Cronaca
Attese infinite, presìdi in chiusura e carenza di personale in Asl: è stato di agitazione
La Cisl Funzione Pubblica ha aderito, insieme alle sigle confederali, allo stato di agitazione proclamato per il prossimo 4 gennaio 2022 con la manifestazione del personale di comparto presso il piazzale antistante la sede della Direzione Generale della Asl Lecce.
“Giunti a questo punto si confida soltanto in un intervento risolutivo da parte della Direzione Strategica Aziendale al fine di scongiurare uno stato di agitazione che potrebbe sfociare in ulteriori forme di protesta quali indizione, da parte delle Segreterie territoriali delle organizzazioni sindacali, dello sciopero del personale dipendente della Asl di Lecce”, si legge nella nota diffusa in queste ore da Cisl Fp Lecce in merito alla carenza di personale medico, sanitario e di supporto presso le unità ospedaliere della ASL di Lecce.
“Purtroppo”, continua il comunicato, “le criticità in cui versa la sanità salentina sono tante. Troppe. E poco sembra essere l’ascolta dato alle sollecitazioni del sindacato, a cominciare dalla Cisl Funzione Pubblica. Allucinanti sembrano essere i tempi per le liste di attesa per visite specialistiche e per le diagnostiche strumentali, specie Risonanza Magnetica e Mineralometria Ossea Computerizzata, settore questo che vede in sofferenza anche le strutture private convenzionate. Liste di attesa che, negli anni, non si è riusciti a calmierare con le sole prestazioni aggiuntive (con tariffa pari ad euro 60,00 x ora lavorata) per il personale medico, quando invece si sarebbe potuto ricorrere a reclutamento di personale in pianta stabile o pur a tempo determinato che potesse essere in grado di alleggerire il pesante fardello delle liste di attesa. Da segnalare, per l’appunto, una per tutte, la modesta utilizzazione della RMN del Poliambulatorio di Sannicola, sottoutilizzata per carenza di personale Medico. Gravissima la paventata chiusura dei punti Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura Ospedalieri di Galatina e Casarano per mancanza di personale medico.
Il mancato rinnovo dei contratti ai circa 600 infermieri a tempo determinato in servizio
presso la Asl Lecce, metterebbe poi in serio pericolo la salute pubblica, l’assistenza sanitaria leccese e i LEA. La situazione risulta drammatica in alcuni presidi ospedalieri come il Vito Fazzi di Lecce, il P.O. di Casarano, di Copertino e Gallipoli, il SEUS 118 Aziendale dove, la carenza di personale già in atto e, il possibile mancato rinnovo delle proroghe dei contratti in scadenza il 31.1.2021, farebbe degenerare le condizioni di
assistenza in degenza e in emergenza urgenza.
Da quanto a conoscenza alla Cisl Fp, infine, a tutt’oggi non risultano sostituiti gli OSS già
cessati nel mese di aprile 2021 oltre a quelli cessati nel mese di ottobre e novembre, di
fatto, lasciando sguarniti molti turni, specie quelli in H24, nelle UU.OO. di degenza delle
varie strutture Ospedaliere Aziendali. Da tanto, si ripropone, con ciclicità, la problematica sul demansionamento delle professioni sanitarie infermieristiche cheha visto il nostro sindacato coinvolto nella maxi denuncia-esposto presso l’Ispettorato del Lavoro di Lecce.
E’ evidente che i numeri relativi al personale, in funzione di fabbisogno, siano completamente saturi e che tale fabbisogno di personale sia stato già assorbito. Volendo appunto verificare tale fabbisogno, si crede nella necessità di verificare i “numeri”, ovvero, la reale forza lavoro attiva, stralciando le lunghe assenze, gli esoneri e le
limitazioni del personale ormai logoro da anni di corsia e lavori usuranti. Sicuramente una tale rivisitazione (basterebbe attingere i prospetti dei turni di lavoro di ogni singola U.O. di ogni singolo Ospedale) darebbe un quadro più realistico della situazione del personale e se, qualora da tale rivisitazione della reale consistenza di forza lavoro attiva, risultasse una cattiva dislocazione del personale con esuberi, bisognerebbe attivare comunque la tanto sperata “Mobilità Interna del personale.” Insomma c’è tanto da fare e basterebbe una buona predisposizione che al momento appare ancora assente. Lo stato di agitazione è alle porte; i lavoratori del comparto sanità e soprattutto i pazienti meriterebbero più attenzione”.
Castrignano del Capo
Atti intimidatori, Anci Puglia: «Vicini ad amministratori colpiti»
«Solidarietà alla vicesindaca di Novoli e al sindaco di Castrignano del Capo vittime di intimidazioni»
Due gravi atti intimidatori hanno colpito gli amministratori locali della provincia di Lecce.
La presidente Fiorenza Pascazio, insieme al Vicario Michele Sperti, a nome dei sindaci pugliesi, esprimono sentita vicinanza e solidarietà alla vicesindaco di Novoli, Francesca Ingrosso, e al sindaco di Castrignano del Capo Francesco Petracca, vittime di due gravi atti intimidatori avvenuti nelle ultime ore.
Nel primo caso, un incendio ha distrutto l’auto della vicesindaco di Novoli; nel secondo, una bottiglia incendiaria è stata lanciata contro l’auto del primo cittadino di Castrignano del Capo, distruggendola.
«Questi episodi», sottolineano Pascazio e Sperti, «rappresentano un inaccettabile attacco alle istituzioni democratiche e al lavoro quotidiano di chi opera al servizio delle proprie comunità. È intollerabile che chi si impegna con dedizione per il bene comune debba subire minacce e violenze».
ANCI Puglia «rinnova il proprio sostegno agli amministratori locali, ribadendo l’importanza di un’azione congiunta delle istituzioni e di una ferma reazione civile da parte delle comunità per garantire sicurezza e tutela. È fondamentale creare condizioni che consentano un’azione amministrativa legale, trasparente e serena».
«Confidiamo che le forze dell’ordine facciano piena luce su entrambi gli episodi», concludono, «assicurando i responsabili alla giustizia. Lavoriamo tutti insieme affinché nei nostri territori democrazia e dialogo prevalgano su ogni forma di violenza e intimidazione».
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Cronaca
Atto intimidatorio a Specchia, ritrovata auto da cui hanno sparato
Si tratta di una Dacia Duster rubata a Casarano poco prima di Natale, la stessa vettura immortalata in via Attilio Carbone ieri sera
È stata rinvenuta in campagna, al confine tra Specchia e Ruffano (provinciale 374), l’auto utilizzata dai malviventi che hanno sparato cinque colpi di pistola su una BMW X3 di proprietà di un imbianchino di Specchia.
L’auto, una Dacia Duster vecchio modello, di colore nero, risulta rubata a Casarano poco prima di Natale.
Agli inquirenti è subito apparso chiaro che si tratta della stessa autovettura immortalata dalle videocamere di sorveglianza in via Attilio Carbone, strada alle spalle del Municipio dov’era parcheggiata la vettura bersaglio dei malviventi.
Sarebbero almeno due le persone che sono transitate in quelal via a bordo dell’auto da cui sono partiti i colpi di pistola.
Proseguono, ovviamente, le indagini dei carabinieri.
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Cronaca
Spari contro auto: atto intimidatorio a Specchia
Atto intimidatorio a colpi d’arma da fuoco nella serata di ieri in pieno centro abitato a Specchia.
Attorno alle 19 l’auto di un 58enne del posto è stata raggiunta da una serie di spari in via Attilio Carbone, strada alle spalle del Municipio, all’indirizzo di una BMW X3 ferma in sosta. Al suo interno fortunatamente nessuno.
Ad accorgersi dell’accaduto la moglie del 58enne, un imbianchino incensurato. La donna, udito il rumore, si è recata rapidamente in strada, quando però non vi era già più traccia del o dei responsabili.
Sul posto sono accorsi i carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Tricase. Si indaga sull’accaduto anche col supporto delle videocamere di sorveglianza che insistono sulla zona.
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