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Cronaca

L’ America racconta lo sfruttamento dei migranti nei campi di pomodori salentini

Anche la CNN racconta dello sfruttamento dei lavoratori addetti alla raccolta dei pomodori nei campi in Puglia. Un reportage durissimo dal titolo ‘Ghetti’ e gangster: come i migranti vengono sfruttati nei campi di pomodori italiani”

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Se pensavamo che la conoscenza dell’annoso e mai superato fenomeno criminale dello sfruttamento nei campi nel Mezzogiorno d’Italia, ed in particolare in Puglia fosse relegata al Nostro Paese o a qualche isolato articolo di giornale straniero ci sbagliamo di grosso. Perché adesso anche l’americana CNN, con un vero e proprio reportage su quanto continua ad accadere nelle nostre campagne ha raccontato i drammi umani sottesi allo sfruttamento che i migranti subiscono per salari da fame, ha fotografato i ghetti e ha avuto il coraggio di affrontare in maniera ineccepibile un fenomeno criminale, quale quello del “caporalato” che purtroppo continua ad essere la regola in moltissime realtà agricole dal Gargano sino al Salento. Fenomeno che, purtroppo, a leggere l’articolo, getta una cortina di fumo sulle amenità di una terra bellissima però ricca ancora di troppe contraddizioni. Il link dell’interessante report, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che tra le sue molteplici attività da anni si batte per i diritti dei migranti e contro lo sfruttamento nei campi, può essere visitato cliccando qui 

Cronaca

10eLotto, colpo da cinquantamila euro

L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 29,9 milioni di euro…

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10eLotto: a Taviano colpo da 50mila euro

Puglia a segno con il 10eLotto.

Nell’estrazione di martedì 18 marzo, colpo da 50mila euro andata a Taviano, grazie ad un 9 Oro messo a segno in una tabaccheria di via Corsica.

L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 29,9 milioni di euro, per un totale di 890,2 milioni di euro da inizio 2025.

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Cronaca

Dramma a Depressa: 61enne perde la vita in campagna

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Drammatico ritrovamento nel pomeriggio di oggi a Depressa: un uomo di 61 anni, Rocco Esposito, ex militare in pensione, ha perso la vita mentre era impegnato in dei lavori in campagna.

L’uomo si era allontanato da casa nella mattinata di oggi attorno alle ore 10, per raggiungere un proprio appezzamento di terreno nell’agro della frazione tricasina.

Nel pomeriggio, non vedendolo rientrare, i familiari hanno fatto scattare l’allarme.

All’arrivo dei soccorsi sul posto, purtroppo, non c’era più nulla da fare. Il 62enne avrebbe perso la vita mentre conduceva un trattore.

Hanno raggiunto della tragedia i carabinieri della Compagnia di Tricase, i vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase, ed un’auto medica del 118, il cui personale non ha potuto che constatare il decesso.

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Cronaca

Lavoratori in nero al ristorante, sanzioni salate

Ispezione in due ristoranti della provincia, sospensioni dalle attività imprenditoriali e sanzioni amministrative

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I Finanzieri della Sezione Operativa Navale di Otranto hanno avviato una serie di controlli finalizzati al contrasto del lavoro sommerso e alla verifica del rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.

Un’ispezione durante la giornata dedicata alla Festa delle Donne delle Fiamme Gialle a due ristoranti nella provincia di Lecce ha consentito di identificare venti lavoratori alle dipendenze della società ispezionata, accertando che dieci di loro erano di fatto assunti in nero.

A seguito delle irregolarità riscontrate, è stata avanzata la proposta di sospensione dell’attività imprenditoriale in quanto il personale irregolare superava il 10% della forza lavoro regolarmente assunta.

Il datore di lavoro, inoltre, risulta responsabile di violazioni amministrative che oscillano tra un minimo di 19.500 euro e un massimo di 117.000 euro.

Analoga attività di controllo era stata condotta nella ricorrenza di San Valentino nei confronti di un ristoratore.

Anche in tale occasione, i Finanzieri hanno accertato l’impiego di quattro lavoratori assunti in nero che di fatto costituivano la totalità della forza lavoro presente.

Oltre alla proposta di sospensione dall’attività imprenditoriale, sono state contestate all’imprenditore sanzioni amministrative che oscillano tra un minimo di 7.800 euro e un massimo di 46.800 euro.

L’operazione rientra in un più ampio piano di controlli avviato dalla Guardia di Finanza in quanto il sommerso pregiudica gli equilibri economici e finanziari del Paese, essendo orientato alla riduzione illegale dei costi di “struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri.

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