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Cronaca

Caos vaccini, il sindaco di Poggiardo: «Problema a monte, gente anche da fuori Distretto»

Antonio Ciriolo: «L’aspetto positivo è che in tanti si vaccinano, anche senza prenotazione. In alcuni giorni tutto fila liscio, in altri come questa mattina a Poggiardo arrivano in tanti, troppi»

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Lunghe code davanti alla scuola media, assembramenti e genitori infuriati perché, dopo lunga attesa, sono stati mandati via senza vaccino per i loro figli.


Su quanto avvenuto oggi a Poggiardo, nel corso della vaccinazione ai bambini dai 6 agli 11 anni, è intervenuto il sindaco Antonio Ciriolo che, innanzitutto, riconosce i disagi: «Sul luogo sono intervenuti gli agenti della polizia locale, la protezione civile ed anche i carabinieri per evitare pericolosi assembramenti e garantire la giusta distanza tra le persone con il corretto utilizzo della mascherina».


«Il Comune di Poggiardo ha sempre dato e continuerà a dare, con l’ausilio della Polizia Locale e della Protezione civile, il massimo supporto nell’organizzazione logistica», sottolinea il primo cittadino, «nulla può, però, quando si verificano casi come questi. Purtroppo non è la prima volta, è già accaduto anche nell’Hub vaccinale di Poggiardo».


Stesso copione anche in molti altri centri vaccinali della provincia.

Il problema, secondo il sindaco Ciriolo, «è a monte. Per ovvi motivi, l’interesse è quello di vaccinare il maggior numero di persone così chiunque, anche da fuori Distretto, come avvenuto questa mattina alla scuola media, può accedere nei luoghi dove si inietta il siero, anche senza prenotazione. In alcuni giorni tutto fila liscio e, addirittura, capita che passino delle ore senza che nessuno si presenti; in altri, invece, come questa mattina a Poggiardo, arrivano in tanti, troppi. Chiaramente, se per il giorno in questione sono stati consegnati 300 vaccini, non si possono accogliere 500 persone. Il problema è tutto qui. Finchè la Regione non metterà i paletti il problema si ripresenterà».


L’aspetto positivo di tutta questa faccenda, sottolinea il sindaco di Poggiardo è che «sono in tanti a vaccinarsi e questa resta la priorità se vogliamo uscira dall’emergenza. Non si può correre il rischio di limitare il servizio solo a chi ha la prenotazione perchè si correrebbe il rischio di ridurre di molto l’affluenza e quindi il numero dei vaccinati. Nulla osta che si può mirare il servizio per evitare disagi come quello di stamattina. Nel frattempo», l’appello del primo cittadino, «portiamo pazienza, tenendo sempre a mente l’obiettivo che è quello di vaccinare il maggior numero di persone».


«Per quanto ci riguarda, come Comune di Poggiardo» conclude Antonio Ciriolo, «stiamo partecipando a diverse riunioni con tutti gli attori in campo e non faremo mancare il nostro impegno nella ricerca di luoghi e modalità diverse per far effettuare il vaccino, soprattutto se cono coinvolti i più piccoli».


Cronaca

L’abbraccio di piazza San Sebastiano, l’ultimo saluto a Donato Metallo

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Racale ha dato oggi il suo ultimo, commosso saluto a Donato Metallo, consigliere regionale del Partito Democratico ed ex sindaco della città, scomparso il 22 aprile all’età di 44 anni dopo una lunga malattia. La cerimonia funebre si è tenuta nel pomeriggio in piazza San Sebastiano, gremita da migliaia di persone accorse per rendere omaggio a un uomo che ha lasciato un segno profondo nella comunità salentina.

La camera ardente era stata allestita sin dalle prime ore del mattino nella sala consiliare del Comune, dove un via vai ininterrotto di cittadini, amici e colleghi ha testimoniato l’affetto e la stima per Metallo. Alla cerimonia hanno partecipato numerose autorità politiche, tra cui la segretaria nazionale del PD Elly Schlein, il vicepresidente della Commissione UE Raffaele Fitto, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’europarlamentare Antonio Decaro e circa trenta sindaci pugliesi con la fascia tricolore. 

Donato Metallo era noto per il suo impegno civile e politico, in particolare per la legge contro l’omobitransfobia, di cui fu primo firmatario. Nonostante la malattia, aveva continuato a lavorare fino al gennaio 2024, tornando in aula per sostenere le sue battaglie. 

Durante la cerimonia, il parroco Don Giuseppe Calò ha abbracciato i familiari di Metallo: la madre Elsa, il padre Pasquale, la compagna Alessandra Caiulo e il piccolo Pietro, figlio di soli dieci mesi.  In un messaggio condiviso sui social, la moglie Alessandra ha scritto: “E niente amore mio, alla fine non abbiamo vinto… Sei libero, amore mio”. 

La comunità di Racale ha voluto onorare la memoria di Metallo anche con una fiaccolata che ha attraversato le strade del paese nella serata di ieri. Un gesto simbolico per ricordare un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri, con passione e umanità. 

Donato Metallo lascia un’eredità politica e umana importante, testimoniata dalla commozione e dalla partecipazione di oggi. Un uomo che ha saputo coniugare l’impegno istituzionale con l’attenzione ai bisogni della sua comunità, diventando un punto di riferimento per molti.

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Castrignano del Capo

Sbarco di migranti a Santa Maria di Leuca

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È sbarcato questo pomeriggio nel porto di Santa Maria di Leuca un gruppo di migranti. L’imbarcazione a vela sulla quale viaggiavano, un natante di 15 metri, è stata intercettata al largo e scortata dalle motovedette all’imboccatura del porto.

Sul posto la macchina dei soccorsi per verificare le condizioni del gruppo: sono 84 gli arrivi, d’origine pachistana, iraniana e afgana.

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Cronaca

Fisioterapista del Lecce ritrovato morto in hotel

È venuto a mancare per un improvviso malore Graziano Fiorita. Aveva 47 anni. La gara di Bergamo contro l’Atalanta, inizialmente in programma domani sera, sarà rinviata

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L’U.S. Lecce, «profondamente sconvolta», ha annunciato che è venuto a mancare improvvisamente Graziano Fiorita.

Il fisioterapista, 47 anni, da oltre vent’anni nelle fila giallorosse, si trovava con la squadra nel ritiro di Coccaglio quando sarebbe stato stroncato da un improvviso malore.

La squadra farà immediato rientro a Lecce e la gara in programma domani con l’Atalanta verrà rinviata.

«In questo momento di dolore profondo e di totale incredulità, nel quale ogni parola sarebbe superflua», il club su stringe intorno alla moglie Azzurra ed ai figli Carolina, Davide, Nicolò e Riccardo, alla mamma Francesca e a tutti i familiari.

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