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Cronaca

Confermato l’annullamento dell’accertamento di120mila euro della GdF e Agenzia Entrate

In particolare, a seguito di un controllo effettuato dalla Direzione Centrale Accertamento – Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di un’altra società che veniva ritenuta un soggetto “missing trader” (ovvero soggetto fittizio creato ad hoc per realizzare scambi commerciali esclusivamente cartolari), alla società ricorrente, che aveva intrattenuto rapporti commerciali in qualità di cliente della suddetta società, venivano contestate l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti…

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Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado della Puglia, Sezione Staccata di Lecce: confermata la sentenza di primo grado perché Gdf è Agenzia Entrare prima di contestare operazioni inesistenti devono controllare con particolare attenzione tutta la documentazione del contribuente


Con l’interessante sentenza n. 4273/2024, comunicata il 23 dicembre ’24, della Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado di Lecce – Sezione 22 – in accoglimento delle eccezioni di diritto e di merito formulate dall’avvocato Maurizio Villani, è stato confermato l’annullamento dell’avviso di accertamento di oltre 120.000 euro dell’Agenzia delle Entrate di Lecce, che già era stato annullato in primo grado.


In particolare, a seguito di un controllo effettuato dalla Direzione Centrale Accertamento – Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di un’altra società che veniva ritenuta un soggetto “missing trader” (ovvero soggetto fittizio creato ad hoc per realizzare scambi commerciali esclusivamente cartolari), alla società ricorrente, che aveva intrattenuto rapporti commerciali in qualità di cliente della suddetta società, venivano contestate l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti.


Nell’impugnare l’avviso di accertamento la società, dopo aver sollevato anche una serie di eccezioni di diritto, nel merito contestava quanto accertato dall’Agenzia delle Entrate di Lecce, in particolar modo in relazione alla presunta mancanza di buona fede da parte di essa società nonché in relazione alla presunta mancata adozione di misure idonee ad assicurarsi che l’operazione che stava per essere effettuata non la conducesse a partecipare ad un’evasione tributaria.


Con il ricorso la società ha posto in evidenza di aver agito in buona fede e di essere stata del tutto ignara che l’altra società con la quale aveva intrattenuto rapporti commerciali fosse una società fittizia.

Nello specifico, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” tale prova è stata fornita dalla contribuente in giudizio mediante non solo la dimostrazione degli avvenuti pagamenti delle forniture regolarmente contabilizzate a mezzo bonifici rimasti incontestati dall’Ufficio, ma altresì mediante la prova che la società “missing trader” era solo uno dei tanti fornitori da cui la società ricorrente si serviva per l’acquisto dei prodotti che ad essa servivano e che il prezzo di tali prodotti era pari o di poco inferiore o addirittura superiore ai prodotti acquistati da altri fornitori (n. 151), con la conseguenza che in alcun modo la stessa poteva godere di un vero e proprio beneficio per aver effettuato acquisti ad un prezzo inferiore (o di molto inferiore) al prezzo di mercato.


I giudici tributari, sia in primo che in secondo grado, anche in base ad una costante giurisprudenza della Corte di Cassazione, hanno confermato l’annullamento dell’avviso di accertamento con condanna alle spese dell’Agenzia delle Entrate di Lecce.


La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate, prima di contestare l’inesistenza delle operazioni commerciali, devono sempre controllare con particolare attenzione tutta la documentazione offerta dal contribuente.


Cronaca

Scontro auto-moto: codice rosso a Specchia

Ragazzo di 22 anni trasportato in ospedale: fratture, ma fortunatamente non in pericolo di vita

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Un uomo è rimasto ferito oggi in un incidente stradale avvenuto a Specchia.

Attorno alle ore 12 uno scontro si è verificato nel centro abitato, su corso Italia.

Protagonisti del sinistro una moto KTM 200 ed un’auto, una Fiat 500L.

Alla guida del mezzo a due ruote un ragazzo di 22 anni, finito contro la vettura.

Dopo l’impatto il giovane è rovinato sull’asfalto. Dal posto è partita subito una chiamata ai numeri d’emergenza, che ha fatto arrivare una ambulanza.

Il personale del 118, accorso da Tricase, ha prestato soccorso al centauro e lo ha traportato in codice rosso presso l’ospedale tricasino “Cardinale Panico”.

Qui è stato preso in carico dal personale medico. Fortunatamente non gravi le sue condizioni: avrebbe riportato delle fratture, ma non sarebbe in pericolo.

Illeso il conducente della 500L. La dinamica è in fase di ricostruzione.

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Cronaca

Estorsione, atti persecutori e droga: arrestati padre, figlia e compagna

È accaduto a Presicce-Acquarica dove i tre avevano minato la tranquillità della cittadina

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I carabinieri della Compagnia di Tricase hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali a carico di tre persone, due in carcere e una agli arresti domiciliari, ritenute responsabili di una serie di gravi reati, tra cui tentata estorsione, atti persecutori, danneggiamento con ordigno esplosivo e
violazioni in materia di sostanze stupefacenti.

Le misure restrittive sono il risultato di un’accurata e meticolosa indagine condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo di Tricase, avviata alla fine di maggio 2024, a seguito di due atti intimidatori che avevano scosso Presicce-Acquarica.

Il primo episodio, avvenuto il 15 maggio, ha visto il posizionamento di un ordigno rudimentale, che fortunatamente non è esploso, davanti a un’attività commerciale.

Il secondo, avvenuto il 29 maggio, ha invece provocato ingenti danni alla struttura a causa della deflagrazione di un ordigno.

Grazie all’attività info-investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce, i
Carabinieri sono riusciti a identificare un 59enne come mandante dei reati, realizzati in concorso con altre tre persone attualmente in fase di identificazione.

Le indagini hanno inoltre permesso di
attribuire allo stesso e alla figlia 35enne la responsabilità della tentata estorsione e degli atti
persecutori mirati a costringere la commerciante e il suo compagno, un medico del posto, a sublocare i locali dell’attività.

In aggiunta, le indagini hanno rivelato un traffico di sostanze stupefacenti che ha coinvolto anche la compagna del 59enne, una giovane di origini moldave.

I carabinieri hanno sequestrato diverse dosi
di cocaina, rivelando un ulteriore strato di criminalità che si cela dietro la facciata di una comunità tranquilla.

Al termine delle operazioni, in ottemperanza al provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, i tre sono stati arrestati.

Padre e figlia sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Lecce, mentre la compagna è stata sottoposta agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

Le indagini proseguono per identificare ulteriori complici e garantire la sicurezza della comunità
locale.

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Cronaca

Auto in fiamme: intervento del 115 nella notte

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Incendio d’auto dai contorni ancora non chiari nella notte a Trepuzzi.

Una squadra dei vigili del fuoco del Comando di Lecce è intervenuta in via Enrico Fermi alle 04:30 circa per domare le fiamme che avevano avvolto una Audi A4.

L’intervento ha permesso lo spegnimento del veicolo e alla messa in sicurezza dell’area interessata.

Le cause dell’incendio sono in fase di accertamento: sul posto anche le forze dell’ordine.

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