Cronaca
Congresso Ust Cisl Lecce: nomine e documento finale
Nei giorni 24 e 25 febbraio 2022 si è celebrato il XIX Congresso della Unione Sindacale Territoriale della CISL di Lecce che approva la relazione del Segretario Generale Ada Chirizzi (rieletta nella carica) facendo proprie le analisi e le
proposte, arricchite dal dibattito congressuale e dagli interventi di Antonio Castellucci, Segretario Generale della CISL Puglia e di Giorgio Graziani, Segretario Confederale CISL Nazionale. Rieletti i Segretari territoriali: Antonio Perrone e Donato Congedo.
Il documento finale
Il Congresso ha confermato che, dopo il periodo di emergenza sanitaria non ancora totalmente superato e della conseguente crisi economico/sociale abbattutasi sul nostro Paese, sia fondamentale ripartire dal lavoro e dalla coesione sociale.
In questo tempo buio sono emersi, infatti, in maniera ancor più evidente i ritardi storici, le carenze infrastrutturali e i divari territoriali che marcano in modo netto le differenze tra le diverse aree del Paese. Squilibri, purtroppo, consolidati anche rispetto ai diritti fondamentali di cittadinanza come istruzione e formazione,
sanità, welfare, trasporti. Non poteva restare escluso, naturalmente, dalle ripercussioni negative prodotte dalla pandemia, il mondo del lavoro.
Nel territorio della provincia di Lecce l’impatto è stato devastante nei settori di eccellenza, molti dei quali a forte presenza femminile, come il commercio, i servizi, il turismo nonchè nei
comparti manifatturiero e metalmeccanico.
Una pandemia che ha allargato la forbice tra ricchi e poveri, con ricadute pesanti anche sul ceto medio che si è avvicinato gradualmente alle soglie di povertà.
Un Salento, segnato da diseguaglianze, invecchiamento della popolazione, crescente denatalità, asimmetria tra domanda e offerta di lavoro, disallineamento tra istruzione/formazione e mondo delle imprese, difficoltà della rete produttiva a riprendersi dalla crisi. Ma allo stesso tempo un territorio con mille opportunità rivenienti dai programmi europei per la ripresa degli stati membri come Recovery
Fund, React Eu, Fondi Comunitari 2021/2027, accompagnati dagli strumenti finanziari interni rappresentati dal Fondo Complementare e dal Fondo di Sviluppo e Coesione.
Un’occasione unica ed irripetibile quella derivante dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, costituita da ingenti fonti di finanziamento, che sarà necessario cogliere delineando un nuovo paradigma di sviluppo che sappia tenere insieme crescita economica, lavoro, buon lavoro e coesione, sostenibilità e giustizia sociale.
Bisognerà, pertanto, avere una comune visione di realtà ed un unico progetto da perseguire attraverso un nuovo Patto per lo sviluppo, che potrà costruirsi solo ricercando tempi e luoghi di dialogo e confronto.
L’enorme quantità di risorse del PNRR, i tempi stringenti ed il metodo imposti dall’Unione Europea richiedono un netto cambio di passo, un cambio nella modalità di spesa che dovrà trovare sintesi nell’espressione “presto e bene”. Questa regola, però, non potrà seguire scorciatoie ma dovrà basarsi sulla progettazione di opere per
le quali siano assicurate trasparenza, legalità, condizionalità e pieno coinvolgimento dei diversi soggetti del nostro territorio.
Il Congresso ha espresso, a tal proposito, apprezzamento per il Protocollo Nazionale sottoscritto il 29 dicembre 2021 tra Governo e CGIL, CISL e UIL, che prevede la partecipazione ed il confronto preventivo con i sindacati confederali sugli investimenti e le riforme del PNRR. La concertazione e la governante condivisa, da realizzare con approfondimenti strutturati e programmati sia sulle singole missioni che sulle azioni trasversali, rappresentano gli elementi essenziali per raggiungere il bene comune.
Una buona pratica già sperimentata con l’esperienza collegiale promossa dalla CISL Puglia che ha visto il coinvolgimento delle strutture territoriali e di federazione regionali.
Allo stesso modo, il Congresso considera rilevante l’azione territoriale avviata dalla Cisl di Lecce, unitamente a Cgil e Uil, che ha generato un primo incontro con il Sindaco di Lecce e con il Presidente della Provincia. L’inizio di un percorso che dovrà divenire strutturato e sistematico e che vedrà convolte tutte le realtà salentine
interessate, sin dalla fase di progettazione.
La Cisl di Lecce, pertanto, assume l’onere e l’impegno di essere da pungolo nei confronti degli enti locali per stimolare la partecipazione ai bandi e la presentazione di progetti rivolti alla infrastrutturazione e all’aumento della capacità di produrre beni e servizi per la propria comunità. In questo contesto, però, va purtroppo segnalato, come peraltro denunciato dai singoli amministratori e dall’Anci, la questione relativa
alla carenza di personale qualificato e dotato di competenze tecniche ed amministrative idonee per la presentazione ed esecuzione dei progetti.
In un quadro siffatto si innestano le importanti misure destinate alle aree territoriali, previste con le risorse dei Fondi Strutturali e del Fondo Sviluppo e Coesione, che passano attraverso il CIS e la realizzazione delle ZES. Il Contratto Istituzionale di Sviluppo, che ricomprende 22 Comuni della fascia adriatica di cui 16 salentini, dovrà essere ricondotto ad una dimensione sovracomunale, a regia provinciale, allo scopo di superare le criticità relative al carico della singola progettazione avendo certezza di tempi e risorse. Per quanto riguarda le Zone
Economiche Speciali, le risorse dovranno essere finalizzate alla realizzazione di interventi infrastrutturali tra loro coerenti ed interconnessi in maniera tale da favorire la competitività e lo sviluppo economico del territorio.
Il Congresso, pertanto, ha auspicato che possa essere recuperato e riqualificato lo Scalo merci Lecce-Surbo, opera che si ritiene fondamentale ed irrinunciabile per una logistica intermodale al servizio della rete produttiva locale e per una sensibile riduzione dei tassi di inquinamento prodotti dal trasporto su gomma.
Le vicende drammatiche connesse alla pandemia hanno lasciato in eredità molti insegnamenti. Tra questi, la Cisl di Lecce, ne ha individuato uno che considera di elevata importanza: la dimensione comunitaria dell’essere e del vivere. Una
dimensione imprescindibile per abitare un futuro che si preannuncia sempre più complesso e ricco di differenze.
Per questa ragione, il Congresso considera il riconoscimento dei principi di equità e inclusione sociale quali elementi centrali all’interno del PNRR. Nella nostra provincia la pandemia ha colpito in modo asimmetrico le diverse componenti sociali a partire dalle categorie che versavano già in situazione di difficoltà come donne, giovani, lavoratori precari ed irregolari, fino ad arrivare ad una nuova figura sociale
quale il lavoratore povero.
Per evitare il rischio che questa condizione possa
degenerare, si rendono necessari, come richiesto con forza dal Segretario Generale Luigi Sbarra, nuovi provvedimenti a tutela di lavoratori e pensionati oltre che un confronto sulla politica dei redditi e il sostegno alle fasce deboli. Pertanto, il Congresso ha ritenuto strategiche nel merito, da un lato le ingenti risorse del PNRR
finalizzate all’attivazione di un nuovo ciclo di sviluppo e dall’altro le riforme programmate che attengono il mercato del lavoro e la riduzione delle disuguaglianze.
Il tempo della ripartenza, accompagnato dalle tante fonti di finanziamento, offre un’occasione storica per ripensare il sistema sanitario e quello della cura alla persona. In particolar modo con il passaggio dall’attuale modello focalizzato sulla patologia a favore di un sistema centrato sulla salute. Risulta necessario potenziare gli staff tecnici per la progettazione e la ‘messa a terra’ dei progetti e rafforzare il
personale, medico e non, per il funzionamento delle nuove strutture di prossimità (Case di Comunità, Centrali Operative Territoriali, Ospedali di Comunità). Come urge colmare i gap di natura funzionale ed organizzativa dei Presìdi Territoriali di Assistenza. Anche il versante sociale manifesta carenze nei servizi offerti, in
particolare quelli relativi ai minori e alla non autosufficienza. Esse devono trovare risposta all’interno del V Piano Sociale Regionale, al fine di superare le attuali disomogeneità territoriali, ed in una rinnovata reciprocità tra i sistemi sanitario e sociale.
Il Congresso, inoltre, ha ritenuto fondamentale porre l’istruzione al centro delle priorità della politica. Istruzione, formazione, ricerca e sviluppo tecnologico sono elementi imprescindibili, soprattutto in questa fase di evoluzione dei sistemi, poichè la competitività si misurerà nella capacità di adeguare i processi di trasformazione industriale alle nuove sfide fondate su sostenibilità, innovazione e competenza.
Occorre, quindi, indirizzare le risorse del PNRR, destinate alla ricerca e alla filiera dell’istruzione e della formazione professionale, verso la costruzione di percorsi efficaci per rispondere alla nuova sfida competitiva che affianca tecnologia e lavoro, mettendo al centro la formazione e la riqualificazione delle persone lungo tutto l’arco della loro vita. Delineando, in questo modo, una comune strategia per il riallineamento tra domanda e offerta di lavoro.
Il Congresso ha poi espresso forte preoccupazione per l’aumento vertiginoso degli infortuni sul lavoro, purtroppo anche mortali, registrati anche nella nostra provincia.
Ritiene fondamentale promuovere e diffondere la cultura della prevenzione e della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e considera, pertanto, molto importante l’istituzione, presso la Prefettura di Lecce, di un Osservatorio territoriale promosso da tutti i soggetti del partenariato economico-sociale.
Ma il Congresso è stato anche l’occasione per ripensare l’azione sindacale, per discutere di come la CISL di Lecce intende affrontare i prossimi quattro anni di impegno sul territorio. Sia rispetto alle dinamiche sindacali che relativamente al proprio modo di organizzarsi per affrontare meglio il futuro.
I lunghi mesi di emergenza sanitaria hanno messo a dura prova l’Organizzazione, con l’interrogativo sul nostro modo di essere e fare sindacato. La pandemia ha costituito una vera linea di demarcazione tra quello che si era e
quello che si è: come persone, come lavoratori e anche come sindacalisti.
“Come Cisl di Lecce”, si legge nella nota di restituzione, “abbiamo affrontato tutte le problematiche di natura tecnica ed organizzativa legate all’avvento dello smart working perseguendo l’obiettivo di coniugare le esigenze produttive delle aziende e della P.A. con la tutela della salute dei lavoratori ed il loro diritto alla disconnessione. Abbiamo continuato ad operare,
senza sosta: promuovendo e sottoscrivendo i protocolli Covid per mettere in sicurezza
il lavoro, migliaia di accordi per gli ammortizzatori sociali, rimodulando tempi e modi nell’ascolto e nelle tutele, nell’accoglienza e nell’erogazione dei servizi all’interno
delle nostre 7 sedi zonali e 55 sedi comunali.
Un risultato frutto del lavoro di una grande squadra che è già pronta a scendere in campo con le nuove sfide del proselitismo, della continuità associativa e della giusta rappresentanza della nostra Organizzazione nella imminente tornata elettorale per il
rinnovo delle RSU, che vedrà impegnate le nostre Federazioni della Funzione Pubblica, della Scuola, dell’Università e della Ricerca”.
“La CISL di Lecce, in piena sintonia con la Confederazione Nazionale, fa proprie e si impegna ad attuare sempre più le indicazioni che il Segretario Generale Luigi Sbarra ha proposto e che l’intera organizzazione ha condiviso.
Proseguire nel rinnovo degli organismi ad ogni livello, aprirsi alle istanze di tutte le fasce della popolazione valorizzando le differenze di genere, etniche, attribuendo spazi e ruoli ai giovani, non cedendo alla tentazione di assecondare l’umano
attaccamento alle cariche; sperimentare con coraggio sentieri diversi da quelli conosciuti; continuare nella trasparenza della gestione delle risorse, mettere a fattor comune i valori e l’etica prima di ogni altra cosa. Abitare ed animare le periferie, geografiche ed umane. La Cisl di Lecce ha implementato la presenza e l’azione all’interno delle reti sociali e della solidarietà, a
partire dalla Fondazione di Comunità, riconfermando l’adesione e l’impegno per i
giovani del Progetto Policoro dell’Arcidiocesi di Lecce per proseguire con la collaborazione ed il sostegno a tante preziose ed instancabili realtà territoriali che ogni giorno si dedicano alla cura e alla presa in carico dei più fragili, come la Parrocchia di San Giovanni Battista.
Il Congresso ribadisce la vocazione della CISL di Lecce alla condivisione. Non può immaginarsi una CISL che non faccia dialogare e non fluidifichi le relazioni tra i propri soggetti. Nella legittima autonomia di gestione nessuno ha
l’autonomia di discostarsi dalle scelte organizzative e sui valori. Perché la CISL viene prima di ogni dirigente, confederale o di categoria. La CISL di Lecce tutta sceglie con convinzione di fare parte di questo modello
sindacale. Un modello che si è concretizzato nel clima di amicizia, di reciprocità e di contaminazione tra categorie, enti e associazioni che si è riaffermato nel partecipato
percorso congressuale. Ben conscia che non è questo il tempo delle divisioni ma del saper stare
insieme. Consapevole che il territorio in cui opera ha più che mai urgenza di un Sindacato serio e responsabile. Impegnata con tutto ciò che è nelle sue possibilità per fare di questa terra una terra di nuove speranze. Per continuare ad essere il Sindacato. Presente, credibile ed autorevole”.
Cronaca
Daspo per un 22enne per lancio di fuochi durante Lecce Juventus
In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali…
LA POLIZIA DI STATO HA NOTIFICATO UN DASPO PER I FATTI OCCORSI DURANTE LA PARTITA LECCE-JUVENTUS
La Polizia di Stato ha notificato un DASPO per i fatti occorsi durante la partita Lecce-Juventus, del 01 dicembre scorso.
In tale occasione, infatti, furono diversi gli episodi di accensione e lancio in campo di artifizi pirotecnici da parte dei tifosi locali.
Il personale DIGOS, a seguito dell’attenta visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dello stadio, ha individuato uno dei responsabili del lancio di un artifizio pirotecnico.
Il soggetto, ventiduenne di Surbo, già conosciuto agli uffici informativi come facente parte della tifoseria organizzata, è stato deferito all’autorità giudiziaria per lancio di artifizio pirotecnico e non potrà accedere alle manifestazioni sportive per 3 anni.
Approfondimenti
Controlli straordinari in tutto il Salento: arresti, denunce e contravvenzioni
Operazione congiunta delle pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni di tutte le 6 Compagnie della Provincia, Lecce, Campi Salentina, Casarano, Gallipoli, Maglie e Tricase, con il supporto dell’elicottero del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari Palese e a “Fighter”, il cane antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno
In previsione dell’aumento delle presenze turistiche legate alle festività natalizie e di fine anno, insieme agli eventi culturali ricreativi previsti sul territorio salentino, il Comando Provinciale Carabinieri fi Lecce ha avviato un piano straordinario di prevenzione e controllo per garantire la sicurezza di cittadini e visitatori.
A partire dalle 20 di ieri sera, è stato attuato un servizio di controllo straordinario con l’obiettivo di prevenire e contrastare la criminalità, la mala movida e le violazioni relative alla vendita e al consumo di alcol e fuochi d’artificio.
Particolare attenzione è stata dedicata alla circolazione stradale, con controlli mirati su infrazioni al Codice della Strada, in particolare riguardo alla guida in stato di ebbrezza e all’uso di sostanze stupefacenti.
Sono state monitorate anche le zone con alta incidenza di furti e reati predatori.
Grazie all’operazione congiunta delle pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni di tutte le 6 Compagnie della Provincia (Lecce, Campi Salentina, Casarano, Gallipoli, Maglie e Tricase), con il supporto dell’elicottero del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari Palese e a Fighter, il cane antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno, sono stati effettuati numerosi posti di controllo in diverse aree della provincia considerate più vulnerabili a fenomeni di illegalità e degrado.
Otto gli individui arrestati, di cui quattro in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con ingenti quantitativi di droga sequestrati tra cocaina e marjuana.
Nello stesso contesto operativo è stato eseguito un ordine di carcerazione emesso dell’Autorità Giudiziaria di Catania a carico di un 55enne, responsabile di associazione di tipo mafioso.
Tre, invece, gli ordini di carcerazione emessi dalla Procura della Repubblica di Lecce a carico di altrettanti soggetti responsabili di reati contro la persona ed il patrimonio. Cinque denunce per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti e guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti.
Infine, due titolari di esercizi commerciali, oltre ad essere stati denunciati all’autorità giudiziaria per violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro sono stati segnalati anche alla competente autorità amministrativa.
Oltre 530 veicoli sono stati controllati e circa 750 persone identificate.
Sessanta contravvenzioni emesse per violazioni del Codice della Strada anche in ragione dell’entrata in vigore della normativa relativa al nuovo Codice della Strada, con particolare riguardo alle infrazioni relative alla guida in stato di ebbrezza, all’utilizzo di telefoni cellulari durante la guida e al mancato uso della cintura di sicurezza.
Il piano di controllo proseguirà nei prossimi giorni, in concomitanza con l’arrivo delle attività festive ed i tanti eventi culturali, per garantire un ambiente sicuro e tranquillo sia per i cittadini che per i turisti.
I Carabinieri invitano tutti a «rispettare le norme di sicurezza e a segnalare eventuali comportamenti sospetti o situazioni di disagio».
L’ operazione rientra in una strategia più ampia di prevenzione e repressione della criminalità, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nel territorio e promuovere un turismo consapevole e responsabile.
Il Comando Provinciale Carabinieri di Lecce ribadisce il proprio impegno nella «lotta contro ogni forma di illegalità, con l’intento di garantire la serenità e la sicurezza di tutti durante le festività».
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Cronaca
Frequentazioni pericolose, chiuso bar
Sospesa licenza per dieci giorni ad esercizio commerciale di Galatina, location gradita da alcuni pregiudicati
La Polizia di stato ha notificato un provvedimento di sospensione della licenza al gestore di un bar a Galatina.
È stato emesso il provvedimento del Questore ex art. 100 T.U.L.P.S. che ha ordinato la sospensione per dieci giorni dell’attività commerciale dedita alla somministrazione di alimenti e bevande.
Tale provvedimento è stato emesso su richiesta del Commissariato a seguito dei numerosi controlli inseriti in un piano organizzato di prevenzione di delitti in genere, effettuati durante tutto l’anno in corso da personale della Sezione Volanti e Ufficio PAS sugli avventori.
I controlli hanno evidenziato come il bar fosse frequentato abitualmente da persone pericolose e con a carico pregiudizi penali e di Polizia, nonché da persone già gravate da misure di prevenzione emesse dal Questore di Lecce.
In alcune occasioni i frequentatori sono stati anche stati segnalati all’autorità amministrativa perché trovati in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale.
La polizia evidenzia «la collaborazione del gestore dell’attività e che tale provvedimento non ha finalità punitiva nei suoi confronti ma mira a prevenire i potenziali rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica derivanti dalla circostanza che un esercizio pubblico divenga luogo di aggregazione abituale di persone pericolose e che possa pertanto costituire una base logistica per la pianificazioni di eventuali azioni criminose».
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