Cronaca
Chilometri di code per concerto Negramaro: “Siamo in fila da 4 ore”
Centinaia di auto bloccate in colonna lungo la strada per l’evento, poi l’amara sorpresa: parcheggi pieni anche per chi aveva già pagato

a cura di Lorenzo Zito
Uno degli eventi più attesi dell’estate salentina non verrà di certo ricordato per la sua organizzazione.
La serata di oggi è cerchiata in rosso dallo scorso marzo sul calendario di migliaia di fan dei Negramaro per il loro concerto celebrativo: il “ritorno a casa” in occasione dei 20 anni dall’uscita del loro primo album.
L’appuntamento è all’aeroporto Fortunato Cesari di Galatina, per le ore 21. Ma un’ora più tardi, alle 22, centinaia di auto sono ancora in coda per raggiungere l’evento. Al punto che lo stesso orario d’inizio della serata è stato procrastinato a causa degli imprevisti.
Le testimonianze

Disappunto, delusione, rabbia, fino quasi alla voglia di fare inversione ad U e tornare indietro, se solo fosse possibile (in alcuni tratti, non lo è).
Lungo la strada provinciale 362 una fila d’auto a perdita d’occhio attende di avvicinarsi al parcheggio.
Le raccomandazioni degli organizzatori, nei giorni scorsi, suggerivano di arrivare con anticipo entro le 18e30. È quello che quasi tutti hanno fatto, ma non è bastato: “Abbiamo percorso dozzine di chilometri per raggiungere il concerto e una volta giunti qui ci siamo ritrovati in coda per ore”, ci scrivono dal posto alcuni nostri lettori.
“Siamo in fila da oltre 4 ore, sono passate le 21 e mancano ancora oltre 2 km all’area di sosta”, ci spiegano quando sono ormai già passate le 22.
“Senza contare che dal parcheggio al concerto ci saranno altri 2 chilometri da percorrere a piedi”.
A ciò si aggiunge la segnalazione di scarse indicazioni lungo la strada. E poi: “Per quasi 5 km di strada percorsi a passo d’uomo, abbiamo incontrato solo una macchina della polizia ed un paio di volontari della Protezione civile”.
Dal posto sono partite dozzine di chiamate alle forze dell’ordine per segnalare lo stato delle cose: “Abbiamo contattato Questura, Polizia Locale, Prefettura, ma tutti rispondono che non è loro competenza”.
Dulcis in fundo la sorpresa del parcheggio pieno: in molti alle 23, una volta arrivati alla tanto agognata area di sosta, non hanno trovato posto nonostante lo avessero prenotato e già pagato. Numerosi coloro che son tornati a casa senza aver visto il concerto.
I giorni di avvicinamento all’evento erano stati accompagnati da un diffuso malumore per il costo dei parcheggi (da 20 euro: ritenuto elevato dai più). Polemiche che a questo punto possono ritenersi un mero antipasto del malcontento che potrebbe montare a partire da questa sera.


Cronaca
Rissa nella notte a Ruffano

Rissa nella notte a Ruffano con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di persone.
L’episodio si è verificato in piazzetta Mons. Fiorito, attorno all’una. Protagonisti due gruppi di giovani che stavano trascorrendo la serata all’aperto.

A scatenare la violenza sarebbero state delle attenzioni di troppo rivolte da qualcuno nei confronti di una donna.
In pochi attimi, dalle parole si è passati ai fatti ed i due gruppi, una ventina di persone in totale dall’età compresa tra i 20 ed i 30 anni, si sarebbero ritrovate nella zuffa.
Dai residenti in zona è partita una chiamata ai numeri d’emergenza. Sul posto sono accorsi i carabinieri, ma al loro arrivo i due gruppi si erano dileguati. Sul posto le tracce della colluttazione, anche delle macchie di sangue. Nessuno si sarebbe recato nei vicini ospedali e, di conseguenza, nessuno al momento è stato identificato, ma si indaga sull’accaduto.
Cronaca
37enne arrestato dalla Polizia con cocaina, marijuana e hashish
L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina…

Nella giornata di ieri, a Lecce, la Polizia ha arrestato un uomo di 37 anni, responsabile del reato di detenzione finalizzata alla cessione a terzi di sostanza stupefacente.
Da un’attività informativa appresa in precedenza, la Sezione Narcotici di Lecce è venuta a conoscenza che un soggetto incensurato era dedito alla vendita di sostanze stupefacenti e che la base logistica dell’attività illecita era un appartamento in città.
I poliziotti a seguito di queste informazioni hanno dato avvio ad un servizio di appostamento ed osservazione grazie al quale, nella decorsa serata, hanno intercettato il 37 enne.
Nonostante l’indagato abbia tentato di condurre gli agenti presso altra dimora, indicata quale residenza, il compendio informativo in possesso degli investigatori confermava i sospetti acquisiti nella fase info-investigativa, pertanto il personale della narcotici procedeva alla perquisizione domiciliare nell’abitazione già posta sotto osservazione e nella disponibilità del sospettato.
L’attività di ricerca ha consentito di rinvenire numerosi barattoli contenenti sostanza stupefacente di varia tipologia. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana, 56 grammi di hashish e 56 grammi di cocaina.
A riscontro della detenzione finalizzata alla cessione a terzi, vi era materiale idoneo al confezionamento, bilancini e circa 1.600 euro in contanti.
Colto in flagrante l’uomo incensurato, è stato arrestato, e posto agli arresti domiciliari, come disposto dal P.M. del Tribunale di Lecce.
Attualità
Il Tar respinge ricorso per apertura sala giochi a Matino
Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”…

Il Tribunale Amministrativo per la Puglia – Lecce (Sezione Terza) ha respinto il ricorso di una ditta che aveva richiesto l’autorizzazione per aprire una sala giochi a Matino.
L’immobile scelto per ospitare l’attività supera i limiti minimi (250 metri) di distanza da luoghi sensibili, nella fattispecie una struttura sanitaria.
La ditta ricorrente aveva presentato un primo ricorso nel 2020 contro il Comune di Matino, per richiedere l’annullamento del provvedimento emesso dal Responsabile del Settore Promozione strategica del territorio con il quale si negava “il rilascio dell’autorizzazione per l’attività di sala giochi”.
Le ragioni con le quali si respingeva la richiesta, come riporta il documento, fanno rifermento al fatto che “l’immobile in argomento non rispetta quanto previsto in merito alle distanze dai luoghi sensibili indicati dalla stessa“.
L’appellante aveva contestato il provvedimento per “eccesso di potere: illogicità e violazione del principio di proporzionalità”, ritenendo la struttura sanitaria citata non rientrante tra i luoghi sensibili descritti dalla legge in merito.
Accertando quanto premesso il Tar Puglia aveva emesso nel settembre del 2020 un’ordinanza cautelare con la quale si pronunciava a favore del provvedimento del Comune di Matino poiché, si legge nel documento: “Le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto”.
Inoltre, la legge in merito precisa che si possono definire strutture sanitarie o socio-sanitarie tutte le strutture che eroghino “prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e mantenimento delle abilità acquisite”.
Si precisa, in aggiunta, che “L’ambulatorio – nel quale un professionista iscritto ad un albo socio-sanitario esercita la sua professione – può essere gestito in forma individuale, associata o societaria e avvalersi esclusivamente di professionisti sanitari regolarmente abilitati e iscritti agli ordini o albi professionali di competenza”.
Difatti, lo studio medico in questione situato nel Comune di Matino si trova tra le strutture sanitarie accreditate ed è pubblicato regolarmente sul sito istituzionale delle Regione Puglia.
Dunque, all’udienza pubblica il Tar Puglia ha confermato l’infondatezza del ricorso, così come aveva espresso nella precedente ordinanza cautelare.
-
Andrano3 settimane fa
Operazione antimafia, arresti a Sud Est
-
Cronaca3 settimane fa
Operazione antimafia in corso, 80 arresti
-
Approfondimenti4 settimane fa
«Meglio la Svizzera che la fame»
-
Cronaca1 settimana fa
Maltempo travolge Gagliano: grandine e allagamenti
-
Cronaca4 settimane fa
Incidente sulla Depressa-Tricase: un ferito grave
-
Cronaca4 settimane fa
Estorsione, atti persecutori e droga: arrestati padre, figlia e compagna
-
Cronaca4 settimane fa
Scontro auto-moto: codice rosso a Specchia
-
Corsano4 settimane fa
Grida d’aiuto da privata abitazione: soccorsi a Corsano