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Cronaca

Ai domiciliari, riceve visite, esce con gli amici e spaccia

Condotto in carcere 20enne di Veglie. In barba alla misura cautelare, girava in scooter per il paese, spacciava ecstasy e aveva trattato l’acquisto di un cellulare rubato

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Ancora un caso di arresti domiciliari vissuti “elasticamente”. Stavolta, a incappare nella rete dei controlli, Maicol Garofalo, 20enne di Veglie.


Il pomeriggio del 2 agosto scorso i Carabinieri della Stazione locale lo avevano sorpreso insieme a un altro diciannovenne del posto in giro per le vie cittadine a bordo di uno scooter. Alla vista dei militari aveva immediatamente lanciato a terra un involucro recuperato dai carabinieri. Al suo interno, dieci dosi contenenti “ecstasy”.


Immediatamente per i due giovani è scattato l’arresto in flagranza di reato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Successivamente, però,  Garofalo aveva attribuito la proprietà della droga alla sua piena e esclusiva responsabilità, scagionando l’amico.

Il prosieguo delle indagini, tuttavia, non ha fatto che peggiorare la posizione del 20enne. Seguendo le tracce di un telefono cellulare rubato, infatti, i militari hanno scoperto che il giovane aveva ricevuto in casa un minorenne di Veglie – presenza estranea al nucleo familiare e dunque proibita – e per giunta per prendere in prova un cellulare appunto rubato. Non soddisfatto del telefono offertogli, però, Garofalo lo aveva rifiutato e restituito al minorenne che gli aveva fatto illecitamente visita.


L’insieme degli elementi raccolti dai militari è apparso così sufficiente a chiedere la revoca del beneficio dei domiciliari e la loro conversione in custodia cautelare in carcere: richiesta condivisa dal Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Giuseppe Capoccia e accolta dal G.I.P. di Lecce dott.ssa Simona Panzera. Così si sono chiuse di nuovo le manette ai polsi di Garofalo e si sono aperte per lui le porte della casa circondariale di Lecce.


Castrignano del Capo

Sbarco di migranti a Santa Maria di Leuca

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È sbarcato questo pomeriggio nel porto di Santa Maria di Leuca un gruppo di migranti. L’imbarcazione a vela sulla quale viaggiavano, un natante di 15 metri, è stata intercettata al largo e scortata dalle motovedette all’imboccatura del porto.

Sul posto la macchina dei soccorsi per verificare le condizioni del gruppo: sono 84 gli arrivi, d’origine pachistana, iraniana e afgana.

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Cronaca

Fisioterapista del Lecce ritrovato morto in hotel

È venuto a mancare per un improvviso malore Graziano Fiorita. Aveva 47 anni. La gara di Bergamo contro l’Atalanta, inizialmente in programma domani sera, sarà rinviata

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L’U.S. Lecce, «profondamente sconvolta», ha annunciato che è venuto a mancare improvvisamente Graziano Fiorita.

Il fisioterapista, 47 anni, da oltre vent’anni nelle fila giallorosse, si trovava con la squadra nel ritiro di Coccaglio quando sarebbe stato stroncato da un improvviso malore.

La squadra farà immediato rientro a Lecce e la gara in programma domani con l’Atalanta verrà rinviata.

«In questo momento di dolore profondo e di totale incredulità, nel quale ogni parola sarebbe superflua», il club su stringe intorno alla moglie Azzurra ed ai figli Carolina, Davide, Nicolò e Riccardo, alla mamma Francesca e a tutti i familiari.

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Cronaca

Sventato incendio d’auto nella notte

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Nella serata del 23 aprile, poco prima delle 23, un tentativo di incendio ai danni di un’autovettura è stato tempestivamente bloccato grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco.

L’episodio si è verificato in via Siciliani, nel centro abitato di Galatone, dove una Fiat Panda ha rischiato di essere completamente avvolta dalle fiamme.

La squadra del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Gallipoli, allertata alle 22:56, è giunta rapidamente sul posto riuscendo a contenere l’incendio prima che si propagasse completamente, limitando i danni a lievi segni di combustione sulla carrozzeria del veicolo.

Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti anche i Carabinieri del NORM di Gallipoli, che hanno avviato gli accertamenti per chiarire le cause dell’evento.

L’episodio, per fortuna risoltosi senza gravi conseguenze, si inserisce però in un contesto allarmante: nel Salento, infatti, si registrano decine di incendi d’auto ogni mese, molti dei quali dolosi e spesso legati a dinamiche ancora da decifrare.

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