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Casarano

Casa abusiva a Casarano: “Sapevano cosa stavano comprando!”

La difesa di Salvatore Colazzo: “In un secondo tempo, avrebbero poi dovuto ottenere la variazione della destinazione d’uso e quindi l’abitabilità”

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ESCLUSIVA


Eravamo coscienti che la pubblicazione dell’articolo di qualche giorno fa (“Sicuro di aver comprato casa, dopo il rogito, si ritrova una misera lavanderia” – CLICCA QUI) avrebbe creato, un po’ come accade quando si getta il classico sasso nell’acqua cheta, un’ondata di reazioni contrastanti fra i lettori, sicuramente schierati con i protagonisti della vicenda, vuoi dalla parte delle presunte vittime, vuoi dalla parte dei presunti responsabili.


È nella normalità delle cose, così come raccogliere per lo stesso articolo tanto i complimenti quanto le offese. Null’altro è dovuto quindi a voi lettori se non il fornirvi la visione dei fatti il più asettica e veritiera possibile.


Il preambolo è necessario e dà il giusto input per ricordare un concetto importante che dovrebbe essere scontato ma che spesso scontato non è: il giornalista non è un giudice.


Non spetta quindi a chi scrive stabilire chi, in una controversia, abbia ragione o torto; un giornalista racconta storie (assumendosene la responsabilità) e lo fa dopo essersi documentato ed aver controllato le fonti e raccoglie anche dichiarazioni che, presentate in maniera virgolettata, rientrano sotto la responsabilità anche di chi quelle dichiarazioni le rilascia.


Tali concetti fanno parte dell’operare comune di qualunque giornalista così come l’obbligo deontologico di concedere una replica a chi, sentitosi leso nei propri interessi o nella figura della propria persona, ne facesse esplicita richiesta.

Tale esplicita richiesta è stata avanzata da Salvatore Colazzo, indicato nell’articolo in questione come l’immobiliarista che, dopo aver indicato la giusta soluzione abitativa ai protagonisti della storia, si fece anche carico di intermediare con una banca al fine di trovare la totalità della somma necessaria tramite l’accensione di un mutuo.


La prima, grossa, inesattezza è che io non rappresento in maniera assoluta la Eurodomus in quanto di quella agenzia immobiliare sono solo un socio al 25%!”, dichiara in prima battuta Colazzo, “nella data di stipula del contratto di compravendita infatti, così come si può vedere dai documenti che riportano le firme dei presenti, davanti al Notaio ed al funzionario della banca, vi era l’amministratore dell’agenzia e non certo io (che non avevo alcun titolo ad esserci); inoltre, posso asserire con assoluta certezza che il sottoscritto non ha guadagnato assolutamente nulla da quella specifica transazione: l’ho fatta per venire incontro alle esigenze di quella giovane coppia”.


Ovviamente, durante la chiacchierata, nell’ambito della quale sono state rilasciate le dichiarazioni, si è parlato più nello specifico dell’accaduto e la posizione del Colazzo è dissonante con quanto riportato nell’articolo: “Gli acquirenti erano perfettamente coscienti del fatto che stessero comprando un locale ad uso deposito e che, solo in un secondo tempo, avrebbero poi dovuto ottenere la variazione della destinazione d’uso e quindi l’abitabilità. A loro, di conseguenza, è stato concesso un mutuo di liquidità e sono stati versati sul loro conto i soldi in contanti e con essi”, prosegue, “sfruttando alcune norme di legge dell’epoca (che Colazzo ha diligentemente citato ma che, evitiamo di riportare pedissequamente) avrebbero potuto finalizzare l’operazione e riuscire ad ottenere la piena abitabilità della casa; se ciò non è stato fatto, la responsabilità non è da attribuire a me. Leggere il mio nome sul giornale è stato da me vissuto come un insulto alla mia attività professionale”, conclude l’immobiliarista, “io sono fiero di dire che nessuno deve avere da me nemmeno un euro e sfido ad andare in giro a chiedere chi sia Salvatore Colazzo e quale prova di totale professionalità abbia dato in oltre 25 anni di onesta attività professionale”.


Antonio Memmi


Attualità

Medici salentini contro l’autonomia differenziata

Il presidente dell’OMCeO di Lecce Donato De Giorgi: «La scarsezza di risorse, vera causa di tempi di attesa vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, soprattutto, ai cittadini»

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«Si rimane basiti da alcune dichiarazioni comparse sulla stampa locale, secondo cui per risolvere le emergenze, che alcune Strutture stanno vivendo nel nostro territorio in maniera drammatica, sia necessario non solo “una più efficace organizzazione delle risorse umane”, ma anche “la necessità che alcuni Direttori di Unità Operative abbandonino la scrivania e diano una mano concreta”. Oltre a grossolane inesattezze riguardanti l’attività del presidio ospedaliero di Gallipoli, che avrebbe “sale operatorie inattive da mesi”, le dichiarazioni puntano il dito nella direzione sbagliata».

È lo sfogo di Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) di Lecce.

«In realtà», tuona il dott. De Giorgi, «solo la straordinaria attività di tutti i medici e del Personale Sanitario ha consentito di far sopravvivere il SSN nel nostro territorio (come, del resto, conferma l’84,1% degli Italiani, secondo l’ultimo sondaggio Censis)».

Poi la sottolineatura: «Quando si afferma “tutti i Medici” ci si riferisce proprio a tutti: i MMG, i pediatri, gli specialisti territoriali, i medici del pronto soccorso, 118, continuità assistenziale, ospedalieri, direttori di U.O., medici del servizio pubblico, privati, convenzionati, ecc.».

«Solo il loro lavoro continuo, il loro impegno instancabile, la loro professionalità competente, la loro azione silenziosa in situazioni difficili di gravissimo disagio», insiste il presidente provinciale dell’OMCeO, «rappresenta lo straordinario e insostituibile riferimento per affermare la centralità della salute come diritto di tutti».

In questi giorni chi gestisce e chi amministra la salute nel nostro territorio avendo l’impegno di ridefinire ruoli, accorpamenti in situazioni ospedaliere periferiche e la decisiva riorganizzazione del territorio, ha sempre poco (o nessuno) spazio per allargare le risorse umane (assunzioni) e fornire ai professionisti motivazioni forti.

Secondo Donato De Giorgi: «La scarsezza di tali risorse, vera e decisiva causa dei tempi di attesa inaccettabilmente e vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà soprattutto il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, ciò che più conta, ai cittadini».

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Casarano

Calciomercato, il Casarano batte due colpi

Arrivano il terzino sinistro Giovanni Pinto e l’attaccante Francesco Magnati. Confermati Leandro Versienti e Antonio D’Alena

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Formalizzata senza alcun problema l’iscrizione al campionato di serie D, girone H, stagione 2024-2025, il Casarano Calcio, nelle persone del direttore generale Fulvio Navone e del segretario generale Antonio Obbiettivo, hanno avviato le operazioni di mercato con due arrivi e due conferme, a disposizione di mister Giuseppe Laterza.

È giunto a indossare la maglia rossoazzurra delle Serpi, il terzino sinistro Giovanni Pinto (classe 1991, valore “Transfermarkt” 150mila euro) che in carriera ha militato in Monopoli, Ascoli, Pescara, Catania, ancora Monopoli e Brindisi.

L’altro acquisto riguarda l’attaccante esterno Francesco Magnati (classe 2006) proveniente dalle giovanili del Lecce e dalla Primavera della Virtus Francavilla.

Due conferme, peraltro attese da “radiomercato“, sono state quelle di Leandro Versienti (classe 1996) e Antonio D’Alena (classe 1998).

Nel frattempo, si sono svolti allo stadio “Capozza” i raduni del Settore giovanile, con la partecipazione di cinquecento ragazzi delle diverse categorie, per la soddisfazione del presidente Antonio Filograna Sergio, che ha inteso ringraziare i responsabili Marco Carrozzo, Raffaele Quaranta e gli altri tecnici, oltre ai genitori dei giovani per la fiducia riposta nella Società del Casarano Calcio.

Giuseppe Lagna

Nella foto in alto i nuovi acquisti Giovanni Pinto e Francesco Magnati con il presidente Antonio Filograna Sergio. Qui sotto i confermati Leandro Versienti e Antonio D’Alena . Più in basso due immagini del raduno del settore giovanile allo stadio “Capozza”

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Attualità

Previsioni Meteo: sud Italia in ebollizione, e durerà ancora per molto

Per domani temperature in lieve calo al Centro-Nord e sulla Sardegna, caldo ancora molto intenso in Sicilia e in Puglia con picchi di oltre 40 gradi…

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Italia di nuovo divisa in due dalle condizioni meteo: una perturbazione con esondazioni del lago di Como e nubifragi violenti nel varesotto, è il bollettino di oggi.

Mentre nelle regioni centro-meridionali il tempo resta soleggiato e molto caldo, con prevalenza di cieli sereni.

Temperature massime in ulteriore lieve aumento al Centro-Sud, con punte fino a 40-42 gradi nelle aree interne poco lontane dal mare.

Clima afoso. Venti a regime di brezza.

Per domani temperature in lieve calo al Centro-Nord e sulla Sardegna, caldo ancora molto intenso in Sicilia e in Puglia con picchi di oltre 40 gradi.

Caldo protagonista anche nel corso della prossima settimana, con il dominio dell’anticiclone africano, punte intorno ai 40 gradi e tanta afa. 

Quanto durerà l’ondata di caldo?

Secondo le proiezioni meteo più a lunga scadenza, al Nord l’alta pressione potrebbe indebolirsi tra domenica 21 luglio e la settimana successiva, con aria relativamente meno calda e più instabile in ingresso anche a sud delle Alpi e conseguente attenuazione della calura.

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