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Cronaca

Camion dei rifiuti in coda a Poggiardo

Disagi per la momentanea chiusura degli impianti di Ugento, Manduria e Bari

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Lunghe code di camion in fila nei pressi dell’impianto di trattamento di rifiuti di Poggiardo.


L’ingorgo è dovuto alla chiusura momentanea di alcuni impianti Pugliesi tra cui Ugento dove “scarica” tutto il Capo di Leuca ed anche Bari e Manduria (per quest’ultimo, pare, che i problemi siano in via di risoluzione e stia per riaprire).


Inoltre si sarebbe verificato un ulteriore problema nell’omologazione dei rifiuti trattati a Poggiardo prima di passare ad una fase successiva della loro lavorazione.


Anche in questo caso si sta lavorando per una celere soluzione.


Anche il sindaco Antonio Cirolo e gli amministratori seguono da vicino l’evolversi della vicenda e, stamattina, si sono recati sul posto.


Nel frattempo, però, la conseguenza immediata è una fase di stasi nelle operazioni che ha fermato in coda i camion dei rifiuti prima di poter scaricare.






Cronaca

In giro con coltello e strumenti per lo scasso, arrestato

resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, porto abusivo di arma, Ventiduenne nei guai per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e indebito utilizzo di carta di credito rubata. Gli agenti insospettiti da un “click” hanno rinvenuto, occultato negli indumenti intimi, un coltello a scatto con lama a punta della lunghezza di circa 20 cm

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Durante un’attività di pattugliamento, i poliziotti della squadra volante del Commissariato di P.S. di Gallipoli hanno riconosciuto un giovane noto per essere dedito ai furti.

Fermato per un controllo più approfondito, il giovane, un 22enne di origini rumene ma ormai stanziato nel Salento, ha tentato la fuga che, però, è durata poco perché è stato acciuffato dopo un inseguimento a piedi dagli stessi poliziotti.

Nonostante le fasi concitate del controllo di polizia, visto che il giovane non si è dimostrato affatto collaborativo, tanto da danneggiare con dei calci anche l’auto di servizio e provocare contusioni ai poliziotti, questi ultimi sono riusciti a portarlo in Commissariato, con non poche difficoltà, e arrestarlo per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, porto abusivo di arma, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e indebito utilizzo di strumenti di pagamento diverso dai contanti per avere, poco prima, prelevato del denaro contante presso una tabaccheria di Gallipoli, previo utilizzo di una carta di credito rubata.

Durante il controllo, è stato rinvenuto un trapano ed un seghetto elettrico, trasportati nel proprio zaino, da ritenersi oggetti atti allo scasso, visto anche i numerosi precedenti specifici.

Durante la perquisizione personale, gli agenti insospettiti da un “click” hanno rinvenuto, occultato negli indumenti intimi, un coltello a scatto con lama a punta della lunghezza di circa 20 cm.

Per tutti questi motivi, su disposizione del pubblico ministero di turno, il giovane è stato tratto in arresto e portato in carcere e, dopo l’udienza di convalida dell’arresto, è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria del comune di residenza.

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Cronaca

Santa Cesarea: serata da sballo, arresti e segnalazioni

I Carabinieri della Compagnia di Maglie, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di un giovane poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti…

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SANTA CESAREA TERME – CONTROLLI NELLE SALE DA BALLO: 1 ARRESTO E 4 SEGNALAZIONI

I Carabinieri della Compagnia di Maglie, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di un giovane cellinese poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento scaturisce da un’attività info investigativa che ha condotto i militari dell’Arma a sorprendere in flagranza di reato, presso una locale da ballo del posto, il 19enne, originario della provincia di Brindisi, nella attività di spaccio. 

Il giovane, sottoposto a perquisizione, aveva con sé 33 involucri contenenti verosimilmente sostanza stupefacente del tipo MDMA” per un peso complessivo di circa 20 grammi, 50 involucri contenenti verosimilmente “Ketamina” per un peso complessivo di circa 25 grammi, 2 dosi tra “cocaina” e hashish” per un peso complessivo

di circa 4 grammi, oltre la somma di 525 euro, in banconote di vario taglio. 

Il tutto è stato sottoposto a sequestro, così come il denaro ritenuto provento della presunta attività di spaccio, mentre per il giovane si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Lecce.

Nel corso della stessa attività sono stati, inoltre, segnalati all’A.G. due uomini per detenzione illecita ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

Sottoposti entrambi a perquisizione, il primo aveva con sé una dose contenente verosimilmente sostanza stupefacente del tipo “MDMA” per un peso complessivo di circa 3 grammi nonché una dose di hashish” per un peso complessivo di circa 4 grammi; mentre il secondo aveva con sé 3 dosi contenenti verosimilmente sostanza stupefacente del tipo cocaina” per un peso complessivo di circa 2 grammi nonché una dose di “marijuana” per un peso complessivo di circa 9 grammi. Tutta la droga è stata sequestrata.

Stesso contesto sono stati segnalati all’A.G. due giovani perché ritenuti responsabili di un furto con strappo ai danni di un avventore del locale da ballo. 

Diversi sono gli assuntori di sostanza stupefacente che sono stati segnalati alla Prefettura.

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Cronaca

CGIL, a proposito di ambulanze e ritardi, la colpa è “l’uso improprio del 118”

Pertanto le segnalazioni, di situazioni in cui tre o quattro ambulanze arrivano simultaneamente nell’ospedale di Tricase, provenienti da diverse postazioni del Salento, compreso da Lecce, trovano una spiegazione in quanto l’A.O. “Cardinale Panico” di Tricase, con i suoi oltre 400 posti letto e i suoi reparti di eccellenza, è parte integrante del Servizio Sanitario Regionale…

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Riceviamo e Pubblichiamo

Su tempi di attesa delle autoambulanze del 118 Presso il Pronto Soccorso di Tricase

L’Organizzazione Sindacale FP CGIL di Lecce, in riferimento alle dichiarazione di stampa apparse in questi giorni su alcune testate giornalistiche locali, circa i tempi di attesa presso il Pronto Soccorso del A.O. “Cardinale Panico” di Tricase, ritiene sia necessario chiarire che uno dei fattori principali che determinano le lunghe attese nei Pronto Soccorsi, di tutta la ASL di Lecce, è l’uso improprio del servizio di emergenza-urgenza.

Spesso, infatti, casi che dovrebbero essere gestiti dalla medicina territoriale invece finiscono per sovraccaricare il 118, con chiamate inappropriate e di conseguenza il Pronto Soccorso viene preso d’assalto.

Non possiamo ignorare, inoltre, le carenze strutturali che affliggono il servizio di continuità assistenziale (Guardia Medica), il quale non è dotato dei mezzi necessari per garantire interventi sanitari adeguati, ad esempio emblematico è l’impossibilità di eseguire un elettrocardiogramma, un esame di base che potrebbe prevenire l’invio inappropriato di pazienti al Pronto Soccorso.

Pertanto le segnalazioni, di situazioni in cui tre o quattro ambulanze arrivano simultaneamente nell’ospedale di Tricase, provenienti da diverse postazioni del Salento, compreso da Lecce, trovano una spiegazione in quanto l’A.O. “Cardinale Panico” di Tricase, con i suoi oltre 400 posti letto e i suoi reparti di eccellenza, è parte integrante del Servizio Sanitario Regionale.

L’ospedale Cardinale Panico è catalogato DEA di I Livello, ed è integrato nella rete delle prestazioni tempo-dipendenti (ictus, Infarti, traumi), con risultati che hanno reso la sanità salentina al primo posto per tempistica sulle patologie legate all’ictus.

Inoltre va ricordato che il  “Cardinale Panico” rappresenta una eccellenza che contribuisce, con le prestazioni di altissima qualità, a ridurre la mobilità passiva verso altre regioni, verso le quali la regione Puglia è costretta a rimborsare ricoveri molto costosi.

La nota dolente e che le risorse finanziarie regionali sono insufficienti, e i tetti di spesa imposti sono anacronistici inadeguati, anche questi fattori, specialmente nel periodo estivo, contribuiscono alla congestione degli accessi al Pronto Soccorso.

Le risorse esigue sfociano in un mancato riconoscimento di Benefit contrattuali, come il premio Covid-19, o come la lungaggine sulle progressioni economiche al personale per carenza di fondi contrattuali.

Ciò nonostante, tutto il personale Medico e di Comparto affronta ogni situazione con la massima professionalità, con spirito di abnegazione e con attrezzature all’avanguardia.

Ad nostro avviso è giunto il momento di una approfondita e sana riflessione, da parte di tutte le forze politiche e sociali a partire di chi ha potere decisionale, sul ruolo e sull’attività dell’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase, e soprattutto sul riconoscimento economico dell’attività realmente svolta.

Il Segretario Provinciale, Floriano Polimeno

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