Casarano
Calci e pugni alla moglie
Guida in stato d’ebbrezza, furti, spaccio e maltrattamenti in famiglia: fioccano sanzioni nell’ultimo weekend di agosto
Controlli a tappeto tra Sannicola, Seclì, Copertino e Galatone, e, in particolare, località turistiche balneari di Gallipoli e Nardò. Le operazioni sono state estese anche alle principali arterie d’ingresso e d’uscita dei Comuni limitrofi: i militari della locale Compagnia Carabinieri, infatti, sono stati impegnati su tutto il territorio per un capillare servizio coordinato a largo raggio e ad “alto impatto”, allo scopo di prevenire e contrastare il perpetrarsi di reati contro il patrimonio, il fenomeno della guida in stato di ebbrezza, quello della detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed il porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
All’attività di controllo hanno partecipato pattuglie della dipendente Aliquota Radiomobile, militari della Stazioni di Gallipoli, Sannicola, Nardò e Copertino, personale in abiti civili dell’Aliquota Operativa, per un totale di 12 militari e nr. 5 automezzi.
Una persona di Seclì è stata denunciata dai Carabinieri di Aradeo per la coltivazione di due piante di canapa indica, rispettivamente dell’altezza di 100 e 140 centimetri; due sono i denunciati per guida in stato di ebbrezza (art.186 c.2 C.d.S.) a Galatone e Gallipoli ed una per inosservanza degli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria, perché all’esito di un controllo presso la propria abitazione, questi, agli arresti domiciliari, veniva trovato dai Carabinieri di Copertino unitamente ad altre persone diverse dal suo nucleo familiare e gravate da precedenti penali. Sono poi tre i denunciati in stato di libertà per furto aggravato, dei quali due a Gallipoli per furto di zaini sulla spiaggia ed un albergatore a Lido Conchiglie per allaccio abusivo del proprio albergo alla rete elettrica, reato scoperto dai militari della Stazione di Sannicola. Sono ben 71, invece, le persone segnalate alla Prefettura per utilizzo non terapeutico di sostanze stupefacenti: di questi solo 42, per lo più ventenni, sono stati i segnalati dai Carabinieri di Nardò tra le località di Porto Selvaggio e Sant’Isidoro.
Le sanzioni amministrative per le violazioni al codice della strada, invece, su un totale di 98 veicoli controllati, ammontano a circa 6500 euro.
Anche nella zona di Casarano controlli dei Carabinieri e numerose denunce.
In questi giorni i Carabinieri della Compagnia di Casarano coadiuvati da un elicottero del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, in tutti i Comuni di propria competenza hanno effettuato una serie di verifiche mirate alla prevenzione dei reati contro il patrimonio, al consumo di sostanze stupefacenti, al controllo delle persone sottoposte a misure alternative alla detenzione in carcere, alla circolazione stradale.
Ad Ugento è stato eseguito un controllo all’interno di un’area di parcheggio, il proprietario C.M., 38 anni, è stato denunciato per diverse violazioni urbanistiche (art. 30-44 lett. C del DPR 380/010). Nello specifico aveva realizzato un’area attrezzata per la sosta dei camper e un con chiosco adibito alla vendita di generi alimentari senza alcuna autorizzazione.
Nello stesso Comune sono stati denunciati C.F. (44 anni) e T.D. (49 anni) entrambi residenti a Casarano per furto aggravato in concorso, poiché sorpresi ad asportare 120 kg di ortaggi dall’interno di un fondo agricolo.
A Racale un diciasettenne è stato denunciato perchè poco prima aveva rubato una collanina in oro dal collo di un 55enne del posto.
Due persone sono state deferite in stato di libertà rispettivamente a Ruffano e Melissano per evasione poiché nel corso di controlli presso i propri domicili non sono stati rintracciati. Sempre nel medesimo contesto sono state denunciate per violazione degli obblighi imposti dall’autorità O.A., 23 anni, e M.M., 26 anni, di Melissano trovati nelle proprie abitazioni con persone non facenti parte del proprio nucleo familiare. Ad Ugento denunciato P.E., 35 anni, poiché rintracciato dopo essersi arbitrariamente allontanato dalla Comunità terapeutica ove era stato affidato in prova ai servizi sociali.
C.L., 39 anni, di Taviano dovrà rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria per maltrattamenti in famiglia: l’uomo a seguito di un litigio familiare aveva colpito con calci e pugni la moglie.
A Casarano a seguito di accertamenti è stato denunciato P.D., 44 anni, per simulazione di reato poiché falsamente aveva denunciato il furto della propria autovettura che era già sottoposta a confisca.
A Taviano è stato denunciato M.M., 26 anni, per porto abusivo di oggetti atti ad offendere, poiché trovato in possesso di una fiocina per fucile subacqueo lunga 85 cm. L’oggetto veniva rinvenuto durante un controllo notturno alla circolazione stradale all’interno del bagagliaio della autovettura del giovane il quale non forniva motivazioni per giustificarne il possesso.
Sempre a Taviano B.P. cittadino polacco 34enne è stato deferito per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (art.73 del DPR309/90) poiché e a seguito di specifici servizi di osservazione in abiti civili è stato sorpreso in possesso colto nella disponibilità di 3 gr. di cocaina, 2 gr. di marijuana nonché diverso materiale per il confezionamento delle dosi.
Diverse le persone segnalate alla Prefettura di Lecce per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti (art. 75 del D.P.R. 309/90): tre persone a Racale, una ad Alliste, tre a Matino, tre a Taviano, una ad Ugento, trovati dai militari delle rispettive locali Stazioni Carabinieri in possesso di modiche quantità marijuana, hashish o eroina.
Mediante l’utilizzo dell’etilometro a seguito di accertamenti conseguenti ad un sinistro stradale, veniva rilevato lo stato di ebbrezza a Racale di M.A., 30 anni, colto alla guida della propria autovettura con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti. Nello stesso Comune M.P.S., 24 anni, sottoposto ad accertamenti sanitari risultava positivo all’assunzione di sostanze stupefacenti del tipo cannabinoidi. In altri 6 casi altrettanti conducenti venivano denunciati ai sensi degli art.186 c.7 e 187 c.8 poiché si rifiutavano di sottoposti sia all’etilometro che agli accertamenti sanitari per verificare lo stato di alterazione psicofisica da assunzione di sostanze stupefacenti.
Le misure di prevenzione inoltrate riguardavano 4 proposte di Foglio di Via Obbligatorio nei confronti di altrettanti soggetti.
Casarano
Coppa Italia, prima sconfitta stagionale per il Casarano. Ora testa al Campionato
Si interrompe a Martina la striscia positiva dei rossoazzurri. La Coppa Italia non da sbocchi alla promozione e, a lungo andare, rischia di essere dannosa per la cosa in campionato
MARTINA-CASARANO 1-0
Rete: 4′ Resouf, (M)
Note: espulso al 50′ Pinto (C)
Si ferma in Valle d’Itria la striscia positiva di risultati senza sconfitte in questa stagione per il Casarano.
Come spesso accaduto in campionato, la squadra di mister Laterza regala”ad inizio gara una rete agli avversari, ma stavolta non si realizza poi la necessaria rimonta.
Così i rossoazzurri abbandonano il percorso di Coppa Italia ai sedicesimi, mentre il Martina di mister Pizzulli gongola in attesa di affrontare negli ottavi (con andata e ritorno) la Scafatese.
Ne derivano alcune riflessioni o quesiti che dir si voglia.
Pur costituendo un prestigioso titolo, ma senza sbocchi alla risalita di categoria, sarebbe convenuto per il Casarano continuare a sobbarcarsi tali impegni infrasettimanali, allorquando Nocerina, Virtus Francavilla, Andria, Gravina, Palmese, avversarie di testa in campionato, se ne sono sbarazzate?
Anche con una panchina lunga, al netto degli infortuni o squalifiche dietro l’angolo, non conviene destinare forze fisiche e mentali all’impegno nel progetto primario?
Almeno così lascia intendere mister Laterza nelle dichiarazioni post-gara: “Non è un bene uscire da questa Coppa, ma è chiaro che in questo punto della stagione, se dobbiamo fare delle scelte, cerchiamo di preservare giocatori per la prossima di campionato”.
Domenica, difficile trasferta a Manfredonia, con l’imperativo di conservare il posto di capolista tanto faticato.
Nella foto in alto, Martina e Casarano (in maglia gialla) a centrocampo.
Giuseppe Lagna
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Attualità
Ospedale di Casarano, «eterna emergenza»
Carenza di personale al “Ferrari”: «Sette reparti in affanno. Difficoltà a programmare i turni, rischio burnout e incapacità di gestire il paziente». Fp Cgil chiede «Subito una Commissione Sanità ad hoc»
«Rischio burnout, disservizi, paralisi della struttura: subito una riunione monotematica della Commissione Regionale sulle sofferenze dell’ospedale di Casarano».
Sono giorni complicati in molti reparti del “Ferrari”, che vive una delle più gravi carenze di personale della sua storia.
La Fp Cgil Lecce ha scritto alla Regione (al presidente della terza Commissione e al responsabile del Dipartimento Salute) ed ai dirigenti di Asl e presidio per denunciare tutti i disagi vissuti da pazienti e lavoratori: «Il fabbisogno è talmente alto da non riuscire a garantire, in molti casi, neppure la normale turnazione».
«Dopo un’attenta ricognizione», il sindacato segnala «ben sette unità operative in sofferenza e ai limiti della capacità di gestire la salute del malato, oltre alla vicenda delle squadre antincendio».
REPARTO PER REPARTO
«In Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza per coprire i turni si ricorre alle attività aggiuntive.
Nel reparto di Anestesia e rianimazione e nel Blocco Operatorio mancano anestesisti, infermieri e operatori sociosanitari (Oss).
L’unità operativa di Patologia clinica non dispone di un numero sufficiente di biologi e tecnici di laboratorio.
Particolarmente grave la situazione in Radiologia, dove i tecnici sono costretti a saltare il giorno di riposo e la programmazione dei turni mensili è diventata un’impresa impossibile da realizzare.
A Neurologia mancano infermieri ed Oss: qui addirittura di recente è stato richiesto al personale smontante di garantire anche il turno successivo di notte.
Nel reparto di Geriatria il turno è composto un Oss e due infermieri, ma è evidente che un solo Oss non può riuscire a soddisfare l’assistenza diretta al paziente.
Infine, nell’unità di Cardiologia mancano medici, infermieri e Oss».
SANITASERVICE E ANTINCENDIO
«Ci sono appena quattro persone nell’organico della squadra antincendio e tra queste, una si trova in aspettativa lunga. Per garantire la copertura dei turni, si attinge al personale di Sanitaservice, che però in caso di necessità può garantire l’intervento solo al mattino. Una situazione che costringe le 3 persone in organico a lavorare costantemente di pomeriggio, di notte e nei festivi. Solo l’abnegazione e la dedizione del personale, davvero innamorato della propria professione e fedele al dovere nei confronti del paziente, garantisce l’attività in un ospedale importante come quello di Casarano», dicono Floriano Polimeno, segretario generale della Fp Cgil Lecce, e Cosimo Malorgio, coordinatore provinciale per la Fp Cgil.
«Proseguire oltre», aggiungono, «non è possibile. Il rischio burnout, ossia dello stress da lavoro-correlato, è concreto. Continuando così, poi, si va dritti verso la paralisi dell’ospedale, incapace di erogare prestazioni sanitarie. Spiace constatare che nonostante gli interventi politici e le audizioni alla Commissione regionale Sanità, nulla sta cambiando».
Attualità
Studenti in piazza a Casarano, parla la dirigente scolastica
La Ds del Liceo Montalcini, Monia Casarano: «È del tutto ovvio e comprensibile che il rispetto delle regole fissate risulti scomodo e, a tratti, ingiusto, in particolar modo nei casi in cui, evidentemente, il processo di maturazione della coscienza civica, che include anche la conoscenza e il rispetto delle regole, oltre ai diritti, risulti ancora in fase di sviluppo»
Dopo la manifestazione in piazza degli studenti del “Montalcini”, che dal nostro sito hanno spiegato i motivi che li hanno portati alla mobilitazione, arriva anche la voce della dirigenza scolastica del Liceo casaranese.
In particolare, è stata emessa una circolare con la quale dirigente scolastica Monia Casarano illustra la sua posizione e che pubblichiamo di seguito.
«Con riferimento alla manifestazione studentesca, che ha visto come protagonista un gruppo di studenti e studentesse dell’Istituto, si informa che le lezioni si sono tenute regolarmente, in quanto la maggioranza è stata presente a scuola.
Entrando nel merito delle modalità e dei messaggi che sono veicolati anche in rete, è necessario precisare che le lamentele, a tratti calunniose e diffamanti nei confronti di questa istituzione scolastica, esternate anche attraverso la cartellonistica ben evidente nelle immagini e nei video diffusi in rete, non sono state mai previamente portate all’attenzione dell’Istituto, né formalmente, né attraverso i rappresentanti degli studenti del consiglio di istituto, né, tantomeno, attraverso gli organismi di partecipazione previsti dalla legge, quali: assemblee di classe, assemblee di istituto, comitato studentesco, consiglio d’istituto.
Come già precisato con Circolare n. 153 del 18/11/2024, in nessuna delle predette circostanze, regolarmente assicurate, risultano mai emerse problematiche tali da legittimare un’azione di “protesta”; tanto meno l’Istituto è stato preliminarmente informato, nei modi e nei termini di legge, dei motivi oggetto della “protesta”, né dai Rappresentanti d’Istituto, né dal Comitato studentesco.
Men che meno è stato mai richiesto, dall’inizio dell’anno scolastico ad oggi, un incontro con la dirigenza scolastica, fatto, anche questo, inconfutabile!
A tal proposito è doveroso informare che, sebbene l’organizzazione dell’iniziativa fosse in atto da diversi giorni, soltanto ieri la scrivente è stata “invitata” (peraltro non dalla figura legittimata a farlo, ovvero dal presidente del comitato) a partecipare ad una riunione del comitato studentesco, già autorizzata da diverse settimane, che si sarebbe tenuta dopo poche ore, alla quale la scrivente non ha potuto partecipare per concomitanti impegni con i docenti già programmati: è ulteriormente evidente come non ci sia stata la volontà di confronto proprio da parte di coloro che hanno portato in piazza una protesta sostanzialmente incentrata su slogan che contestavano la mancanza di dialogo e di ascolto!
Tralasciando le modalità con le quali i promotori della protesta hanno operato (ovvero bypassando figure preposte e sedi opportune!), è doveroso, altresì, rammentare che la scuola organizza, ogni anno, a inizio anno scolastico, incontri tra dirigenza, docenti, genitori, studenti e studentesse, al fine di illustrare Regolamenti, norme e disposizioni dirigenziali vigenti, i quali vengono riproposti, altresì, in occasione delle assemblee con i genitori per l’elezione dei Rappresentanti di classe (alle quali tutti i genitori vengono puntualmente invitati a partecipare!) e sono messi a disposizione di tutti sia sul sito web scolastico che sul registro elettronico.
Coloro che si sono sentiti lesi nel loro diritto di essere ascoltati hanno avuto varie e numerose occasioni per esternare le problematiche percepite e, considerato che la scrivente, al contrario dei messaggi che sono stati veicolati, è sempre presente e disponibile, si deve, con rammarico, prendere atto che, evidentemente, sono state tutte occasioni vane, poiché non sfruttate.
Peraltro, è opportuno rammentare che l’istituzione scolastica si fonda su un organigramma che, oltre al dirigente scolastico, prevede ruoli e compiti specifici (anch’essi resi pubblici sul registro elettronico e sul sito web scolastico!) e che anche i collaboratori del dirigente, così come i coordinatori di classe, sono espressamente delegati ad accogliere istanze, esigenze, osservazioni da sottoporre alla dirigenza, fermo restando che tutte le situazioni vengono comunque sempre prese in carico dalla scrivente!
Tale precisazione è doverosa, stante il fatto che si lamenta una “mancanza di ascolto” e che il dirigente scolastico è investito di numerose altre incombenze e adempimenti necessari per la realizzazione di tutte le attività didattiche, curricolari ed extracurricolari, previste, potendo, di conseguenza, contare sulla collaborazione di altre figure istituzionali all’uopo designate.
Ogni richiesta pervenuta, nelle forme e nei modi istituzionalmente previsti, è stata puntualmente soddisfatta, non ultimo il riscontro puntualmente fornito alla “Richiesta chiarimenti/revisione inerente a circolare n. 502 del 09/05/2024”, pervenuta in forma scritta nel mese di maggio dello scorso anno scolastico, al quale si fa riferimento per fondare l’azione di protesta attuata.
È del tutto ovvio e comprensibile che il rispetto delle regole fissate (ben note a tutti!) risulti scomodo e, a tratti, ingiusto, in particolar modo nei casi in cui, evidentemente, il processo di maturazione della coscienza civica (che include anche la conoscenza e il rispetto delle regole, oltre ai diritti) risulti ancora in fase di sviluppo. E questo percorso di crescita dovrebbe essere supportato con azioni proattive e costruttive e non contrastato con mezzi e modi che inaspriscono situazioni e relazioni, a danno dei ragazzi.
Per quanto sopra riportato, si ritiene doveroso confermare il punto di vista di questa dirigenza rispetto all’iniziativa portata in strada, senza una previa discussione nelle sedi opportune e sopra enucleate, la quale, ancorché caratterizzarsi come libera espressione democratica, non solo ha confermato la sua totale infondatezza ma ha finito per assumere la connotazione di un’azione a tratti calunniosa e lesiva dell’immagine dell’istituzione scolastica, con particolare riferimento ad alcune espressioni utilizzate e pubblicate in rete (per citarne una: abuso di potere). Peraltro, le modalità con le quali la manifestazione è stata organizzata sono tra le cause principali della mancata adesione della maggioranza degli studenti e delle studentesse, risultati regolarmente presenti a scuola, certamente non “per timore di ripercussioni” (come emerge da dichiarazioni rilasciate e pubblicate in rete) ma per scelta ben ponderata e meditata.
A tal proposito, è ulteriormente doveroso precisare che, con la nota disciplinare comminata a diversi/e alunni/e assenti oggi, non si è assolutamente “punita” la partecipazione alla manifestazione studentesca ma registrata l’assenza collettiva arbitraria ingiustificata, così come previsto dalla Tabella A del Regolamento disciplina alunni (e non dalla scrivente), che la qualifica come “infrazione disciplinare”.
Inoltre, a proposito una presunta violazione della privacy in una non meglio precisata Circolare emessa, si evidenzia che non vi è alcuna violazione nel trattamento di qualsivoglia dato inerente gli alunni (inclusi quelli presenti su documenti che vengono consegnati dai genitori per giustificare ingressi posticipati o uscite anticipate), essendo il personale tutto “autorizzato al trattamento dei dati personali”, ai sensi degli artt. 4 e 29 del Regolamento europeo 679/2016; inoltre, viene espressamente chiesto di consegnare esclusivamente documenti con dati sensibili oscurati!
È doveroso evidenziare, altresì, che le regole scolastiche così tanto contestate oggi dal gruppo di studenti e studentesse manifestanti non sono certo il frutto di un esercizio autoritario e arbitrario di chi la scuola la rappresenta, ma vengono fissate dagli organi collegiali competenti, ferme restando le competenze precipue del dirigente scolastico, anch’esse fissate e sancite da norme di legge.
L’applicazione puntuale e rigorosa delle stesse costituisce un obbligo e un impegno per tutti, nel rispetto delle prerogative specifiche legate al proprio ruolo e nell’esercizio della corresponsabilità educativa che investe docenti, alunni/e/ genitori, dirigenza scolastica.
La comunità scolastica tutta è chiamata (e certamente disponibile) a dare il proprio contributo fattivo e costruttivo al percorso di crescita dei nostri studenti e delle nostre studentesse, senza mai dimenticare che gli studenti e le studentesse che la scuola concorre a formare oggi saranno i futuri cittadini, professionisti, lavoratori, chiamati, parimenti, a rispettare norme, ruoli e regolamenti di qualsiasi contesto in cui si troveranno ad agire ed interagire!».
La dirigente scolastica Monia Casarano
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