Cronaca
Concorso OSS: ok del TAR
La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce dà ragione ad ISPE
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Si è chiusa con la sentenza del TAR Puglia sez. di Lecce la vicenda relativa alla selezione pubblica di 47 Operatori Socio Sanitari pubblicato da ISPE (L’Istituto per i Servizi alal Persona per l’Europa) nel settembre 2023.
Il Tribunale Amministrativo Regionale, al quale si erano rivolti, rappresentati dall’avvocato Pietro Quinto, i lavoratori delle cooperative che fino ad oggi hanno svolto le mansioni di OSS presso le strutture gestite da ISPE, ha infatti rigettato integralmente tutte le eccezioni presentate dai ricorrenti, di fatto confermando la correttezza formale e la imprescindibile necessità di avviare una procedura di selezione pubblica da parte di ISPE per il collocamento delle suddette unità lavorative direttamente alle proprie dipendenze.
Prosegue intanto la procedura selettiva per l’assunzione delle 47 figure professionali.
«La sentenza del TAR Puglia», ha commentato Fulvio Pedone, presidente ISPE, «ci gratifica perché restituisce dignità all’operato di ISPE e del direttore generale Alessandra Serio. Vi è viva soddisfazione per come l’autorità giudiziaria, rigettando il ricorso, ha riportato la vicenda nella sua reale dimensione giuridica, sgomberando il campo dalle strumentalizzazioni che a vario titolo, per oltre un anno, hanno interessato il concorso, coinvolgendo parti del sindacato autonomo e professionisti vocati all’arena politica».
«Purtuttavia», conclude il presidente dell’ISPE, «non consideriamo il rigetto del ricorso una vittoria contro i lavoratori, ai quali va, invece, la vicinanza mia e di tutto l’Ente che rappresento e l’incoraggiamento a credere nell’opportunità che per loro rappresenta il concorso pubblico».
Infine, Fulvio Pedone ringrazia la prof.ssa Gabriella De Giorgi «per avere con la consueta eleganza e professionalità ricondotto nell’alveo giuridico una vicenda strumentalmente trasformata in rumorosa propaganda».
*foto di repertorio
Cronaca
Mancata precedenza al semaforo: incidente a Miggiano
Due i mezzi coinvolti, entrambi rimossi con carro attrezzi: sul posto anche carabinieri e soccorsi
Violento incidente stradale questa mattina alle porte di Miggiano.
Due vetture si sono scontrate all’incrocio semaforico all’ingresso del paese lungo la provinciale 374 che conduce a Taurisano.
Per via di una mancata precedenza, sono entrati in collisione un Fiat Doblò vecchio modello ed una Volkswagen Tiguan.
A bordo del primo viaggiavano due uomini di Miggiano. Sul suv invece un uomo di Ruffano.
Non gravi le conseguenze patite.
I danni patiti dai mezzi e gli airbag, praticamente tutti apertisi, raccontano la portata dello scontro.
Sul posto soccorsi e forze dell’ordine, con l’intervento di due carro attrezzi, per la rimozione delle vetture, entrambe non più marcianti, e di una ditta specializzata nella pulizia e rimessa in sicurezza del manto stradale.
Casarano
18 imprese edili controllate dai Carabinieri, tutte irregolari
Sono state comminate sanzioni amministrative per complessivi € 38.000 circa e ammende per € 103.000 circa. I controlli continueranno incessanti in tutti i settori, con…
I diversi infortuni avvenuti in questo ultimo periodo nella nostra provincia soprattutto – nella fervente attività in edilizia – hanno visto l’intensificarsi dei controlli da parte del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce in collaborazione con il personale dell’Arma Territoriale.
Le verifiche si sono focalizzate soprattutto nel settore edile con particolare attenzione all’osservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, senza tralasciare il rispetto delle regole in materia di lavoro e legislazione sociale.
I controlli nel periodo in esame hanno riguardato ben 18 imprese edili dislocate nei comuni di Ugento, Casarano, Galatina, Lecce, Surbo e Squinzano risultate tutte irregolari.
Su 42 posizioni lavorative verificate, 29 risultavano irregolari e 8 lavoratori erano sconosciuti alla P.A. poiché “in nero” e privi di qualsiasi forma assicurativa, motivo per il quale sono stati emessi 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Un ulteriore provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale è stato irrogato per gravi violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. In totale, a seguito delle violazioni rilevate 16 imprenditori saranno denunciati all’Autorità Giudiziaria, inoltre sono state comminate sanzioni amministrative per complessivi € 38.000 circa e ammende per € 103.000 circa.
I controlli continueranno incessanti in tutti i settori, con un’attenzione particolare a quello edile al fine di garantire la tutela della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Castrignano dei Greci
18enne fermato con hashish, marijuana e “kit dello spacciatore”. Arrestato
Quando il ragazzo è stato fermato alla guida della sua autovettura, i militari dell’Arma lo hanno visto molto agitato e si sono insospettiti, perciò hanno deciso di approfondire i controlli…
Gli uomini della Compagnia Carabinieri di Maglie, al comando del Maggiore Zaccaria, hanno chiuso il cerchio intorno a un diciottenne incensurato e in attesa di occupazione, che probabilmente per “arrotondare” le entrate economiche aveva messo in piedi un “giro” di spaccio di hashish e marijuana nella zona di Castrignano dei Greci.
Quando il ragazzo è stato fermato alla guida della sua autovettura, i militari dell’Arma lo hanno visto molto agitato e si sono insospettiti, perciò hanno deciso di approfondire i controlli. A quel punto è “spuntato” nell’abitacolo un grinder, una specie di macinino tascabile utilizzato dai giovani per tritare e sminuzzare la marijuana prima di preparare lo “spinello” da fumare; dentro quel piccolo strumento c’erano alcuni grammi di erba.
Inoltre, piegate dentro un pacchetto di sigarette sono state trovate banconote di vario taglio per un totale di 280 euro.
Scattata la perquisizione a casa del diciottenne, gli uomini dell’Arma hanno trovato circa ottocento grammi di droga tra hashish e marijuana, insieme al classico “kit dello spacciatore”, ovvero tre bilancini di precisione, coltelli e forbici con evidenti tracce di droga.
Ritenendo che tutta quella droga nascosta in casa fosse destinato alla vendita, i Carabinieri hanno portato il giovane in caserma, dove è stato dichiarato in arresto per “detenzione illecita di spaccio”, quindi hanno illustrato i dettagli dell’operazione al PM di Lecce, che ha disposto i domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
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