Cronaca
“Abbiamo rischiato di rimanere folgorati per colpa di un palo”
Lucugnano: “La base del segnale toponomastico ha tranciato i cavi della corrente pubblica: siamo passati dal blackout alla spiegazione choc dei tecnici Enel”

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un nostro lettore da Lucugnano (Tricase):
Nella giornata di ieri, io e la mia famiglia siamo incappati in un disagio che abbiamo scoperto avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.
La nostra abitazione, in via Vincenzo Manzini a Lucugnano (Tricase), è rimasta inspiegabilmente senza corrente. La prima cosa che abbiamo fatto, come prassi in questi casi, è stato chiedere ai vicini se fossero nella stessa condizione, per capire se si trattasse di un blackout generale.
In breve abbiamo appurato che casa nostra era l’unica senza rimasta senza luce. Pertanto abbiamo aperto una segnalazione Enel.

Giunti sul posto, i tecnici hanno constatato che il nostro contatore era danneggiato e, per trovare la causa del problema, hanno dovuto effettuare delle verifiche sui cavi che portano la corrente alla nostra abitazione. Così è emerso, per loro stupore, che il problema era dovuto ad un palo della toponomastica.
Un paradosso doppio: il palo che abbiamo atteso per tanto tempo tempo (le famiglie che vivono qui si battono per avere un indirizzo da anni) è lo stesso che, nel venire installato un mese fa, ha causato la lacerazione parziale dei cavi della corrente pubblica.

È qui che i tecnici ci hanno dato un’altra informazione che ci ha fatto rabbrividire: se qualcuno avesse toccato il palo, sarebbe rimasto folgorato. Oltre al danno la beffa.
Ci chiediamo a questo punto di chi è la responsabilità del disagio e del pericolo arrecato? Di coloro che, per conto del Comune, hanno installato il palo o di Enel che non ha rispettato la dovuta profondità nella collocazione dei cavi? E ad ogni modo, chi vigila sull’operato di una o dell’altra parte?

Campi Salentina
Non si ferma all’alt dei carabinieri ed inizia l’inseguimento in città
Ne è scaturito un inseguimento sviluppato per le vie del centro abitato dove, la condotta di guida particolarmente spregiudicata e azzardata posta in essere dal fuggitivo è risultata particolarmente pericolosa per l’incolumità dei residenti…

Un 47enne salentino è stato arrestato dai Carabinieri dopo aver tentato la fuga per sottrarsi ai controlli. Per lui l’ipotesi accusatoria, da cui si dovrà difendere, è resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
È quanto avvenuto nella serata di ieri a Squinzano dove, un 47enne, già noto, è stato arrestato nella flagranza di reato dai Carabinieri di Campi Salentina perché ritenuto presunto responsabile di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
Nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, i militari hanno intimato l’alt ad un conducente che, a bordo della propria utilitaria, aveva assunto una condotta di guida pericolosa ed inosservante delle norme sulla circolazione stradale.
Alla vista dei militari, nel tentativo di sottrarsi ai controlli, l’uomo, dopo aver effettuato una manovra repentina, si dava precipitosamente alla fuga a folle velocità non prima di aver tentato, senza riuscirci, di speronare la “gazzella” dell’Arma.
Ne è scaturito un inseguimento che si è sviluppato per le vie del centro abitato dove, la condotta di guida particolarmente spregiudicata e azzardata posta in essere dal fuggitivo è risultata particolarmente pericolosa per l’incolumità dei residenti.
La folle corsa è terminata in prossimità di un’intersezione stradale dove, proprio a causa dell’alta velocità, l’uomo ha perso il controllo del veicolo andando ad impattare violentemente contro un’altra autovettura in sosta.
Una volta bloccato l’uomo ha continuato ad opporre resistenza al punto che, nel tentativo di immobilizzarlo, uno dei militari operanti è rimasto ferito, ragione per la quale si è visto costretto a ricorrere alle cure mediche.
Al termine delle formalità di rito il 47enne è stato arrestato e, come disposto dalla P.M. condotto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari.
Cronaca
Ruffano, Cavallo torna a casa da libero cittadino
Il Tribunale del Riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione: dopo l’assurda attesa per l’indisponibilità di braccialetti elettronici, l’ex primo cittadino rientra in paese senza restrizioni

L’ex sindaco di Ruffano Antonio Cavallo lascia il carcere e torna a casa. Questa volta per davvero e senza restrizioni.
Già una settimana fa il gip Stefano Sala aveva disposto il rientro a Ruffano, ai domiciliari, in seguito alla dimissioni dalla carica di primo cittadino.
Nonostante ciò, Cavallo ha trascorso un’altra intera settimana in carcere a causa dell’incredibile indisponibilità di braccialetti elettronici.
Il tempo trascorso, oltre a sollevare un sacrosanto polverone anche di natura mediatica, ha portato dritti alle tempistiche utili per il Riesame. La richiesta di scarcerazione presentata avantieri dai legali Luigi Corvaglia e Giancarlo Sparascio, ha permesso quindi ad Antonio Cavallo di ottenere il rientro a Ruffano.
Venute meno le esigenze cautelari, questa mattina Antonio Cavallo torna in paese da libero cittadino. L’inchiesta sui presunti appalti truccati farà il suo corso, ma nel frattempo Cavallo ha potuto far rientro a casa.
Castrignano del Capo
Singolare invasione di libellule a Leuca
Il video inviato alla Redazione da un lettore da località “Francesi”

Non è una piaga d’Egitto, come nelle Sacre Scritture, ma quantomeno un fenomeno altrettanto singolare.
Siamo a Santa Maria di Leuca, località Francesi, a poche dozzine di metri dal mare. Tra le campagne spuntano centinaia di libellule. Ecco il video inviato ieri alla nostra Redazione da un lettore, ritrovatosi circondato da queste splendide creature volanti.
Il fenomeno ha interessato anche aree di centri limitrofi, come Salve e Patù.
Il video
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