Cronaca
“Autovelox siano più visibili”
La richiesta dei consiglieri provinciali Nunzio Dell’Abate e Sergi Signore al presidente della Provincia

Una richiesta chiara: vogliamo che gli autovelox siano più visibili.
È il succo dell’ordine del giorno protocollato stamattina dai consiglieri provinciali Nunzio Dell’Abate e Sergi Signore all’attenzione del presidente della Provincia Gabellone.
Una invocazione di maggior tutela per gli automobilisti che esplicano nel seguente modo:
“Premesso che:
• la Provincia di Lecce ha da tempo avviato una campagna di sensibilizzazione per la sicurezza stradale, attraverso azioni di rilevamento elettronico della velocità con postazioni mobili e fisse su gran parte dei circa 2.200 km di strade di propria competenza gestionale, procedendo alla contestazione non immediata;
• nel mese di settembre 2013 è stato sottoscritto tra l’Amministrazione provinciale di Lecce e la società Vigeura S.r.l., con in sede in Parabita (Le), il contratto d’appalto per l’affidamento del servizio di fornitura-noleggio, installazione, manutenzione ordinaria e straordinaria di n. 8 sistemi di rilevamento automatici di infrazione al C.d.S., contratto rinnovato con deliberazione consiliare n° 5 del 04/03/2016;
• nell’ambito del “Progetto Autovelox”, periodo gennaio-dicembre 2015, risultano ufficialmente elevate dal Corpo di Polizia Provinciale n.56.731 processi verbali per le violazioni alle norme del C.d.S. per un importo complessivo pari a € 7.369.953,00 di sanzioni notificate che, a seguito della decurtazione della somma di € 729.442,09 non più esigibile per versamenti effettuati beneficiando della riduzione del 30% prevista dal C.d.S. e della riduzione di ulteriori € 87.323,59 per verbali archiviati, è divenuto esigibile nelle casse provinciali anno 2015 per € 6.553.187,32;
ritenuto che:
• l’obiettivo dei rilevatori automatici della velocità dovrebbe essere quello di costituire un efficace deterrente per gli automobilisti affinchè rispettino le norme del codice della strada e quindi un’azione mirata alla drastica diminuzione di incidenti stradali, non quello certamente di elevare multe e fare cassa;
considerato che:
• le finalità di tali apparecchiature sono quindi quelle di ottenere un rallentamento degli automobilisti in alcuni punti delle arterie stradali che si ritengono pericolose per l’incolumità degli automobilisti;
IMPEGNANO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
- ad attivarsi nei confronti dei competenti Dirigenti/Responsabili della Provincia di Lecce al fine di mettere in atto ogni utile strumento/accorgimento tecnico, oltre a quelli già a disposizione, che rendano ben visibili, sia di giorno che di notte, i rilevatori elettronici posizionati sulle SS.PP. gestite dall’Ente”.
(immagine di repertorio)
Cronaca
Sigilli agli immobili dei narcotrafficanti
Sequestrate ville, macchine, attività e terreni per oltre un milione e mezzo di euro. I beni fanno capo a Gianluca Calabrese e Cristian Roi, affiliati alla Sacra Corona Unita e sono ritenuti frutto del narcotraffico con copcaina ed erina distribuita sia nel sud Salento che nella parte più a nord della provincia

La Polizia di Stato ha eseguito due decreti di sequestro di prevenzione patrimoniale di beni ritenuti riconducibili direttamente o indirettamente a due uomini Gianluca Calabrese (37 anni di Copertino) e Cristian Roi (42 anni di Nardò), arrestati durante il 20 novembre scorso, e attualmente detenuti.
I due, personaggi di spicco del narcotraffico legati alla SCU, sono ritenuti i principali referenti dello spaccio: rifornivano di ingenti quantitativi di cocaina ed eroina sia le piazze del nord Salento che quelle del sud Salento.
Il sequestro, finalizzato alla successiva confisca, ha interessato beni immobili situati tra Nardò, Copertino e Sant’Isidoro.
In particolare: tre ville, di cui due adibite ad abitazione ed una a casa vacanze in una località balneare; un vivaio; una stazione di servizio per carburanti; due autovetture di grossa cilindrata; numerosi terreni nell’agro di Nardò; diversi depositi bancari e postali per un totale di circa un milione e mezzo di di euro.
A questo si aggiunga anche il sequestro di quote sociali e compendio aziendale di una società operante nel settore delle costruzioni edili ed infissi, la quale risulta avere ultimo fatturato di circa 6 milioni e 700mila euro, con una sede distaccata nel Nord Italia, per un totale complessivo di oltre 8 milioni Euro.
I provvedimenti, finalizzati all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali operanti in ambito provinciale, sono stati emessi dal Tribunale di Lecce – Sezione Riesame e Misure di Prevenzione – su proposta congiunta del Questore della Provincia di Lecce e del Procuratore della Repubblica di Lecce.
L’esecuzione è stata curata da personale della Sezione misure patrimoniali della Divisione Anticrimine, coadiuvato dalla Squadra Mobile e personale dei Commissariati distaccati di Nardò e Galatina della locale Questura, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine, Polizia Stradale e Reparto volo di Bari.
Le accurate e minuziose indagini patrimoniali, condotte dalla Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniale della Divisione Anticrimine della Questura di Lecce, sono state incentrate sulla ricostruzione del profilo criminale temporale e sull’analisi delle posizioni economico-patrimoniali dei proposti e del loro nucleo familiare, accertando come i soggetti in questione, pur non avendo formalmente dichiarato redditi sufficienti a giustificare le rilevanti disponibilità economiche, avrebbero accresciuto il proprio patrimonio personale ed imprenditoriale, ricorrendo anche all’intestazione di beni a congiunti.
Il risultato operativo rappresenta la continuità delle attività istituzionali finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, agendo così a tutela e salvaguardia dell’interesse economico nazionale in ossequio alle direttive Ministeriali.
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Cronaca
Addio a Donato Metallo: giovedì le esequie
Si è spento all’età di 44 anni, era consigliere regionale in carica. Lascia moglie ed un figlio di quasi un anno

Il Salento piange la scomparsa di Donato Metallo, figura di spicco della politica locale e regionale, consigliere regionale della Puglia, venuto a mancare nel pomeriggio di martedì all’età di 44 anni dopo una lunga battaglia contro un tumore al pancreas.
La salma ha raggiunto la casa dei genitori nella serata di oggi. Giovedì mattina la camera ardente presso la sala consiliare del Comune di Racale. Nel pomeriggio i funerali in piazza San Sebastiano.
In difesa dei diritti di tutti
Nato a Gallipoli il 13 febbraio 1981 e residente a Racale, Metallo si era laureato in Beni Culturali presso l’Università del Salento. La sua carriera politica iniziò nel 2007 come consigliere comunale di minoranza a Racale, per poi essere eletto sindaco nel 2012, incarico che ha ricoperto fino al 2020. Durante il suo mandato, si è distinto per l’attenzione alle politiche sociali, ambientali e culturali, promuovendo iniziative come la riqualificazione energetica degli edifici scolastici e l’adozione di pratiche sostenibili.
Nel 2020, Metallo è stato eletto consigliere regionale della Puglia nelle fila del Partito Democratico, presiedendo la VI Commissione Cultura fino a gennaio 2024, quando ha rassegnato le dimissioni per motivi di salute.
Nonostante la malattia, ha continuato a partecipare attivamente alla vita politica, tornando in aula nel luglio 2024 per votare una legge sui diritti LGBTQ+, frutto di un lavoro collettivo di anni.
La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nella comunità salentina e tra quanti hanno avuto modo di conoscerlo e apprezzarne l’impegno, la passione e l’umanità.
Dalla Redazione, le più sentite condoglianze ai suoi cari.
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Cronaca
Dramma a Depressa: medico ritrovato senza vita
Il rinvenimento nella serata di ieri, circostanze della morte in via di definizione

Dramma nella giornata di ieri a Depressa (Tricase) dove un uomo è stato ritrovato esanime.
Si tratta del dottor Cosimo Leuzzi, 64 anni, medico dentista di professione.
E’ stato rinvenuto senza vita nella sua abitazione, nell’agro alle porte di Depressa, in orario serale. Le circostanze del decesso sono da definire.
Nella frazione tricasina sono intervenute le forze dell’ordine ed i sanitari del 118, che non hanno potuto che constatare il decesso.
Il medico, conosciuto e ben voluto non solo nella frazione ma in tutta Tricase, recentemente esercitava in qualità di medico di base.
Notizia in aggiornamento.
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