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Cronaca

Adescava ragazzini e consumava rapporti con loro in campagna: chiuse indagini

Indagato 69enne in passato condannato per estorsione alla famiglia del piccolo Mauro Romano di Racale, scomparso e mai ritrovato

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Adescava ragazzini col pretesto di mangiare una pizza insieme o di fumare, per poi legare con loro e indurli ad avere rapporti sessuali con lui.





È la storia di violenze che arriva da Taviano dove un 69enne del luogo è stato arrestato lo scorso febbraio con l’accusa di violenza sessuale aggravata continuata e pornografia minorile.





Scoperto da un genitore





Come racconta Corriere Salentino, il pm Mininni ha chiuso le indagini a suo carico in queste ore. Secondo la ricostruzione dell’accusa, l’uomo costringeva a rapporti completi più ragazzini. Forse addirittura 5 le sue vittime.





Il legame costruito per arrivare a ciò, la vergogna per l’accaduto e la paura di essere scoperti che nutrivano le giovani vittime. Tutti elementi che avevano nel tempo eretto un muro di silenzio che aveva tenuto gli sporchi segreti del 69enne al sicuro.




Poi l’irruzione di un genitore. Alla sprovvista, nel casolare di campagna dove si appartava coi ragazzi, l’uomo era stato colto in flagrante. Inutili e goffi i tentativi di giustificarsi: aveva detto di voler spiegare ai suoi giovani amici come approcciarsi con le ragazzine.





Una storia che non ha frenato il padre autore della scoperta, recatosi in caserma.





Da lì, dalla denuncia, un colpo dopo l’altro il muro del silenzio ha iniziato a cedere.





Il precedente





Con la chiusura delle indagini si avvia un nuovo capitolo giudiziario a carico dell’imputato, già sotto i riflettori dopo un altro scabroso fatto di cronaca. Nel 1977 infatti, dopo la scomparsa del piccolo Mauro Romano, il bimbo di 6 anni di Racale mai ritrovato, fu condannato per l’estorsione dopo aver provato ad ottenere 30 milioni di lire dai familiari in cambio di informazioni utili alle ricerche. Informazioni che per giunta non portarono a nulla: raccontò che il piccolo era a Castelforte in compagnia di una donna bionda.


Cronaca

Maglie: rifiuti bruciati in campagna, sequestro e denuncia

Colonna di fumo alla periferia della città. I forestali sequestrano vasta area con rifiuti vegetali, ripetutamente dati alle fiamme. Senunciato un imprenditore

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 L’ intervento dei Carabinieri Forestali del Nucleo di Maglie dovrebbe aver messo fine, o almeno si spera, ad una situazione più volte segnalata dai cittadini di Maglie, in particolare i residenti nella periferia in direzione di Scorrano.

I militari, allertati dalla Centrale Operativa dell’Arma, hanno infatti posto sotto sequestro un grande cumulo di rifiuti, un deposito incontrollato di scarti vegetali, della superficie di 800 metri quadri per un’altezza media di 2 metri, cui era stato appiccato il fuoco, con il fumo che, sospinto dal vento, oltre alle abitazioni più vicine rendeva l’aria quasi irrespirabile in vaste zone anche di paesi più lontani.

Mentre i Vigili del Fuoco del locale distaccamento hanno provveduto ad estinguere il rogo, i Carabinieri Forestali hanno proceduto ad identificare il titolare di un’azienda attigua, da cui provenivano i rifiuti, ed a deferirlo alla Procura della Repubblica di Lecce; dovrà rispondere di gestione di rifiuti non autorizzata.

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Casarano

Con piccoli acquisti cambiava banconote false, denunciato 21enne

A Galatina, rumeno residente a Casarano sorpreso a spacciare soldi falsi. Dalle indagini della polizia è venuto fuori che ha speso banconote contraffatte in almeno altre dieci attività commerciali

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 Gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di P.S. di Galatina sono stati contattati dal titolare di un’attività commerciale, sempre di Galatina, in quanto un giovane che aveva appena fatto acquisti di pochi euro aveva pagato con una banconota da 50 euro di dubbia genuinità.

Il gestore, insospettito, ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato che ha verificato la provenienza fraudolenta della banconota che, sebbene ben fatta, non rispettava tutti i canoni di sicurezza previsti.

Il possessore, denunciato per spesa di banconote contraffatte, ha poi riferito ai poliziotti degli altri negozi dove aveva speso i soldi falsificati.

Gli agenti ricostruendo il percorso del giovane attraverso la visione di telecamere di sorveglianza, hanno scoperto almeno dieci vittime del raggiro attuato sempre con il medesimo modus operandi, ovvero acquistare per pochi euro pagando con una banconota da 50 euro, intascando pertanto il resto.

Al termine degli atti di rito redatti a suo carico, dopo essere stato denunciato all’autorità giudiziaria, a C.N.C., cittadino rumeno di 21 anni residente a Casarano, è stato notificato un foglio di via obbligatorio dalla città di Galatina con divieto di tornarvi per almeno 3 anni.

Sono ancora in corso indagini al fine di verificare se lo straniero abbia speso altre banconote contraffatte in altre attività commerciali di Galatina.

*Nell’immagine in alto le banconote da 50 euro contraffatte; gli altri “tagli” sono le somme recuperate, ovvero i resti intascati dopo l’acquisto dei prodotti
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Cavallino

Tentato taccheggio in negozio d’abbigliamento

Notificato un foglio di via obbligatorio per due anni ad un quarantenne pluripregiudicato di Cavallino per tentato furto presso il negozio Bershka di Lecce

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Indossa due felpe in negozio e cerca di andarsene senza pagare. Nei guai 40enne di Cavallino.

Intorno alle ore 17 di ieri la Polizia di Stato è intervenuta presso il negozio “Bershka”, dove personale della sicurezza aveva sorpreso un giovane che, dopo aver prelevato due felpe da uno scaffale, aveva cercato di raggiungere l’uscita senza pagarle.

I poliziotti intervenuti sul posto hanno appurato che il giovane, un quarantenne italiano pluripregiudicato, residente in un paese della provincia, dopo aver rimosso le placche antitaccheggio utilizzando una tronchesina, aveva raggiunto il camerino ed indossato le felpe per cercare di eludere i controlli.

Il giovane è stato accompagnato presso gli uffici della Questura, in quanto sprovvisto dei documenti, e dopo essere stato sottoposto ai rilievi dattiloscopici, è stato indagato in stato di liberà per furto aggravato.

Inoltre, tenuto conto dei suoi numerosi gravi precedenti penali, il Questore ha emesso a carico del quarantenne il provvedimento del foglio di via con divieto di ritorno a Lecce per due anni.

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