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Cronaca

“Carnevale sicuro”: l’operazione dei carabinieri

Tre denunce per furto e tentato furto, guida in stato di ebbrezza, otto segnalazioni per uso sostanze stupefacenti

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I Carabinieri della Compagnia di Gallipoli hanno svolto su tutto il territorio di loro competenza un capillare servizio coordinato a largo raggio finalizzato alla prevenzione degli incidenti stradali ed ogni forma di illegalità, nell’ambito dell’operazione Carnevale sicuro, tuttora in corso.


Ecco di seguito il comunicato, relativo principalmente alle aree cittadine e periferiche di Galatone, Nardò, Gallipoli, Cutrofiano e Galatina:


I risultati complessivi vedono tre persone denunciate, otto i segnalati alla prefettura per uso non terapeutico di stupefacenti ed uno per guida in stato di ebbrezza alcolica. I controlli sulla circolazione stradale hanno portato ad elevare sanzioni amministrative per violazioni al codice stradale per circa 10.000 euro, per un totale di oltre 2000 punti patente decurtati. Circa cinquecento gli autoveicoli controllati, oltre mille le persone identificate. L’uso del telefono cellulare alla guida, il mancato uso delle cinture di sicurezza e del casco per le due ruote, sono le violazioni più diffuse, oltre alla non corretta sistemazione dei bambini delle autovetture con i relativi sistemi di protezione. Di seguito i dettagli:


Segnalati alla prefettura per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti (art. 75 d.p.r. 309/90)


–       Un 25enne ed un 53enne sono stati sorpresi mentre gettavano in proprietà privata alcune siringhe utilizzate per iniettarsi lo stupefacente. Ai predetti è stata contestata anche violazione cui art.77 dpr 309/90 (abbandono di siringhe);


–       Un 18enne, con ausilio unità cinofila antidroga Fighter dei Carabinieri è stato trovato con mezzo grammo di mariajuana;


–       Un 38enne, censurato, è stato sorpreso con una dose di cocaina, sequestrata;


–       Un 22enne, disoccupato, incensurato. predetto, seguito controllo, trovato possesso gr.0,49 sostanza stupefacente del tipo hashisc, sequestrata;


–       Ad un 20enne, seguito controllo, è stato sorpreso con due grammi e mezzo di hashish, sequestrata;


–       Due studenti, un 23enne ed un 18enne detenevano  due spinelli, confezionati con marijuana ed un involucro con uno grammo della stessa sostanza.  

Segnalati alla prefettura per guida in stato ebrezza alcolica (art.182/2 c.d.s.)


–       Un 45enne di Cutrofiano, censurato, era alla guida della sua autovettura, con tasso alcolemico 0,75 g/l;


Deferiti in stato di libertà per furto (art. 624-625 c.p.)


–        Un 45enne residente a Nardò, nullafacente, censurato, trovandosi nel supermercato Iper Simply, in Nardò, approfittando della momentanea assenza del personale addetto al reparto profumi, si impossessava di novanta euro dal registratore di cassa. Il danaro asportato è stato recuperato e restituito al legale rappresentante del supermercato.


Deferiti in stato di liberta’ per tentato furto (art.56- 624 c.p.)



  • due trentasettenni di Gallipoli sono stati denunciati poiché, ritenuti autori tentato furto di alimenti e bevande al ristorante Vesuvio. I due sono stati sorpresi mentre, in ore serali, vi si sono introdotti, iniziando ad asportare la merce. La reazione di un dipendente ha messo in fuga i ladri e la successiva attività investigativa ha consentito ai Carabinieri della Stazione di Gallipoli di identificarli, attraverso la visione delle immagini dell’impianto di video sorveglianza del locale. Si tratta di due persone già note.


Cronaca

Rissa nella notte a Ruffano

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Rissa nella notte a Ruffano con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di persone.

L’episodio si è verificato in piazzetta Mons. Fiorito, attorno all’una. Protagonisti due gruppi di giovani che stavano trascorrendo la serata all’aperto.

A scatenare la violenza sarebbero state delle attenzioni di troppo rivolte da qualcuno nei confronti di una donna.

In pochi attimi, dalle parole si è passati ai fatti ed i due gruppi, una ventina di persone in totale dall’età compresa tra i 20 ed i 30 anni, si sarebbero ritrovate nella zuffa.

Dai residenti in zona è partita una chiamata ai numeri d’emergenza. Sul posto sono accorsi i carabinieri, ma al loro arrivo i due gruppi si erano dileguati. Sul luogo le tracce della colluttazione, anche delle macchie di sangue. Nessuno si sarebbe recato nei vicini ospedali e, di conseguenza, nessuno al momento è stato identificato, ma si indaga sull’accaduto.

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Cronaca

37enne arrestato dalla Polizia con cocaina, marijuana e hashish

L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina…

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Nella giornata di ieri, a Lecce, la Polizia ha arrestato un uomo di 37 anni, responsabile del reato di detenzione finalizzata alla cessione a terzi di sostanza stupefacente.

Da un’attività informativa appresa in precedenza, la Sezione Narcotici di Lecce è venuta a conoscenza che un soggetto incensurato era dedito alla vendita di sostanze stupefacenti e che la base logistica dell’attività illecita era un appartamento in città.

I poliziotti a seguito di queste informazioni hanno dato avvio ad un servizio di appostamento ed osservazione grazie al quale, nella decorsa serata, hanno intercettato il 37 enne.
Nonostante l’indagato abbia tentato di condurre gli agenti presso altra dimora, indicata quale residenza, il compendio informativo in possesso degli investigatori confermava i sospetti acquisiti nella fase info-investigativa, pertanto il personale della narcotici procedeva alla perquisizione domiciliare nell’abitazione già posta sotto osservazione e nella disponibilità del sospettato.

L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina.

A riscontro della detenzione finalizzata alla cessione a terzi, vi era materiale idoneo al confezionamento, bilancini e circa 1.600 euro in contanti.

Colto in flagrante l’uomo incensurato, è stato arrestato, e posto agli arresti domiciliari, come disposto dal P.M. del Tribunale di Lecce.

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Attualità

Il Tar respinge ricorso per apertura sala giochi a Matino

Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”…

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Il Tribunale Amministrativo per la Puglia – Lecce (Sezione Terza) ha respinto il ricorso di una ditta che aveva richiesto l’autorizzazione per aprire una sala giochi a Matino.

L’immobile scelto per ospitare l’attività supera i limiti minimi (250 metri) di distanza da luoghi sensibili, nella fattispecie una struttura sanitaria.

La ditta ricorrente aveva presentato un primo ricorso nel 2020 contro il Comune di Matino, per richiedere l’annullamento del provvedimento emesso dal Responsabile del Settore Promozione strategica del territorio con il quale si negava “il rilascio dell’autorizzazione per l’attività di sala giochi”.

Le ragioni con le quali si respingeva la richiesta, come riporta il documento, fanno rifermento al fatto che “l’immobile in argomento non rispetta quanto previsto in merito alle distanze dai luoghi sensibili indicati dalla stessa“.

L’appellante aveva contestato il provvedimento per “eccesso di potere: illogicità e violazione del principio di proporzionalità”, ritenendo la struttura sanitaria citata non rientrante tra i luoghi sensibili descritti dalla legge in merito.

Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”.

Inoltre, la legge in merito precisa che si possono definire strutture sanitarie o socio-sanitarie tutte le strutture che eroghino “prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e mantenimento delle abilità acquisite”.

Si precisa, in aggiunta, che “L’ambulatorio – nel quale un professionista iscritto ad un albo socio-sanitario esercita la sua professione – può essere gestito in forma individuale, associata o societaria e avvalersi esclusivamente di professionisti sanitari regolarmente abilitati e iscritti agli ordini o albi professionali di competenza”.

Difatti, lo studio medico in questione situato nel Comune di Matino si trova tra le strutture sanitarie accreditate ed è pubblicato regolarmente sul sito istituzionale delle Regione Puglia.

Dunque, all’udienza pubblica il Tar Puglia ha confermato l’infondatezza del ricorso, così come aveva espresso nella precedente ordinanza cautelare.

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