Cronaca
Arrestati due avvocati salentini
Accusati di truffa aggravata, auto riciclaggio, falso in atto pubblico e patrocinio infedele.
Due avvocati salentini finiscono in manette.
Si tratta di Francesco D’agata (dello “Sportello dei Diritti”) e Graziano Garrisi, accusati di truffa aggravata, auto riciclaggio, falso in atto pubblico e patrocinio infedele.
I due si trovano rispettivamente in carcere e ai domiciliari, con i conti correnti bancari sequestrati.
I provvedimenti restrittivi sono a firma del gip Cinzia Vergine su richiesta del sostituto procuratore Massimiliano Carducci, e sono stati operati dalla guardia di finanza.
In corso anche perquisizioni domiciliari e presso i rispettivi uffici legali.
Le indagini che han portato ai due fermi son partite dalla storia di una donna senegalese, vittima di un grave incidente stradale. Era D’Agata a curare gli interessi della donna che, secondo una sentenza del Tribunale di Trieste, avrebbe dovuto percepire un risarcimento danni per il sinistro di ben 636mila euro. Soldi che la vittima ha visto solo in piccola parte: D’Agata, mentendo sulla sentenza, avrebbe trattenuto per sè 283mila euro, di cui 160mila già incassati e gli altri bloccati in extremis col bloccaggio del conto.
Con quei soldi D’Agata, dopo averli trasferiti su un conto bancario aperto a nome dell stessa donna senegalese ma a tutti gli effetti gestiti da lui, avrebbe effettuato una serie di spese, sia professionali che personali, tra cui anche l’acquisto di mobilio per la sua abitazione e di un ombrellone in un lido a San Cataldo.
Il marcio è venuto a galla grazie ad una terza persona, una donna vittima di mobbing nel torinese e assistita sempre da D’Agata. La donna ha iniziato a sentir puzza di bruciato quando l’avvocato, cui si era rivolta per un ricorso in Cassazione, le ha raccontato che il ricorso era stato respinto (quando in realtà non è mai stato presentato) e le ha chiesto di versare 4mila euro proprio sul conto intestato alla signora senegalese, la quale ovviamente era all’oscuro di tutto, sin dai fatti che la interessavano in prima persona, riguardo il suo contenzioso.
A quel punto le autorità hanno bloccato il famigerato conto bancario e, come previsto, allo sportello si è presentato a reclamare proprio Francesco D’Agata, assieme al collega Graziano Garrisi, il quale si è difeso affermando di aver un ruolo marginale nella vicenda, di “semplice” cassiere.
Cronaca
Travolta da auto “pirata”: muore una donna
Dramma a Minervino: anziana deceduta sotto gli occhi del marito
Dramma nel tardo pomeriggio di oggi a Minervino, sulla provinciale per Giuggianello.
Una donna ha perso la vita dopo esser stata travolta da un’auto in transito. La vittima, 70 anni, di Specchia Gallone, era scesa dalla sua macchina, probabilmente a causa di un guasto, quando è sopraggiunta la vettura che l’ha fatalmente colpita senza poi fermarsi a prestare soccorso.
La donna è deceduto dinanzi agli occhi del marito, col quale era in auto.
Vani i soccorsi prestati sul posto. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire l’accaduto ed individuare l’auto pirata.
Cronaca
Incidente a Surano sulla SS275: un decesso
Tragico incidente stradale sulla statale 275, nel territorio di Surano.
Uno scontro che ha visto il coinvolgimento di tre auto ha provocato il decesso di una donna di 69 anni.
Il sinistro si è verificato in serata all’incrocio semaforico in prossimità del centro commerciale Gulliver. Intersezione, questa, che già altre volte in passato è stata luogo di tragici incidenti.
Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine ed il personale sanitario del 118, accorso da Scorrano.
I mezzi protagonisti dell’accaduto sono una Dacia Duster, una Fiat Bravo ed una Fiat Punto. L’impatto frontale tra due di queste vetture non avrebbe lasciato scampo alla vittima che, alla guida della Duster, ha travolto anche l’impianto semaforico nel sinistro.
Non si conoscono al momento ulteriori dettagli sulla dinamica. Gli altri coinvolti non sarebbero in pericolo di vita.
Cronaca
Droga e coltello, arrestato sedicenne
Studente fermato a Gallipoli dagli agenti della Polizia di Stato. L’arresto è avvenuto in piazza Carducci recentemente al centro di segnalazioni per la presenza molesta di giovani che arrecano disturbo alla quiete pubblica
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L’intensificazione dei servizi di controllo del territorio nei pressi di piazza Carducci, oggetto nell’ultimo periodo di segnalazioni ed esposti afferenti la presenza molesta di giovani che arrecano disturbo alla quiete pubblica, ha portato all’arresto in flagranza di reato di uno studente 16enne del posto, trovato in possesso di 14 involucri di sostanza stupefacente di tipo hashish.
I FATTI
Un equipaggio della volante, mentre percorreva una stradina adiacente alla detta piazza, si è accorto della presenza del giovane, il quale accorgendosi dell’autovettura di servizio, ha tentato maldestramente di nascondere qualcosa nei propri indumenti.
Su invito degli agenti, il minore ha consegnato l’involucro che aveva precedentemente tentato di nascondere.
Sottoposto a un’ispezione più approfondita, è stato trovato in possesso di ulteriori 14 involucri, pari a grammi 24,7 sempre di hashish, nascosti in una tasca del giubbotto.
Peraltro, il 16enne portava con sé un coltello a scatto lungo 19 centimetri.
A conclusione delle formalità di rito e sentito il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce, il sedicenne è stato accompagnato presso l’Istituto Penale per minori di Lecce, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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