Attualità
Carabinieri, il colonnello Zanchi lascia il comando provinciale
Durante il suo comando, dal 2016 al 2019, sono state messe a segno tutta una serie di attività che sapientemente è riuscito a dirigere
Il colonnello Giampaolo Zanchi lascia il comando provinciale dei carabinieri di Lecce.
Giampaolo Zanchi si era insediato al comando provinciale dei carabinieri di Lecce, il 5 settembre 2016, ed è stato il più giovane comandante provinciale che il Salento abbia mai avuto al comando degli uomini della benemerita. Oggi, trascorsi 3 anni dal suo arrivo ed è tempo di bilanci sull’operato e l’alta direzione che l’ufficiale è riuscito ad esprimere al comando dei suoi carabinieri di ogni ordine e grado, nelle sue tante articolazioni territoriali, baluardi a presidio di un territorio bello e al contempo “effervescente”.
Durante il suo comando, dal 2016 al 2019, sono state messe a segno tutta una serie di attività che sapientemente è riuscito a dirigere con la sua esperienza, umiltà e spessore professionale di giovane investigatore di “altri tempi”, inanellando, uno dietro l’altro, risultati operativi degni di nota che hanno contribuito a rendere il Salento più sicuro e che lasciano ben sperare per il futuro di questa magnifica e splendida terra.
Citiamone alcuni:
- Il 2 novembre 2016, l’operazione “staffetta”, al termine della quale il nucleo investigativo del reparto operativo di Lecce ha proceduto all’esecuzione di 9 misure cautelari personali, richieste dalla Procura della Repubblica di Lecce – direzione distrettuale antimafia. Le indagini hanno coinvolto complessivamente 32 soggetti responsabili di associazione finalizzata alla detenzione e spaccio di stupefacenti, costituenti un gruppo attivo nel triangolo composto dai comuni di Squinzano, Trepuzzi e Campi Salentina;
- Il 18 novembre 2016, l’operazione “serpe”, nell’ambito della quale i carabinieri della tenenza di Copertino hanno sgominato due organizzazioni criminali dedite alle rapine a mano armata ad esercizi commerciali ed alle estorsioni in danno di parcheggiatori abusivi, eseguendo 6 ordinanze di custodia cautelare;
- Il 29 novembre 2016, l’operazione “twilight”, al termine della quale il nucleo investigativo del reparto operativo di Lecce ha eseguito nel capoluogo salentino 23 ordinanze di custodia cautelare richieste dalla direzione distrettuale antimafia di Lecce. L’indagine, che ha coinvolto oltre 100 indagati, ha delineato l’esistenza di tre gruppi criminali responsabili di associazione di tipo mafioso e concorso esterno in associazione di tipo mafioso, finalizzati all’usura, all’estorsione aggravata, alle rapine, all’esercizio abusivo di attività finanziaria, al riciclaggio, alle truffe, allo sfruttamento della prostituzione, alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e altro. Nel corso dell’operazione è stato eseguito il sequestro preventivo di trentasei immobili (appartamenti, villette residenziali e terreni), attività commerciali, società, rapporti bancari per un valore stimato in circa 10 milioni di euro;
- Il 30 maggio 2017, l’operazione “diarchia”, nell’ambito della quale il nucleo investigativo del reparto operativo di Lecce ha eseguito 14 decreti di fermo emessi dalla d.d.a. di Lecce, nei confronti di altrettanti soggetti accusati a vario titolo di “associazione mafiosa”, “tentato omicidio aggravato”, “associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti”, “detenzione di armi”, “ricettazione”, “furto aggravato”. L’indagine, condotta nel periodo ottobre 2016 – maggio 2017, ha documentato il processo di riorganizzazione del sodalizio mafioso diretto da Montedoro Tommaso nel comprensorio casaranese ove erano avvenuti delitti (il 26.10.2016 con l’omicidio di Potenza Augustino e il 28.11.2016 con il tentato omicidio di Spennato Luigi) maturati nell’ambito di una frattura interna al gruppo criminale per il predominio sul territorio e il controllo del traffico illecito degli stupefacenti, scongiurando un escalation di fatti di sangue;
- Il 22 giugno 2017, l’operazione “nigeria”, nell’ambito della quale il nucleo investigativo del reparto operativo e la sezione anticrimine del Ros di Lecce, hanno eseguito nelle province di Roma, Sassari e Verona 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del tribunale di Lecce su richiesta della locale procura distrettuale antimafia, nei confronti di cittadini nigeriani, con basi logistiche in Nigeria e Libia, indagati per associazione finalizzata alla riduzione in schiavitù a fini sessuali, tratta di persone, ingresso illegale aggravato di stranieri nel territorio dello stato, sfruttamento della prostituzione, altri delitti aggravati dalla transnazionalità;
- Le indagini molto serrate che nel mese di settembre 2017 hanno permesso con tempestività, ai militari della stazione di specchia, di fare luce sulla scomparsa e la tragica morte della giovane Noemi Durini, con la conseguente individuazione del presunto responsabile, condannato a pena esemplare. Vicenda che ha scosso l’opinione pubblica nazionale e sulla quale l’arma ha investito le migliori risorse, a livello locale (nucleo investigativo, compagnia di Tricase e sezione anticrimine) e a livello centrale (ros e raggruppamento cc investigazioni scientifiche), coordinate dalla procura della repubblica e di quella per i minorenni di lecce;
- Il 5 settembre 2017, l’operazione “contatto”, al termine della quale la compagnia di maglie ha proceduto all’esecuzione di 37 misure cautelari personali, richieste dalla procura della repubblica di Lecce – direzione distrettuale antimafia – e condivise dal gip. Le indagini, che hanno coinvolto complessivamente 59 soggetti, hanno colpito un sodalizio di tipo mafioso facente capo al clan “Coluccia” di Noha-Galatina, attivo in numerosi comuni e in particolare a Sogliano Cavour, comune questo che a seguito delle risultanza emerse è stato sciolto per infiltrazioni della criminalità organizzata;
- Il 21 febbraio 2018, l’operazione “ali’ baba’”, in Taviano, ove personale della compagnia di Casarano ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare sul conto di 8 individui. L’attività, nell’ambito della quale sono indagate anche ulteriori 9 persone, ha consentito di fare luce su un’associazione per delinquere dedita, essenzialmente, alla commissione di innumerevoli furti ai danni di private abitazioni e di esercizi commerciali e la conseguente ricettazione della refurtiva o la restituzione ai legittimi proprietari con il metodo estorsivo del “cavallo di ritorno”;
- Il 6 marzo 2018, l’operazione “santi medici”. In questo caso la compagnia di maglie ha eseguito 9 ordinanze di custodia cautelare, emesse dall’autorità giudiziaria, nei confronti di altrettanti soggetti inseriti in un’organizzazione delinquenziale operante nei territori di almeno 17 comuni della provincia, specializzata nella commissione di reati contro il patrimonio ed in particolare di furti in danno di chiese e luoghi religiosi;
- Il 20 marzo 2018, l’operazione “orione”, al termine della quale la compagnia di Maglie ha proceduto all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare, richiesta dalla direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 37 persone. Le indagini, che vedono indagati anche ulteriori 25 soggetti, hanno colpito 3 sodalizi delinquenziali, uno dei quali di tipo mafioso, riconducibile alla “sacra corona unita”, e gli altri prettamente dediti al traffico di sostanze stupefacenti;
- Il 2 luglio 2018, l’operazione “labirinto”, al termine della quale i carabinieri della sezione anticrimine del ros di Lecce hanno proceduto all’esecuzione di 33 misure cautelari personali, richieste dalla Procura della Repubblica di Lecce – direzione distrettuale antimafia, contestando i reati di associazione mafiosa, traffico internazionale di stupefacenti, estorsioni aggravate dal metodo mafioso, detenzione e porto abusivo armi da fuoco. Le indagini hanno colpito un sodalizio di tipo mafioso riconducibile al clan della sacra corona unita “tornese”, attivo a Monteroni di Lecce, Lecce, San Cesario di Lecce e Gallipoli. Nel contesto dell’operazione sono stati eseguiti decreti di sequestro preventivo che hanno interessato beni del valore complessivo stimato di 7 milioni di euro, consistenti in 17 società/imprese individuali con relativo compendio aziendale, società operanti nel settore delle scommesse on-line, della gestione di bar e del commercio di prodotti ittici, carni e alimenti, nonché immobili, autoveicoli, rapporti finanziari e bancari;
- Il 18 luglio 2018, la stazione di Corigliano d’Otranto, con il supporto dei carabinieri del Nas di Lecce, ha tratto in arresto in flagranza di reato 5 persone per detenzione illegale di sostanze stupefacenti, distribuzione di specialità medicinali ad azione dopante e anabolizzante nella pratica sportiva ed esercizio abusivo della professione di farmacista, concludendo un’operazione di polizia giudiziaria che finora, per entità, non ha eguali in puglia e conta solo pochi precedenti nel resto del territorio nazionale. Difatti, oltre alla somma contante di 65.000 euro, sono state sequestrate centinaia di migliaia di compresse, fiale e prodotti, anche farmaceutici di vietata commercializzazione, smantellando una vera e propria centrale di smistamento con contatti a livello internazionale di sostanze dopanti e anabolizzanti per un giro potenziale d’affari stimato in milioni di euro;
- Il 25 luglio 2018, le indagini molto serrate condotte dal nucleo investigativo del reparto operativo di Lecce, dalla compagnia di Casarano e dai magistrati inquirenti della procura della repubblica di Lecce, conseguenti all’efferata esecuzione di un giovane avvenuta a Melissano nella tarda serata precedente in un contesto di criminalità organizzata. Le indagini hanno consentito l’esecuzione di 10 decreti di fermo di indiziato di delitto emessi dalla direzione distrettuale antimafia nei confronti degli esecutori dell’omicidio e di altri esponenti di agguerrito gruppo criminale dedito in particolare ad un vasto traffico di cocaina, scongiurando una possibile escalation di fatti di sangue;
- Il 7 agosto 2018, l’operazione “var bay” condotta dalla compagnia di Gallipoli, che ha documentato una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti ad opera di cittadini extracomunitari nella rinomata località balneare di baia verde di Gallipoli, portando all’esecuzione di 7 provvedimenti di fermo emessi dalla direzione distrettuale antimafia e al deferimento di ulteriori 18 soggetti;
- Il 17 settembre 2018, l’operazione “amici miei”, al termine della quale la compagnia di Gallipoli ha proceduto all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare, richiesta dalla direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 11 persone. Le indagini hanno colpito un’organizzazione delinquenziale molto strutturata, composta da italiani e da soggetti albanesi, responsabile di un vasto traffico di cocaina in diversi comuni tra i quali la stessa città di Gallipoli;
- La notte del 28 settembre 2018, lo straordinario intervento di un equipaggio della sezione radiomobile della compagnia di maglie, i quali dopo aver raggiunto una pubblica via di Cursi a seguito di intervento disposto dalla centrale operativa, con cosciente sprezzo del pericolo, fredda determinazione e spiccata professionalità hanno disarmato e tratto in arresto un soggetto armato di pistola resosi responsabile pochi istanti prima di un triplice omicidio in strada e del ferimento di una quarta persona, scongiurando più gravi conseguenze;
- 26 novembre 2018, l’operazione “short message”, al termine della quale la stazione di specchia, supportata dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Tricase, ha proceduto all’esecuzione di 43 misure cautelari personali, richieste dalla procura della Repubblica di Lecce – direzione distrettuale antimafia. Le indagini, che vedono complessivamente coinvolti 55 soggetti, hanno permesso di documentare le attività delinquenziali di 2 distinte organizzazioni dedite alla gestione di un vasto traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, marijuana e hashish) sulle piazze di spaccio di numerosi comuni della provincia di Lecce, individuando i fiorenti canali di approvvigionamento riconducibili anche ad esponenti di agguerrito clan malavitoso di Terlizzi (ba), i quali a loro volta si rifornivano da soggetti di nazionalità albanese, nonché da esponenti della criminalità del brindisino e del quartiere 167 della città di Lecce;
- Il 25 aprile 2019, le serratissime indagini condotte dai militari della compagnia di maglie e del nucleo investigativo di Lecce assieme ai magistrati della procura della repubblica di Lecce che hanno fatto luce, nel giro di poche ore, sull’efferato omicidio di Capocelli Mattia, maturato in un contesto di criminalità e che aveva scosso la comunità della città di maglie, portando all’esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalla dda nei confronti del responsabile;
- Il 24 giugno 2019 i carabinieri della compagnia di Maglie hanno eseguito 30 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal G.i.p. presso il tribunale di Lecce su richiesta della locale D.d.a., di cui 19 in carcere e 11 arresti domiciliari, nei confronti di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, per “associazione di tipo mafioso”, “associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti”, “danneggiamento seguito da incendio”, “detenzione abusiva di armi e di materie esplodenti”, “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”, “estorsione”, “ricettazione”, “minaccia aggravata”, “porto abusivo di armi” e “sequestro di persona e violenza privata”. L’indagine denominata “tornado” è stata condotta dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di maglie dal settembre 2017, consentendo di individuare le condotte delinquenziali di un agguerrito gruppo criminale “emergente” di tipo mafioso egemone in numerosi comuni dell’area magliese, con connessioni e ramificazioni estese anche ad altri influenti sodalizi mafiosi della “sacra corona unita” dell’area salentina.
- L’11 luglio 2019, l’operazione “ghost wine”, a conclusione della quale i carabinieri del Nas di Lecce hanno eseguito 11 provvedimenti restrittivi nei riguardi di soggetti accusate – a vario titolo – di associazione per delinquere, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico ed in registri informatizzati, frode nell’esercizio del commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine, contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari e, ancora, riciclaggio, auto riciclaggio e attività di gestione rifiuti non autorizzata. Nel corso dell’operazione è stato eseguito il sequestro preventivo di 4 aziende e l’esecuzione di 62 perquisizioni locali e domiciliari nei confronti di imprenditori, operatori del settore vitivinicolo e aziende operanti nelle regioni Puglia, Campania, Lazio e Abruzzo.
- L’operazione “barba papà” dei carabinieri di Gallipoli è composta da tre filoni investigativi: barba papà i che ha condotto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di barba marco classe ’73 (dicembre 2016) per i reati di tentata estorsione, atti persecutori, attentati incendiari e dinamitardi in danno di commercianti e di privati cittadini, porto e detenzione di munizionamento ed armi da fuoco di diversa tipologia, sia comune da sparo che da guerra, nonché di materiale esplodente; in questo contesto si inseriscono quindi i rinvenimenti e sequestri di nr. 2 pistole comuni da sparo di fabbricazione russa, 1 kalashnikov, munizioni comuni da sparo e da guerra unitamente ad nr. 8 ordigni artigianali. Barba papà ii che costituisce la naturale prosecuzione di barba papà i ed ha consentito l’esecuzione di una seconda misura coercitiva per il reato di omicidio premeditato a carico del suddetto pater familias, mentre la di lui figlia è stata indagata a piede libero unitamente al padre per distruzione e soppressione di cadavere. Nel prosieguo delle investigazioni, a seguito delle dichiarazioni auto ed etero accusatorie rilasciate dalla figlia di barba marco (già ristretto presso la casa circondariale di Taranto) nella notte del 31.01.2017, venivano rivelati ai militari i particolari inquietanti e cruenti relativi dapprima all’adescamento di un giovane marocchino, per giungere poi alla sua uccisione ed occultamento all’interno di un bidone di latta, nelle campagne gallipoline: a seguito di tali propalazioni i militari operanti, nel corso della medesima notte, rinvenivano il corpo senza vita di Lagraidi Khalid, era già stata denunciata presso la questura di Lecce in data 23.6.2016. Il rinvenimento del corpo e l’escussione di b. R. Venivano corroborate ed avvalorate dalle investigazioni di natura tecnica (intercettazioni telefoniche e cosiddette ambientali, ovvero delle comunicazioni tra presenti in carcere) da cui emergevano innumerevoli indizi, contraddistinti inequivocabilmente da gravità, precisione e concordanza, tali da rendere estremamente granitico il castello accusatorio e da indurre a formulare un giudizio prognostico di colpevolezza in ordine all’autore dell’omicidio da identificarsi proprio in barba marco, in concorso con la figlia, quest’ultima solo per l’occultamento del cadavere. Barbapapà iii è invece il terzo ed ultimo filone investigativo che ha consentito di tracciare l’organigramma di un articolato sodalizio criminoso, composto anche dal barba marco, dedito in maniera continuativa e sistematica alla consumazione dei reati in materia di stupefacenti, con la denuncia in stato di libertà di 9 indagati, ritenuti responsabili in concorso di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina”, con il conseguente accertamento circa la continua operatività tra i comuni delle province di Lecce e brindisi.
Durante il periodo in cui il colonnello Giampaolo Zanchi ha retto il comando provinciale carabinieri di Lecce, l’attività info-investigativa svolta dell’arma ha consentito di contribuire in maniera determinante allo scioglimento dei consigli comunali di Parabita, Sogliano Cavour e Surbo. In particolare per il comune di parabita l’operazione di servizio denominata “coltura”, condotta dai carabinieri della locale sezione anticrimine e del dipendente reparto operativo nei confronti di 21 soggetti, consentiva di smascherare l’appoggio del clan “Giannelli”, operante nel sud-salento, nelle elezioni amministrative del maggio 2015. Le conseguenti verifiche eseguite dall’apposita commissione d’indagine estese ai settori dei lavori pubblici, urbanistica, abusi edilizi, rilascio di licenze comunali e concessioni demaniali, tributi locali, erogazione di contributi/benefici e assunzioni, faceva emergere elementi per i quali il consiglio dei ministri, nella seduta del 17/2/2017, disponeva lo scioglimento del consiglio comunale di Parabita.
Per il comune di Sogliano Cavour l’operazione di servizio denominata “contatto”, condotta dai carabinieri della compagnia di maglie nei confronti di 47 soggetti, tra i quali un esponente dell’amministrazione comunale e un vigile urbano entrambi del citato comune, per documentati rapporti con il clan “Coluccia” di Noha di Galatina, operante su una vasta parte del territorio della provincia di Lecce e, in particolare, nel comune di Sogliano Cavour, metteva in evidenza una pervasiva situazione di illegalità che caratterizzava la citata amministrazione comunale. Le verifiche eseguite dall’apposita commissione d’indagine confermavano le gravi forme di ingerenza della criminalità organizzata che esponevano l’amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l’imparzialità dell’attività dell’ente locale. Per tali ragioni, il consiglio dei ministri, nella seduta del 27 giugno 2018, deliberava lo scioglimento del consiglio comunale di Sogliano Cavour.
Per il comune di Surbo l’operazione di servizio condotta dai carabinieri della compagnia di Lecce nei confronti di 9 soggetti, tra i quali un esponente dell’amministrazione e un dirigente comunale di Surbo, metteva in evidenza gravi interferenze della criminalità organizzata nella gestione degli appalti pubblici conferiti dall’amministrazione comunale. Le verifiche eseguite dall’apposita commissione d’inchiesta estese ai diversi settori coinvolti nell’azione amministrativa degli organi del comune concernenti i lavori pubblici, l’urbanistica, il rilascio di licenze comunali e di concessioni demaniali, i tributi locali, l’erogazione di contributi e benefici, nonché l’opacità nel sistema delle assunzioni facevano emergere i necessari elementi per i quali il consiglio dei ministri, nella seduta del 8 maggio 2018, deliberava lo scioglimento del consiglio comunale di Surbo.
A cio’ si aggiungano, di recente, per il comune di Carmiano a seguito dell’indagine convenzionalmente denominata “cerchio”, sviluppata dalla locale sezione anticrimine e dalla compagnia carabinieri di campi salentina è scaturito un procedimento penale riguardante gravi condotte estorsive, aggravate dalle modalità mafiose, nell’ambito del quale si è contestato “l’inquinamento” dell’attività di una banca cooperativa dove alcuni soggetti, anche titolari di importanti cariche pubbliche e politiche, erano riusciti a impadronirsi delle cariche sociali e condizionare le elezioni per il relativo rinnovo del cda, ricorrendo all’aiuto di esponenti di spicco della locale associazione mafiosa (S.c.u.) che intimidivano e minacciavano i candidati concorrenti e raccoglievano, sempre avvalendosi del potere di intimidazione, le deleghe in bianco per le votazioni da tutti i soci della cooperativa. Lo scenario investigativo delineato sulla pervasiva situazione di illegalità che caratterizza l’amministrazione comunale di Carmiano ha consentito al prefetto di Lecce di chiedere e ottenere il 21 marzo 2019 l’invio della commissione di inchiesta;
Per il comune di scorrano a seguito dell’indagine convenzionalmente denominata “tornando”, sviluppata dalla compagnia carabinieri di maglie, nei confronti di 37 soggetti (a vario titolo indagati per i reati di cui agli artt. 110 e 416 bis c. 1, 2, 4, 5 e ultimo c.p., 73 e 74 dpr 309/1990, 2-4 e 7 legge 895/1967, 4 e 23 legge 110/1975 nonché di numerosi reati contro la persona e il patrimonio), sono emerse forme di condizionamento che minavano il buon andamento e l’imparzialità di settori cruciali della gestione dell’ente locale. Lo scenario investigativo che ne è scaturito ha consentito al prefetto di Lecce di chiedere e ottenere il 20 luglio 2019 l’invio della commissione di inchiesta.
Inoltre sono da citare l’emissione da parte della prefettura di diverse interdittive antimafia nei confronti di ditte collegate direttamente o indirettamente con la criminalità organizzata, sulla base di corpose, articolate e minuziose informazioni raccolte dal dipendente reparto operativo, tra le quali:
- Interdittiva antimafia emessa dalla prefettura di Lecce in data 15.03.2019 nei confronti della società gial plast srl con sede legale in Taviano (le), società operante in questa provincia (attiva nei settori della costruzione e gestione di impianti di depurazione, preselezione, stoccaggio provvisorio, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, speciali e tossici nocivi; gestione di servizi di nettezza urbana e lavori di pulizia di locali pubblici e privati; raccolta, trasporto, recupero, smaltimento e riciclaggio di rifiuti solidi urbani, pericolosi, speciali, agricoli, industriali, tossico-nocivi; realizzazione di acquedotti e fognature; lavori movimento terra, costruzioni di noli e bacini; elaborazione, gestione e riscossione di tasse e tributi comunali; intermediazione immobiliare ecc…), aggiudicataria, al momento della misura interdittiva, di appalti in 23 comuni della provincia di Lecce, più 2 comuni di altre provincie pugliesi;
- Interdittiva antimafia emessa in data 03.10.2018 dalla prefettura di Roma nei confronti della società igeco costruzioni spa con sede legale in Roma e sede operativa in cavallino (le), società operante nella provincia di Lecce (attiva nei settori della costruzione e gestione di impianti di depurazione, preselezione, stoccaggio provvisorio, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, speciali e tossici nocivi; gestione di servizi di nettezza urbana e lavori di pulizia di locali pubblici e privati; raccolta, trasporto, recupero, smaltimento e riciclaggio di rifiuti solidi urbani, pericolosi, speciali, agricoli, industriali, tossico-nocivi; realizzazione di acquedotti e fognature; lavori movimento terra, costruzioni di noli e bacini; elaborazione, gestione e riscossione di tasse e tributi comunali; intermediazione immobiliare ecc…), aggiudicataria al momento della misura interdittiva di numerosi appalti nei comuni della provincia di lecce, in ordine alla raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, nonché, tra l’altro, la gestione del porto turistico di marina di Leuca (Le), del porto turistico di brindisi, la gestione del trasporto urbano nel comune di Lecce con la società sgm partecipata con il comune di Lecce. In data 10.01.2019 la prefettura di Roma ha emesso decreto di commissariamento nei confronti della igeco costruzioni spa ai sensi dell’art.32, comma 1, del decreto legge 24 giugno 2014, n.90 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n.114.
E ancora, va sottolineata la particolare attenzione dell’arma dei carabinieri e del colonnello Zanchi verso la tutela dei lavoratori e il contrasto ad ogni forma di sfruttamento degli stessi attraverso la recente costituzione di una apposita “task force anticaporalato” che, dal giorno della sua istituzione (1.6.2019) ad oggi – grazie anche al contributo dei carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Lecce – ha operato 2 arresti e 11 denunce a piede libero con 27 sanzioni amministrative elevate per un totale di 93.000 euro e 1 sequestro amministrativo di 900.000 euro.
Importante citare che durante il periodo di comando del colonnello Zanchi sono state inaugurate la compagnia carabinieri di Gallipoli e la stazione carabinieri di Bagnolo del Salento.
L’11 novembre 2017 l’immobile destinato a sede del comando compagnia carabinieri di Gallipoli in via Lecce ha visto il taglio del nastro alla presenza del ministro dell’interno Marco Minniti, delle alte sfere delle due forze dell’ordine, del capo della polizia e direttore generale della pubblica sicurezza Franco Gabrielli. Del comandante generale dell’arma dei carabinieri e del prefetto di Lecce, Claudio Palomba, accompagnati dalle autorità civili locali.
L’11 aprile 2019, invece, l’arma dei carabinieri e l’amministrazione comunale di Bagnolo del Salento, hanno inaugurato la nuova sede del locale comando stazione dei carabinieri. Il comandante provinciale dei carabinieri di Lecce colonnello Giampaolo Zanchi e il sindaco Sonia Mariano, hanno condiviso con tutta la comunità salentina questo importante obiettivo raggiunto.
E adesso alcuni numeri: quando il colonnello Zanchi si e’ insediato al comando del provinciale di Lecce l’arma dei carabinieri aveva operato 5094 denunce a pl e arrestate 554 persone. Ad un anno esatto dal suo arrivo, i suoi carabinieri, sotto la sua alta direzione, avevano denunciato 5523 persone a pl e arrestate 635. L’anno successivo erano 5692 le denunce a pl e 650 le persone arrestate; infine nell’ultimo anno le denunce a pl sono state 4905 e gli arresti 824, numeri che confermano come l’attività preventiva e repressiva espressa dai carabinieri del col. Zanchi in questi anni abbiano contribuito a ridurre in maniera determinante l’indice di delittuosità della provincia proprio attraverso una più incisiva, oculata e strategica attività di controllo del territorio.
Approfondimenti
Gli anni passano, le tradizioni cambiano, in meglio o in peggio?
Il problema è che il momento del divertimento, dello spettacolo, della pubblicità e del consumo sta divenendo prevalente rispetto al significato di ciò che si dovrebbe celebrare. Una volta vi era uno stretto legame tra il significato della celebrazione e gli eventi conseguenti..
di Hervé Cavallera
Con le Festività di inizio novembre si è entrati nell’ampio periodo delle feste di fine anno con tutte le celebrazioni rituali che esse implicano. Ora, già da un remoto passato l’essere umano ha avvertito con perplessità la fine della bella stagione, l’allungarsi del buio nelle giornate e l’appressarsi del freddo.
Ed ha collegato la fine della stagione calda e luminosa con la fine di un ciclo, che non è soltanto quello solare, ma soprattutto quello della stessa vita. Ha colto cioè il senso del trapasso con tutte le incognite ad esso legate, sì da elaborare nel corso dei millenni dei riti di passaggio tra questa e l’altra vita oltremondana. Al tempo stesso, si è pensato di illustrare il cammino del tempo secondo calendari legati al ciclo solare e a quello lunare.
Così per diverse popolazioni dell’antichità, tra cui i Celti che risiedevano principalmente nel centro Europa, il transito tra un anno e l’altro era previsto con l’attuale 1° novembre e in quel giorno, essendo poco netta la transizione tra la luce e le tenebre, il mondo dei vivi si mescolava con quello dei morti e questi ultimi potevano riapparire.
Non a caso il 2 novembre, che seguiva Ognissanti, fu scelto come il giorno della commemorazione dei defunti ed è triste constatare come oggi tanti cimiteri monumentali siano praticamente abbandonati.
Ora, il primo calendario che unificò il mondo mediterraneo fu quello giuliano, ideato dall’astronomo greco Sosigene e divenuto operativo nel 46 avanti Cristo con Giulio Cesare.
Tale calendario rimase in vigore sostanzialmente sino al 24 febbraio 1582 quando papa Gregorio XIII, attraverso la bolla Inter gravissimas, lo sostituì con vari ritocchi con il calendario tuttora esistente detto appunto gregoriano.
Il mondo cristiano ha poi inserito varie ricorrenze a tutti note, fissando le feste di precetto, ossia quelle in cui i fedeli sono particolarmente tenuti alla partecipazione della messa.
Per i cattolici sono: tutte le domeniche; Capodanno (1° gennaio); Epifania (6 gennaio); Assunzione di Maria Vergine (15 agosto); Tutti i Santi (1° novembre); Immacolata Concezione (8 dicembre); Natale (25 dicembre).
Accanto alle feste religiose ogni Stato ha aggiunto per suo conto le feste civili, tra le quali in Italia ricordiamo almeno il 1° maggio (festa dei Lavoratori) e il 2 giugno (festa della Repubblica).
È evidente che se la divisione del tempo in anni, mesi, settimane, giorni, corrisponde ad una esigenza di dare ordine in una realtà ciclica (il rinnovarsi delle stagioni), il concetto di festa si collega, per l’aspetto civile, ad un evento di cui si è particolarmente orgogliosi, e, per quello religioso, è volto ad onorare la Divinità e i Santi.
Sotto tale profilo la festa sia religiosa sia civile non è da intendersi come una vacanza, ma come una celebrazione. Certo nei giorni festivi non si lavora, ma essi non si dovrebbero intendere come meramente vacanzieri.
Festa o vacanza?
Al contrario, dovrebbero servire a raccogliere i componenti di una comunità, quotidianamente intenti ad attività differenti, in uno spirito celebrativo comune.
Una comunanza soprattutto spirituale che può naturalmente trovare un momento gioioso particolarmente nei pasti che una volta erano frugali per i più e ai quali si riusciva a fare qualche eccezione nei giorni di festa.
Così a Natale si poteva arricchire la tavola con il panettone o il pandoro, come nel cenone di Capodanno si mangiavano lenticchie (ritenute ben auguranti) e cotechino.
Sono solo pochi esempi di cibi per così dire “nazionali”, mentre ogni regione aveva (e in gran parte ha) i suoi piatti tipici. Per tale aspetto, nelle feste (e soprattutto in quelle religiose) il sacro si mescola col profano, la speranza del premio ultraterreno con il buon piatto, il senso della fratellanza spirituale con quello della buona compagnia. In ogni caso si percepisce o si dovrebbe percepire il riconoscimento del sacro confermato dalla grazia di star bene.
È così ancora oggi? Non proprio. Nella nostra società si è imposto e si va imponendo un modo di essere sempre più materialistico e consumistico. L’esempio più vistoso è Halloween, la notte di Tutti i Santi, che alla luce di evidenti influenze anglosassoni, è divenuta la festa del macabro e del soprannaturale in una atmosfera neopagana e consumistica. Che dire poi di prodotti come il panettone o la colomba che si cominciano a vendere mesi prima di Natale o di Pasqua?
Le due stesse massime festività della Cristianità (la nascita di Cristo e la Sua resurrezione) passano quasi in second’ordine nella loro specificità di fronte alle spese, ai doni e a quant’altro di godereccio possa esistere. Anche in questo caso occorre precisare che non vi è nulla di male nel mangiare il panettone e la colomba, che è bene brindare purché non si ecceda, che qualche bambino può ben dire Trick or Treat (Dolcetto o Scherzetto).
Il problema è che il momento del divertimento, dello spettacolo, della pubblicità e del consumo sta divenendo prevalente rispetto al significato di ciò che si dovrebbe celebrare. Una volta vi era uno stretto legame tra il significato della celebrazione e gli eventi conseguenti (si pensi alle processioni, ai piatti particolari e così via), ora tutto si va modificando e si impone solo la dimensione del consumo e dello spettacolo.
Certo, il mondo da sempre va cambiando ed è così, ma il mutamento positivo è quello che sa conservare i valori e mettere da parte l’inutile; in tal modo una civiltà cresce e si sviluppa e le persone maturano. Che le cosiddette tradizioni rimangano solo per attrarre turisti o per generare consumi certamente non è positivo e rischia di ridurre tutta la realtà al semplice godimento – non sempre corretto né di tutti – dell’immediato.
Quello che veramente oggi dovrebbe contare, in una società dove soffiano pericolosi venti di guerra e l’Occidente è pervaso da un edonismo individualistico, è il recupero della dimensione spirituale che accomuna gli animi e li rende aperti al dialogo e agli affetti disinteressati.
E da tempo immemorabile tale è stato il compito della famiglia, della scuola, della Chiesa, istituzioni che attraversano un momento non facile, ma nel rilancio della loro funzione risiede la salvezza di un Occidente che va spegnendosi nelle luci artificiali dei consumi.
Attualità
Arpal, recruiting week: assunzioni in presenza e a distanza
Al via il 18 novembre la Recruiting week organizzata da Arpal Puglia: 435 posti di lavoro disponibili nei settori sanitario, socio-sanitario e socio-pedagogico. Colloqui anche da remoto per chi vive fuori regione. Emiliano: “Autentica attuazione della Strategia #mareAsinistra per attrarre professionalità in Puglia”.
Colloqui in presenza per i residenti e colloqui a distanza per chi vive fuori dalla Puglia: si chiama Recruiting week ed è l’innovativa formula coniata da Arpal Puglia, l’Agenzia regionale per le Politiche attive del Lavoro, per potenziare il servizio di incrocio domanda-offerta, dare risposte alle aziende che cercano personale e, al contempo, far rientrare in Puglia molte professionalità di cui il territorio ha bisogno.
Si inizia lunedì 18 novembre: i primi settori ad essere interessati sono quelli sanitario, socio-sanitario, chimico-farmaceutico, sociale e socio-pedagogico.
“È una originale e autentica attuazione di #mareAsinistra – dice il Presidente della Regione, Michele Emiliano – . Con questa Strategia puntiamo a valorizzare e ad attrarre persone che guardano alla Puglia come terra in cui poter restare, ritornare o trasferirsi per realizzarsi. I nostri centri per l’impiego sono al lavoro per rendere possibile tutto ciò, anche attraverso sperimentazioni inedite come la Recruiting week. Non vogliamo lasciare nulla di intentato: ogni offerta di lavoro può trasformarsi in una occasione per trattenere o riportare valore in Puglia e per provare a invertire la rotta dell’emigrazione”.
“Abbiamo messo in campo tutte le strategie utili per far incrociare le persone con il mondo del lavoro. La nostra Regione – commenta Sebastiano Leo, assessore a Formazione e Lavoro, Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione Professionale della Regione Puglia – si muove all’avanguardia verso il giusto incrocio domanda-offerta di lavoro, che rappresenta il punto di incontro tra le competenze e le esperienze richieste dal mercato del lavoro e quelle messe a disposizione dai candidati. Questo equilibrio dinamico determina l’allocazione delle risorse umane nelle diverse aree professionali e influisce sull’efficienza del sistema economico. In questo quadro, il rientro dei cervelli rappresenta una delle opportunità più significative per il rilancio economico e culturale della nostra regione. Il ritorno di giovani talenti e professionisti, talvolta portatori di competenze avanzate ed esperienze, può costituire un motore fondamentale per l’innovazione, lo sviluppo tecnologico e la competitività. Con questa iniziativa di Recruiting week non solo facilitiamo l’incrocio tra domanda e offerta del lavoro per i residenti in Puglia alla ricerca di un’occupazione, ma applichiamo un sistema innovativo di richiamo per le persone che hanno cercato lavoro altrove”.
Per Alessandro Delli Noci, assessore regionale con delega, tra le altre, allo Sviluppo Economico e alle Politiche giovanili, “la strategia #mareAsinistra è stata da una parte una grande intuizione, dall’altra una necessità e un’opportunità per rispondere al problema legato alla fuga dei giovani. Per fare in modo che i pugliesi possano costruire qui il proprio progetto di vita o che possano ritornare col loro bagaglio di esperienze e conoscenze mettendole a disposizione della propria terra, è indispensabile agire su più livelli, dalla formazione, al lavoro, all’attrazione di investimenti, al welfare, ai trasporti. Offrire condizioni favorevoli significa lavorare in sinergia, e per questa ragione #mareAsinistra è una strategia intersettoriale. Ad oggi, come assessorato allo Sviluppo economico, abbiamo prodotto 17 misure, 15 con l’agenzia regionale Puglia Sviluppo e 2 con InnovaPuglia, oltre alle iniziative delle politiche giovanili che ruotano attorno al programma regionale “Galattica”, che hanno sia l’obiettivo di sostenere e valorizzare l’iniziativa imprenditoriale dei giovani, delle micro piccole e medie imprese, sia di creare le condizioni affinché le grandi aziende vengano ad investire in Puglia, con tutto ciò che questo significa in termini di occupazione e sviluppo economico e sociale. Per tutte queste ragioni, accogliamo con entusiasmo l’azione di recruiting di Arpal, fiduciosi che possa attrarre numerosi professionisti”.
435 POSTI DISPONIBILI E 72 AZIENDE COINVOLTE
Con la Recruiting week, sono 435 i posti di lavorodisponibili nei settori interessati e 72 le aziende coinvolte nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Tutte le offerte pubblicate sul portale lavoroperte.regione.puglia.it sono state raccolte in uno speciale report consultabile al seguente link: https://bit.ly/3AxKvur .
“I centri per l’impiego – sottolinea Beniamino Di Cagno, presidente del cda di Arpal – hanno svolto una importante attività di scouting aziendale che ha fatto emergere una disponibilità senza precedenti di posti di lavoro nei settori interessati. Si cercano numerosi profili, anche altamente qualificati. È il segno della fiducia riposta dal tessuto imprenditoriale nei confronti della nostra capacità di intermediazione pubblica”.
I PROFILI RICERCATI
Tra le posizioni aperte, nel settore sanitario spiccano quelle per psichiatri e neuropsichiatri infantili, tecnici ortopedici, tecnici radiologi e di laboratorio, ostetriche, logopedisti, tecnici della riabilitazione psichiatrica, terapisti occupazionali, infermieri, fisioterapisti; nel settore farmaceutico, vi sono offerte per farmacisti e cosmetologi; in quello socio-sanitario, si cercano educatori sanitari, oss, psicomotricisti e neuropsicomotricisti, ausiliari, autisti soccorritori; in ambito sociale e socio-pedagogico, molte strutture selezionano educatori professionali per asili nido e non solo, insegnanti, pedagogisti, esperti in formazione, psicologi, assistenti sociali, mediatori culturali, autisti di scuolabus, collaboratori scolastici.
“Con la Recruiting week – spiega Gianluca Budano, direttore generale di Arpal Puglia – inizia un percorso di attuazione concreta della Strategia #mareAsinistra, che mira a ripopolare il territorio e a dotarlo di talenti necessari al tessuto produttivo e alla comunità pugliese. Per farlo, stiamo affinando una rete di collaborazioni tra Arpal e altre istituzioni che si occupano degli stessi temi anche al di fuori della nostra regione, come altre agenzie regionali, Università e Ordini professionali. Questa prima esperienza si aggiunge alle visite alle imprese pugliesi in fase di pianificazione attraverso Consorzi Asi e Unioncamere. In più, stiamo fondando un ramo delle relazioni internazionali dell’Agenzia attraverso rapporti con Consolati, Ambasciate e tutte quelle realtà in cui i nostri concittadini all’estero, soprattutto i più giovani, possono trovare informazioni sulle opportunità legate alla migrazioni di ritorno”.
COLLOQUI IN PRESENZA E ONLINE: COME CANDIDARSI
La Recruiting week si articolerà in due fasi.
-
La prima, dal 18 al 21 novembre, prevede colloqui di lavoro in presenza presso i centri per l’impiego degli Ambiti di Lecce, Brindisi e Taranto, sempre dalle ore 14.30 alle ore 16.30: lunedì 18 novembre, presso i cpi di Gallipoli, Maglie, Campi Salentina; martedì 19 novembre, presso i cpi di Galatina, Poggiardo, Francavilla Fontana, Castellaneta; mercoledì 20 novembre, presso i cpi di Tricase, Martano, Ostuni, Taranto (nel caso di Taranto, i colloqui si terranno presso Ex-baraccamenti Cattolica – blocco D1 in Via Di Palma); giovedì 21 novembre, presso i cpi di Nardò, Casarano, Lecce, Brindisi, Manduria.
Si consiglia di candidarsi prima alle singole offerte tramite il portale Lavoroperte e di presentarsi al colloquio muniti di curriculum vitae. Il calendario completo con le aziende che terranno le selezioni è consultabile nel report speciale.
-
La seconda fase, dal 25 al 29 novembre, prevede colloqui di lavoro da remoto, riservati a candidati che vivono fuori regione e vogliono cogliere l’occasione per tornare o trasferirsi in Puglia. È già possibile prenotarsi compilando il seguente Google form: https://forms.gle/RXe7n62GMg9NE6ya8 (è obbligatorio indicare il codice dell’offerta a cui si intende candidarsi).
PRENOTAZIONI DEI COLLOQUI DA TUTTA ITALIA
Bologna, Roma, Bolzano, Cagliari, Napoli, Varese, Milano, Matera, Piacenza, Pistoia, Torino, Udine, Ravenna, Ferrara: vivono in queste province le persone che hanno prenotato i primi colloqui online. C’è anche chi lo ha fatto dall’estero, come dalla Germania. Quasi sempre si tratta di pugliesi che per ragioni di lavoro o di studio risiedono fuori e hanno tutta la voglia di ritornare nella propria terra.
“Abbiamo iniziato e non ci fermeremo – aggiunge Luigi Mazzei, dirigente U.O.Coordinamento degli Ambiti di Lecce e Brindisi-Taranto di Arpal Puglia –.Anche durante il periodo natalizio, i centri per l’impiego apriranno le loro porte per accogliere coloro che torneranno a casa per le vacanze e vorranno cogliere l’occasione per informarsi sulla strategia #mareAsinistra o sostenere un colloquio di lavoro. Non solo, ci stiamo già organizzando per replicare la formula della Recruiting week in altri settori, a partire da quello Ict relativo alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.
VIDEO INTERVENTO DEL DIRETTORE DI ARPAL PUGLIA, GIANLUCA BUDANO
Al seguente link è possibile scaricare l’intervento del direttore generale di Arpal Puglia, Gianluca Budano: urly.it/312qkv (versione senza editing); urly.it/312qk- (versione con editing)
Al seguente link il video promozionale della Recruiting Week: urly.it/312qkt
📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui
Attualità
Unisalento, anche quest’anno iscrizioni in crescita
Alla data del 5 novembre, il totale degli immatricolati alle lauree triennali e magistrali a ciclo unico ammonta a 5119, mentre il numero complessivo di iscritti al primo anno delle lauree magistrali è di 718. In totale, dunque, l’Ateneo ha accolto finora 5837 nuove matricole, confermando la propria attrattività e la fiducia crescente degli studenti, e questo numero è destinato ad aumentare ulteriormente nelle prossime settimane per effetto delle immatricolazioni tardive…
L’Università del Salento registra un significativo aumento delle immatricolazioni: +3,1% per le lauree triennali e magistrali a ciclo unico, +14,7% per le lauree magistrali
L’Università del Salento conferma il suo trend di crescita con un aumento rilevante delle immatricolazioni per l’anno accademico 2024/2025.
Alla data del 5 novembre scorso, termine ordinario per il pagamento della prima rata di immatricolazione, le nuove iscrizioni per le lauree triennali e magistrali a ciclo unico risultano incrementate del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le immatricolazioni per le lauree magistrali segnano un eccezionale +14,7%.
“Un dato certamente positivo che consolida ulteriormente la significativa e costante espansione che si è registrata in questi ultimi anni. Il numero di nuove matricole ha già ampiamente superato le 5000 unità e continueremo a lavorare perché l’offerta formativa del nostro Ateneo sia sempre più attrattiva in ragione della qualità dei percorsi formativi e della loro coerenza con le vocazioni individuali e delle opportunità offerte dal mercato del lavoro”, ha dichiarato il Rettore, Fabio Pollice.
Alla data del 5 novembre, il totale degli immatricolati alle lauree triennali e magistrali a ciclo unico ammonta a 5119, mentre il numero complessivo di iscritti al primo anno delle lauree magistrali è di 718. In totale, dunque, l’Ateneo ha accolto finora 5837 nuove matricole, confermando la propria attrattività e la fiducia crescente degli studenti, e questo numero è destinato ad aumentare ulteriormente nelle prossime settimane per effetto delle immatricolazioni tardive.
Tra i dati più significativi, si evidenzia la crescita delle immatricolazioni dei corsi di laurea (triennali o a ciclo unico) in Matematica (23,3%), Ingegneria civile (35,3%), Ingegneria industriale (39,4%), Ingegneria per l’Industria sostenibile (27,3%), Scienze della Comunicazione (28,7%), Filosofia (53,8%), Giurisprudenza (30,1%), Diritto e management dello sport (38,2%), Diritto e politiche per le pubbliche amministrazioni (86,1%).
Incrementi molto significativi si sono anche registrati, per ciò che riguarda le lauree magistrali, nei Dipartimenti di Studi Umanistici (aumento complessivo del 23,9%), Scienze dell’Economia (22,2%), Disteba (19,5%) e Scienze Umane e Sociali (13,9%).
L’Università del Salento continua così a consolidare il suo ruolo di riferimento per la formazione universitaria nel territorio, puntando a una sempre maggiore qualità e coerenza dell’offerta didattica rispetto alle esigenze del mondo del lavoro e alle aspirazioni degli studenti.
-
Cronaca4 settimane fa
Appuntamento-trappola: 12enne violentata e rapinata
-
Cronaca2 settimane fa
Incidente a Surano sulla SS275: un decesso
-
Alessano2 settimane fa
Motorsport Scorrano: piccoli talenti crescono e…vincono
-
Cronaca3 settimane fa
Influencer a Lucugnano fomenta la rabbia contro un indagato: allontanato
-
Cronaca3 settimane fa
Folgorato in casa, muore 37enne a Gagliano del Capo
-
Attualità2 settimane fa
Surano: “grattati” 500mila euro!
-
Cronaca4 settimane fa
Violento incidente a Miggiano: grave una donna
-
Cronaca3 settimane fa
Cade albero sulla Supersano-Casarano: colpita auto in transito