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Cronaca

Autovelox, per il Codacons «paradossale» il caso Melpignano

«Paese di 2.500 abitanti, con quasi 5 milioni di euro, ha incassato in proporzione più di Roma, Firenze e Bologna». Il ministro Salvini intanto annuncia la revisione del codice della strada

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Comune da meno di 2.500 abitanti in provincia di Lecce, che nel 2021, «grazie agli autovelox installati sul suo territorio, ha generato incassi per 4.986.830 euro, più di Roma, Firenze e Bologna»


Al centro del dibattito la questione autovelox.


Nelle ultime ore registriamo, a riguardo, la presa di posizione del Codacons ed anche un intervento del ministro Matteo Salvini.


L’associazione dei consumatori premettendo che «è giusto garantire la sicurezza stradale e sanzionare duramente chi viola i limiti di velocità», evidenzia come «troppo spesso in Italia gli autovelox vengono usati dagli enti locali come bancomat per prelevare denaro ai cittadini».


In base ai dati ufficiali pubblicati dagli enti locali, gli autovelox, nelle principali 21 città italiane, «hanno generato incassi per 46,9 milioni di euro», hanno rimarcato dal Codacons: «Il record spetta a Milano che, grazie agli strumenti di rilevazione automatica della velocità, ha elevato sanzioni per 12,9 milioni di euro, seguita da Genova (6,2 milioni di euro) e Torino (5 milioni)».


L’associazione dei consumatori definisce poi «paradossale», il caso di Melpignano, Comune da meno di 2.500 abitanti in provincia di Lecce, che nel 2021, «grazie agli autovelox installati sul suo territorio, ha generato incassi per 4.986.830 euro, più di Roma, Firenze e Bologna».

Per gli automobilisti salentini, però, si paventano altre installazioni di controllo elettronico della velocità.


Sono addirittura 26, infatti, le istanze inoltrate dai Comuni per avere l’autorizzazione in deroga per l’installazione di autovelox, in assenza di contestazione immediata, per altrettanti tratti stradali. Tra i Comuni che hanno inoltrato richiesta anche Scorrano e Salice Salentino. Richiesti anche due autovelox  sulla Tangenziale Est, lungo il tratto di pertinenza del Comune che collega la viabilità proveniente dalla Strada Statale 613 Brindisi-Lecce (da Brindisi) con la provinciale 364, in direzione marina di San Cataldo, e la Statale 16 Adriatica per Maglie.


Così invece il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini: «Condivido la necessità di intervenire in modo definitivo sulle modalità di utilizzo e di collocazione degli autovelox, anche per evitarne diffusi usi impropri, che in alcune circostanze sono fatti solo per fare cassa».


Salvini dopo aver risposto al question time alla Camera, ha anche annunciato la revisione del codice della strada: «Dobbiamo aiutare le amministrazioni locali ad avere bilanci più sani senza pesare sulle tasche di automobilisti e motociclisti» e «senza nessuna miglioria sulla sicurezza stradale».


Cronaca

Lecce, spaccata in gioielleria piazza Mazzini, preso uno dei rapinatori

I poliziotti lo hanno arrestato dopo un inseguimento, prima in auto e poi a piedi. Recuperato e riconsegnato al proprietario il bottino dal valore di circa 600mila euro

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Questa mattina, poco prima delle 5, a Lecce, la Polizia di Stato è intervenuta per la segnalazione di una spaccata ai danni di una gioielleria sita in piazza Mazzini.

Alla vista delle pattuglie i malviventi, sorpresi mentre erano ancora all’interno della gioielleria, si sono dati alla fuga a bordo di una Alfa Romeo Stelvio con il bottino già caricato in macchina.

Durante l’inseguimento dalla macchina son caduti parte della refurtiva e alcuni attrezzi da scasso dal cofano rimasto aperto.

Per garantirsi la fuga ed impedire l’intervento delle pattuglie i malviventi hanno lasciato cadere dall’auto dei chiodi sulla strada.

In seguito, i poliziotti avrebbero accertato che i fuggiaschi avevano posizionato delle barre con dei chiodi in prossimità della gioielleria allo scopo proprio di bloccare l’eventuale intervento delle forze dell’ordine.

Dopo alcune centinaia di metri la Stelvio, tallonata dalla Volante della polizia, ha perso il controllo ed è impattata sulla vetrina di un negozio di ottica sita in via 95esimo Reggimento Fanteria.

I ladri si sono dati alla fuga, scendendo in fretta dalla macchina e correndo in diverse direzioni.

Gli agenti della Sezione Volanti li hanno inseguiti a piedi e sono riusciti a bloccarne uno, fermato dopo una breve colluttazione.

L’uomo, un 33enne di Brindisi, già noto alle forze dell’ordine, è stato tratto in arresto per rapina.

La Alfa Romeo Stelvio è risultata rubata nell’agosto del 2022 a Galatone; sulla stessa erano state apposte delle targhe risultate rubate a Fasano lo scorso 7 aprile da un’altra autovettura.

All’interno dell’Alfa Romeo sono stati rinvenuti vari attrezzi atti allo scasso, flex e passamontagna.

Inoltre, i malviventi indossavano delle tute bianche e dei guanti per non lasciare tracce.

La refurtiva del valore pari a circa 600 mila euro è stata recuperata e consegnata al proprietario.

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Cronaca

Gestore di centro scommesse arrestato per spaccio

Pochi grammi ci cocaina indosso, il resto nel rispostiglio della cucina di casa. Nei guai 46enne di Salice Salentino

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I carabinieri del NORM della Compagnia di Campi Salentina hanno portato a termine un’importante operazione nella lotta contro le piazze di spaccio di sostanze stupefacenti, culminata nell’arresto di un uomo di 46 anni, gestore di un centro scommesse situato a Salice Salentino.

L’operazione è iniziata con un controllo di routine presso il centro scommesse, durante il quale i militari dell’Arma hanno trovato addosso all’operatore un quantitativo di tre grammi di cocaina.

Ciò ha spinto i Carabinieri ad effettuare una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del sospettato.

All’interno di un ripostiglio della cucina, i militari hanno rinvenuto ulteriori 150 grammi cocaina, materiale per il confezionamento e una somma di denaro contante di 1.500 euro, ritenuta probabile provento dell’attività di spaccio.

Dopo le formalità di rito e in conformità con le disposizioni del PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce, che conduce le indagini, l’uomo è stato arrestato e condotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.

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Cronaca

Abusivismo lungo il fiume Asso, sigilli e denuncia 

In località Iesuculla, agro di Galatina, i carabinieri forestali individuano tre costruzioni abusive in zona vincolata. Denunciato il proprietario. Ulteriori controlli in corso in tutta l’area litoranea jonica e nell’entroterra, da Leuca fino a Torre Lapillo, con l’ausilio dell’elicottero

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Nel corso della campagna di controlli nazionale, denominata “Fiume Sicuro”, finalizzata al contrasto degli abusi edilizi nelle aree fluviali, e comunque a tutela del reticolo idrografico e della sua funzionalità, i Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli, all’esito di accertamenti lungo il Canale dell’Asso (il più lungo corso d’ acqua della provincia di Lecce, che nasce dalle alture di Collepasso e sfocia inghiottito in una vora in agro di Nardò) e relative pertinenze, hanno individuato alcune costruzioni, risultate abusive a seguito di accertamenti con il competente Ufficio Tecnico del Comune di Galatina, in località Iesuculla, in area vincolata ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale.

Si tratta di due fabbricati con copertura, di ampliamento e adiacente a uno preesistente, e di un terzo locale autonomo, per una superficie complessiva di circa 250 metri quadri e una volumetria di 550 metri cubi, con destinazione a uso abitativo.

Nelle pertinenze del complesso residenziale, su una superficie di 95 metri quadri complessivi, era inoltre stato realizzato un complesso di gabbie per volatili (voliere).

Per tutte le suddette opere non era stato rilasciato alcun permesso di costruire, né tantomeno l’autorizzazione paesaggistica; pertanto, i Carabinieri Forestali hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il 41enne proprietario del complesso.

Ulteriori accertamenti sono tuttora in corso in tutta l’area litoranea jonica con relativo entroterra, da Leuca fino a Torre Lapillo, con l’ausilio dell’elicottero AW169 del 6° Nucleo Carabinieri, di stanza a Bari-Palese, rivelatosi fondamentale nel contrasto ai reati ambientali sul territorio.

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