Cronaca
Cassazione conferma sequestri in cartoleria con scommesse abusive
Utilizzavano siti di scommesse di una società con sede a Malta, in barba alle leggi e alle restrizioni imposte dall’AAMS. Dovranno pagare anche le spese processuali
Avevano realizzato un centro scommesse abusivo all’interno di una cartoleria a Otranto, utilizzando 7 computer che permettevano ai clienti di scommettere tramite collegamento telematico ai siti internet di una società con sede a Malta.
Sono stati scoperti lo scorso 17 aprile, i tre responsabili dell’attività illegale, in seguito ad un controllo degli agenti della Squadra di Polizia Amministrativa e della Sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Polizia di Stato di Otranto.
Per i tre denunciati, si registrano una serie di violazioni alla legge del 13 dicembre 1989, n 401, recante “interventi nel settore del gioco e delle scommesse clandestine”, art. 4 commi per “Esercizio abusivo di attività di giuoco e di scommessa”, per frode informatica aggravata messa in atto con l’alterazione delle apparecchiature informatiche utilizzate al fine di eludere l’inibizione dei siti proibiti da AAMS, (part.640 ter, comma 2, c.p.) e per aver posto in essere l’attività di “Raccolta e Gestione di Scommesse”, “Frode informatica” e “Illecita Intermediazione Finanziaria”.
Un quarto individuo, M.K. residente a Malta, di 38 anni, è stato denunciato in seguito alle attività investigative per gli stessi reati imputati ai suoi tre “soci in affari”.
Nel corso delle indagini sono state recuperate, e sequestrate dalla polizia assieme ai PC, una somma di denaro di 584 euro, ricevute di pagamento valide come ricevute delle “giocate” e vario materiale inerente all’attività abusiva di scommesse che, come chiaro, utilizzava siti internet vietati dall’A.A.M.S.
Il sequestro del materiale suddetto, dopo essere stato convalidato dal Tribunale di Lecce lo scorso mese di maggio, è stato confermato il 19 dicembre 2014 dalla Corte di Cassazione. Quest’ultima ha anche condannato la parte al pagamento delle spese processuali, ammontanti a mille euro, superando i ricorsi presentati dagli imputati.
Cronaca
GdF, sequestrate 8 tonnellate di fuochi d’artificio
Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite…
GDF LECCE: SEQUESTRATE OLTRE 8 TONNELLATE DI FUOCHI D’ARTIFICIO.
La Guardia di Finanza di Lecce, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, hanno portato a termine interventi finalizzati al contrasto all’illecita detenzione e vendita di articoli pirotecnici.
In particolare, al termine di una mirata attività info-investigativa, le unità specializzate “Baschi Verdi” del Gruppo di Lecce, all’interno di un magazzino di un’attività economica, sita nella periferia di Lecce, esercente la vendita al dettaglio e all’ingrosso di articoli per la casa, abbigliamento e giocattoli, hanno rinvenuto e sottoposto a vincolo penale oltre un milione e quattrocento mila pezzi di artifizi pirotecnici, per un totale di tonnellate 8,4, già pronti per la vendita in occasione delle imminenti festività.
La merce era custodita illegalmente ed in condizioni di pericolosità per l’incolumità pubblica, tenuto conto del precario confezionamento e della promiscuità con altri prodotti altamente infiammabili quali alcool e bombolette di gas.
Per aggirare le norme che vietano la detenzione di materiale esplodente oltre le quantità consentite e per eludere i controlli da parte delle forze di polizia, l’imprenditore avrebbe provveduto a frazionare le forniture acquistando piccoli quantitativi al di sotto delle soglie massime anche nell’arco della stessa giornata.
Il titolare dell’attività commerciale è stato segnalato alla Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose di illegale detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplodente in quantità superiori a quelle consentite.
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo, scoperto ordigno esplosivo di 1Kg
Arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
CASTRIGNANO DEL CAPO (LE) – LA SCOPERTA NEL CORSO DEL CONTROLLO. UN ORDIGNO ESPLOSIVO E STUPEFACENTI. ARRESTATO UN TRENTENNE.
I Carabinieri di Castrignano del Capo hanno arrestato un 30enne del luogo poiché ritenuto responsabile di detenzione di materiale esplosivo e sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Nel corso di un controllo i Carabinieri hanno notato una non comune agitazione.
La perquisizione domiciliare che ne è scaturita ha portato al rinvenimento di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana pronta per lo spaccio, per un peso complessivo di 10 gr. circa.
Ma la sorpresa investigativa è arrivata durante il controllo nel corso dell’attenta perquisizione poiché i militari hanno rinvenuto un ordigno artigianale e clandestino, dal peso di 1kg circa, con miccia da tre oltre 3 metri ed altri 2 ordigni più piccoli da 250 gr.
L’effetto sarebbe stato dirompente e micidiale.
Il prosieguo dell’attività di controllo da parte dei militari dell’Arma, ha portato ad individuare e segnalare alla competente Autorità Giudiziaria anche un soggetto 49enne, residente in un comune del basso Salento, poichè trovato in possesso di materiale pirico illegalmente detenuto presso la propria abitazione.
I militari dell’Arma ricordano che tutti i fuochi d’artificio consentiti devono avere sulla confezione un’etichetta completa che deve contenere gli estremi del provvedimento del Ministero dell’Interno che ne autorizza il commercio, ne riporti le principali caratteristiche costruttive, indichi una descrizione chiara e completa delle modalità d’uso che devono essere seguite attentamente dall’utilizzatore.
Cronaca
Daspo per un 22enne per lancio di fuochi durante Lecce Juventus
In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali…
LA POLIZIA DI STATO HA NOTIFICATO UN DASPO PER I FATTI OCCORSI DURANTE LA PARTITA LECCE-JUVENTUS
La Polizia di Stato ha notificato un DASPO per i fatti occorsi durante la partita Lecce-Juventus, del 01 dicembre scorso.
In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali.
Il personale DIGOS, a seguito dell’attenta visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dello stadio, ha individuato uno dei responsabili del lancio di un artifizio pirotecnico.
Il soggetto, ventiduenne di Surbo, già conosciuto agli uffici informativi come facente parte della tifoseria organizzata, è stato deferito all’autorità giudiziaria per lancio di artifizio pirotecnico e non potrà accedere alle manifestazioni sportive per 3 anni.
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