Alliste
Clean Game: tutti gli arrestati
Smantellata in provincia di Lecce un’organizzazione che monopolizzava, con metodi mafiosi, il settore degli apparecchi da gioco. Arresti a Lecce, Alliste, Specchia, Racale, Copertino, Taviano, Carmiano, Gallipoli, Monteroni e Melissano
Nelle prime ore di questa mattina, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce hanno eseguito 27 ordinanze di custodia cautelare, nei confronti dei componenti di due gruppi criminali che, con metodi intimidatori, sono stati in grado di imporre un “monopolio illegale” nel settore della produzione e distribuzione di apparecchi da gioco.
I provvedimenti di cattura sono stati eseguiti a Milano, Modena, Rimini, Crotone, Lecce, Alliste, Specchia, Racale, Copertino, Taviano, Carmiano, Gallipoli, Monteroni e Melissano.
I destinatari della Custodia cautelare in carcere sono: Sebastiano Bagnato, 59enne di Alliste; Pino Luigi De Florio, 49enne di Gallipoli; Silvano De Leone, 52enne di Racale; Pasquale Gennaro De Lorenzis, 42enne di Racale; Pietro Antonio Ilario De Lorenzis, 49enne di Racale; Salvatore De Lorenzis, detto “Stuppata”, 47enne di Racale; Saverio De Lorenzis, 39enne di Racale; Alessandro Fuso, 37enne di Alliste; Daniele Gatto, 51enne di Copertino; Aldo Gravili, 29enne di Racale; Quintino Gravili, 47enne di Racale; Antonio Mancino, 47enne di Racale; Alessandro Mauramati, 34enne di Alliste; Dario Panico, 44enne di Lecce; Lucio Riotti, 49enne di Carmiano; Emanuele Rizzo, 28enne di Alliste; Salvatore Tarantino, 43enne di Monteroni di Lecce; Rocco Aurelio Vincenti, 53enne di Specchia.
Sono invece scattati gli arresti domiciliari per: Massimiliano Chetta, 46enne di Taviano; Marco De Lorenzis, 37enne di Racale; Salvatore De Lorenzis, detto “ Ciolo”, 44enne di Racale; Stefano De Lorenzis, 41enne di Racale; Lorenzo Ferrari, 41enne di Racale; Salvatore Magno, 61enne di Gallipoli; Donatello Rizzo, 42enne di Melissano; Giovanni Tunno, 51enne di Taviano.
Contestualmente, le Fiamme Gialle hanno operato, ai sensi della normativa antimafia, il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di un ingente patrimonio mobiliare ed immobiliare frutto delle attività delittuose, stimato in oltre 12 milioni di euro, composto da 69 fabbricati, 25 terreni, 3 autovetture, 10 società di capitali, 2 ditte individuali e saldi attivi di conti correnti accesi presso quindici istituti di credito.
Inoltre, con l’ausilio di altri Reparti del Corpo, sono stati sequestrati 270 apparecchi illeciti presso esercizi commerciali della provincia di Lecce e di altre regioni del territorio nazionale.
In particolare, nel provvedimento di cattura (emesso dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, dott.ssa Antonia Martalò, su richiesta dei Sostituti Procuratori della Repubblica Dr.ssa Carmen Ruggiero e Dr. Giuseppe Capoccia e dello stesso Procuratore della Repubblica, Cataldo Motta) è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di 19 persone e quella degli arresti domiciliari per le restanti 8.
Le ipotesi di reato contestate sono quelle di associazione per delinquere di tipo mafioso, truffa ai danni dello Stato, frode informatica, esercizio di giochi d’azzardo ed esercizio abusivo di giochi e scommesse aggravati dal metodo mafioso, illecita concorrenza con minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e associazione per delinquere.
Le attività odierne costituiscono l’epilogo di una lunga e articolata indagine, avviata nel 2010, che prese le mosse dopo la constatazione di numerose irregolarità nel corso degli specifici controlli eseguiti presso svariati esercizi pubblici.
In particolare, emersero la manomissione degli apparecchi che riproducevano il gioco d’azzardo del poker, ovvero il collegamento ad internet per l’offerta, fuori dal circuito autorizzato dei Monopoli si Stato, di gioco d’azzardo proposto da gestori stranieri privi di autorizzazione, mediante i cosiddetti “totem” o “kioski”.
Le indagini sono state condotte mediante intercettazioni telefoniche, attività di osservazione, pedinamenti e accertamenti tecnici sui giochi posti sotto sequestro, che hanno consentito di attribuire le condotte illecite ai due gruppi criminali.
Il primo, riconducibile alla famiglia De Lorenzis, un noto gruppo imprenditoriale di Racale, operante nel settore del noleggio dei videogiochi, che, avvalendosi sistematicamente di metodi mafiosi posti in essere da alcuni affiliati storicamente vicini ai noti clan dei Troisi di Casarano e dei Padovano di Gallipoli, aveva creato nella provincia di Lecce un vero e proprio “cartello”, imponendo a numerosissimi esercenti della zona il noleggio di tali dispositivi dalle aziende del gruppo, impedendo nel contempo ad aziende concorrenti di accedere a quel mercato.
Un altro gruppo minoritario, sempre operante a Racale e collegato al primo anche da vincoli familiari, era dedito essenzialmente alla alterazione e vendita delle schede di gioco riproducenti giochi d’azzardo, quali il poker o le slot machine, ed alla distribuzione dei cosiddetti “totem”.
Le indagini delle Fiamme Gialle hanno evidenziato come tali condotte illecite non si limitassero al gioco d’azzardo ma sconfinassero anche nell’esercizio abusivo dell’attività finanziaria.
Infatti, al fine di assoggettare i gestori e creare nei loro confronti una grave situazione di dipendenza finanziaria, questi usavano dapprima concedere prestiti allo scopo di favorire l’avviamento delle attività, pretendendo poi l’immediato rientro dei capitali dati in prestito, minacciando di incassare i titoli in garanzia laddove questi non avessero installato presso i loro esercizi i videogiochi.
In alcuni casi, per effetto di tali condotte, il sodalizio riusciva ad appropriarsi di attività commerciali riferibili a clienti in grave difficoltà economica, sottraendole alla loro gestione.
Gli accertamenti tecnici eseguiti sugli apparecchi da gioco sequestrati hanno, infine, rivelato che le attività di gestione ed organizzazione del gioco d’azzardo (attraverso la distribuzione e il noleggio di videogiochi illeciti), comprendevano anche l’alterazione fraudolenta dei software di taluni dispositivi leciti, noti come “new slot”. Tali apparati, pur collegati alla rete telematica dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, venivano manomessi in modo tale da trasmettere solo parzialmente i dati concernenti le giocate, con conseguente sottrazione di parte di esse all’imposizione tributaria.
Sempre mediante l’alterazione del software l’organizzazione riusciva anche a predeterminare, ovviamente riducendole, le giocate vincenti degli avventori, rendendo estremamente remunerativa la gestione di tali apparecchi.
In particolare, è stato accertato che erano in grado di controllare a distanza i cicli delle giocate, abbattendo le percentuali di vincita di ogni singola macchina; così, nel momento in cui si rilevava che un apparecchio era in procinto di elargire una vincita consistente, il sodalizio interveniva per impedirla o limitarne l’entità.
Nell’operazione odierna, per la sola esecuzione delle misure restrittive della libertà personale, sono stati impiegati oltre 150 militari di tutti i Reparti del Corpo della provincia, con il concorso di personale dei vicini Comandi Provinciali di Brindisi e Taranto e la copertura di un elicottero del Reparto Operativo Aeronavale di Bari.
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Giovane dà in escandescenze, necessario l’intervento dei carabinieri
Concitazione questa mattina in via Negro ad Alliste. Per il ragazzo disposto trattamento sanitario obbligatorio
Concitazione questa mattina ad Alliste, dove un giovane ha dato in escandescenze.
In via Negro, poco dopo le 10, a casa della nonna del ragazzo, sono intervenuti carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco e sanitari del 118 che hanno provveduto ai primi soccorsi e poi disposto il trattamento sanitario obbligatorio (Tso).
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Alliste
Auto completamente distrutta dalle fiamme
Incendio d’auto nella notte ad Alliste.
Una Citroen C3 di colore azzurro, di proprietà di un uomo del posto, è stata completamente avvolta dalle fiamme nel luogo dove era ferma in sosta, nelle vicinanze di un distributore di benzina in via Marina (la strada provinciale 265 che conduce a Capilungo).
L’intervento dei vigili del fuoco di Gallipoli non ha potuto salvare il mezzo dalla distruzione completa, ma ha scongiurato il propagarsi dell’incendio.
Nessun ferito. Ancora non chiare le cause dell’accaduto, sono in corso indagini a riguardo.
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Rocambolesco scontro, auto vola contro un muro
Incidente tra due vetture nel primo pomeriggio a Felline, frazione di Alliste
Una scena da film quella che si sono ritrovati dinanzi i soccorritori questo pomeriggio ad Alliste, nella frazione di Felline, dove si è verificato un rocambolesco incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze.
I protagonisti sono però dei malcapitati automobilisti, e non degli stuntman hollywoodiani. Nel primo pomeriggio lo scontro, in via Trieste, tra due vetture: una Audi Q5 ed una Mercedes. Il conducente di quest’ultima è rimasto incastrato tra le lamiere dell’auto che, infatti, si è ribaltata su un fianco, terminando la sua corsa contro il muro di un’abitazione privata.
Estratto dai vigili del fuoco del Distaccamento di Gallipoli, è potuto rincasare sulle sue gambe: sia lui che il conducente dell’Audi, per fortuna, non ha riportato seri traumi.
La ricostruzione della dinamica è affidata alle forze dell’ordine. Pare evidente, all’origine dell’accaduto, una mancata precedenza.
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