Castrignano dei Greci
Castrignano dei Greci: minacciava la mamma e picchiava il fratello, arrestato 34enne
L’uomo dovrà rispondere di violenza in famiglia estorsione e minacce. Le indagini sono partite dopo che le vittime hanno trovato la forza di denunciare le violenze subite

I carabinieri della Stazione di Martano hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 34 anni.
Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, è il risultato di un’indagine condotta dai militari dell’Arma, che ha permesso di raccogliere significativi elementi probatori a carico dell’indagato.
Le accuse comprendono i reati di estorsione, sia consumata che tentata, perpetrata nei confronti della madre convivente, nonché minacce e lesioni personali ai danni del proprio fratello.
Le condotte illecite si sarebbero verificate in diverse occasioni tra il 4 dicembre 2024 e il 31 gennaio 2025, creando un clima di paura e insicurezza all’interno del contesto familiare.
L’intervento dei carabinieri è scaturito dalla necessità di tutelare le vittime coinvolte, che hanno trovato la forza di denunciare le violenze subite.
Grazie alla solerzia e alla professionalità degli investigatori, è stato possibile raccogliere prove sufficienti per giustificare l’emissione della misura cautelare.
Al termine delle formalità di rito, in ottemperanza al provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, il 34enne è stato condotto presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce.
I Carabinieri rinnovano il proprio invito «a chiunque si trovi in situazioni simili a rivolgersi senza paura alle Forze dell’Ordine, che sono pronte ad ascoltare e a intervenire per garantire la tutela dei diritti e della dignità di ogni individuo».
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Appuntamenti
Riti e Canti della Passione: territori a confronto
Ciociaria, Cilento e Salento: domani, a Castrignano de’ Greci, serata all’insegna di incontri e musica intorno ai riti della Settima Santa nel Mezzogiorno d’Italia

Riti e tradizioni musicali della Passione di Cristo nel Mezzogiorno d’Italia.
Domani presso il Palazzo De Gualtieris a Castrignano de’ Greci si terrà un incontro dedicato all’approfondimento e al confronto. L’evento, inserito nella rassegna Canti di Passione. Canti di Passione. Ce custi o gadhho na catalìsi, vuole essere un’occasione per esplorare un patrimonio culturale e musicale che affonda le radici nella storia e nella spiritualità delle comunità locali.
I canti della Passione rappresentano un vero e proprio tesoro della tradizione orale italiana, tramandato di generazione in generazione.
Questi canti, che raccontano gli ultimi momenti della vita di Cristo, sono molto più che semplici espressioni musicali: sono il risultato di una profonda connessione tra fede, cultura e memoria collettiva. Diffusi in diverse regioni del Sud Italia, come la Ciociaria, il Cilento e il Salento, essi condensano al loro interno influenze antiche e riferimenti a usanze lontane, rendendo evidente la ricchezza e la varietà del nostro patrimonio culturale.
L’incontro si propone di andare oltre la semplice celebrazione di queste tradizioni. Attraverso un dialogo aperto e un approccio comparativo, studiosi ed esperti cercheranno di indagare le origini dei canti della Passione e di analizzare le loro caratteristiche peculiari. Sarà interessante scoprire i punti di contatto tra le diverse tradizioni regionali, ma anche le divergenze che rendono ogni territorio unico nel suo modo di vivere e interpretare la spiritualità.
Durante l’evento, saranno presenti personalità di spicco del mondo accademico e culturale, come Francesco G. Giannachi dell’Università del Salento, Vincenzo Esposito dell’Università di Salerno e Maurizio Agamennone dell’Università di Firenze.
Interverranno anche Francesco Aventaggiato (UniSalento) e Giorgio V. Filieri (esperto di lingua e cultura grica). Il programma prevede momenti di approfondimento teorico alternati a esibizioni musicali dal vivo, che daranno voce a questa affascinante tradizione.
L’appuntamento al Palazzo De Gualtieris sarà dunque un’occasione per riflettere su ciò che ci accomuna e su ciò che ci distingue e un momento per celebrare l’eredità musicale del Mezzogiorno d’Italia.
A seguire, accompagnati dal suggestivo coro delle Pie Donne di Ruffano, si giungerà presso la vicina chiesa di Maria SS. Annunziata dove, dalle 19,30, prenderà vita un ricco programma dedicato ai canti devozionali del periodo Pasquale.
Aprirà la serata Michela Sicuro e, subito dopo, sarà la volta di Mattia Dell’Uomo che porterà in scena la tradizione sonora del basso Lazio.
Chiuderanno la serata gli Astèria di Giorgio V. Filieri con I Passiùna tu Christù in grico.
L’evento proposto nasce all’interno del programma Il borgo del contemporaneo, progetto del Comune di Castrignano de’ dei Greci finanziato dall’Unione europea
IL PROGRAMMA
Ore 17,30, da Palazzo de Gualtieris / Kora centro del contemporaneo alla Chiesa Maria SS. Annunziata,
Laboratorio di studi, Riti e canti della Passione di Cristo nel Mezzogiorno d’Italia. Territori a confronto: Ciociaria, Cilento, Salento.
Introduce e coordina Francesco G. Giannachi (UniSalento)
Intervengono: Vincenzo Esposito (Università di Salerno); Maurizio Agamennone (Università di Firenze); Francesco Aventaggiato (UniSalento); Giorgio V. Filieri (esperto di lingua e cultura grica).
Dalle 19,30: Pie Donne di Ruffano; Michela Sicuro; Mattia dell’Uomo (Lazio meridionale/Ciociaria); Astèria di Giorgio Filieri.
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Arnesano
Xylella fastidiosa: si rischia la tragedia e il bis anche per le viti?
Minerva: “Ci siamo proposti come Ente di coordinamento, al netto delle singole funzioni, e come tale ci rendiamo disponibili a raccogliere le proposte e a provare a costruire le condizioni per far sì che qualcosa di concreto si possa fare. Siamo pronti ad adottare punti di vista e proposte da caricarci sulle spalle e, se necessario, portare sui tavoli istituzionali a Bari, a Roma, a Bruxelles”…

Dopo la rovinosa débâcle che ha subìto il settore agricolo negli ultimi dieci anni a causa della xylella fastidiosa, prima che vada in scena il secondo atto che scateni una tragedia ancor più virulenta della prima, è stato convocato oggi, in Provincia, a Palazzo dei Celestini, un tavolo con i componenti dell’unità operativa per lo sviluppo.
Il tema? La xylella fastidiosa nel settore vitivinicolo.
Ora che il pericolo per le viti, dopo quello per gli ulivi, è sotto gli occhi di tutti significa lanciare un segnale al territorio.
I componenti di questo organismo hanno preso l’impegno di inviare proposte, suggerimenti, osservazioni, finalizzate alla redazione di un documento che sarà “accompagnato” dalla Provincia all’attenzione dei vari livelli istituzionali.
Il presidente Stefano Minerva, che ha convocato la riunione odierna, ha sottolineato il senso dell’iniziativa: “Ci siamo proposti come Ente di coordinamento, al netto delle singole funzioni, e come tale ci rendiamo disponibili a raccogliere le proposte e a provare a costruire le condizioni per far sì che qualcosa di concreto si possa fare. Siamo pronti ad adottare punti di vista e proposte da caricarci sulle spalle e, se necessario, portare sui tavoli istituzionali a Bari, a Roma, a Bruxelles”.
Il vice presidente con delega all’Ambiente, Paesaggio e Riforestazione Fabio Tarantino ha aggiunto “Abbiamo voluto confrontarci sul tema, volgarmente detto della xylella della vite, in quanto riteniamo che la Provincia debba essere portavoce, debba fare cassa di risonanza nei confronti dei settori produttivi e delle associazioni che li rappresentano, così come facciamo in qualità di Casa dei Comuni rispetto agli enti locali”.
E il consigliere con delega all’Agricoltura Paolo Greco ha aggiunto: “La questione xylella è un tema importante, sappiamo quanto abbiamo sofferto e quanto il tessuto agricolo, il paesaggio, l’ambiente stanno patendo nel nostro Salento. Anche per la Xylella della vite il monito deve essere quello di evitare di dare ascolto a prose, poesie e formule magiche, ossia l’humus intorno al quale il nostro territorio si è trovato a muoversi, ed affiancarsi invece completamente alla scienza e al rispetto delle prescrizioni previste. La nostra regione non può vivere una nuova stagione medievale come accaduto per la Xylella”.
Tutti i componenti dell’UOS presenti (Enti, Università, associazioni di categoria e datoriali, organizzazioni sindacali) sono intervenuti con punti di vista e proposte.
I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di mantenere alto il livello di guardia su questa nuova forma di Xylella e l’esigenza di dotare il territorio di un piano di rigenerazione unitario.
Il dirigente del Servizio Politiche europee e Assistenza agli enti locali Carmelo Calamia ha, poi, ricordato come l’Unità Operativa per lo Sviluppo é un organismo consultivo creato dalla Provincia dal 1996, composto da 26 soggetti territoriali, chiamati e coinvolti sui temi dello sviluppo del territorio, che tornerà a riunirsi con più frequenza.
In seguito, ha illustrato ai componenti dell’Unità presenti lo stato di avanzamento degli ultimi 6 mesi di SaL.E., il progetto pilota finanziato alla Provincia di Lecce nell’ambito dei Patti territoriali.
“Il primo rapporto semestrale vede tutti i progetti avviati nel completamento delle prime fasi amministrative. Ci attendiamo ora un avanzamento significativo nei primi mesi nel 2025. La chiusura degli investimenti è fissata al 31 dicembre 2026. Per fruire dei 30 trenta progetti pubblici e dei 6 privati, inoltre, si costruirà un itinerario virtuale, un collante unico, sviluppando una modalità innovativa di fruizione e di comunicazione”.
Attualità
Alle origini della Grecìa salentina con il PRIN
I primi risultati della ricerca sul DNA della popolazione grika in un incontro aperto al pubblico; presenza di marcatori genetici risalenti a meno di 5000 anni fa caratteristici dei Balcani del sud

Tema principale del progetto nell’ambito del programma nazionale di ricerca denominato PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) l’analisi del DNA per scoprire le origini della popolazione della Grecìa salentina.
Il progetto è promosso e finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e condotto da un team di scienziati dell’Università del Salento.
I primi risultati saranno resi noti nel corso di un incontro aperto al pubblico che si terrà mercoledì 12 marzo, alle ore 17.30, nella sala consiliare del comune di Castrignano de’ Greci e che vedrà la partecipazione di docenti universitari e rappresentanti delle istituzioni locali.
Il team è guidato da Valeria Specchia, professoressa di genetica del dipartimento di scienze e tecnologie biologiche e ambientali, e opera in collaborazione con il CNR e con l’unità di ricerca guidata dal professor Andrea Novelletto dell’università di Roma, Tor Vergata.
Fortemente sostenuta dall’Unione dei comuni della Grecìa salentina, con il presidente Roberto Casaluci, la collaborazione tra università e istituzioni locali rappresenta lo strumento più efficace per garantire l’effettiva ricaduta dei risultati della ricerca sul territorio e per promuovere le peculiarità del territorio salentino alla comunità scientifica nazionale e internazionale.
Il progetto scientifico si è avvalso di tecnologie innovative di sequenziamento del DNA e analisi genomica ed è stato sostenuto dalla partecipazione attiva ed entusiasta della popolazione, così da fare luce sulle migrazioni che hanno portato alla formazione di una popolazione che ha conservato fino ad oggi una propria identità linguistica.
“I primi risultati della ricerca”, sottolinea la professoressa Specchia, “sono molto interessanti e indicano la presenza di marcatori genetici risalenti a meno di 5000 anni fa caratteristici dei Balcani del sud sia da parte maschile che femminile”.
“Questo significa”, prosegue, “che c’è stato l’arrivo di una comunità e permette di escludere l’origine da un gruppo di soli uomini o da italioti che hanno semplicemente acquisito la lingua greca. Inoltre, la conservazione e l’alta incidenza di queste caratteristiche genetiche permettono di stabilire che, nel suo complesso, la comunità si è mantenuta relativamente isolata per secoli”.
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