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Cronaca

“Cenai con l’indagato: disse che Mauro Romano è vivo ed è all’estero”

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mauro romano

Oscilla tra sensazionalismo e realtà la ricostruzione della vicenda di Mauro Romano, il bimbo di 6 anni scomparso da Racale 43 anni fa e mai più ritrovato.





Vi avevamo raccontato delle indiscrezioni secondo cui Mauro sarebbe vivo, a dispetto di quanto ipotizzato, pur senza riscontri, nei decenni seguiti alla scomparsa.





Sarebbe stato venduto all’estero e oggi vivrebbe una vita completamente scevra dal Salento.





La testimonianza





Sono alcuni dei pezzi d’inchiesta che, ricomposti, fanno tenere viva questa pista agli inquirenti.





Questa estate è stato iscritto nel registro degli indagati anche un uomo che, come vi raccontammo il mese scorso, potrebbe avere un ruolo nella scomparsa del ragazzino. Sarebbe infatti colui che Mauro confidenzialmente chiamava zio e sarebbe colui che avrebbe sequestrato il bambino quel fatidico pomeriggio per poi, non si sa, cederlo o consegnarlo a qualcuno.




Ad incrociare questa ricostruzione, una testimonianza di fine luglio. Una donna si sarebbe recata spontaneamente presso gli uffici della Procura per raccontare dei dettagli proprio in merito a quell’uomo. La testimone avrebbe spiegato di aver preso parte, in passato, ad una cena cui era presente l’anziano indagato. Quest’ultimo, alla sua presenza ed in quella stessa cena, avrebbe sostenuto che “Mauro non è affatto morto ma è stato venduto all’estero e vive ancora“.





Resta tuttavia da ricordare come lo stesso zio sia ad oggi solo uno degli indagati e potrebbe pertanto anche essere totalmente estraneo alla vicenda.





Inchiesta al bivio





Il bivio dinanzi al quale si trovano gli inquirenti è un vero rompicapo. Le due strade portano in direzioni opposte ma i protagonisti potrebbero essere, del tutto o in parte, gli stessi, quale che sia la ricostruzione.





Anche i genitori di Mauro Romano, ascoltati in Procura, avrebbero aggiunto ulteriori dettagli utili a muovere dei passi proprio in direzione della pista estera. Non resta che attendere ulteriori sviluppi nella speranza che si possa giungere al più presto ad una risposta definitiva.


Cronaca

Scippatori alla fiera di San Marco: razzia di portafogli

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(In evidenza una foto di repertorio dell’evento)

Una giornata di festa che si è trasformata in una mattinata da dimenticare. È quanto accaduto oggi alla tradizionale fiera di San Marco a Ruffano, dove la presenza di borseggiatori ha rovinato l’atmosfera dell’evento, molto atteso e partecipato dalla comunità locale e dai visitatori dei paesi vicini.

Secondo le prime ricostruzioni, nel corso della mattinata almeno una dozzina di persone, perlopiù anziani, è stata vittima di scippi tra le bancarelle affollate.

I ladri — o forse un singolo malvivente ancora da identificare — hanno approfittato della confusione per sottrarre portafogli dalle borse e dalle tasche dei malcapitati.

Alla caserma dei carabinieri di Ruffano è stato un continuo via vai di cittadini che hanno sporto denuncia, raccontando dinamiche simili: un attimo di distrazione, una spinta nella calca, e il portafoglio sparito. Alcuni oggetti sono poi stati ritrovati in strada o nei pressi della fiera, abbandonati senza il denaro che contenevano, a conferma della pista del furto mirato.

I militari dell’Arma stanno approfondendo l’accaduto e raccogliendo testimonianze nel tentativo di identificare i responsabili.

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Cronaca

L’abbraccio di piazza San Sebastiano, l’ultimo saluto a Donato Metallo

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Racale ha dato oggi il suo ultimo, commosso saluto a Donato Metallo, consigliere regionale del Partito Democratico ed ex sindaco della città, scomparso il 22 aprile all’età di 44 anni dopo una lunga malattia. La cerimonia funebre si è tenuta nel pomeriggio in piazza San Sebastiano, gremita da migliaia di persone accorse per rendere omaggio a un uomo che ha lasciato un segno profondo nella comunità salentina.

La camera ardente era stata allestita sin dalle prime ore del mattino nella sala consiliare del Comune, dove un via vai ininterrotto di cittadini, amici e colleghi ha testimoniato l’affetto e la stima per Metallo. Alla cerimonia hanno partecipato numerose autorità politiche, tra cui la segretaria nazionale del PD Elly Schlein, il vicepresidente della Commissione UE Raffaele Fitto, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’europarlamentare Antonio Decaro e circa trenta sindaci pugliesi con la fascia tricolore. 

Donato Metallo era noto per il suo impegno civile e politico, in particolare per la legge contro l’omobitransfobia, di cui fu primo firmatario. Nonostante la malattia, aveva continuato a lavorare fino al gennaio 2024, tornando in aula per sostenere le sue battaglie. 

Durante la cerimonia, il parroco Don Giuseppe Calò ha abbracciato i familiari di Metallo: la madre Elsa, il padre Pasquale, la compagna Alessandra Caiulo e il piccolo Pietro, figlio di soli dieci mesi.  In un messaggio condiviso sui social, la moglie Alessandra ha scritto: “E niente amore mio, alla fine non abbiamo vinto… Sei libero, amore mio”. 

La comunità di Racale ha voluto onorare la memoria di Metallo anche con una fiaccolata che ha attraversato le strade del paese nella serata di ieri. Un gesto simbolico per ricordare un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri, con passione e umanità. 

Donato Metallo lascia un’eredità politica e umana importante, testimoniata dalla commozione e dalla partecipazione di oggi. Un uomo che ha saputo coniugare l’impegno istituzionale con l’attenzione ai bisogni della sua comunità, diventando un punto di riferimento per molti.

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Castrignano del Capo

Sbarco di migranti a Santa Maria di Leuca

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È sbarcato questo pomeriggio nel porto di Santa Maria di Leuca un gruppo di migranti. L’imbarcazione a vela sulla quale viaggiavano, un natante di 15 metri, è stata intercettata al largo e scortata dalle motovedette all’imboccatura del porto.

Sul posto la macchina dei soccorsi per verificare le condizioni del gruppo: sono 84 gli arrivi, d’origine pachistana, iraniana e afgana.

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