Cronaca
500 balle di fieno andate in fumo in una azienda agricola
Le balle di fieno erano stipate dentro una struttura adibita a deposito…

A fuoco, la notte scorsa, un deposito di balle di fieno dell’azienda agricola Marti a Soleto.
Sono state circa 500 le balle che sono andate in fumo.
Sono in corso delle indagini per accertare le cause del rogo da parte dei carabinieri.
Le balle di fieno erano stipate dentro una struttura adibita a deposito (trenta metri di lunghezza per 12 di larghezza e sette di altezza).
L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha permesso di spegnere l’incendio, evitando così che le fiamme si propagassero altrove.
I danni sono in corso di quantificazione.
Cronaca
Arresto sindaci di Ruffano, Maglie e Sanarica: ecco come è andata
Ristretto in carcere primo cittadino di Ruffano Antonio Cavallo. Ai domiciliari: Ernesto Toma e Marco Sticchi, sindaco e vicesindaco di Maglie; Salvatore Sales e Dario Andrea Strambaci, primo cittadino e assessore di Sanarica

Come già da noi anticipato in mattinata, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 10 perone, dei quali 3 agli arresti in carcere e 7 agli arresti domiciliari, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Tra i destinatari del provvedimento il sindaco di Ruffano Antonio Cavallo, finito in carcere.
Direttamente in carcere anche Maurizio Montagna, responsabile unico del procedimento di diversi appalti, e l’imprenditore salentino Marco Castrignanò, legale rappresentante della Castrignanò Vivai.
Sono ritenuti ai vertici del sodalizio che avrebbe gestito e pilotato appalti in cambio di favori reciproci, tra cui anche il sostegno elettorale.
Ai domiciliari, invece, Ernesto Toma e Marco Sticchi, sindaco e vicesindaco di Maglie; Salvatore Sales e Dario Andrea Strambaci, primo cittadino e assessore di Sanarica.
Arresti domiciliari anche il dirigente Ufficio tecnico di Ruffano Daniele Boscarino, Umberto Mangia, dipendente dell’imprenditore Castrignanò e l’ingegnere Sergio Urso.
Sono state inoltre emesse misure interdittive del divieto di contrattare con Pubblica Amministrazione nei confronti di ulteriori 6 indagati.
I reati contestati per i quali sono stati emessi i provvedimenti (tra il 3 ed il 4 febbraio u.s. si sono svolti gli interrogatori preventivi a cura dello stesso GIP di tutti gli indagati) – afferiscono a condotte di corruzione, falso, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture e subappalto illecito.
Tale preliminare epilogo giudiziario, si basa su un’articolata attività di indagine, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Lecce, affidata al Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Lecce, nel settore dei reati contro la pubblica amministrazione, attraverso cui sono state circoscritte una serie di condotte di rilievo penale realizzate da un imprenditore salentino (M.C. di anni 49), dominus di una serie di società destinatarie di numerosi appalti pubblici, in concorso con propri dipendenti e tecnici nonché con un pubblico funzionario, la cui attività e funzione, anche finalizzata a modificare atti e verbali delle gare di appalto, è risultata totalmente asservita agli scopi dell’imprenditore.
Gli stessi indagati ed altri amministratori pubblici, imprenditori e professionisti rispondono di corruzione, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture, truffa, emissione di fatture per operazioni inesistenti, falso in atti pubblici, in graduatorie e documenti di gara nonché “subappalto illecito”.
L’indagine, nata quale spin-off di una precedente attività investigativa delle fiamme gialle leccesi, coordinata sempre della Procura della Repubblica di Lecce, ha portato a disvelare, in alcune località del sud Salento e, precisamente, a Maglie, Sanarica e Ruffano, la presenza di forti anomalie nella gestione dell’assegnazione degli appalti pubblici, delle varianti in corso d’opera, di cui alcuni anche oggetto di finanziamento pubblici nazionali, regionali o del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, con conseguente contestazione da parte dell’Ufficio inquirente del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
La figura più ricorrente, come accennato, si è rivelato essere un imprenditore della zona di Maglie, risultato essere il controllore de facto di svariate imprese, tutte legalmente riconducibili a familiari, dipendenti, o comunque a suoi prestanome, che, grazie alla complicità dei pubblici funzionari locali, ha potuto decidere in anticipo a quali gare pubbliche partecipare e, soprattutto, quali vincere, sviluppando un sistematico rapporto di presunta natura corruttiva con importanti figure istituzionali in seno a vari comuni, tra cui sindaci, assessori, consiglieri comunali, RR.UU.PP. e Dirigenti degli Uffici Tecnici.
L’imprenditore, quale contropartita, per il tramite delle proprie imprese e dipendenti, garantiva direttamente o indirettamente utilità di vario genere ai propri “interlocutori” istituzionali (lavori edili, ristrutturazioni, addobbi floreali, lavori di giardinaggio, sostegno elettorale in occasione delle elezioni amministrative).
In almeno due occasioni – nel mese di aprile 2022 – anche dazioni di denaro contante.
L’attività di indagine nel suo complesso e la conseguente azione repressiva, svolta in stretta sinergia con l’ufficio della Procura della Repubblica di Lecce, testimonia il perdurante impegno della Guardia di Finanza a presidio della sicurezza del Paese e nel contrasto delle condotte che impattano sul regolare e trasparente funzionamento della Pubblica Amministrazione con un particolare focus alla gestione degli appalti pubblici nella Provincia di Lecce.
Corsano
“Non ci lasciamo intimidire”
Il vicesindaco Francesco Caracciolo: “Un gesto ignobile che ha leso i beni materiali, ma non sarà in grado di scalfire il senso di appartenenza e la laboriosità dei corsanesi”

Appena poche ore dopo il doppio attentato che ha scosso la notte di Corsano, il vicesindaco Francesco Caracciolo esprime “la mia più profonda solidarietà ai cittadini colpiti dall’atto incendiario verificatosi alle prime luci dell’alba che ha danneggiato alcuni automezzi ed ha lambito gli immobili circostanti”.
Per l’amministratore tale “gesto ignobile ha leso i beni materiali, ma non sarà in grado di scalfire il senso di appartenenza e la laboriosità dei corsanesi”.
“Corsano ha sempre fatto e farà fronte comune contro ogni forma di violenza e intimidazione”, prosegue, “la criminalità è estranea al tessuto sano della nostra società: Corsano non si lascia intimidire!”.
“Solo qualche giorno fa abbiamo ospitato in Municipio don Antonio Coluccia, sinonimo della lotta alla malavita”, ricorda il vicesindaco, “proseguiremo la nostra azione amministrativa e culturale in favore della legalità. Oggi abbiamo ancora più determinazione e convinzione nel proseguire lungo questa strada”.
“L’amministrazione comunale”, conclude Francesco Caracciolo, “condanna fermamente tali atti ed è giá in contatto con le forze dell’ordine ed il Prefetto affinché vengano individuati e puniti i responsabili”.
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Cronaca
Appalti truccati: arrestati amministratori in tre Comuni

A oltre un mese dagli interrogatori, arrivano i provvedimenti del GIP del tribunale di Lecce Stefano Sala sull’inchiesta per presunti appalti truccati che vede coinvolti amministratori dei Comuni di Maglie, Sanarica e Ruffano.
Su richiesta del pm Maria Vallefuoco, il GIP ha disposto la restrizione ai domiciliari, notificate oggi dalla Guardia di Finanza, per Ernesto Toma e Marco Sticchi, sindaco e vicesindaco di Maglie; la stessa misura è stata disposta per Salvatore Sales e Dario Andrea Strambaci, rispettivamente primo cittadino e assessore di Sanarica. Infine è stato disposto l’arresto in carcere per il sindaco di Ruffano Antonio Cavallo.
Coinvolti nell’inchiesta anche alcuni imprenditori. In 25 le persone sottoposte a inizio febbraio a interrogatorio preventivo. Sono 16 in tutto le misure cautelari: 3 in carcere, 7 ai domiciliari e 6 misure interdittive.
Notizia in aggiornamento.
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