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Cronaca

Corsano: funerale del sindaco rinviato, si farà l’autopsia

Biagio Raona colto da infarto a mezzanotte, ieri mattina è stato in pronto soccorso a Tricase da dove, dimesso, è stato rimandato a casa. Aperta inchiesta e disposto esame autoptico

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Funerali rinviati a data da destinarsi: sarà necessario effettuare l’autopsia.


È quanto si apprende da Corsano, da questa notte orfana del suo sindaco.


Biagio Raona, colpito da infarto intorno a mezzanotte, a quanto è dato sapere, ieri mattina si sarebbe recato in pronto soccorso, all’ospedale di Tricase, da dove sarebbe stato dimesso e rimandato a casa.

Per questo è stata aperta un’inchiesta per accettare tutto quanto avvenuto e disposto l’esame autoptico.


Sospesa la camera ardente, in corso di svolgimento presso il municipio di Corsano, e rinviate le esequie, in un primo momento in programma per domani pomeriggio.


 


Cronaca

Incidente in bici a Milano: grave 35enne di Lucugnano

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È apprensione a Lucugnano, frazione di Tricase, per le sorti di un giovane del posto rimasto coinvolto in un gravissimo incidente.

Un sinistro verificatosi lo scorso venerdì sera a Milano (città dove il malcapitato 35enne vive da tempo) in via Soperga, non lontano dalla stazione centrale.

Il giovane è rimasto coinvolto in uno scontro mentre era a bordo di una bicicletta. Durante la marcia ha violentemente impattato la portiera di un’auto, apertasi improvvisamente sul suo percorso.

Gravissime le ferite riportate. Secondo quanto racconta Milano Today, il 35enne è stato soccorso dagli equipaggi di un’ambulanza e di un’auto medica, per poi essere trasportato all’ospedale San Carlo in codice rosso.

È ora nelle mani del personale sanitario, sotto costante monitoraggio, dopo aver superato le ore più critiche: quelle immediatamente seguenti il misfatto.

Sempre secondo la stampa locale, l’uomo a bordo dell’auto con cui è avvenuto l’impatto, una Citroen C3, avrebbe dichiarato di non aver visto la bicicletta sopraggiungere nello specchietto, al momento di aprire la portiera.

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Corsano

È morto il sindaco di Corsano

Cittadina in lutto per la scomparsa di Biagio Raona, 64 anni, colpito da un malore nella notte. Aveva 64 anni. Camera ardente Domani pomeriggio i funerali

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Sgomento e incredutlita in mattinata a Corsano non appena si è diffusa la notizia della scomparsa improvvisa del primo cittadino.

Si è spento il sindaco Biagio Raona a causa di un malore improvviso che lo ha colpito nel corso della notte.

64 anni, dentista di professione, lascia moglie e tre figli.

Il 10 giugno scorso era stato rieletto alla carica di primo cittadino

I funerali, si svolgeranno domani pomeriggio, alle 16, presso la chiesa di San Biagio.

Tanti i messaggi di cordoglio. Tra i primi quello della Presidente di Anci Puglia Fiorenza Pascazio che, insieme al Vicario Michele Sperti (sindaco di Miggiano), a nome degli organi dell’Associazione e dei sindaci della regione, esprimono «la più sincera vicinanza e il profondo cordoglio alla famiglia del sindaco Biagio Raona, all’amministrazione comunale e all’intera comunità di Corsano, colpita da questa tragica e improvvisa perdita. Il sindaco Raona», ricordano, «attualmente al suo terzo mandato (non consecutivo), si è sempre distinto per l’impegno e la dedizione verso il proprio territorio, lavorando con passione e grande spirito di servizio».

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Cronaca

Falsi braccianti agricoli e truffa allo Stato

53 braccianti agricoli e il titolare di un’azienda agricola denunciati. Hanno indebitamente beneficiato di indennità previdenziali e assistenziali per 150mila euro

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, in collaborazione con il personale dell’Area di Vigilanza dell’INPS di Lecce, hanno portato alla luce una grave frode ai danni dello Stato che ha coinvolto 53 braccianti agricoli e il titolare di un’azienda agricola.

Le indagini hanno rivelato che dal novembre 2018 a gennaio 2024, gli indagati hanno effettuato assunzioni fittizie con l’unico scopo di beneficiare di indennità previdenziali e assistenziali per un importo complessivo di 150mila euro.

L’azienda agricola oggetto delle indagini è risultata priva di un conto corrente e di qualsiasi documentazione attestante il pagamento delle retribuzioni con tracciabilità, come previsto dalla normativa vigente (art. 1 co. 910-914 della legge 205/2015).

Di conseguenza, i rapporti di lavoro segnalati all’INPS erano puramente cartolari e mirati esclusivamente a permettere agli indagati di ricevere indennità a sostegno del reddito, tra cui la Naspi (assicurazione sociale per l’impiego), malattia, maternità e indennità COVID.

La frode perpetrata ai danni dello Stato ammonta a 150mila euro, mentre il debito contributivo accumulato è di 85mila euro.

Se non fosse intervenuta l’attività investigativa, il danno potenziale all’istituto previdenziale sarebbe stato di circa 300mila euro.

Tutti gli indagati sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria con l’ipotesi di truffa ai danni dello Stato.

 

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