chissà…

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Andrano

Copia e incolla: come ogni anno, prima pioggia e primi (grandi) disagi

In quasi tutto il Salento centri allagati, difficoltà nei pressi delle scuole (pressocchè isolate) e degli ospedali. Viabilità al limite anche sulle strada a lunga percorrenza

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Potremmo prendere quanto scritto l’anno scorso, quello prima o quello prima ancora e fare copia e incolla.

Tanto nulla è cambiato.

È bastato il primo acquazzone, consistente per carità, e tanti dei nostri centri sono praticamente in ginocchio.

Per la conta dei danni bisognerà attendere qualche ora per il momento è il caso di avere la massima prudenza in strada perché ci si imbatte in autentici torrenti d’acqua.

Anche su strade esterne, come a Tricase, dove la tangenziale, la cosiddetta Cosimina, in alcuni tratti pare il letto di un fiume.

Non è migliore la situazione se si entra in paese.

Vicino la scuola Giovanni Pascoli, l’acqua è arrivata quasi a metà cancello; la via dell’ospedale è quasi intransitabile come tante altre della città.

A Lucugnano chiusa per allagamento la cappella di San Rocco.

Eppure, che prima o poi piovesse (anzi in tanti se lo auguravano) si sapeva. Certo, magari si sperava non così tanto ed in così poco tempo, ma lo si poteva e doveva prevedere. Ed anche le precipitazioni copiose, quelle dal nome odioso ma esplicativo di “bombe d’acqua”, con il cambiamento climatico, sono un evento al quale dobbiamo abituarci.

Segnalazioni di allagamenti e disagi son già arrivate da Ruffano, Taurisano, Casarano, Melissano (scuole chiuse con ordinanza del sindaco), Andrano, Diso, Poggiardo, Corsano ed altri centri del Capo di Leuca; man mano che passerà il tempo ne arriveranno altre.

In particolare ad Andrano Marina è venuto giù parte del basolato e del muretto sul Lungomare delle Agavi.

Aspettando il sereno e incrociando le dita prima fare la conta dei danni, che speriamo ovviamente lievi, è triste ogni qualvolta ripetere “piove governo ladro”, ma fa davvero rabbia vedere i nostri paesi ridotti in queste condizioni ogni volta che Giove pluvio la manda giù.

Ed è così ogni anno. Copia e incolla…

Crollato parte del basolato e del muretto sul Lungomare delle Agavi ad Andrano Marina

 

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