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Cronaca

Carvertising, fioccano le multe

I conducenti e i proprietari di queste variopinte automobili, infatti, violano la norma che vieta espressamente la possibilità di utilizzare la carrozzeria di vetture ad uso privato per diffondere messaggi pubblicitari per conto terzi

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Automobili private allestite con banner pubblicitari per conto di società terze, nella maggior parte dei casi le stesse concessionarie di pubblicità: sul fenomeno, sempre più evidente in città a causa del crescente numero di veicoli in circolazione, punta il faro la Polizia Locale.


Nelle ultime due settimane sono stati più di venti i verbali elevati ai sensi del combinato disposto dell’art. 23 del codice della strada e dell’art. 57 del regolamento di attuazione dello stesso codice, che disciplina la pubblicità sui veicoli.


I conducenti e i proprietari di queste variopinte automobili, infatti, violano la norma che vieta espressamente la possibilità di utilizzare la carrozzeria di vetture ad uso privato per diffondere messaggi pubblicitari per conto terzi, consentendo solo la pubblicità del marchio e della ragione sociale della ditta sui mezzi aziendali.

Il servizio è conosciuto con il termine “carvertising” e promette il pagamento delle rate mensili per l’acquisto di un’automobile in cambio di sponsorizzazioni, ottenute a costi contenuti grazie alla tecnica detta del “car wrapping”, che, mediante specifiche pellicole, modifica la carrozzeria senza ricorrere alla classica verniciatura.


La Polizia Locale invita gli automobilisti a prendere atto dei limiti imposti dalla legge in tema di pubblicità sui veicoli per non incorrere nella sanzione di 422 euro prevista dal codice della strada per tale violazione. L’attività di controllo proseguirà nelle prossime settimane.



Cronaca

17enne aggredito e preso a pugni, identificato e denunciato 20enne

I due giovani, sconosciuti l’uno all’altro, mentre si trovavano nei pressi di un locale in via Maremonti, avrebbero avuto un diverbio per futili motivi e si sarebbero quindi spostati nei pressi del vicino distributore di bevande dove il 20enne avrebbe colpito il 17enne con un pugno sul volto…

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Stretta sulla malamovida: controlli della Polizia di Stato e della Polizia Locale. Una denuncia e un DACUR

La Polizia di Stato di Stato e la Polizia Locale stringono i controlli nel centro storico dopo i fatti di malamovida avvenuti il 27 dicembre.

In particolare, in piazza Santa Chiara nelle ultime sere sono stati svolti approfonditi controlli da parte della Polizia che ha identificato gli avventori degli esercizi pubblici, e della Polizia Locale che ha effettuato controlli amministrativi e elevato sanzioni per occupazione abusiva di suolo pubblico, diffusione di musica senza autorizzazione e vendita di alcolici ai minori.

In merito all’aggressione subita da un 17enne il 27 dicembre, a seguito di indagini condotte dalla Polizia, è stato identificato un 20enne di Lecce, già noto alle forze dell’ordine, e denunciato per lesioni personali.

I due giovani, sconosciuti l’uno all’altro, mentre si trovavano nei pressi di un locale in via Maremonti, avrebbero avuto un diverbio per futili motivi e si sarebbero quindi spostati nei pressi del vicino distributore di bevande dove il 20enne avrebbe colpito il 17enne con un pugno sul volto.

Attesa la condotta particolarmente violenta del 20enne, nei suoi confronti il Questore di Lecce ha emesso un provvedimento di DACUR che vieta per 12 mesi al giovane di accedere e stazionare presso i locali del centro storico di Lecce.

 

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Cronaca

Incendio a Ugento: distrutte due auto

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Incendio questa notte intorno alle ore 2 a Ugento.

I vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli sono intervenuti in via Vico Nuovo. Qui fiamme hanno avvolto due autovetture, una Toyota Yaris e una Fiat Panda, in sosta sulla sede stradale.

L’azione rapida ed efficace dei Vigili del Fuoco ha impedito il verificarsi di situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità.

Al momento, sono in corso accertamenti per stabilire le cause che hanno determinato l’accaduto.

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Cronaca

Botti illegali, denunciato fochino di Ruffano

La Polizia di Stato sequestra e distrugge oltre 16 kg di artifizi pirotecnici illegali destinati alla vendita dei “botti di Capodanno”

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La Polizia di Stato, nell’ambito di mirati servizi atti al contrasto della vendita illegale di fuochi d’artificio, ha denunciato in stato di libertà un 69enne di Ruffano per il reato di possesso di materiale esplodente.

In particolare gli agenti in servizio presso il Commissariato di Taurisano, son venuti a conoscenza di commercio illegale di artifizi pirotecnici, anche di genere vietato, da parte del ruffanese che, titolare di licenza per il mestiere di fochino, è autorizzato all’accensione ma non alla detenzione e/o vendita di materiale pirotecnico.

Pertanto gli agenti hanno effettuato una perquisizione domiciliare, finalizzata alla ricerca di materiale esplodente, presso la residenza dell’uomo, estesa anche al garage adiacente di pertinenza dell’abitazione.

Sono stati rivenuti 16,457 kg di artifizi pirotecnici di vario confezionamento e peso della categoria T1, F2 (libera vendita) ed F4 (uso professionale).

Quanto rinvenuto andava ben oltre i 5 kg, quantitativo che rispetta le norme di legge in materia di artifizi esplodenti, inoltre la detenzione risultava non essere mai stata dichiarata all’autorità di pubblica sicurezza ed il luogo di detenzione non idoneo alla detenzione di tale e tanto materiale, poiché nel locale era presente altro materiale altamente infiammabile (carburante e carica batterie).

Al termine dell’attività dei poliziotti si è proceduto al sequestro di quanto facendo intervenire gli artificieri del Nucleo Antisabotaggio presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera di Brindisi, i quali hanno messo in sicurezza e rimosso gli ordigni, prendendoli in carico per poi procedere alla distruzione avvenuta subito dopo presso la cava di Taurisano.

Per quanto emerso l’uomo è stato denunciato in stato di libertà per il reato di detenzione abusiva di materiale esplodente e omessa denuncia di materie esplodenti.

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